Troia (FG), giovedì 15 gennaio 2015. AVVISO DI CHIUSURA. Lettera di Mariano Loiacono.
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
Prefettura di Foggia
AVVISO DI CHIUSURA.
“ANCORA POCHI MESI DI VITA”.
LETTERA DI MARIANO LOIACONO.
Carissimi,
sento di inviarvi una ultima lettera con la quale intendo chiudere definitivamente una mia antica modalità di stare con voi e di vivere le relazioni per me significative, all’interno del Progetto Nuova Specie.
L’ultimo V.I.R.U.S.
Come sapete, il 21 gennaio p.v. parto per un impegnativo V.I.R.U.S. (Viaggi Itineranti Regionali per Unire e Seminare) che mi porterà in quattro regioni: Marche, Romagna, Lombardia, Veneto. Lo faccio volentieri e col piacere di incontrare tante persone e situazioni nella speranza di dare il mio contributo per “Unire” gli opposti, presenti nei territori che visiterò, e “Seminare” desideri di crescita e di Progetto Nuova Specie.
Sento però che questo sarà l’ultimo mio V.I.R.U.S. che si è reso necessario per i conflitti e opposizioni presenti in alcuni territori, per i quali non ho intravisto altre soluzioni se non la mia scesa in campo.
Ovviamente, ci sono ancora (e ci saranno) situazioni conflittuali che ancora non sono definite e messe in dinamica, e situazioni nuove che ancora non decollano pienamente. È tempo, però, che i V.I.R.U.S. vengano fatti da coloro che, tra di voi, si sentono e vengono riconosciuti come più cresciuti e capaci di fare gruppo di lavoro per sé e per gli altri. Meglio adesso, che ci sono ancora, che farlo in mia assenza per necessità emergenti.
Un corso per manifestarmi
Dal 28 aprile al 3 maggio, condurrò un corso dal titolo “L’albero della conoscenza globale”, durante il quale manifesterò il senso della mia esistenza nel laboratorio terrestre. La mia “mission”, secondo me, è quella che sono nato per ampliare l’albero della conoscenza embriogenetico, espresso dalle tre epistemologie parziali (mitico-religiosa, filosofica, scientifica), e mettere a punto e incarnare l’albero della conoscenza globale in maniera consapevole e attiva.
In questi lunghi 50 anni di ricerca, collateralmente alla messa a punto di un sapere globale, sono nate tante opportunità di crescita anche per molti di voi. Elenco brevemente i vari organi dell’Albero della Vita di nuova specie, che abbiamo costruito insieme:
- Il “Metodo alla Salute” che, dopo la chiusura del Centro di Medicina Sociale di Foggia, è sperimentabile nei “Mas.Tr.O.” (Metodo alla salute Trattamento Ordinario) e nelle settimane intensive organizzate dalla Fondazione Nuova Specie. Da pochi mesi è attivo il “Mas.Tr.O.” di Ancona e, si spera, verranno attivati il “Mas.Tr.O.” di Bari e il “Mas.Tr.O.” di Milano. Il “Mas.Tr.O.” di Foggia, dopo un prezioso lavoro di rappresentare la fiammella pilota in seguito alla chiusura del Centro, si è trasformato in “Casa Madre”, integrata con le esigenze e attività del “Mas.Tr.O.” . Da un anno è attivo il “Ce.Di.T.” (Centro Diffusione Transnazionale) che è impegnato prevalentemente nell’innestare il Metodo alla Salute a Londra. L’intero settore, da alcuni mesi, è operativamente affidato dalla Fondazione alla Cooperativa Anemos.
- Le Associazioni alla Salute Regionali che, a breve, verranno riunite in tre dipartimenti: “Di.No., Di.Ce., Di.Su.”. Questa rete, che ormai copre quasi tutte le Regioni, è preziosa per le sue iniziative territoriali (Gruppi alla Salute, supervisioni, iniziative progettuali) e rappresenta il corpo vivo storico della Fondazione, la quale si propone di accrescerne solidità teorico-prassica attraverso corsi di formazione e finanziamenti progettuali.
- Le “Conv.Inte” (Convivenze Intensive), per intanto, rappresentate dal “Progetto Rainbow”, rivolto a tutti, e dal Progetto “La Finestra di Babich”, rivolto a sole donne. In febbraio inizierà la prima sperimentazione di convivenza per soli maschi. Sono ipotizzabili anche sperimentazioni per famiglie con figli, per coppie, ecc..
- Il Centro “Documentazione – Formazione – Ricerca” impegnato: nella raccolta-tutela di memoria storica audio-video-fotografica; nella pubblicazione di atti integrali, opuscoli, volumetti, saggi, video, artisticità varie; nella programmazione di attività formative per conto della Fondazione Nuova Specie; nelle varie ricerche che adottano l’Epistemologia Globale e il Quadrimensionalismo. All’interno del settore formativo e di ricerca sono già operanti anche questi TRE LABORATORI: il “G.E.I.P.E.G.” (Genitori Educatori Insegnanti per un Progetto Evolutivo Globale”), attivo da alcuni anni in ambito scolastico e in fase di crescita e di ridefinizione; l’“Insieme Femminile-Maschile” che, dopo una sperimentazione pluriannuale legata alle donne, è partito recentemente come gruppo di ricerca per maschi e donne che si confronteranno in occasione della Festa annuale dell’Insieme Femminile-Maschile; la “Ricerca dei “Me.Me.” (Mediatori Metastorici) attiva essenzialmente in ambito letterario-artistico (fiabe, brani sapienziali, canzoni, poemi, film, cartoni, rappresentazioni teatrali, ecc.) e in ambito biografico (Racconto globale della mia vita). C’è stata qualche piccola sperimentazione di “know how” rispetto a dinamiche vive e a fenomeni vivi più complessi.
- Il settore Comunicazione e Risorse finanziarie: il primo già operante da anni attraverso la rivista “Limax“ (da alcuni mesi sospesa anche nella forma online), il Sito, il Blog, la Pagina Facebook della Fondazione Nuova Specie; il secondo recentemente ridefinito per la raccolta fondi e la definizione del sistema cardio-circolatorio dell’intero Progetto Nuova Specie.
- Iniziative neonate in attesa di continuità, affidabilità, propositività progettuale: La “G.A.G.” (Gruppo Artistico Globale) che potrebbe sviluppare la “RealTea”, o intreccio avanzato tra Teatro e Realtà, abbozzata anni fa; la “Fon Glob-Eco” nata dopo il recente corso sull’Economia Globale; il gruppo di lavoro su “I dieci comandamenti del Monte cavo Ysteron”, nato dopo il recente corso sulla Gravidanza.
- Il settore locali e strutture della Fondazione Nuova Specie che, dopo una impegnativa progettazione e autorizzazione istituzionale, sta per avviare la fase realizzativa dei lavori già progettati e autorizzati.
Questi vari organi e laboratori – che per tanti di voi hanno rappresentato la serra in cui soggiornare, riconoscersi e crescere – da tempo sono rappresentati e gestiti soprattutto da voi che, con affetto e amorevole dedizione, state provvedendo a diffonderli nei vostri territori e a fare qualificata discendenza.
Di questo ne sono molto contento e voglio ringraziare chi da anni si adopera in tal senso.
È per questo che sento maturo una mia definizione conclusiva.
Il 5 maggio
Per domenica 3 maggio, giorno di conclusione del corso “L’albero della conoscenza globale”, fisso il termine in cui si conclude il tipo di presenza che mi ha caratterizzato finora nelle iniziative su riferite e che, in questi ultimi anni, ho cercato progressivamente di abbandonare facendo crescere altri referenti.
