Sasso di Castalda (PZ), sabato 4 aprile 2015. VI° PROGETTO “RAINBOW”. Sesto giorno.
Siamo a sabato, la mattinata inizia con un pensiero di Daniela che ci fa sciogliere un po’ nel corpo e nel respiro, il che ci alleggerisce molto, anche per gli abbracci e il dolce buongiorno che ci dedichiamo subito dopo.
Poi c’è un pensiero di Ivan per Raffaele Matera, I muscoli del capitano, che porta Cristiano a ricordare una canzone che lo riporta al padre ed al fatto che gli vuole bene, il che lo fa commuovere.
Dopo Elena legge una lettera personale di una madre che chiede perdono al figlio che ha abortito perché si sentiva incapace di crescerlo; in lei è forte il senso di colpa per il fatto che nella cultura contadina chi faceva un gesto del genere era vista male, piuttosto che considerare che per la situazione di coppia e personale di forte svalutazione di Elena, in fondo era meglio abortire piuttosto che far crescere figli abortiti; come dice una canzone di De Andrè, “feconda una donna ogni volta che l’ami, ma poi la voglia svanisce ed il figlio rimane, tanti ne uccide la fame”, quindi sacrosanto è l’aborto se poi quello che devono trovare attorno i figli non è adatto alla loro crescita.
La mattinata continua con la storia di Giacomo, che viene messo al centro, sull’altare della riposizione e dato che è anche il suo compleanno, tanti di noi gli dedicano dei pensieri, poi in qualche modo cerchiamo di aiutarlo a tirar fuori la rabbia verso Jasmina per delusioni ed aspettative infantili che aveva verso di lei… Tuttavia Giacomo ancora fa fatica a mettersi nella vita in positivo a partire da sé, piuttosto rimane ancorato a queste delusioni che lo impantanano… Brunella gli esprime il suo dolore di madre per non essere riuscita a vedere il dolore del figlio ed anche Silvia cerca di aiutarlo vedendo in Giacomo meccanismi di coppia che c’erano con Dario…
E fu sera e fu mattino, si va tutti a mangiare…
Dopo pranzo si organizzano le scialuppe: la prima è quella di Michele Fontana, accompagnato da Barbara, Diego e Raffaele Matera, poi c’è quella di Paolo Tardia e di Ornella… Io ed altre persone facciamo una scialuppa di riposo… è stato utile per me fare una lunga passeggiata tra il centro storico di Sasso e la montagna circostante e poi al ritorno fare un massaggio reciproco con Giacomo.
Dopo un po’ rientrano tutte le altre scialuppe e prima di cenare ammiriamo, balliamo, abbracciamo e bacio la bellissima Ornella che esce dalla sua scialuppa in abbigliamento sexy.
Dopo cena Raffaele raccoglie un po’ e fa teoria su tutte le scialuppe e sulla dinamica con Giacomo della mattina: riguardo a Giacomo, Raffaele
dice che fa fatica ad uscire con il maschile; gli viene dato anche un
regalo da parte nostra, ovvero una maglietta in cui c’è una matita
chiusa, una spezzata ed una che scrive a simboleggiare il passaggio che
dovrebbe fare Giacomo; poi si raccoglie la storia di Paolo,
in cui emerge ancora il suo desiderio ambivalente della madre, che non
gli permette di viversi la rabbia il dolore e la delusione pienamente e
quindi il distacco in maniera adulta da lei, piuttosto rimangono vivi in
lui desideri di figlio di avere una famiglia unita, il che non è detto
che si realizzi, ma questa desiderio ambivalente rischia di farlo
rimanere nelle ossessioni e nel virtuale; c’è anche la scialuppa di Michele in cui i naviganti hanno vissuto una giornata in leggerezza andando a giocare a booling; la partita l’ha vinta Michele, impegnandosi, a dimostrazione che se nella vita facciamo degli sforzi, i risultati si ottengono; infine Ornella
racconta la sua scialuppa, di come in famiglia il fatto che si innamora
di qualcuno viene visto con allarmismo per un passato difficile avuto
da Ornella in questo ambito; Raffaele precisa che è
importante che Ornella si vivi comunque dinamiche di innamoramento con
persone che sanno mettere comunque dei paletti e non le fanno del
male… Ornella, tra una risata e l’altra racconta tutto questo e
ci mette di buon umore, poi ci concediamo un altro ballo romantico e si
va tutti a dormire.
dice che fa fatica ad uscire con il maschile; gli viene dato anche un
regalo da parte nostra, ovvero una maglietta in cui c’è una matita
chiusa, una spezzata ed una che scrive a simboleggiare il passaggio che
dovrebbe fare Giacomo; poi si raccoglie la storia di Paolo,
in cui emerge ancora il suo desiderio ambivalente della madre, che non
gli permette di viversi la rabbia il dolore e la delusione pienamente e
quindi il distacco in maniera adulta da lei, piuttosto rimangono vivi in
lui desideri di figlio di avere una famiglia unita, il che non è detto
che si realizzi, ma questa desiderio ambivalente rischia di farlo
rimanere nelle ossessioni e nel virtuale; c’è anche la scialuppa di Michele in cui i naviganti hanno vissuto una giornata in leggerezza andando a giocare a booling; la partita l’ha vinta Michele, impegnandosi, a dimostrazione che se nella vita facciamo degli sforzi, i risultati si ottengono; infine Ornella
racconta la sua scialuppa, di come in famiglia il fatto che si innamora
di qualcuno viene visto con allarmismo per un passato difficile avuto
da Ornella in questo ambito; Raffaele precisa che è
importante che Ornella si vivi comunque dinamiche di innamoramento con
persone che sanno mettere comunque dei paletti e non le fanno del
male… Ornella, tra una risata e l’altra racconta tutto questo e
ci mette di buon umore, poi ci concediamo un altro ballo romantico e si
va tutti a dormire.
Filippo