Pedaso (FM), giovedì 4 giugno 2015. PROGETTO “LA FINESTRA DI BABICH”. Quarto giorno.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
 Prefettura di Foggia






V° PROGETTO
“LA FINESTRA DI BABICH”.
PROGETTO DI CONVIVENZA
AL FEMMINILE.

IV° giorno . 

Siamo arrivati al quarto giorno di convivenza tutta al femminile,
circondate da questa stupenda natura che, come un Utero devoto, ci
accoglie nel suo grembo per nutrire e rigenerare la parte più vera,
sofferente e soffocata che c’è in ognuna di noi; per ri-generarci   e
ri-consegnarci più intere alla vita. Mettendo al mondo ciò che è celato, bloccato, mai nato: partorendo noi stesse, ci doniamo la vita.
Marialetizia è la prima donna che
s’immerge raccontando il sogno fatto la notte appena trascorsa.
Dopo notti di sogni scordati, non letti, sepolti, questa mattina si sveglia con un sogno che tesse la trama della sua storia e dei maschi della sua vita: dal padre, compagno e figli.
Da qui Marialetizia si apre e  spalanca la Finestra di Babich.
Veronica ripercorre il suo senso di smarrimento  quando ha scoperto di avere un tumore alla parotide ed era lontano dai suoi, alla ricerca di se stessa.
Vede la sua nascita storica come soluzione di una coppia già in crisi. Si immerge nella mattina del primo luglio 2008, giorno  dell’intervento che le ha toccato il suo bel viso
Emerge quanto non si sia concessa di esprimere nemmeno la paura
Anche Carla s’immerge, ricontattattando dapprima il suo dolore di madre tradita dalla vita che le ha strappato suo figlio e poi il suo senso di morte trasmesso da sua madre: una donna così fredda, congelata a sua volta nel suo dolore, che non le ha permesso di viversi  nessuna emozione. 
È poi la volta di Rocchina che chiede aiuto al gruppo, piangendo perchè vuole trovare la strada per raggiungere la sua bambina e  liberarla da un passato doloroso.
Sonia vede quanto “Sangue e lacrime” ha versato nella sua storia. 
Mariangela segue, aprendosi.

La linea dell’orizzonte si è confusa col mare, nel senso profondo di quello che è accaduto questa mattina.

Nel pomeriggio si riprende con Adriana, che comunica il dolore che ha vissuto, avendo dovuto anche cominciare presto a lavorare, e l’abbandono che ha fatto alla sua Vita ed unicità, abbandonando i suoi sogni
Uno di questi sogni è la passione per le scimmie.

Potrebbe sembrare strano, a lei dà emozione e chiede di essere accompagnata da una o più adulti.
Studiare ed entrare in relazione con le scimmie, si leva il desiderio. 
Nella vita di tutti i giorni, ha dovuto sempre cavarsela da sola, non sentendo che c’erano persone in grado di accompagnarla. 
Le donne sentono questo bisogno vicino alla propria sensibilità e possibile da accompagnare.
Volendo sognare con Adriana, Mariagrazia, Chiara e Marinella si offrono con curiosità e determinazione, per cercare assieme strade possibili da percorrere. 
Adriana finalmente comincia a sentirsi ascoltata nei suoi bisogni
E’ tempo di Teoria, che arriva da un altro fenomeno vivo: Marinella comunica a tutte del suo vissuto di questi giorni e lo fa lentamente a parole.
Il suo corpo, invece, in una esplosione di allergia, grida.

Marinella vorrebbe sentirsi accolta da donne adulte: dalle donne alla pari non sente la difficoltà che invece le rimanda la distanza di cui lei stessa è vittima e carnefice, nell’incrocio con donne più grandi. E’ come se la sua allergia le avesse manifestato più chiaramente questa barriera: i suoi anticorpi si attivano automaticamente per difendersi da qualcosa di cui ha un immenso desiderio.
E dal momento in cui lo esprime, l’allergia va scemando, fino a dissolversi, da lì in poi. 


Ancora la Teoria si aggomitola attraverso Donatella: i suoi occhi esprimono anche qualcosa che lei non si concede ancora, ma di cui inizia da subito a nutrirsi.
Noi tutte ci avviciniamo a lei, donna che si fa sentire da tante: noi tutte aneliamo a scoprire ciò che si intravede in Donatella e, in un attimo, ci ritroviamo tutte strette attorno a lei.

Ci muoviamo attorno a lei come le tante lucciole che popolano il suo giardino di sera, illuminando ad intermittenza piccole sue parti buie.

Il fondo comune di oggi e di ieri si arricchisce anche della Teoria dinamica del pomeriggio. La molteplicità non toglie tempo, aggiunge.O meglio attraverso il tempo scandito, arricchisce lo scambio.
Come un Parto felice, a partire dalla Figlia Biancor è avvenuto il passaggio simbolico in cui generatrice non è solo la Madre ma anche la Figlia:

lì dove a volte la Madre chiude, ad aprire è proprio la Figlia…ad aprire alla creazione, all’inedito, al nuovo, al senso di un inizio.

Da Madre a Generatrice e Figlia Biancor
Da ieri, 3 giugno 2015, istituita la Festa della Figlia Biancor, ci sono stati questi passaggi.
Anche la festa prevista per la serata di ieri, a completamento della nascita della Figlia Biancor, è diventata un incontro sul know-how dopo cena, partendo dalla immersione di Mila di ieri mattina, sino ad arrivare all’origine, all’arrivo di Mila al centro, in quella sua prima Settimana intensiva.
Le protagoniste di allora, Mila ed Eka, ci fanno rivivere quel vissuto: la dinamica a distanza di tempo e troviamo con la Teoria il collegamento ad oggi.
Assistiamo alla festa della Teoria e della Conoscenza, aprendoci alle donne della ricerca e gettando le basi per la Ricerca sul campo
Questo è uno dei punti di intreccio che è avvenuto tra il Centro documentazione donna Foggia e l’esperienza dinamico-teorica del Metodo alla Salute.
Il tutto nasce come esigenza naturale del parto alla fine dei nove mesi.
Non è la Teoria che deve salvare nell’immediato, se ci si crede, noi possiamo lanciarci (Ekaterina).
Oggi è una giornata dove tanti miracoli sono avvenuti. Diverse donne si sono immerse arrivando a toccare la propria essenza, la propria radice, passando:

da una nascita subita 
e per questo misera 
 ad una rinascita di grandezza 
che ci libera dai mostri e dalle paure e ci permette di scegliere di vivere in maniera più dignitosa.
Elena e Veronica

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