Aula didattica globale “Gianna Stellabotte” (FG), giovedì 5 febbraio 2015. EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI VITA. Seconda giornata della I^ Settimana.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Registro Persone giuridiche n. 429 
Prefettura di Foggia

 
CORSO DI “EPISTEMOLOGIA GLOBALE E DINAMICHE DI GRUPPO”.


SECONDA GIORNATA


DELLA I^ SETTIMANA. 
 
Le III Epistemologie parziali.


Il corso di Epistemologia globale ha la funzione di cambiare il nostro punto di vista sulle cose, sulla vita e questo comporta sacrificio, conflitto, sofferenza ma molte volte determina la  risoluzione del disagio.

Nel Villaggio-Mondo le regole erano certe ed erano accettate da tutta la comunità.

Mariano ha letto una lettera di una famiglia diversa rispetto a quella del giorno prima; il padre si lamentava con la moglie perché  è stato messo in crisi da questo Metodo e da queste “persone in perenne trattamento” ed era preoccupato dei cambiamenti che aveva notato in lei e nel figlio, chiedendo se ne era valsa la pena. 
Nella Epistemologia religiosa la base dell’autorità è il IV° comandamento anche se il padre e la madre sono  indegni perché non attenti ai bisogni dei propri figli.
I padri infantili possono mai pretendere rispetto dai propri figli solo in relazione al loro ruolo? L’autorità non può e non deve venire dal ruolo che la persona ricopre ma è il livello di crescita che determina l’autorità.
L’autorità, ce l’ha chi è cresciuto!

Il punto di vista del Villaggio-Mondo è parziale e chi aderisce a questa conoscenza molto spesso non capisce il limite e,  non si rende conto del male che fa anzi si sente di maledire chi cambia o vuole il cambiamento.

La moglie evidenzia come i figli, se sono arrabbiati verso i genitori, questi devono esserne felici di ricevere tale negatività perche vuol dire che i figli hanno fiducia in loro e chiedono semplicemente aiuto mentre guai sarebbe il contrario perché allora vorrebbe dire che vogliono nascondere i loro problemi e i loro drammi.

Un padre deve accogliere il negativo e rielaborare per vincere nel tempo e far capire con l’amore che è possibile superare il dolore e il disagio che il figlio sta vivendo.
Il corso ci fa capire il senso dell’esistenza e nella esistenza ci sono due forze: quello che ci hanno trasmesso ma c’è anche un’altra forza che non vediamo e non sappiamo:  In.Di.Co. (Infinito Dinamico Complesso).

Mariano ritiene che un figlio deve essere visto come una scintilla del In.Di.Co. anzi lui stesso si sente figlio del In.Di.Co. e  l’uomo come co-creatore e partecipe di questa creazione.
Il Metodo alla Salute ha la funzione di sciogliere i nodi che determinano i nostri problemi e le nostre psicosi e si pone queste domande: e se l’esistenza fosse la Gravidanza del In.Di.Co. e se  la sfida fosse l’Insieme Femminile-Maschile

Per Mariano la visione tradizionale del Dio che non cambia è un’offesa perché la visione più logica è pensare ad un Dio sempre in divenire.

Mariano ha dato, quindi, la parola a Barbara che ha continuato il percorso teorico leggendo un brano della “Genesi” o “Bereshit (Cap. II, Vv. 8-17) in tale brano si mette in evidenza la interpretazione limitante del peccato nella religione tradizionale con una nuova visione della conoscenza dell’uomo che non viene osteggiata o limitata da Dio ma viene altresì stimolata a non essere assoluta ma in continuo divenire anzi se l’uomo mangerà il frutto maturo della conoscenza del bene e del male, morirà!
Nel giardino vi sono presenti l’Albero della Vita e l’Albero della Conoscenza del bene e del male e abbiamo bisogno di entrambi gli alberi e questi sono alberi che costituiscono la nostra esistenza. Vivere e conoscere devono stare insieme (sinolo danzante) se vogliamo stare bene.
L’Albero della Vita può condizionare la nostra esistenza fino a portarci alla cosiddetta psicosi se non viene associata alla conoscenza ma il disagio può avvenire anche se abbiamo tanta conoscenza ma non è radicata nella vita. La vita non è solo pratica ma anche teoria e devono stare insieme 
Altro concetto basilare è che nella Vita non c’è niente che non è un Insieme. Nella vita non c’è niente che funziona da solo anche Dio è Uno e Trino. L’Albero della Vita è codificato dall’Albero della Conoscenza e la Conoscenza è Vita.

