Sasso di Castalda (PZ), venerdì 10 aprile 2015. VI° PROGETTO RAINBOW. Dodicesimo giorno.
Inizia la giornata con una veloce colazione ed i preparativi per l’escursione verso il VECCHIO FAGGIO, Zi Michele.
Parcheggiamo le macchine e dopo una bevuta di acqua di sorgente intraprendiamo il sentiero che ci porta verso la destinazione prefissa.
Arrivati a destinazione ci appare Zi Michele con tutta la sua imponenza, un faggio di circa 500 anni alto più di 30 metri pieno di nodosità testimonianti la potenza in positivo ma anche il dolore, la sua umiltà che non ha paura delle contraddizioni ma le racchiude, Raffaele gli rende omaggio.
Lara prostrata a lui esprime il suo dolore, perché è sempre vista come sirena e come parte materna e reclama la sua parte bambina, evidenzia le sue fragilità e chiede di fare un passaggio, Raffaele la benedice massaggiandole i piedi nudi con il muschio, Silvia con gli altri elementi della terra.
Diego accompagnato da Ivan riconosce nel faggio le caratteristiche del padre ne celebra le radici.
Barbara ringrazia la presenza del Faggio di cui sente il dono, le grandi radici fanno vedere una grande forza, una saggezza di chi cresce senza far rumore, chiede di aiutarci a sentire queste forze profonde e silenziose.
Vede le radici del progetto che Mariano ha fatto nascere e gli chiede di reagire, e di riprendere la forza sotterrata per riempirle di gratitudine.
Michele dice che non è stato riconosciuto e chiede di essere visto dalla potenza dell’albero, si abbandona in un pianto liberatorio abbracciato all’albero, Silvia si e concessa di gridare tutto il suo dolore, Filippo chiede umilmente e con dignità di sviluppare in questo anno il suo tronco, Giacomo accompagnato da Giuseppe e Diego è molto fermo, interviene Cristiano che gli dice di prendere con positività sia i momenti di chiusura che quelli di iperattività, gli omaggi si susseguono in continuità da parte di tutti i componenti dell’escursione.
Il rito si chiude con un pensiero collettivo tutti abbracciano l’albero e si congedano da lui.
L’escursione si chiude con la preoccupazione per la scomparsa di Brunella, Robertino, Raffaele M. ed Ornella dopo un breve consulto si decide di mandare Raffaele alla casa che li ritrova per strada. Arrivati a casa R. informa Paola che la sorella colpita da un tumore è in gravi condizioni, e l’accompagna a Potenza per prendere il treno per Roma.
La giornata termina con una partita di calcetto proposta da Raffaele, contro dei ragazzi immigrati del posto; si perde con onore che finisce 3 a 2, tutti soddisfatti festeggiamo Filippo, il migliore in campo.
Mila e Roberto D.