Lunedì 4 maggio mi riposo. Il 5 maggio intendo iniziare in maniera nuova questa ultima parte della mia vita, assicurando la mia presenza all’interno del Progetto Nuova Specie nel seguente modo:
- ancora per un po’, fare l’accoglienza e i bilanci delle settimane intensive per poi ritirarmi definitivamente affidandole totalmente a voi;
- continuare i corsi di formazione e “Vita Docet” per i vari settori di ricerca;
- supervisioni mirate per i vari organi del Progetto Nuova Specie.
Da oggi e fino alla conclusione del corso suddetto, mi rendo disponibile a dare una ultima spinta di crescita e di semina in quelle situazioni e iniziative che si stanno definendo e stanno superando significativi conflitti.
Il 5 maggio intendo morire definitivamente all’albero della vita (le varie iniziative del Progetto Nuova Specie) che passeranno completamente a chi sente il piacere e l’importanza di questa inedita avventura e rivoluzione. Tra alcuni giorni compio 67 anni e, come nel papiro egiziano, faccio parte di quegli uccelli che guardano in direzione opposta a quelli che rappresentano le fasi precedenti della vita. Spero di avere ancora abbastanza tempo di vita in questo laboratorio terrestre, ma non è una cosa che posso decidere o programmare io. Come i Capi dei Nativi delle Terre Danzanti, sento che è giunto il tempo di prepararmi alla dipartita dall’esistenza e allontanarmi dal popolo di nuova specie per ritornare in solitudine all’In.Di.Co.
Nel periodo che mi separa dal mio partire, voglio provare seriamente a:
- trasmettere meglio l’albero della conoscenza globale, che ho compreso, e favorire la formazione di un “insieme” con l’albero della vita di nuova specie;
- approfondire alcuni spunti e pubblicazioni che stanno aspettando da anni, perché vincolato e impedito dagli impegni pressanti richiesti dall’albero della vita di nuova specie;
- alla luce dell’albero della conoscenza globale, mia vera e fondamentale identità, fare ulteriore strada nell’ approfondimento dell’In.Di.Co. (Infinito Dinamico Complesso) attraverso i vari “fenomeni vivi” che lo incarnano;
- aprire nuovi fronti di scambio-confronto-collaborazione con entità e situazioni esterne al Progetto Nuova Specie per lievitarne la loro trasmutazione e crescita globale.
Il mio impegno
Sono consapevole che questo periodo sarà un difficile Wendepunkt (Punto di svolta) per tutti, me per primo. Dopo tanti anni, si sono create delle relazioni stabili, di diverso grado e intensità, che faremo difficoltà ad abbandonare e rimettere in movimento e fluidità.
Per questo, intento prendere con determinazione l’impegno a mantenere queste decisioni, vivendomi in positivo questa mia definitiva distinzione, necessaria per far crescere ulteriormente l’albero della conoscenza globale e farlo diventare strada maestra per voi, per la vostra crescita e per la crescita delle iniziative che rappresentate e delle quali siete significativi referenti.
Il vostro impegno
Penso di aver seminato bene e credo in ognuno di voi che intenderà impegnarsi per questa fase fetogenetica, nella modalità e ruolo che intenderà scegliere.
La mia assenza, rispetto alle modalità a cui eravate abituati, può-deve spingervi a sentirmi “da accanto, dentro”, approfondendo la tanta teoria già accumulata e quella che provvederò a procacciare nel mio filone di Ricerca. Ci sono a disposizione molti atti, video, file audio attraverso i quali potete ritornare sulla memoria storica e “studiare” il know how delle dinamiche e strategie relazionali che vi stimolano e convincono.
Sono convinto che, in questo anno di inizio della Fetogenesi della Gravidanza terrestre e cosmica, ci attendono avventure forti, scommesse difficili, risultati inattesi, degni di spiriti creatori e di “Vitonauti trascendenti in mission nella storia”.
Facciamoci coraggio e osiamo, perché le mete prospettate sono alla nostra portata e ci daranno degno onore e prospera discendenza.
Troia, 15-01-15
41 Commenti
SERENA
Mariano carissimo,
ho letto la tua lettera sul nuovo, importante passaggio che ti attende.
Conosco la preziosità di tutto ciò che hai generato e coltivato in questi anni, e ciò che rappresenti nei cuori di un numero incalcolabile di famiglie e individui. Ma sono certa, con mente, anima e cuore, che ancora di più riuscirai a donare, a te stesso, agli altri, al viaggio della Vita, alla danza tra storia e metastoria, attraverso ciò che ti accingi a intraprendere, e che ha radici nella scintilla di metastoria racchiusa nelle tue profondità.
Ti auguro di riuscire ad andare oltre ogni incertezza, tentazione, paura, camminando su pietre e su fiori del sentiero che è tuo.
Ti abbraccio forte, con l'intento di venirti ad abbracciare di persona al più presto. Anche perché, egoisticamente, comincio ad averne bisogno.
Ti voglio bene
Serena
ENZO
Sono stato molto contento di leggere la tua comunicazione di chiusura: mentre leggevo sorridevo dolcemente.
Sai come la penso…credo sia la cosa più saggia da fare anche se dolorosa e non facile per te.
Del resto c'è molto positivo: dedicarti alle cose tue dove solo tu al momento puoi spingerti, verificare gli equilibri e gli sviluppi dei progetti avviati per intervenire in corsa per modificare/re-indirizzare laddove necessario e magari godere dei buoni risultati, laddove ci sono.
Per noi è una fase indispensabile per: chiarire cosa è il Progetto aldilà del rapporto forte e devoto che abbiamo rispetto a te, iniziare a verificare gli equilibri fra di noi, sentirci squadra fetogenetica aldilà dei confronti-differenze, valorizzandoci, ma anche mettendoci in discussione.
Personalmente spero si crei una prima tranche di discendenti 'incarnatori': persone cresciute alla luce della tua Teoria sulla Vita che crescano con equilibrio e globalità in tutti i piani della piramide e che mostrino coi fatti i reali benefici; che sappiano ben cucire tra la Storia (o ancora esterno) ed il Pro. Nu.S. e le spinte del Quadrimensionalismo/Epistemologia GLobale/Metodo alla Salute. Persone che accompagnino devotamente il Progetto nella sua crescita e nelle traiettorie che hai tracciato, ampliandole e diversificandole secondo la propria specificità, ma che al contempo siano in grado di riportare positivamente la loro crescita alla propria piramide e mostrarla con saggezza e sobrietà al mondo ancora dominato dalle vecchie Epistemologie.
Questo è il flusso che sento sgorgare dentro di me e quello che cercherò di seguire nel mio prossimo futuro. ENZO
PATRIZIA-ANNITA
Mariano caro,
quanto mi sembra lontano, il tempo in cui recitavo con determinazione e dolore, davanti al Gohonzon, perchè dovevo salvare mia sorella, dovevo trovare "il medico giusto", così mi era stato suggerito dai responsabili della Soka Gakkai, che mi avevano dato guida, il medico giusto per salvare mia sorella Paola.
E quale turbinio di emozioni mi invase, nel lontano 24 Marzo 2013 quando il medico giusto entrò in casa mia, nella mia umile casa entrava finalmente il medico giusto dopo una vita di dolori e sofferenze atroci, nella mia famiglia.
Tu ti sei preso in spalla anche la mia croce e mi hai portata in braccio, ho rivisto dopo, le tue orme, nei giorni in cui sono stata più sofferente.
Tu sei stato mio padre, mia madre, mio fratello, tu sei stato tutta la mia famiglia, quello che mi ha vista, che ha avuto pietà di me, di una bambina mezza morta, mi hai guidata, accompagnata, accolta, ma poi anche attaccata, spinta…..mi hai dato tempo perchè avevi visto quanto il mio dolore fosse grande.
Solo tu mi hai vista, per come ero, per come stavo veramente.
Solo tu potevi tirarmi fuori dal pozzo, dall'alambicco della mia morte.
