Bari (BA), sabato 13 giugno 2015. GRUPPO ALLA SALUTE B. A. T. & BARI!
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
Prefettura di Foggia
UN GRUPPO ALLA SALUTE
PUGLIESE DOPO
IL V° PROGETTO
“LA FINESTRA DI BABICH”.
PUGLIESE DOPO
IL V° PROGETTO
“LA FINESTRA DI BABICH”.
Nel caldissimo pomeriggio di sabato 13 giugno 2015 per la prima volta si è incontrata l’AlSa B. A. T. con l’AlSa di Bari per la supervisione del V° Progetto “La Finestra di Babich – Biancor dalla Miseria alla Grandezza” svoltosi a Pedaso dal 31 maggio al 7 giugno.
Alcune donne coinvolte nel progetto, sono state accompagnate a festeggiare il rientro nel quotidiano e continuare il viaggio nella vita aiutate da Giusy, Cristian e Gabriella che hanno condotto l’incontro iniziando dalla Fase dei Pensieri.
Dopo gli auguri di buon onomastico ad Antonella e ad Antonio che generosamente ci ha ospitato nella sua azienda di Andria, Cosimo augura che questo primo incontro tra le due associazioni sia l’inizio di un intreccio proficuo e continuativo.
Viene invitata per prima M. Letizia, accompagnata dai suoi meravigliosi figli inizia a raccontare della sua esperienza dove per la prima volta è riuscita a restare più silenziosa e a mostrare meno la sua parte maschile che ha caratterizzato gran parte della sua vita.
Lei come altre donne, sono state aiutate dagli antenati, dalle stupende creature: mare, terra, cielo, alberi ma soprattutto dalle emozioni che la luna ha offerto loro durante tutta la settimana con i vari colori giallo, bianco, rosa, rosso e arancione. Di sera le lucciole e le stelle a completare l’atmosfera.
Inoltre, ha manifestato difficoltà ad incontrare il marito, pentito di aver affrontato il viaggio per ascoltare il bilancio a Pedaso e voglia di restare per un po’ da sola per ritrovare se stessa.
Adriana la più piccola delle Babiccine, non è voluta tornare subito a casa per paura di essere riportata nel quotidiano e di non essere capita dalla madre e dalla sorella, ha così condiviso una settimana con M. Letizia e con i bambini coi quali si è divertita e rilassata.
La sua voglia di conoscere il mondo delle scimmie è stata valorizzata dalle altre donne del Babich, dandole la spinta giusta per proseguire la ricerca ed eventualmente lo studio di questi animali molto simili all’uomo.
Paola Conversano riconosce nel suo cognome la conversione che ha vissuto, è riuscita ad ascoltare di più e a rinunciare al suo solito intervenire parlando tanto.
E’ riuscita, inoltre, a comunicare in modo costruttivo con la figlia dopo tanto silenzio, decidendo di continuare a frequentare il Metodo alla Salute.
Meno convinto di questo cambiamento, è apparso il marito Ottavio che invita Paola a ripetere l’esperienza del Babich anche in seguito per consolidare passaggi importanti anche in relazione al figlio che si trova in situazione di disagio.
Rocchina, presente con la figlia Silvana, racconta come nei primi giorni arroccata su se stessa e abituata a risolvere sempre da sola qualsiasi problematica, si è poi lasciata andare accolta dalle altre donne. Ha manifestato la difficoltà di rientrare nell’ordinario e ha evidenziato l’importanza dell’accompagnatore che molto spesso manca ritrovandosi soli e incapaci di relazionarsi con i familiari che sono fuori da Metodo.
Paola S., racconta di aver svuotato il suo “utero” occupato dalla figura del padre che è riuscita abbandonare simbolicamente lasciando andare una lanterna nel cielo illuminato dalla luna proprio nel giorno del suo compleanno.
Adesso vuole riempire questo utero con cose nuove, dando spazio alla creatività che le appartiene ma anche concedendosi di restare a far niente come contrapposizione al suo fare quasi ossessivo per sentirsi viva.
