Pedaso (FM), domenica 31 maggio e lunedì 1° giugno 2015. PROGETTO “LA FINESTRA DI BABICH”. Accoglienza e primo giorno.
Prefettura di Foggia
V° PROGETTO
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La responsabile Giovanna, insieme alle altre coordinatrici hanno mostrato il progetto e ci hanno invitato a presentarci per ascoltare lo stato quiete di ognuna e le motivazioni che ci hanno spinto a partecipare: c’è chi sperimenta per la prima volta una vera condivisione al femminile, chi sente il bisogno di riconciliarsi con i luoghi e le persone, chi vuole imparare a fidarsi delle donne, chi si regala e dedica del tempo per sé.
Dopo le comunicazioni di servizio, Marinella e Annamaria ci introducono in un viaggio di ascolto e immersione nel nostro corpo.
Dopo una rilassante e abbronzante pausa, ci riuniamo per la teoria del pomeriggio sebbene alcune donne sentissero ancora il bisogno di immergersi nelle loro storie. Come ha detto Chiara, il negativo come soglia e il dolore come doglia è la spinta a rinascere dalla miseria alla grandezza. Pina Pitta ci spiega che etimologicamente la parola “miseria“ viene dal latino miso – odio e la parola “grandezza“ viene dal latino gravis – dare peso e quindi, la nostra rinascita dovrebbe partire dal “negativo“ subito, che ci ha ridotto e rimpicciolite e di conseguenza ci porta a subire o a distruggere, per arrivare poi alla grandezza, intesa anche come gravidanza del nostro “divino” e dare peso e importanza a ciò che solo io sono.
Questo progetto è un’opportunità per noi di viverci come donne, come bambine, a partire da ciò che solo noi siamo e non per come ci vogliono gli altri.
Infine emerge la difficoltà di Donatella, che poi si rivela non essere l’unica, a stare nel gruppo, a ricontattare le sue emozioni e con esse i suoi ricordi. Tutte ci sentiamo coinvolte impegnandoci a dare il nostro contributo e sostegno. La serata si conclude con la canzone proposta da Marialetizia come inno di riappacificazione ai nostri padri – “Tu sei l’unica donna per me“ – convertita al maschile per l’occasione che danziamo strette in un complice ed energico abbraccio.
Accomodate nel salottino del terrazzo, tra patatine e tisane, in compagnia delle lucciole e della luna piena abbiamo scritto questo post augurandoci una serena notte in previsione della giornata di domani.