Avrei voluto poterti conoscere prima, ma quando ci penso ringrazio la mia vita per avermi concesso comunque di conoscerti, anche se alla fine della tua carriera lavorativa (mission) se penso a quanti non ti conosceranno mai, quindi mi ritengo privilegiata.
Ti ho sentito sempre accanto, ma adesso ti sento dentro.
Il mio impegno all'interno del Metodo sarà quello di portare a compimento il mio Progetto-Opera, la nascita dell'associazione in Toscana (che avverrà il 24 Marzo) come tu già sai, ma ovviamente anche quello di migliorare il rapporto con me stessa e tutta la piramide. Ma essendo ambiziosa e combattiva, ho anche un'altro progetto – opera in un'altra regione, ma ne parleremo più avanti…..vedremo cosa ne pensa la Metastoria.
Per questo, e sempre grazie a te, negli ultimi tempi mi sento cresciuta, capace anche di essere madre di me stessa ma anche di altri figli.
La gratitudine che ho sempre provato per te è infinita.
Ci rivediamo anche prima……..ma eventualmente, sicuramente ci ritroveremo nell' IN.DI.CO.
Ti voglio bene.
Annita
(Patrizia)
LIVIA
Carissimo Mariano, dopo tante volte che ho scritto e poi cancellato, ora sento di avere più chiaro quello che voglio dirti.
Dopo i due giorni di Ancona sono tornata a casa molto confusa . Ti ho visto molto stanco e desideroso di fare quello che ci hai scritto.La mia confusione derivava dalla paura di essere abbandonata da te , ti amo molto ed è come se ti avevo sempre cercato.Questo sentimento che provo senza dubbio fa parte della mia storia e quindi me lo sono teorizzato.Ora voglio dirti solo che penso che nessuno, attualmente, è cresciuto come te e vede oltre come te ma come hai detto tu , tutti è buono che provino a sentirti dentro e non più accanto. Sento anche che per te non è facile fare quello che hai deciso di fare ma la vita ti sta chiamando in un'altra direzione. Con dolore ma con amore e come un uccellino che dalla mamma viene spinto a volare , ti auguro un buon salto precipiziale in quello che senti buono per te.
Ti volglio bene
LIVIA
GIORGIA
Ho letto da poco la tua lettera aperta.. egoisticamente parlando mi viene da dirti : ''Mariano l'umanità ha ancora bisogno di te. Rimani. ''
Come una bambina piccola,ti mostro quello che sto provando, autenticamente, con un dolore al cuore e le lacrime agli occhi.
Se dovessi pensare razionalmente ti direi che il tuo grande lavoro troverà una degna discendenza. Ma in questo momento mi viene da pensare che sei stato tu a vedermi per primo. Anche dopo le mie richieste di aiuto, sei stato l'unico a vedermi e a infondermi un profondo senso di fiducia.
Il metodo non sarà più la stessa cosa.. invidio chi ha potuto godere della tua anima, della tua mente e soprattutto del tuo immenso, infinito cuore. Sono grata per averti trovato e Farò del mio meglio per poter ''succhiare'' quanto più possibile da te conoscenza e esperienza, che rimetterò in circolo, come tu ci mostri, a servizio dell'amore e della vita che per anni ho cercato stupidamente di far morire sotto macerie di indugi,blocchi ed errori..
Ci vediamo al corso.
Un Grande e sentito bacio Mariano
Giorgia
MARINA
Caro Mariano, la tua lettera non mi sorprende, perchè già da tempo
lentamente hai iniziato un percorso di distacco dalle vecchie
modalità. In questi lunghi anni tante specificità hai intrecciato nel
metodo alla salute, e non a caso solo quattro anni fa hai sentito
forte la presenza di chi credeva nel tuo progetto. Il seme che hai
seminato ha attecchito in tanti giovani speranzosi che credono nel
progetto Nuova Specie e che faranno buona discendenza. Sarà un
difficile Wendepunkt per tutti, ma credo che ora ti meriti di
raccogliere i germogli dei frutti che stanno maturando e di dedicarti
a tutto quello che hai lasciato in sospeso nel tempo. Io ti ho sentito
da subito "dentro" e voglio ringraziarti per l'ultimo
accompagnamento
che mi hai fatto, forse per me il più difficile. Grazie a Te sono
rimasta sul treno in viaggio, ma ho osato cambiare vagone, e là si
sono aperti scenari nuovi e "visto" altre specificità. Avendo
anch'io
la tua età, mi piacerebbe sentirmi alla pari per accompagnarti quando
vuoi e credi opportuno!!!
Con immenso affetto.
Marina
P.s. sai che non sono molto brava nello scrivere, ma sono sicura che
avrai raccolto quello che sento profondamente!!!
Benedetta
Caro Mariano,
come ogni tuo passaggio, di cui anch'io ho potuto godere, mi com-muovo ogni volta di fronte alla tua grande e sincera generosità che concretamente dimostri di avere verso la vita…
E la tua vita credo proprio che si meriti di poter ritornare a ciò che hai creduto di più in tutti questi anni riuscendo a fare ciò che più è vicino a te…
La cosa che sento è proprio questo tuo riuscire a pro-cedere al di là della sofferenza mantenendo quella fiammella che raccoglieva e intravedeva qualcosa di più ampio, che non coinvolgesse solo te, ma anche i tuoi discendenti e i discendenti dei discendenti e…
Vorrei festeggiarti in questa tua morte ricca di vita che ancora una volta vede oltre, regalandoti-mi occhi più aperti per pro-seguire anch'io la mia missione nel viaggio della vita.
Sono felice di esserci anch'io!
Con amore
Benedetta
Anonimo
Caro papino,
di questa lettera ne abbiamo parlato a casa ma adesso sento che è giusto anche lasciare un pensiero scritto. Come tanti, la tua lettera mi ha un po' rattristata… forse anche impaurita. Fare i conti con la tua morte, anche se solo di alcune parti tue, per me è doloroso. Ripenso al tempo che abbiamo sprecato a farci la guerra, a non capirci e non rispettarci. Penso al tempo che ho buttato scegliendo di starti lontana x rabbia e grande desiderio deluso di sentirmi la tua "principessa". Allo stesso tempo sono contenta del fatto che siamo riusciti adesso a "pagare i nostri debiti" e a ritrovarci non solo come padre e figlia ma anche come due adulti missionari in questa epoca così complessa e delicata.
Ho ripensato a quando decidesti di non essere l'unico conduttore dei gruppi alla salute. Sembrava impossibile per noi fare quello che già facevi benissimo tu. Tutto sommato non lo sentivo un problema mio perché ancora non mi sentivo parte del progetto, però ero convinta che gli altri non sarebbero andati da nessuna parte: nessuno avrebbe potuto fare quello che, ai miei occhi, solo tu sapevi fare. Oggi mi sembra che, invece, se tu non avessi avuto la saggezza di ritirarti, nulla sarebbe cresciuto. Tu da solo non avresti potuto reggere la vastità di quello che c'è oggi e inevitabilmente le cose non si sarebbero potute diffondere così come si sono diffuse oggi.
Pur con questa consapevolezza, però, vivo con tristezza il tuo volerti "ritirare". Mi sembra sempre di aver goduto poco di te e, da bambina quale ancora sono, ti desidero e immagino eterno.
Questo tuo ritirarti spero che mi spingerà ad entrare in maniera più diretta nel progetto. Finalmente ci credo anche io e soprattutto lo vedo un progetto scollegato da te e dalle dinamiche familiari. Per me questo è un grande passaggio.
Sono contenta di aver partecipato ad un pezzettino del tuo ultimo v.i.r.u.s. Ho apprezzato ancora di più la tua maestria e capacità di intrecciare e far nascere vita lì dove sembra tutto deserto. Allo stesso tempo ti ho sentito stanco, forse appesantito perciò ancora più di prima penso che questa tua ultima decisione sia saggia e giusta.