A questo punto abbiamo parlato del Codice e Mariano ci ha detto che:
  • Codice: da “caudex” che deriva tronco dell’albero; 
  • Per conoscere bisogna tagliare l’Albero della Vita ( tronco).

La Conoscenza viene quando ci distacchiamo e distinguiamo dalla Vita, ci dobbiamo allontanare dalle cose per capirle: chi ha un disagio è tanto preso dall’Albero della Vita che non riesce a conoscere e perciò a migliorare e guarire.

Se noi vogliamo conoscere il mondo dobbiamo uscire dalla nostra casa e allontanarci da essa. In definitiva il codice è una evoluzione della Conoscenza: dal tronco i romani formavano delle tavolette, le inceravano e infine attraverso uno “stilos” applicavano dei simboli che rappresentavano tanti linguaggi in riferimento anche alle diversità dei popoli.

Importante è il significato del termine Epistemologia: raccolta e scelta delle conoscenze che ho e di tutta la mia conoscenza ne raccolgo e ne scelgo alcune informazioni, cioè dipende da che telecamera ho; se ho una telecamera religiosa sarò condizionato dal mio credo e dalle mie convinzioni particolari religiosa, filosofica o scientifica.

La Conoscenza che avrò dipende da quale telecamera io utilizzo. La storia che l’uomo crea è troppo rigida per poter contenere la vita con la presunzione di poterla  addomesticare. 
Nel pomeriggio c’è stato l’incontro toccante e significativo con Dorina della Sardegna e altrettanto emozionante è stato cantare  tutti insieme la canzone di De Andrè che evidenzia la voglia e il desiderio dell’uomo di conoscere ed essere libero senza padroni, libero da qualsiasi potere.

“Quando vide che l’uomo allungava le dita
a rubargli il mistero d’una mela proibita
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermò con la morte, inventò le stagioni”.


Poi Barbara e Giovanna ci presentano in maniera semplice ed efficace, le tre Epistemologie con musica, fiaba e colori. Questa modalità di approccio è riuscita ad attirare l’attenzione di tutti, anche dei più distratti.
La caratteristica principale di tutte le Epistemologie è la ricerca della verità. Per prima entra in scena Religiosa, la prima sorella con un mantello bianco dicendo: io sono la più importante, io sono la verità io so cosa è il bene e il male, chi non mi ascolta verrà buttato all’inferno.

Questa Epistemologia mitico-religiosa è la più importante perché è la più antica e si trova in tutte le etnie. Ci dice che la verità viene da un dio, entità superiore, viene dall’esterno, è un’entità assoluta non è criticabile, ne riformabile è una verità statica. Se ci sono delle verità assolute contraddittorie, bisogna credere per fede. Ci  insegna a vivere tra due opposti che si combattono: Dio, il bene, e il diavolo, il male. Con questo sistema si creano le guerre  tra i popoli perché ogni popolo pensa che il proprio dio è l’unico.

Per seconda entra in scena Filosofica, con un mantello verde dicendo: sono io la verità, non credete a Religiosa. La verità nasce dal ragionamento ed ogni persona può avere la sua verità.
Questa Epistemologia filosofica più recente, nasce nel 600 a. c. con Talete. Questa verità nasce da noi, dal nostro ragionamento (non dall’esterno come nell’Epistemologia mitico religiosa) se si usa la ragione e il principio di non contraddizione. Il limite di questa Epistemologia è che dà una verità molto astratta, perché lontana dalla vita reale in quanto ha eliminato l’illogico e l’emotivo.
Per ultima entra in scena la figlia Scientifica con un mantello rosso dicendo: “Sono io quella che ha capito veramente la verità, le mie sorelle sono un po’ astratte. La verità deve essere sperimentata“.
Anche qui la verità non viene dall’esterno ma dalla nostra ragione. Tutto è verificabile, puoi non crederci, chiunque può replicare, questa verità torna all’esistenza, alla vita ma tutto si trasforma in tecnologia.

Il limite  di questa Epistemologia scientifica è che ha trovato tante leggi, tante formule numeriche che ha perso il senso della vita. Oggi tutto è condizionato dall’Economia finanziaria, che è produttività  e questa non è a servizio della vita.
Per concludere Mariano illustra sul Graal dell’In.Di.Co. dove si collocano le tre Epistemologie, poi introduce l’Epistemologia globale e la colloca nell’In.Di.Co.: questa Epistemologia non va contro le altre ma le comprende. Qui finalmente nell’In.Di.Co. gli opposti danzano insieme creando correnti ascensionali che le unificano.

Giovanni e Mariella

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