Urbania (PU), sabato 4 ottobre 2014. QUATTROGIORNI MARCHIGIANA. INCONTRO DEL G. E. I. P. E. G. Bilancio e prospettive.
BILANCIO DEL CERCHIO MAGICO
DEL G. E. I. P. E. G.
(Genitori Educatori Insegnanti
per un Progetto Evolutivo Globale)
Ed è durante la Quattrogiorni marchigiana, spostatasi dopo il Convegno sulla nascita della Cooperativa Anemos da Ancona ad Urbino, che ci fermiamo ad Urbania per fare un bilancio del G.E.I.P.E.G. voluto e proposto da Mariano.
Siamo in tanti a casa di Valentina e Cristian e questo è significativo perché come dice la sigla tocca a tutti il mondo della scuola: Genitori, Educatori, Insegnanti… anche se poi i veri protagonisti sono i ragazzi ed i bambini che non sempre vengono ascoltati nel nostro frenetico mondo.
Durante l’a. s. 2013-2014, i progetti sono stati diversi tra Cerchi magici nelle Marche e in Puglia, i convegni-seminari in Romagna, in Abruzzo e in Puglia che è stato un momento d’incontro fondamentale e d’intreccio .
Sandra ed io (Nicoletta) introduciamo cercando di porre l’attenzione non tanto sul positivo che già c’è stato ed è stato riconosciuto ma su ciò che è fermo o è stato fermato, come il Cerchio magico nella Scuola Primaria di Palombina (AN) e ci si domanda il perché anche con commozione da parte mia che devo riuscire a procedere nell’incertezza e con una ferita ancora aperta .
Emerge che già quello che è stato fatto in questa Fase embriogenetica è stata buona ma oggi vediamo come procedere alla luce anche delle difficoltà.
Noi stiamo portando qualcosa d’innovativo, un nuovo che fa emergere le contraddizioni e l’ambivalenza tra ciò che sono le Indicazioni Nazionali e quello che viene fatto a scuola.
Si evince che parliamo di una Istituzione che è in fase di frantumazione…
E allora come si può pretendere che possa riconoscere il valore in positivo di un’innovazione che scombina le certezze di tutti tra Insegnanti, Dirigenti e Genitori.
Certo la modalità di “fare dal di dentro” è quella più semplice e diretta ma in questa fase ci troviamo di fronte ad un disagio generale che investe tutti e quindi quando un insegnante si sente disturbato o invaso con qualcosa di nuovo si chiude, si oppone.
Ci poniamo una domanda:
A queste condizione è possibile uno sviluppo o un aborto ?
La prima fase del Cerchio magico, nella modalità in cui è stato svolto è finita, tranne per chi ancora resiste.
Sicuramente la fine di questa fase deve segnare un’evoluzione, un lavoro di teoria e raccolta del materiale per non buttare il bambino con l’acqua sporca.
Appunto il materiale a disposizione è tanto ed organizzare una pubblicazione ci potrà permettere di entrare con qualcosa di scientifico nella scuola.
Ma anche entrare con l’arte, la musica, giocando con ciò che è quel mondo fantastico dei bambini e ragazzi che a scuola non ha spazio per emergere per poi introdurre le varie fasi del Graal delle Profondità sarà buono. Bisogna raccogliere varie idee, verificarle e vedere come procedere.
Bisognerà trovare persone anche che si vogliono impegnare per la pubblicazione, insieme a Barbara che per prima si fa avanti. Valentina sarà una di queste.
Quando si lotta non bisogna arrendersi se c’è un match perso o se un pugno ci ha fatto barcollare, bisogna rialzarsi e cambiare strategia.
Tacere significa “io non do più fastidio” e questo non va bene.
In questa fase io e Sandra siamo in maggese fino a giugno mentre Martino e Davide prendono il testimone.
Sarà importante accompagnarci in questa fase a lavorare sulla conoscenza e procedere trovando persone che vogliono lavorarci.
L’incontro è stato molto significativo per me e mi ha dato la possibilità di sentire e vedere meglio i miei bisogni.
Penso che quello che è stato seminato con il Cerchio magico c’è, e soprattutto resta perché quello che uno è o esprime si diffonde creando un cambiamento ed io lo sto osservando in questi giorni a scuola.
Adesso ci siamo presi un tempo per decidere anche le persone che dovranno lavorarci ricordando che in questo Passaggio alla Fetogenesi diventa necessaria la conoscenza per poter procedere.
Ci lasciamo con le pance più chiuse e con una prospettiva che dovrà essere strutturata dai nostri coordinatori di questa Fase fetogenetica del G. E. I. P. E. G., Martino e Davide.
Ringrazio Mariano che è stato molto accogliente e ci ha saputo, attraverso la teoria, accompagnare a riflettere su quello che prima di tutti è buono per noi per le nostre vite e quindi di conseguenza anche per il Progetto che come la Treccia di Berenice ha bisogno di tanti voli che si alternano alla guida mettendo insieme vita e conoscenza.
Nicoletta