Celle di Vito (FG), lunedì 30 giugno 2014. v° PROGETTO “RAINBOW” DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS. Ottavo giorno.
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
Prefettura di Foggia
V° PROGETTO “RAINBOW”
DELLA FONDAZIONE
NUOVA SPECIE ONLUS.
OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE.
Ottavo giorno.
Iniziamo la giornata con le danze tibetane di Paride, esperto conoscitore delle tecniche che aiutano a stimolare le corde emozionali e che ci porta ad esplorare il nostro femminile, maschile e il caos che è dentro di noi e che aiuta a esprime in libertà il nostro corpo e le nostre emozioni.
La colazione ci vede in armonia e desiderosi di iniziare un nuovo viaggio con le scialuppe ancora da definire.
Finalmente siamo tutti in porto e cantiamo la nostra canzone di incoraggiamento che ci spinge a fidarci e affidarci all’inedito che è dentro di noi e che si esprimerà durante il viaggio. I coordinatori iniziano ad individuare gli embrioni e i relativi enzimi, sempre avvolti e accompagnati da una musica emozionante e preparatoria.
Il primo embrione è G. che sarà accompagnato da Teresa, Martino e Flavio che lo aiuteranno a contattare il suo vissuto e a risalire “dalla morte alla responsabilità della vita”.
Il secondo embrione è G. accompagnato da Luca, Davide e Paride che lo accompagneranno a contattare il suo maschile legato al padre e allo zio.
F. viene nominato embrione e i suoi accompagnatori sono Dina, Barbara e Francesca tre donne che lo avrebbero accompagnato a ricontattare il proprio codice analogico-maschile e l’importanza del proprio corpo nella sua interezza.
E. segue gli altri embrioni accompagnati da Nica, Guido, Patrizia e Cindy un equipaggio individuato per aiutarla a leggere i propri bisogni e a passare “dal servire e riverire al vivere e infastidire”.
L’ embrione N., con Raffaele, Lucia, Angela e Giulia intraprende la via per uscire “dalla grotta di Polifemo alla speranza del viaggio”.
Salpa G., con il suo equipaggio costituito da Vincenzo, Titti e Tonino che le fanno da specchio per portarla a ritrovare fiducia nella sua bellezza esteriore e interiore. Alla scialuppa viene dato il titolo: “Sono una perla ma mi mostro ostrica”.
L’ultima scialuppa è costituita da Alessandro con Daniela e Benedetta che lo conducono a relazionarsi con il femminile.
Il Globale massimo delle scialuppe è stato ritrovare se stessi nelle “acque della vita”.
Luca A.