Aspio (AN), giovedì 4 dicembre 2014. INAUGURAZIONE DELLA STANZA “MAURO STAFFOLANI” DELLA COOPERATIVA ANEMOS.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS



Registro Persone giuridiche n. 429 
Prefettura di Foggia



INAUGURAZIONE DELLA STANZA
“MAURO STAFFOLANI”.







Giovedì 4 dicembre abbiamo inaugurato la sala dove si svolgono le attività della Cooperativa Anemos e del Mas.Tr.O. di Ancona. Silvio, Raffaele, Barbara, Mila e Giovanna: i soci fondatori della cooperativa, hanno deciso di intitolare la sala a Mauro Staffolani. Ma chi era Mauro Staffolani? Era un eroe meiotico (da meiosi: riduzione, perdita di parti proprie) poi suicida, della zona Aspio; l’Aspio è la frazione di Osimo dove sono situati i locali, Mauro era anche il fratello di Moris.

Moris è un ragazzo di 39 anni che fa parte dell’Associazione alla Salute ONLUS Marche che ha intrapreso questo percorso con il Metodo alla Salute circa due anni fa, perché come il fratello, sentiva di non riuscire a vivere pienamente la sua vita di uomo, padre, fratello, marito, ma di interpretare solo un ruolo così come aveva visto fare da suo padre senza partire da sé e dalle sue emozioni, cioè anche se in apparenza viveva una vita felice, dentro di se sentiva il vuoto, la frantumazione; grazie a questi due anni di percorso e accompagnato da Mariano e dalla Rete alla Salute, ha compreso quello che il fratello Mauro voleva far capire a lui e alla sua famiglia, cioè il non sentire più di appartenere alla vita.  
Moris è anche il proprietario, insieme alla sorella M. e ai figli di Mauro, M. e J., dei locali del Mas.Tr.O. e ha voluto darli in gestione alla Cooperativa Anemos, perché sente forte e vicino a se il progetto della Fondazione Nuova Specie che fa capo alla cooperativa, cioè aiutare chi si trova nell’“anello diabolico” del disagio diffuso: dal disagio sintomatico – depressioni, attacchi di panico, ansia, dismaturità, alcooldipendenza, farmacodipendenza, bullismo, sindrome psicotiche bipolari e deliranti – al disagio asintomatico.

La festa è iniziata con il mostrare a tutti la targa con il nome della stanza intitolata a Mauro Staffolani e la targa del Mas.Tr.O. di Ancona. E’ stato per me emozionante vedere scritto quel nome sul muro e soprattutto vedere Moris, la sorella M. e il nipote J. che entravano nella grande sala piena di seggiole e addobbi con tutte le persone che erano venute lì a festeggiare. Moris infatti non si aspettava la presenza dei suoi parenti e di tutte quelle persone, e già questo è stato un bel regalo. Barbara, Raffaele e Silvio, tre dei soci fondatori, hanno presentato la Cooperativa e il Progetto alla famiglia di Moris, sono state proiettate delle foto di Mauro e Moris ha letto un suo pensiero; è stato molto toccante vedere come, nonostante la presenza di tutte quelle persone, Moris, la sorella  e il nipote si sono lasciati attraversare dalle emozioni regalando un momento profondo a tutti noi presenti. Vedere come si sono lasciati andare è stato bellissimo, soprattutto per me. Conoscendoli da molto tempo, ho visto come invece a casa, in presenza dei parenti più stretti, non si sono mai permesso di vivere queste emozioni! Mariano ha poi raccolto e fatto teoria sulle immersioni, accogliendo dolcemente la famiglia e ci ha regalato ancora una volta la sua sensibilità e il suo amore per la vita delle persone.
Il pomeriggio è continuato con Silvia e Victoria che hanno condotto l’Unità didattica del logo: una grafopittura della parola ANEMOS che è stata creata dalla sensibilità e dall’estro di Barbara e dipinta abilmente sul muro della sala da Rachele, Lara, Victoria e Silvia. E’ stato coinvolgente partecipare alla presentazione di questa nuova Unità didattica e vedere come le conduttrici si sono immerse nello spiegarci l’opera e i passaggi rappresentati dal disegno. 
Le prime tre lettere della parola ANEMOS” rappresentano un allambicco (il contenitore con passaggi ristretti e con “il giro della morte: catoon”)  con dei pesci che tentano  di nuotarci dentro. Sono infatti il percorso di distinzione, di morte,  di meiosi che ognuno di noi nella vita ha intrapreso con grande dolore, per poter arrivare alla quarta lettera della parola “ANEMOS” disegnata come tre onde del mare dove i pesci si liberano e possono nuotare verso il cielo, cioè il vuoto, il koilos, lo spirito… l’Anemos per poter essere ciò che solo noi siamo, cioè farfalle che volano verso questo cielo come rappresentato dalle ultime due lettere della parola “ANEMOS che sembrano una farfalla o anche un cuore come l’espressione delle nostre specificità.

Mariano ha accolto la famiglia di Gioele, Tobia, Daniela e Gino ad incontrarsi di nuovo dopo tanto tempo e a transitare verso nuove prospettive. Siamo stati toccati da questa famiglia che con grande dolore e devozione sono cresciuti come individui e non hanno ora paura di accompagnarsi senza nascondere le proprie fragilità.

Abbiamo così consumato una cena speciale e festeggiato l’onomastico di Barbara (il 4 dicembre è Santa Barbara) e il compleanno di Adriana.

La sera è continuata con lo spettacolo di artisti di nuova specie coordinato da Nicoletta accompagnata musicalmente da Francesca M., Luca P. e Nicola S. che con la loro originalità e la loro  sensibilità hanno suonato, cantato e ballato insieme ai bambini: Maurizio, Michela, Ludovico, Valentino, Isidore e Ulriche che sono stati lo spirito delicato della serata. Hanno terminato la serata il top degli intrattenitori: il trio di via Arpi! Che ci hanno fatto danzare e muovere collegati al nostro In.Di.Co. a ritmo sculettante latino!

Eleonora

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