Mi sento privilegiata perché so che potrò goderti e viverti anche in altri ambienti in cui nessuno o pochi hanno accesso.
Ti voglio bene oggi più di ieri…
Francesca
Sandrasa V.
….ho letto subito la tua lettera, poi l'ho riletta ancora…ed ancora me la rileggo per capire cosa posso apprendere da/di te…dalla tua esistenza così specialmente dedicata ai tanti…te… che hai incontrato e fatto incontrare….e dico te perché per aiutare gli altri è necessario riconoscere nell'altro un altro se…ma un se..nsibile alla vita..come alla morte..perché come ben hai teorizzato tu per noi e in più occasioni la morte e la vita ….viaggiano insieme e.. forse sono i due opposti che da sempre guidano l'umanità…verso cosa se non morire per rinascere a nuova vita o nuove cose?
Ti auguro una profonda distinzione da tutti i campi in semina… ed un sonno rilassante che ti faccia svegliare e godere di tutti i colori e sapori di una primavera ricca di novità per te! un abbraccio
Sandra V.
Unknown
Come Riccardo vorrei diffondere amore da degna erede;
come Betta non interromperò la crescita e la mia messa in discussione grazie alle opportunità di scambio;
come Annamaria avverto una punta di"martire";
come Giada, con spirito missionario rinnovato e lasciando il buonismo gratuito indotto mosso dalla storia e dalle mio svendermi per elemosinare affetto, gioisco per la nascita uffciale dell'Ass. alla salute in toscana;
come Eka non violerò e rispetterò il tuo progressivo evololverti oltre noi in pace x ciò che hai già donato in abbondanza;
come Michela anche io ho goduto dell'accompagnamento paterno e ho appreso come un figlio possa lasciare la distruzione e abbracciare la compassione;
come Barbara ho una crisi opportunità dal tuo ritiro graduale;
come Silvio spero in una fetogenesi tra gli eredi che è aperta alla conoscenza finché tu potrai essere mediatote metastorico di questo laboratorio terrestre di cui grazie a te mi sento entrata a fare parte;
come Raffaele trasformo la gratitudine per te in vita;
come Titti mi muovo commossa dalle mie parti rinate;
come Giusi sento il tuo meritato tempo favorevole;
come Gioele eredo la forza e il coraggio;
come Cindy ho acquietato il drago e mi accolgo aprendomi alle responsabilità con nuove acquisite doti mie specifiche radicate nella storia;
come Marta contemplo i cicli naturali e l'arte di creare discendenza;
come Rachele mi do valore e godo della mia immagine risanata e di un progetto di vita della ripresa di un sogno;
come Pasquale tollero le mie debolezze e le rendo preziose;
come Gabriella apprezzo la delicatezza del tuo agire come patrimonio diffusibile;
come il caro Filippo vorrei applicarmi a fare frutto;
come Veronica mi sento fiduciosa e attiva nelle relazioni in rete;
come Francesca impacciata;
come Margherita Feconda e fragile;
come Annarita testimone di riti-passaggi metamorfosi dinamiche;
come la tracciatrice cara Sabrina custode e archivista di Saggezza e conoscenze in umile devozione per le origini che hanno subito un mutamento antropologico da capire e insegnare per andare oltre la storia e …
come Betta tenace determinata anche se si sente svantaggiata annulla le barriere e infine anche io
come Marina non sono più spaventata ma pronta li a seguire il tuo inedito.
Caro Dr. Loiacono io vi “convalido” poiché ho sperimentato su di me il vostro lavoro e se sono più armoniosa è vedo tante sfaccettature di questo post credo sia grazie a te dalla frantumazione a intero e se ho riconosciuto qualche parte tua che brilla allora caro dottore ci lasci un diamante perché sei saputo scendere nelle nostre miniere grazie Imma.
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MARINA
Caro Mariano,
ti scrivo perchè voglio esserti vicina in questo momento di passaggio per te così importante…sento dalle tue righe quanto per te sia difficile farlo, ma quanto tu senta anche il forte bisogno di farlo, per il futuro del Progetto ma finalmente anche per te, per lasciare sempre più libero sfogo alla tua natura, a quello che sei e per cui senti di essere stato messo al mondo dalla Metastoria, dall'INDICO o da Mamma Vita, come affettuosamente la chiama Silvia Corcella, e con cui piace chiamarla anche a me, perchè me la fa sentire più vicina, mi fa sentire che ci vuole bene, che ci aiuta nelle nostre scelte se ci affidiamo a lei..e sento che lei ti e ci sarà vicina in questo nuovo Salto Precipiziale che ti accingi a fare e noi con te, mentre insieme ci abbandoneremo al vuoto, precipitando dove il viaggio può continuare…
Ti voglio bene,
Marina
BETTA
Caro Mariano nel rileggere più volte la tua lettera, penso sempre che da quando ti ho conosciuto all'università nel 2000 ad oggi sei sempre stato l'unico esempio conreto di teoria-prassi che sa stare nella Vita, sa fare tagli e osare. Capisco bene che ora nel tuo viverti la metastoria devi goderti tutto ciò che sei e fare ciò che senti tuo. " CARPE DIEM" Nello spenderti per altri per accompagnarci, incoraggiarci, a volte proteggerci anche dai noi stessi, hai donato la tua Vita.Per me nei nostri lunghi anni di separazione eri una presenza dentro, un esempio quando mi sentivo impotente e inadeguata, per un progetto così forte e nobile.
Voglio vederti felice, fiducioso , perchè altri insieme a te coglieranno sfide, e lo faranno non solo per paura, ma perchè, come dici tu, bisogna cambiare anche per il piacere di vivere e viversi diversamente, a partire dalle crisi e scelte individuali.
E' ora di agire, interagire, costruire ponti laddove ci sono anche distanze fisiche… Io dopo il dono regalo di Natale ci sto provando e credo nei VIRUS che contagiano in positivo che creano crossingover, anche tra realtà diverse che sembrano solo problematiche e pesanti.
Grazie al tuo esempio non siamo soli se vogliamo, ma siamo "SOLI" che possono risplendere di più e con energia così potente da permetterci di comunicare invisibilmente.
E' ora di agi-re, armarsi di globcettori, in una rete espansa. Da più solidale, ci stai trasmettendo saperi sta a noi farci coraggio e superare barriere.
Anche se ancora insicura, voglio esserci e agire per crescere e innescare processi di fetogenesi.
Tu da sempre hai cercato di unire, di costruire insieme, anche in terreni non fertili capaci di cogliere il tuo grande amore per la Vita e Conoscenza.
Ti ammiro e mi stupisci sempre per la tua umanità, umiltà e nel contempo per la tua profonda forza anche nel condividere.
