Troia (FG), lunedì 17 novembre 2014. PROGETTO “LA FINESTRA DI BABICH”. Primo giorno.
IV° EDIZIONE DEL PROGETTO
“LA FINESTRA DI BABICH”.
DALLA MISERIA
ALLA GRANDEZZA.
Primo giorno.
Al risveglio ci accoglie un sole splendente!
Svuotiamo la sala dagli ingombri e, alle 10:30, Pia ci invita a sederci a terra in circolo fra noi.
Pia è la Facilitatrice dell’esperienza di Biodanza e comincia, parlando di sé, a raccontarci delle sue “vite”, segnate ognuna da un passaggio nel tunnel della morte. Nell’ultimo di questi passaggi ha incontrato la Biodanza, danza della vita.
Servendosi di musiche bellissime Pia c’invita a muovere il corpo, danzare, seguendo le spinte interiori, a connetterci con le nostre emozioni e con la “placenta cosmica” della Gravidanza universale.
Pia ci conduce a riconoscere che il nostro Corpo ha due linguaggi: quello della Vita e quello della Morte e che spesso restiamo prigioniere della miseria della morte che ci lascia intrappolate in un senso di ineluttabilità che produce le nostre svalutazioni, il nostro senso di invisibilità fino ad arrivare a non sentire proprio il nostro corpo. Dimentichiamo il nostro “valore“ o lo nascondiamo dietro un “falso pudore”.
L’esperienza ci porta all'”apoteosi” delle nostre emozioni che attraverso i nostri corpi si sprigionano e che mostriamo all’Universo nel rito del valore.
Nel pomeriggio Giovanna riapre invitando ognuna a “pensare” l’esperienza.
Pia interviene per lodare la facilità di ognuna di “entrare in vivienza”.
Il pensiero prende corpo a partire da Chiara e Mariagrazia che fanno da apri-pista.
Ognuna pensa la propria esperienza e alcune compiono riti sacri di deposizione del proprio nucleo divino nel Grembo sacro di Babich.
Babichine…