Asolo (TV), Caerano S. Marco (TV), giovedì 29 gennaio 2015. ULTIMO V.I.R.U.S. DI MARIANO. QUATTROGIORNI VENETA (1).
Si parte è giovedì mattina! La Quattrogiorni “Intrecci per… crescere” che è stata organizzata qui in Veneto sta per iniziare: 1° tappa ASOLO, “città dei cento orizzonti”, cittadina dai mille intrecci.

Ritrovo al parcheggio. Ecco arrivare Mariano con Rachele, Michela, Sandra, Victoria e Gioele, accompagnati dai Veneti MariaGrazia, Maria, Nadia, Miriam, GianPaolo, Giacomo e Jasmina! Ci raggiungeranno Renato e Linda.
Che “the last V.I.R.U.S.” in Veneto abbia INIZIO!!!!
L’aria è frizzantina stamattina, ma i nostri viaggiatori non si fermano. Giriamo e rigiriamo Asolo, qui anche i muri parlano, raccontano (chiedete a Gioele), anche la sua struttura “accoglie” e “ospita” attraverso i sette “foresti”, le sette entrate della città. Si vede dove un tempo c’era il ghetto ebraico e altri luoghi di vita importanti come il castello dove abbiamo potuto vedere anche il teatro, “perla nascosta” del borgo.
Alle ore 15:30, in Casa Tapino-Poloni, a Caerano S. Marco si è tenuto il Rito di Inaugurazione di Casa Aperta. Ci si ritrova con i compagni dell’Associazione alla Salute Veneto, Romagna e Marche, alcuni reduci con Mariano di un Tour Internazionale in giro per Italia e Svizzera. E’ il II° giorno di questa magnifica Quattrogiorni del Metodo alla Salute, con il leader e capostipite: Mariano Loiacono.
Il pomeriggio inizia con il racconto di Mariano della sua esperienza tra i Comboniani e della recente deludente visita ai luoghi di origine di padre Daniele Comboni, fondatore dell’Ordine dei Comboniani, a Limone del Garda (BS).
Nonostante l’accoglienza non propriamente amichevole dei Padri Comboniani, Mariano ha trovato il modo di fare, un po’ di nascosto, un piccolo rito con l’aiuto di Maria Gabriella e Diego, nella chiesetta dedicata a Padre Daniele, per chiudere definitivamente la sua esperienza con i Comboniani.
Dopo questo racconto ha inizio il rito vero e proprio condotto magistralmente da Mariano in maniera Globale. Il GRAAL P.U.T., trasferito su un foglio di cartone in forma di puzzle da Riccardo, Federico e Silvia Cadorin, è presentato in maniera eccellente.
Questa Unità didattica, si rivela soprendente, un utile strumento didattico pratico e semplice, applicabile in tutti gli Infiniti Intrecci-Storie-Viaggi possibili del Fenomeno Vivo.
La prima ad immergersi è Maria Grazia, che ci/si racconta dei suoi sofferenti passaggi di attraversamento e transizione ambivalente, fasi dolorose di distinzione, separazione, sospensione dalla sua famiglia di origine e poi le difficoltà, nella famiglia acquisita formata con Renato, ad accettare una casa più aperta e pronta ad accogliere, così come Renato avrebbe voluto. È un’immersione lenta e dolorosa che poi si trasforma via via anche in gioia e festa.
Poi è il momento di Renato, che si/ci racconta la sua vita, in special modo la dolorosa e sofferente relazione con la sua famiglia di origine e di come si sia vissuto la casa dei genitori come fredda, vuota e chiusa. Iniziando la convivenza con Maria Grazia, sperava finalmente in una casa aperta, che si scontrava però con le diverse esigenze di Maria Grazia, provocando anni di incomprensioni, delusioni e litigi.
Il Rito si conclude con l’ inaugurazione della targa contenente la Croce Laica e il bel testo di Barbara Loiacono realizzata da Valentina, e la benedizione di Mariano a questa nuova casa aperta. Alla fine una ricca cena marocchino-argentina, all’ insegna dell’ intreccio, simbolo di questa quattrogiorni, accontenta tutti i palati, anche quelli dei vegani.