Ti voglio bene
E ti ringrazio di tutto
Betta
Sabrina
Caro Mariano,
in questi momenti, mentre leggo le tue lettere. sento ancora di più ciò che tu sei stato per me, per la mia vita e ti ringrazio. Nel mio piccolo mi impegno a fare ciò che da anni faccio per ampliare la mia conoscenza e per lasciare ai giovani, a tutti quelli che lo vorranno, la tua preziosa teoria. Come Battista fece posto a Gesù, tu fai posto ai giovani! Credi nella discendenza come solo un uomo saggio sa fare. Mi commuove il paragone che fai con i capi dei nativi delle terre danzanti. Ti voglio bene e non vorrei mai vederti allontanarti nell'Indico ma so che è dono che ci stai facendo. Sabrina
ANNARITA RENDINELLA
CARO MARIANO OGNI PAROLA DELLA TUA LETTERA SI E' SCOLPITA NEL MIO CUORE, MI HA EMOZIONATO MOLTO E CONCORDO CON TE CHE E'ARRIVATO IL TEMPO DI CHIUDERE UNA LUNGHISSIMA FASE MOLTO PROFONDA E FATICOSA PER APRIRNE UNA NUOVA PIU' VICINA E IN ASCOLTO DELLA TUA ESSENZA. HAI DATO TANTO AD OGNUNO DI NOI E HAI SEMINATO TANTO IN OGNUNO DI NOI. ORA OGNUNO DI NOI PER COME VUOLE, SA E PUO' CONTINUERA'A
SEMINARE E RACCOGLIERE I FRUTTI NEL GIARDINO DEL PROGETTO NUOVA SPECIE. AVREI DA DIRE TANTE COSE PERO'NON AGGIUNGO PERCHE'LE EMOZIONI CHE MI ATTRAVERSANO SONO TANTE E SPERO CHE TI ARRIVINO ATTRAVERSO LE ONDE DEL MARE DELLA PRONDITA'. TI VOGLIO UN BENE PROFONDO E PURO, CON AFFETTO E STIMA. ANNARITA RENDINELLA
MARGHERITA
Stamattina ho letto la tua lettera… mi ha colpito molto quello che hai scritto riguardo alla tua mission, la consapevolezza del tuo percorso e la tua voglia e l'impegno per affrontare questo Wendepunkt. Ed è soprattutto commovente come tu senta il sottile richiamo dell'In.Di.Co. a cui desideri avvicinarti.
Io mi sento invece molto più vicina all'albero della Vita: in questo momento lo sento come una necessità non egoisticamente mia, ma funzionale ad altre vite, e per questo sono molto grata all'In.Di.Co..
Ti ringrazio e ti stimo per tutti gli strumenti che mi hai generosamente donato e che continui ad ampliare, per andare al di là di ciò che vediamo, per vedere il positivo prima del negativo, per trasformare le difficoltà in aiuti-contro, e perchè senza averti incontrato non so se avrei ancora la forza vitale che sento in me nell'affrontare il fenomeno vivo che ora mi affascina.
Desidero augurarti di proseguire ancora con coraggio e fiducia il tuo unico e irripetibile Viaggio di Spirito Creatore dedicandoti la canzone "Eppure Soffia" di Pierangelo Bertoli.
A te che sai amare la dolce brezza come la tempesta, Grazie
A presto
Margherita
FRANCESCA
Caro Mariano,
Ti sento fortemente, come un padre che si congeda dai suoi figli ma la cui assenza diventa presenza incarnata nelle profondità..
Mi risuona nella testa questa tua frase:
"La mia assenza, rispetto alle modalità a cui eravate abituati, può-deve spingervi a sentirmi “da accanto, dentro”, e mi commuove.
Grazie infinite volte per quello che sei per me, anche se io non so dimostrarlo.
Ti voglio bene
Francesca
FRANCESCA
Caro Mariano,
Ti sento fortemente, come un padre che si congeda dai suoi figli ma la cui assenza diventa presenza incarnata nelle profondità..
Mi risuona nella testa questa tua frase:
"La mia assenza, rispetto alle modalità a cui eravate abituati, può-deve spingervi a sentirmi “da accanto, dentro”, e mi commuove.
Grazie infinite volte per quello che sei per me, anche se io non so dimostrarlo.
Ti voglio bene
Francesca
VERONICA
Caro Mariano,
siamo una molteplicità ed ognuno di noi ci sarà per quello che è e che può esprimere.
E questo è un positivo (e negativo) stimolante per noi e poi di crescita, poichè saremo noi a partire da noi stessi e dalle relazioni.Come già stiamo sperimentando quotidianamente nella rete.
Mi sento di aggiungere che la spinta interiore nel volere e sentire di esprimersi attraverso"altro" lasciato in sospeso per troppo tempo (teoria, pubblicazioni…) è la sorgente che vuole sgorgare oltre tutto il resto (accompagnamenti, percorsi…), oltre "l'albero della vita" che hai devotamente seguito passo passo come si fa con un bambino, accompagnandolo alla crescita.
Ti meriti di fare questo passaggio ed è proprio il tempo che tu faccia questo atto di fiducia nella vita.
Tutto poi si adatterà, anche a costo di perdere qualcosa, per poi nascere in nuova forma.
Veronica
FILIPPO
Caro Mariano,
stai facendo una scelta coraggiosa e saggia..
io spero che saremo all'altezza di quello che ci lasci e che hai saputo fare tu con tanto sacrificio..sarà difficile ma io ci credo e voglio almeno provarci, a mio modo, insieme a tanti altri..
ti abbraccio e ti voglio bene
filippo
GABRIELLA
Caro Mariano,
il tuo ridurti per far crescere la tua discendenza è, ancora una volta, un insegnamento profondo e le tue doti di Accompagnatore che vede lontano si rivelano anche in queste scelte dolorose.
E mentre ti prepari per il viaggio di ritorno verso l’In.Di.Co, ti auguro tempo per verificare che l’immenso patrimonio che lasci si sta moltiplicando e diffondendo.
Ti voglio bene,
Gabriella
PASQUALE
CARO AMICO,HO LETTO ATTENTAMENTE LA TUA LETTERA E SENTO QUALCOSA CHE VA OLTRE A QUELLO CHE HAI SCRITTO. HO SEMPRE LA SENSAZIONE CHE TU ABBIA TIMORE CHE TUTTO IL TUO LAVORO VADA PERSO E TI COMPRENDO BENISSIMO.
MA CARO MARIANO QUELLO CHE TU HAI REALIZZATO FINO AD OGGI NON E’ COSA DA POCO ,SOLO UOMINI SPECIALI POTEVANO DEDICARE LA PROPRIA VITA AL PROSSIMO E REALIZZARE UN TALE PROGETTO .PENSO CHE TUTTI QUELLI CHE COME ME HANNO INCARNATO IL TUO PENSIERO, NON POSSONO CHE AMARTI E STIMARTI. MI AUGURO DI VERO CUORE CHE NOI TROVIAMO ENERGIE ,CAPACITA’ PER PORTARE AVANTI IL TUO PREZIOSO LAVORO.
TI AUGURO OGNI BENE.
PASQUALE.
RACHELE
Il fatto di essere sempre stata una persona che si reputava molto stupida, che aveva perso un anno scolastico (rischiandone 2), che non sapeva fare teoria.. chiudere l’università con un 110 sicuro e essere in lizza per la lode, condurre i gruppi alla salute, essere presidente, aiutare mio fratello e i miei genitori.. mi fa confusione, ma mi fa anche essere molto contenta.
Lo reputo un ulteriore sassolino che lascio andare.
Non mi reputo, ovviamente, una cima (forse di rapa).. ma va bene. Sono contenta.
Perché te lo dico ora? Perché è merito tuo in buona parte.
Sentivo importante scriverti ora, scriverti anche dopo la tua lettera.
Io, in onore di quello che tu stai per fare, ti voglio ringraziare.
Ti voglio ringraziare per i passi che mi hai fatto fare, per il fatto di sentire che ,grazie a te, ho preso parti che mai mi sarei aspettata dalla vita.
Mi sento davvero onorata di averti sentito cosi vicino e devoto; sia nella relazione diretta con me che con la mia famiglia.
Io ti voglio bene e voglio impegnarmi come posso.
Nelle difficoltà, con la lentezza e anche, purtroppo, sbagliando.
Ti meriti di abbandonarti a ciò per cui tu sei nato. ..abbandonarti per continuare il viaggio verso quella conoscenza che ti meriti di raggiungere senza più lotte e senza più rinunce.. che fai, ancora una volta, anche per noi.
Spogliato di noi.
Caro Mariano.. ti voglio bene.
Rachele
NADIA G.
