FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
II^ GIORNATA
DELLA II^ SETTIMANA INTENSIVA INTERNAZIONALE
Iniziamo la giornata con diversi pensieri, tra cui l’idea che una mamma deve prima capire se stessa prima di poter ricoprire il ruolo di madre.
Spesso i genitori non hanno una propria identità e vogliono controllare i figli per stare tranquilli.
Per ritrovare il proprio individuale senso della vita, i genitori dovrebbero ripercorrere la propria storia e chiedersi perché si sono fatte determinate scelte.
Paloma vuole scappare perché scomodarsi in questo senso, fa male. Vive il Gruppo alla Salute come un “ambiente pesante” e preferisce “andare avanti” e non vedere, lasciandosi dietro il passato non visitato e quindi irrisolto.
Paloma piange perché non vuole parlare di sé, la sua storia le fa male e preferisce dimenticare.
Con le lacrime agli occhi, decide di raccontarsi…
Durante la giornata un figlio racconta la sua storia. Una storia fatta di abusi, solitudine e sofferenza.
Il padre decide di non scappare più… e noi tutti glielo auguriamo.
“Devo assolutamente parlare…
Ho fatto tanti chilometri per essere qui”!
Della sua infanzia ricorda le urla e le violenze del padre. Ha difficoltà a toccare e a farsi toccare dagli altri. Sa di avere tutte le carte in regola ma si sente bloccata. Ha paura di crescere e di creare una famiglia.
Una bellissima donna, sente che quando viene ricoverata, si sente malata. “Il dolore nasce dalle ingiustizie”, grida Giovanna.
Rosa invece, ha desiderato la morte perché a casa non si sente accolta, non sente di essere amata. Quando litiga con la madre, questa scappa.
In realtà la mamma di Rosa è arrabbiata in quanto denuncia gli stessi disagi della figlia. Odia la propria mamma che si è dimostrata poco attenta ai suoi bisogni e suggerisce a Rosa: “Non fare come me altrimenti diventi come me, quando hai un problema lo devi dire”.
Giorgia non riesce a chiedere aiuto. Il fratello la rimprovera ma Giorgia non reagisce. Dalla dinamica emerge anche la sofferenza del fratello stesso. Si decide allora di aiutare i due ragazzi a tirare fuori la rabbia attraverso le urla. A tale dinamica, molti partecipanti del gruppo decidono di coinvolgersi, forse perché anche loro ne sentono il bisogno.
Dopo pranzo, Ansara ci accoglie tutti con una piacevole danza, seguita da un ballo brasiliano fatto da Paloma. La vena artistica continua con Giada che dedica una bellissima canzone a Mia in stile rap.
Il pomeriggio prosegue con Livia che chiama il figlio avanti a sé, dichiarando di sentirsi cresciuta e pertanto di non avere più bisogno della sua protezione.
Anzi comunica di sentire che Raffaele ha acquisito tutti gli strumenti per decidere se “vivere o morire” e, in entrambe le strade, offre al figlio il suo accompagnamento.
Si passa gradualmente al momento della Teoria; il titolo scelto è :
“O REAGISCI!O PERISCI!”
Proposto da Giorgia. Il fondo comune è che spesso nella vita si cade in un limbo, in cui restiamo bloccati senza permetterci né di vivere né di morire. Questa soluzione spesso fa comodo.
Ad esempio, i figli aspettano che siano i genitori a cambiare per primi se bene dovrebbero “egoisticamente” separarsi dalle figure genitoriali e andare avanti con la propria vita.
Esistono due opposti modi di reagire: la chiusura in se stesso e il blocco oppure attraversare il proprio dolore in vista di un progetto di vita più globale.
Simona
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Anonimo
Chi conosce gli altri è saggio, chi conosce sé stesso è illuminato.
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Chi sa accontentarsi è ricco, chi agisce fermamente ottiene tutto ciò che vuole.
Chi non dimentica i suoi principi vive a lungo, chi muore senza essere dimenticato vive per sempre.
(Lao Zi, "Tao Te Ching", Capitolo 33, "La virtù del discernimento")