Celle San Vito (FG), venerdì 3 luglio 2015.VII EDIZIONE DEL PROGETTO RAINBOW.
La giornata inizia con i festeggiamenti per il compleanno di due donne di valore: Francesca e Maria Antonietta.
I preparativi della stanza coinvolgono i maschi a sperimentarsi come bambini nello scherzo e nei giochi.
Vi è stato il gioco dello specchio riconoscente in cui tutti noi abbiamo fatto una domanda:
Tutti hanno espresso con il codice analogico la loro specificità e la loro originalità.
Maria Antonietta ha ringraziato e ci ha cantato una canzone dei Modà, “Come un pittore“, a lei molto cara.
Per dare il senso del viaggio abbiamo cantato la canzone che in questi giorni ci accompagna: “il peso della valigia”, di Ligabue.
Raffaele ci invita a sentirci fratelli e sorelle, sangue dello stesso sangue, per aiutarci ed accompagnarci nella vita.
La prima scialuppa è formata dai tre ragazzi Leonardo B., Leonardo S., Ludovico P. e Lalitia (Gabriella), Luciano e Flavio.
Questa scialuppa aveva il globale massimo di vivere e riprendersi delle parti fanciulle all’insegna del gioco e del divertimento; infatti dopo una mattinata di inizio di stato quiete, c’è stato il pranzo e nel pomeriggio sono andati al campo sportivo per giocare a vari sports: calcio, pallavolo, pallavelena ecc. Dopo un po’ sono scesi al bar per uno spuntino e per fare il bilancio.
Lalitia ( Gabriella) ha evidenziato il proprio piacere nel rivivere momenti e aspetti analogici e biorganico del contatto, lasciandosi guidare con semplicità senza grandi aspettative.
Per Luciano, invece, tutto quello che si è fatto è stata una novità per il semplice motivo che la sua infanzia è stata piena di obblighi e lavoro, questa mancanza di giochi ha pesato molto sulla sua formazione.
Per Flavio è stata piacevole questa sperimentazione, anche se sporcata dal suo simbolico che pretende efficienza.
La seconda scialuppa era formata da Maria Antonietta, Alberto, “Rossella”( Rosanna) Francesco, Giusi, Daniela.
L’obiettivo (globale massimo) era accompagnare Maria Antonietta nel giorno della sua ri-nascita in una dinamica di accoglienza dei suoi bisogni.
Si è lasciata accompagnare e si è affidata riuscendo a ricontattare il suo dolore di bambina per essersi sentita abbandonata dalla famiglia che ancora vive dentro di lei.
L’equipaggio è stato molto solidale con Maria Antonietta facendole sentire il massimo del calore, quel calore che la famiglia non è riuscita a darle.
Le coccole sono continuate con una passeggiata nel paese di Celle San Vito, con sosta gelato.
La terza scialuppa era composta da Francesca I., Monica, Mila, Francesca L. e Francesco D.
Si è pensato di accompagnare Francesca I. a riprendersi il proprio corpo e il proprio maschile ed anche il proprio territorio.
Francesca è stata aiutata ad esprimere il proprio dolore e la propria rabbia che in un secondo tempo era arrivato fino a contattare un senso di morte.
Il respiro, il buon respiro è stato il risultato di una evidenza dell’esistere e il possesso del proprio maschile.
La quarta scialuppa era formata da Giovanni, Raffaele , Michele, Lucia , Titta, Grazia.
Il codice simbolico è stato il codice predominante per Giovanni che ha fatto fatica ad immergersi e abbandonarsi in seguito viene bendato, aiutandolo al lasciarsi andare.
Da questo momento il principale enzima è stata Lucia che ha espresso un materno devoto aiutandolo ad abbandonarsi e farsi accogliere.
Giovanni si è raccontato come mai era avvenuto prima.
La quinta scialuppa era composta da Sandra, Cristian, Linda, Nadia, Rosanna, Melania, Assunta, Alberto, Giuliana, Alessandro.
Gli accompagnatori esprimono il loro stato quiete raccontandosi le proprie esperienze e i propri tabù vissuti durante la propria adolescenza.
La scialuppa degli adolescenti si ferma in un parco giochi dove ascolta lo stato quiete di Sandra e individua il bisogno (globale massimo) di accompagnarla a fare un passaggio importante: dalla fase bambina alla fase adolescenziale vissuta solo parzialmente.
Cristian individua in Sandra la figura di Siddartha per le sue parti vergini anche rispetto ai suoi vissuti di adolescente.
Il gruppo vuole accompagnarla a fare il passaggio da Sandra a Siddartha (verso il risveglio).
Attraverso i vari passaggi del Homelife e accompagnati dagli antenati ( terra, mare, cielo e ulivi) si è potuto selezionare il bisogno del cambiamento per non restare chiusa nella vecchia gabbia del Cammello e riprendersi la sua parte Leone.
Tutti sono stati enzimi ed hanno contribuito ad accompagnarla nel viaggio della rinascita e a celebrare un piccolo rito, battezzandola con un nuovo nome: Simba.
La dinamica si è conclusa con l’immersione di tutto il gruppo nell’acqua del mare lasciandosi cullare dalle leggere onde. Bellissima è stata la visione del sorgere della luna rossa e piena all’orizzonte sul mare.
A conclusione della giornata, la scialuppa degli adolescenti è ritornata alla base e qui con grande e spettacolare sorpresa, sono stati accolti e festeggiati da coloro che sono rimasti in sede.