Caro Mariano, nel leggere le tue parole in questa lettera ho sentito il tuo reale voler fare discendenza di cui oggi io mi sento di far parte incarnando ogni giorno in profondità delle verità a cui tu amorevolmente ci hai consegnati, credendo in questo progetto di vita, investendo le mie energie e specificità nella realizzazione di una concreta realtà territoriale che possa accogliere il fenomeno vivo, e non per ultimo di affidarmi a questa entità superiore per me quasi "magica" che è l' IN.DI.CO. e mi sembra doveroso da parte nostra accoglierti in questo momento che sarà sicuramente un momento di ditinzione anche doloroso e accompagnarti alleggerendoti da tanti gravosi impegni; in modo che tu possa riuscire a dedicarti a ciò che è la tua missione sul laboratorio terrestre per arricchire l'albero della conoscenza globale attraverso la tua ricerca che saggiamente metti a nostra disposizione. E sono proprio le ultime frasi da te scritte a risuonarmi forti:
" Sono convinto che, in questo anno di inizio della fetogenesi della gravidanza terrestre e cosmica, ci attendono avventure forti, scommesse difficili, risultati inattesi, degni di spiriti creatori e di “Vitonauti trascendenti in mission nella storia”.
Facciamoci coraggio e osiamo, perché le mete prospettate sono alla nostra portata e ci daranno degno onore e prospera discendenza." Quindi "memento audere semper".Ti voglio profondamente bene… Nadia
MARTENEA
(…)
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
(…)
A.Manzoni
Con amore voglio celebrare questa tua scelta alla morte.
Tu solo puoi sapere quanto amore e quanto dolore ti stiano ora guidando in questo passaggio.
L'uno non prescinde mai l'altro, come la chiarezza viaggia sempre accanto ad un caos creativo, o dovrebbe.
Le tue parole sono limpide, arrivano da un luogo lontano e materno, arrivano a me come una consolante nuova possibilità.
Per te per primo, per noi se adulti e coraggiosi.
Ti voglio profondamente bene e non posso che sottomettermi al tuo coraggio, alla tua profondità.
La coerenza con cui procedi nella tua vita mi commuove e ti rende esempio e affidabile "Vitonauta", affidabile come mai nessuno, ancora nessuno.
Sei Padre, Figlio e Spirito, sei ancora una volta alla testa di una Treccia di Berenice sempre più di Nuova Specie.
Auguro a me di saperti accogliere come presenza dentro, lasciando alla morte la necessità infantile di averti come presenza accanto.
Se riuscirò a fare questo, sarà ancora una volta per tuo merito, tua umanità, tua lungimiranza, tua ispirazione metastorica, anche se silenziosa.
Ti auguro di godere dell'albero della conoscenza, che esplori e con generosità traduci a noi.
Ti auguro di scrivere, leggere, contemplare, lasciarti illuminare.
Ti auguro di emozionarti perché saprai che l'albero della vita è in mano a Spiriti Creatori adulti ed affidabili.
Nessuno di noi può sapere ora cosa sarà, quale onda la tua morte in vita produrrà, ma chiederselo sarebbe peccato: ora ci sei solo tu da celebrare e rispettare.
Mi impegno in questo, affidandomi ancora una volta, come tu mi hai insegnato.
Sono qui, sono qui per esserci, per continuare il mio viaggio, per la vita del Progetto Nuova Specie.
Con amore materno, dall'inizio del nono mese di gravidanza,
Martenea
CINDY
Caro Mariano,
sono contenta per questa tua decisione, frutto del tuo grande amore e rispetto per l'In.Di.Co. Sento che ci spinge a riconoscerci ed operare ancora di più per il Progetto Nuova Specie e soprattutto a mettere salde e profonde radici dentro il nostro Jahvè, dove tu sei presente.
Tu sei la "presenza dentro" che ha saputo risvegliare il drago e accoglierlo anche quando sputava fuoco; hai saputo accompagnarci-insegnarci a viaggiare con i nostri codici e diventare re-sponsabili.
Sta ora a noi incarnarci nelle prospettive fetogenetiche di questo Viaggio della Gravidanza che è la Vita.
Ti auguro buon prossimo discendente ritiro e buona contemplazione.
Ti voglio bene,
Cindy
GIOELE
Sono contento delle tue decisioni. Come al solito, il tuo spirito metastorico è così forte da non accontentarsi dei traguardi sui quali molti si sarebbero fermati. Spero che riuscirai finalmente a intraprendere la strada che a 18 anni hai sentito così forte. Oggi ho sentito forte l’accompagnamento dei cambiamenti forti che hai dovuto scegliere di fare. Questo mi ha spinto a non fermarmi di fronte alle difficoltà. Ti voglio bene.
Gioele
GIUSI
Caro Mariano io credo sia giusta questa prospettiva che prevedi e che avevi già intuito da tempo. Nel senso che è da tempo che tu senti e richiedi questo tempo per le cose che senti che vuoi fare ma ancora questo non è avvenuto perché tu sei stato sempre solidale e pronto ad intervenire quando sentivi che si rischiavano drop ut pesanti.
Credo sia il tempo giusto e favorevole per tentare questo salto da parte tua in questo angolo pigreco che ti aspetta da tempo.
Ti voglio bene
Giusi
TITTI
Carissimo Mariano
in questo anno in cui ti ho conosciuto e ho conosciuto il frutto del
tuo parto, ho assaporato il sapore della morte, come abbandono di
parti di se stessi per "rinascere/risorgere
Mi hai aperto il cuore al vero senso di morte e resurrezione
Non qualcosa che avvera' domani ma qualcosa che fa parte integrante
del viaggio della vita se davvero vuoi vivere
Questa tua morte a parti di te che ti hanno reso quello che sei ma che
ora non ti farebbero "interrare" sulla nave che porta alla
tua Itaca, mi commuove (cum muovere)
Con questa tua scelta dimostri ancora per una volta la tua umiltà e il
tuo grande amore per il "popolo" ,la vita tua e nostra
Questa tua morte la voglio vivere come resurrezione del mio Jahve'
segno di un passaggio vita-morte-vita che possa creare davvero
discendenza della quale io voglio essere parte
Ti voglio bene
Titti
RAFFAELE
Caro Mariano,
ancora una volta il tuo procedere e i tuoi passaggi di chiusura e apertura sono un grande esempio di saggezza e profondità. Ti auguro di coltivare ancora di più l’albero della conoscenza espressione della tua vera specificità. Ti auguro di godere e gioire mentre attraversi questi sentieri. Ti sento dentro la mia vita e sono felice di starti affianco in questa nuova fase.
Ti voglio bene, Raffaele
SILVIO
Insomma caro Mariano, anche se dentro di me c'è ancora una piccola parte che piange e vorrebbe continuare a sentirsi nostalgica di ciò che sei stato, voglio far prevalere la parte di me che vuole guardare avanti e temerariamente avventurarsi. Voglio portarti dentro di me, ma è tempo della mia adultità e, in questo, devo sapermi distinguere e farti morire per ciò che sei stato prima. Se non lo faccio non darei valore neanche a te e a ciò che mi hai consegnato. Mi sento come un guerriero Sioux che è ormai pronto per sfidare i cowboy, tu mi hai preparato con enorme dedizione e amore, ma adesso in battaglia devo sapermi fidare di me e dimostrarmi il mio valore.
Rimarrò per sempre grato a te e ti auguro con tutto me stesso che tu goda di questa tua morte e possa scendere verso la tua casa metastorica con piacere, perché quella è la tua specificità e sento che ancora hai da scoprire e trasmettere. Goditi questo tuo ritorno felice verso ciò che è sempre stato dentro di te, hai faticato tantissimo e te lo meriti più di ogni altro uomo.
Ti voglio tanto bene.
