Aula didattica globale “Gianna Stellabotte” (FG), mercoledì 26 novembre 2014. CORSO “INSIEME MADRE-NEONATO, OVVERO INSIEME FEMMINILE-MASCHILE”. Primo giorno.

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TRE CORSI PER UN PERCORSO.


III° CORSO:
“INSIEME MADRE-NEONATO,
OVVERO
INSIEME FEMMINILE-MASCHILE”.

Prima giornata.


Primo giorno di corso è iniziato raccogliendo dalle persone le impressioni sulle due dinamiche che si sono svolte all’accoglienza, che sono state dinamiche madre e figlia.
Mariano ha continuato a fare la “Morula rispetto ad Aurora invadendo il territorio della bambina modulando la voce, sottolineando e teorizzando sui cambiamenti e i comportamenti della bimba.
L’altra dinamica è tra Simona e la madre Rosa, in questo caso Mariano chiede a Simona di esprimere un impegno da parte della mamma al positivo in un aspetto nel suo quotidiano, poi aiutata da Gioele si è deciso che Rosa fino a Natale dovrà impegnarsi a dire “sì” alle richieste della figlia e ad affidarsi
Se vuoi accompagnare un cambiamento fare la Morula è importantissimo perché significa dare continuità ripetendosi facendo festa per la nuova identità che si può raggiungere.
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Successivamente l’intervento di Barbara ci spiega perché c’è stato un cambiamento di disposizione dell’Aula didattica globale “Gianna Stellabotte”: il 20 novembre è stato l’anniversario della morte di Gianna e in questa occasione si è pensato di mettere la conduzione dalla parte della camera in cui sono situati in due antenati di Via Arpi il quadro che raffigura Gianna e l’Albero della Vita.

Altre protagoniste della mattinata sono state le donne che hanno partecipato al Progetto “La Finestra di Babich”: il contesto devoto che sono riuscite a creare ha fatto si che non ci fossero ruoli e quindi ognuna delle partecipanti ha potuto scambiare; quando le relazioni sono globali non c’è un ruolo fisso e ognuno è sia neonato che madre. E questo è ben rappresentato nel quadro dell’artista globale Michela Garbati dove la donna genera se stessa con il simbolico e un nuovo mondo con il biorganico.

L’Inno alla Gioia di Mariano nei confronti di Giovanna,(coordinatrice del progetto) che finalmente ha lasciato la terra tosta, è un dono tratto dal Libro dei Proverbi della Bibbia del capitolo 31 versi 10-31 chiamato “Elogio alla Donna”.

Nella stessa settimana ad Ancona, Michela veniva accompagnata nei luoghi della sua infanzia per accogliere il suo negativo ed aprire i suoi confini per farli diventare soglie  e riuscire a scambiare più in profondità nelle relazioni.
 
La mattina termina con lo spot/cabaret di Gioele e i suoi prodotti a base di cioccolato biologico variamente aromatizzato creato per dare un contributo concreto alla Fondazione Nuova Specie.
Il pomeriggio inizia con un riconoscimento a Gioele per un suo scritto prodotto nel corso sulla gravidanza da parte di Fiorella che doveva confrontarsi con la sua parte creativa.

Prima della pausa, invitato da Mariano ci viene a far visita  il Dr. Ciro Mundi, direttore del dipartimento di neuroscienze degli ospedali riuniti di Foggia, per presentarci il suo libro: Hai strappato il fiore, di cui la recensione è stata curata da Marta Prossimo.

Cinquanta anni fa Mariano aveva già colta il fallimento delle tre epistemologie (mitico-religiosa, filosofica e scientifica) e come Giano guardando indietro ha visto la massa informe e desertica e ha scelto di guardare avanti e ha visto l’Albero della Conoscenza globale.

Il lavoro che ha fatto su di sé è stato una critica all’Epistemologie tradizionali che hanno rappresentato la Zona pellucida che lui ha abbandonato per andare oltre.

Questi 50 anni per lui hanno rappresentato la Fase embriogenetica che è una Fase psicotica però fonda è il padre che ti immette nella vita. Però per essere organismi vitonauti naviganti nella vita occorre mettersi in relazione e realizzare la Fetogenesi.

I tre corsi sono stati da lui pensati per festeggiare il passaggio dall’Embriogenesi alla Fetogenesi.
Attraverso il primo corso si è lasciata la Fase embriogenetica caratterizzata da un maschile dominante, che ha tagliato l’individuo che significa non diviso, per trasformarlo in persona che dal greco “πρόσωπον” (“prosopon”) poi dal latino “personam” quindi maschera. Questo è il fallimento della storia.

Il maschile ha retto la vita con gli umani ed è stato sempre un aspetto che ha egemonizzato la storia della vita, ma l’uomo rappresenta una minima parte della storia della vita. Il secondo corso è rappresentato dal quinto comandamento Salto precipiziale (“pre capitis” cioè ti potresti sfracellare) dove vai verso il vuoto e il viaggio può continuare, questa è la roccia e il VIA.GRA. (Viaggio della Gravidanza) dove l’indico si manifesta. Per poter fare il salto c’è bisogno della fides, la cordicella a cui attaccarsi che è stato rappresentato dal Decalogo del Monte Cavo Ysteron.

Il terzo corso, quello che stiamo percorrendo,  vuole mettere insieme gli opposti formando lo Zigote. E a questo proposito Mariano legge il brano del Vangelo di Gv 17-21, 23 che tutti siano una cosa sola.
Mariano dedica quest’ultimo corso alla Madonna con il Bambino (la Madonna mediatrice di Troia) che ci porta alla nostra prima esperienza di affidabilità extrauterina che è la mamma, coronandolo con le sue esperienze personali  anche dolorose, attraverso la lettura dei suoi diari del 1962.
Dalla casa di Mila:

Emanuele,
Fiorella,
Carlo,
Paola,
Titti e
Marinella

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