Il “fare” di Paola ha intrecciato il “non fare” di Antonella che contro la sua stessa volontà, è partita al Babich. Nei primi giorni si è sentita fuori dal gruppo ma poi accolta e aiutata da Eka, ha deciso di vivere riscoprendo la gioia della vita, urlandolo e manifestandolo con il corpo. Sembrerebbe necessaria, quasi vitale una distinzione con la madre Gina non nelle relazioni apparenti ma nelle profondità!
L’amicizia nata fra Paola ed Antonella come nell’Unità didattica “Il Crossingover”, rende possibile lo scambio e l’appropriarsi delle parti mancanti a ciascuna.
Amelia dopo aver tanto “vomitato” nei primi tre giorni del Babich, grazie a Carla che ha vissuto l’esperienza di perdita del figlio, ha cominciato a dare maggiore valore ai propri figli, a voler essere più madre, ma a non voler per sé nessuna madre o padre.
Veronica con Gaetano ed Olivia trasmette positività, si sente rinata con una luce nuova e dice che attraverso un’immersione lunghissima ha ripercorso varie tappe della sua vita e vuole riprendersi i suoi spazi distinguendosi dal marito.
Gabriella, invita la coppia a dedicarsi del tempo per loro per conoscersi meglio, per armonizzarsi per accogliersi prima di accoglier gli altri. Gaetano nella quotidianità può accompagnare questa parte nuova di Veronica cogliendo questo tempo favorevole poiché le dinamiche di movimento si fondono nella coppia ma possono ingannare.
L’ultima Babiccina Elena, apprezza la sensibilità di Veronica e dice che dopo essersi prodigata tanto per gli altri per colmare il suo vuoto dopo essersi vissuta il rifiuto della madre, accompagnata dalle altre Babiccine, ha fatto un passaggio importante: ha contattato la sua bambina ma si sente anche adulta con una voce diversa.
Dopo tanto elemosinare le attenzioni degli altri ora si sente riconsegnata alla sua essenza, ringrazia se stessa e la vita che l’ha voluta. Ha ritrovato la forza della vita più forte della morte e fidandosi più di se stessa è rientrata a casa con tranquillità permettendosi di pensare a sé.
Questo progetto, ha fatto zittire Gina una delle conduttrici che ha iniziato il suo percorso personale nel precedente Babich.
La figlia Antonella che voleva morire l’ha riportata al lutto degli altri due figli. Quindi è rimasta priva di pensieri trascorrendo giorni terribili fino al momento in cui Antonella ha ripreso a sorridere esprimendo la voglia di provare a vivere in positivo. Gina, sostiene quanto sia difficile distinguersi da un figlio che sta male e che nonostante sia stata accompagnata trovi difficoltà a risalire.
Comunica anche di voler abbandonare la conduzione del Babich ma di voler accompagnare altre donne che hanno problematiche simili alle sue. Si è resa conto che ci sono donne cresciute nella metodologia capaci di aiutare senza riserve.
Gabriella, conclude dicendo che Gina e Antonella stanno vivendo un momento delicato, che la loro è una simbiosi molto profonda da separare e che Gina ora che ha trovato una rinnovata saggezza può ridefinire meglio il suo ruolo all’interno del progetto Babich. Il procedere separatamente di madre e figlia è senza dubbio di beneficio per entrambe, ora che la rabbia antica è stata superata.
Anche Cosimo che si sta distinguendo dalla madre mettendo fuori saggezza e valore; benedice questo Babich dove si sono sciolte alcune cose, inesplorate tra madre e figlia.
Lui si sente distinto come fratello e come figlio e questa è una grande conquista non avendo avuto un padre ma due madri con un forte maschile. E’ stato un regalo per lui che ha sempre avuto difficoltà con i maschi e costruirsi una rete di amicizia con cui confrontarsi. Dopo 10 anni di percorso nel Metodo alla Salute è un buon inizio!
Cristian conclude dicendo che da una triade mortale sono nati tre individui vitali. E con una canzone ci salutiamo per incontrarci subito dopo al Molo 28 di Barletta dove esausti dall’attesa abbiamo mangiato e bevuto qualcosa a lume di candela.
AVANTI TUTTA ALLE BABICCINE E NON.
Silvana e Maria