Silviaggio
SILVIO
Caro Mariano,
personalmente ormai vivo con piacere il tuo morire gradualmente mentre ancora sei in vita, se le prime volte lo vivevo ancora con un senso di abbandono, oggi ne colgo di più il positivo sia per me che per te. I motivi per i quali vivo in positivo la tua morte graduale nel Progetto, sono questi: – Più tu muori e più mi si chiarirà che grado di profondità ha la mia relazione con il Progetto Nuova Specie, sono proprio curioso di sapere se io sono ormai in grado di attraversare la foresta da solo, trasformandoti da presenza accanto a presenza dentro come hai scritto tu. E' sicuro che la mia relazione con il Progetto è sempre stata confusa con la mia relazione con te, che sei il rapporto forte più significativo della mia vita, questo me lo sono sempre riconosciuto e l'ho sempre palesato. Ma oggi ho 34 anni e voglio verificare la mia relazione con il Progetto Nuova Specie come se fosse una relazione indipendente da te, questo non significa escluderti. – Più tu muori e più sento che colgo il valore dell'eredità enorme che mi/ci hai lasciato e non voglio attendere il giorno della tua morte reale per coglierne l'importanza. Cogliendone maggiormente l'importanza, cresce dentro di me l'entusiasmo di prendere un importantissimo testimone e la gioia per la fortuna di ciò che mi è capitato nella mia vita. Io mi sento davvero tanto fortunato, incontrare te e il Progetto nato da te ha un valore indicibile. – Ormai è tempo del mio maschile, più tu muori e più avrò facilità nel farlo emergere e a trovare il mio stile, che probabilmente è confuso con il tuo, in quanto tu sei stato l'unico mio adulto di riferimento. Ma io non sono come te, ho delle caratteristiche simili, ma anche molto diverse. Proprio in questi giorni sto riscoprendo la mia parte quindicenne selvaggia ed è con questa mia unica specificità che voglio prendere il testimone del Progetto Nuova Specie, insieme ai miei compagni/e di Nuova Specie. – Più tu muori e più dovremo diventare riferimento l'uno dell'altro e passare da una relazione asimmetrica con te a una relazione simmetrica tra di noi. Solo con la tua morte possiamo realmente transitare verso una fetogenesi o verificare se il Progetto Nuova Specie deve fermarsi ad una fase embriogenetica. – Tu muori ma sei ancora vivo per far crescere-trasmettere l'albero della conoscenza che è l'albero ancora deficitario in me e, forse, in quasi tutti noi. Questo ci aiuterà a riconoscere i nostri limiti nelle parti del Progetto in cui prima eri presente tu e a conservare vivo dentro di noi il senso del viaggio, evitando, in questo modo, il rischio di istituzionalizzare il Progetto Nuova Specie, rendendolo statico e legato ai ruoli o confronti-differenza. Per questo possiamo goderci ancora l'esperienza di buttarci a mare aperto con più tranquillità ma anche con maggiore desiderio di poter osare e sbagliare. Anche se mi auguro che in questi anni incarneremo sempre più l'albero della conoscenza e tu potrai gradualmente morire anche in questa parte.
MICHELA
Caro Mariano se ti sto rispondendo è perché ho letto tutto d'un fiato la lettera, caro Mariano continuo a piangere, il mio pianto è di commozione, di devozione di…
Caro Mariano cosa sei stato per me:
oggi con il cuore nelle mani e con le lacrime agli occhi sento finalmente quanto mi hai amata, hai amato la mia vita senza pensarci due volte, hai amato la mia vita proprio come un padre accetta il figlio che gli viene al mondo; non sa come sarà, non sa che cosa gli piacerà, ma quel padre sa quello che sentirà per lui sempre.
Oggi ti vivo così come un padre devoto che mi ha amata dal primo giorno che sono venuta al mondo senza voler nulla in cambio; tu mi hai accompagnata, mi hai presa dalla merda e accompagnata quando ancora neppure sapevo camminare e hai creduto sempre in me, hai deciso di fare una sfida, vedere se dentro di me potesse vincere la vita la luce o le tenebre. Oggi posso solo ringraziarti, inginocchiarmi, baciarti e chiederti perdono per tutte le volte che ho voluto non vedere la bellezza che sei, credere in te, fidarmi.
Caro Mariano la tua lettera mi ha fatto piangere, per prima cosa perché l'ho vissuta come un altro stimolo|spinta|regalo che hai voluto fare ai tuoi figli. La sento come un modo per dire e accettare che ora i tuoi figli devono e possono andare, che sono abbastanza cresciuti per tentare di proseguire sempre più in modo autonomo; e per far questo, con grande umiltà e grande amore verso la vita, stai cercando anche tu di abbandonare un modo di stare che è stato importante per moltissimi di noi, diventando per alcuni indispensabile, per altri necessario. Ti ho sentita come un padre che dice: – Cari figli miei vi ho insegnato a cacciare, a proteggervi, a difendervi, ora voglio ritirarmi per trasformare, approfondire quest'arte e lasciare per inscritto qualcosa che si tramandi, aggiunga il sapere ad altro sapere, ascoltare l'IN-DI-CO e… continuare il viaggio con voi che avverrà dentro di voi e non più accanto; perché è proprio quest'ultima parola che mi ha fatto nuovamente piangere e che mi fa riprendere le lacrime e non farle cessare. Come vivo questa frase? La sento come una frase di addio, una frase che chiude uno stile di vita, una presenza della tua vita nella vita che è stato per molto quello che ha permesso di seminare facendo sbocciare tante piantine. Caro Mariano non più accanto a me ma dentro di me, incarnarti, sentirti spirito dentro di me, è bello questo ma mi fa piangere e sentire ancora più l'importanza di ciò che sei stato tu per me e sei.
Ti auguro Mariano che tu possa iniziare, continuare e viverti con piacere questa tua nuova fase che rivolge lo sguardo verso una nuova, ma non contrapposta direzione.
Ti voglio tanto bene
Michela.
EKATERINA
Caro Mar(e)iano
per l'onestà degli strumenti a cui ci hai consegnato… e mi hai consegnato consegnandomi sempre più a me… starò ben attenta ad allontanarmi rispetto a quei livelli che meriti lontani da te perché orami ti allontanano da te… e non ti aiutano più a rimanere con te… e se rimani ancora troppo con noi… levi del tempo a quel te che è da una vita che ti attende… sento. E di mio continuerò ad esplorare la via più opportuna in cui meriti di sentirci cmq vicini, ma distinti nel tuo nuovo modo di voler viaggiare verso quel rapporto di te tutto tuo… tutto per quel te a cui vai sacralmente regalato… consegnato… affinché possa tu incontrarti nel tuo solus… e non solo attraverso il dolore, le parti in dis-agio e tutto ciò che ti ha portato a sanarti… a volte scambiando il dare con un legittimo ricevere che per te e solo per te… comunque non c'è più stato. Immagino che anche per te… fare a meno sempre più profondamente del "popolare" che ti ha legato a noi, sia come liberarti da una zona pellucida, con tutto il senso di liberazione, ma anche di fisiologiche e non solo pratiche difficoltà. difficoltà che sento più indice di un agire profondamente che indice del difficile in sé. Come dire: se non fosse così difficile… non sarebbe una zona pellucida; se non fosse una zona pellucida non ti porterebbe a scrivere "ancora pochi mesi di vita". Sento. Con tutto il senso di vuoto, di sconosciuto, della paura, del perdere che richiama lasciare la zona pellucida… con aspetti di questi vissuti di perdita/morte più sirena che reali… a volte. E in questo sol solo per un senso di un concreto ringraziati sento il desiderio di mettermi a disposizione ancor di più rispetto a tutto ciò che il tuo consegnarci a noi comporterà attrezzandoci… responsabilizzandoci… adultizzandoci nel sentirci un "insieme" con l'onestà anche dei limiti… e le potenzialità del non farci limitare. e non mi sento astratta nel dire ciò… delle idee continuano a lavorarmi… già da ora.
E mi piace pensare che tutte queste tappe pre-cedenti a questo 15 gennaio ti siano state solo che una preparazione per questo tuo viaggiare… che per certi versi… e venti… coincide con un tuo viaggiare per la prima volta… in una prima volta tanto di svolta quanto di prima… per un nuovo sia nelle modalità tue che nelle nostre verso te. e mi rendo conto che sta anche a noi renderti questa svolta nuova… nuova a noi, ma prima di tutto nuova di te a te… per un nuovo-regalo da gustare, da vivere con piacere… da scartare-esplorare con piacere; un regalo da godere perché meritato, perché sudato, perché guadagnato sul campo… con un prezzo però troppo alto, Mariano… troppo sacrificato… da cui iniziare a liberarti sarebbe proprio il minimo. e nemmeno liberarti solo a parole basterebbe… anzi
buone ciliegie da gustare a te… su una collina da gustare per il tuo libero vedere-contemplare-teorizzare e e e e viverti finalmente del vivo di te…
youtu.be/rg67kC25pWU
. ..è,kA
ANNITA
Mariano caro,
ho appena terminato di leggere la tua lettera e sono quì che piango, penso a quanto sono stata fortunata, la mia vita mi ha consentito di conoscerti, di entrare nel popolo di Nuova Specie che tu hai creato.
Quello che ci hai mandato a dire sarà sicuramente motivo e spunto per procedere con passo certo e sicuro verso la VITA, sarà per noi l'ultima spinta per far nascere anche in Toscana, finalmente, l'associazione alla salute.
Oggi sono maturi i tempi, anche se siamo ancora molto parziali, siamo cresciuti e vogliamo provarci, tanto……"male che va, va male".
Il gruppo alla salute della Toscana ha deciso (su mia proposta) (in onore tuo) che la registrazione dell'associazione venga fatta il 24 Marzo, data in cui, due anni fa, tu venisti a Pistoia per quella bella conferenza che ha messo le radici dell'associazione.
Il gruppo ha inoltre deciso di festeggiare la nascita dell'associazione il fine settimana successivo.
Quindi è con grande GIOIA, FELICITA', GRATITUDINE e profondo rispetto che l'Alsa Toscana ti invita a partecipare alla nascita ufficiale del Metodo alla Salute in Toscana, il 28 e/o 29 Marzo.
Siamo a disposizione in base alle tue esigenze ed innumerevoli impegni, per noi sarebbe il regalo più bello.
Ti abbraccio a nome mio, ma sono sicura anche a nome di tutto il gruppo.
Giada, Raniero, Mafalda, Carolina, Renzo, Melania, Alberto, Daniela,Amelia e i nuovi arrivati Marco e Lino. E tutti i bambini di Nuova Specie del nostro gruppo.
Annita Rocchetti
BARBARA
Caro Mariano,
leggendo la lettera che hai inviato,
devo dirti che mi ha colpito molto, anche se sul momento
non ho detto niente, perché la sento come un segno di chiusura
di una lunga fase del Progetto Nuova Specie collegata alla tua presenza.
Oggettivamente parlando, credo che hai fatto una cosa buona, saggia e giusta,
ma soggettivamente parlando questa lettera mi rende triste
per una serie di motivi.
Prima di tutto, perché la tua presenza è così tanto preziosa
e importante che il fatto che tu ti ritiri mi rende triste, perché mi ricorda
che nessuno è eterno e che prima o poi il viaggio storico si conclude.
Il secondo motivo è che senza la tua presenza mi sento ancora
molto sola e senza un riferimento, in balia delle onde alte e difficili.
Purtroppo devo dire sinceramente che, per quanto la rete del Progetto
Nuova Specie sia cresciuta e diffusa (e soprattutto grazie a te),
io ancora non mi fido profondamente di nessuno e ancora
ho paura di essere fregata, di dovermi in qualche modo difendere.
Pur sinceramente apprezzando tutti gli sforzi che ogni
persona fa nel suo contesto e nel suo spendersi e impegnarsi per questo Progetto,
sento ancora parzialità, superficialità, infantilismo, menefreghismo, visioni psicotiche,
e questo perché probabilmente sono aspetti che sento anche in me.
E, altro motivo, perché sento che questa tua lettera
spinge anche me a fare un passo ulteriore verso la mia adultità,
superando le mie parti infantili che mi fanno guardare dietro e non avanti,
verso dove posso procedere e aiutare a procedere.
In questi giorni mi sto dedicando alla preparazione
del corso di epistemologia globale.
Devo dirti che questo lavoro mi sta facendo comprendere ancora più profondamente
la portata rivoluzionaria e potente della teoria a cui tu hai dato forma e che hai riconosciuto dal grande oceano INDICO.
Credo anche io che questa sia veramente la tua parte più specifica, più preziosa,
ed è perciò necessario che tu ti impegni a coltivarla e a dedicarci tempo ed energie,
e che in tutti questi anni, a causa del tuo lavoro continuo nel fenomeno vivo,
non hai potuto sufficientemente far crescere.
Il nuovo codice di lettura da te approntato è favoloso, è unico, è speciale
e ti ringrazio dal più profondo del cuore per avercelo fatto conoscere e donato,
perché questa è la tua più grande eredità da cui anche noi possiamo partire
per rendere la nostra vita più intera e aiutarci e aiutare a transitare verso una vita di nuova specie.
Ti voglio bene e ti benedico con la mia metastoria, per tutto quello che hai fatto e che ancora farai,
Barbara
GIADA
Mariano ti ringrazio di cuore! La tua lettera mi ha fatto venire i
brividi, non trovo parole per esprimere la riconoscenza e la stima che
provo nei tuoi confronti!
A me personalmente hai permesso di iniziare a riscoprire una nuova-vera
Giada, che sta lottando con tutta se stessa per emergere. E mi hai
dato la possibilità di rinnovare lo spirito missionario, che già
sentivo di avere, in una maniera più globale e con maggiori strumenti,
più vicini alla Vita.
Penso che sia giusto e buono che tu ti ritiri anche per prenderti più
spazio per Mariano..anche se mi dispiace un po' se non ci sarai
per la nascita dell' associazione Toscana.
Annita ha avuto l' idea di farla nascere il 24 marzo, visto che è
la data in cui sei venuto la prima volta a fare un convegno qua. Noi
del gruppo abbiamo accolto la sua proposta. Per cui faremo una festa
per la nascita dell' associazione, il 28/29 marzo credo. Che è il
fine settimana dopo il 24.
Io mi voglio e mi impegno a continuare a crescere e a far crescere il
progetto nuova specie!
Ti abbraccio forte!
Ti voglio tanto bene!
Bacini Giallini… Giada
ANNAMARIA
HO LETTO LA LETTERA DI CHIUSURA DI LOIACONO
LA CUSTODIRO' NEL GREMBO ANTICO DELLE VITE REMOTE PER RICAVARNE MATERIA NUOVA E RIPRENDERE IL MIO AUTENTICO VOLO DI "MARTIRE" CONSAPEVOLE
E' VASTO IL MONDO PIU' CHE INFINITO
E' IL MONDO
…………………CHE AMO NONOSTANTE LE INUTILI GUERRE DI OGNI SPECIE
PER GUARIRE DA OGNI MALE O FORSE DA OGNI BENE
E' NECESSARIO
VIVERE NEL MONDO
ADORARE LA MORTE
PER CAPIRE LA VITA
Annamaria DE BELLIS
BETTA
Certo mariano, grazie anche per questa lettera e cercherò di fare oltre alla settimana intensiva con Silvio anche il tuo corso.
Per me la tua esperienza e' veramente un esempio concreto
Diffondo
Betta
RICCARDO
Ti sono vicino e spero di portare avanti il progetto nuova specie con amore come lo fai tu.
E non vedo l’ora di dedicarmi a mia volta all’albero della conoscenza. Sono certo che saremo degni eredi tutti quanti. Un abbraccio
Riccardo.