Celle di San Vito (FG), martedì 1 luglio 2014. V° PROGETTO “RAINBOW” DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS. Nono giorno di navigazione.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS  
 Registro Persone giuridiche n. 429 
Prefettura di Foggia







 



 





 



V° PROGETTO “RAINBOW”




DELLA FONDAZIONE




NUOVA SPECIE ONLUS.




OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE. 









Nono giorno.





 





 





 
Anche oggi il nostro equipaggio si è diviso in sei scialuppe che hanno preso il largo in cerca del “talento” racchiuso in ogni embrione.
 

 
Il rientro era previsto tassativamente per le 14:30 in quanto alle 16:00 sarebbe salito a bordo il corsaro metastorico Mariano.
 
Dopo aver aggiornato l’equipaggio del suo ultimo viaggio a Roma, alla Facoltà di Medicina per dare l’addio all’epistemologia scientifica, il corsaro Mariano si complimenta con i conduttori sull’ottima scelta dei tempi che attraverso i primi tre giorni di ascolto dello stato quiete hanno permesso ai passeggeri di  formare un gruppo unito per poi salpare come equipaggio in mare aperto. 
 
 
Questi ultimi tre giorni prima del bilancio finale e il ritorno alla terra ferma, dovranno servire all’equipaggio per chiudere le ultime dinamiche e creare la giusta decompressione dal lungo viaggio in mare aperto, e quindi utilizzare questo tempo favorevole per prepararsi ad uscire dall’orbita, in quanto una volta rientrati bisognerà fare i conti con la storia, dopo aver perso il vecchio angolo alfa.
 
Dai bilanci emergono alcune pillole di teoria per aiutare l’equipaggio a transitare:

Una prima modalità, seppur grezza, per non riversare il negativo contro se stessi ed incapsularlo è quella di fare “occhio per occhio e dente per dente”, rimandandolo al mittente.

 

Se hai paura d’esprimere la rabbia perché la senti pericolosa il tuo fisico viene meno facendoti perdere le forze ma questa in realtà è una difesa-resistenza del bio-organico che blocca l’analogico, sotto il controllo del codice simbolico. 
Per chi per troppo tempo resta imprigionato nel codice simbolico al risveglio del bio-organico assiste a continui passaggi repentini tra i due codici senza il filtro dell’analogico. Questo arriverà col tempo, in quanto prima di quel momento quel codice non serviva perché l’individuo era regolamentato dall’esterno. Solo rallentando e sforzandosi di non voler viversi tutto e subito, anche facendo attenzione al respiro, si può pian piano recuperare il codice del corpo.
Risulti antipatico agli altri perché sei antipatico a te stesso. Quando hai una forte identità psicotica di dipendenza dal negativo è difficilissimo lasciarla.
Per distinguersi dal maschile della famiglia d’origine è necessario affrontarlo, confrontandosi per recuperare il proprio.
 
 
Quando non si scende in profondità c’è qualcosa di positivo che ci tiene legati a un simbolico che non vogliamo lasciare, pur essendo la profondità la nostra casa.
 
Per entrare in relazione con l’altro sesso devi avere necessariamente anche l’altra parte dentro di te, l’uomo dovrebbe avere anche una parte femminile e la donna quella maschile.
 

Chi si è rifugiato nel simbolico per non viversi le emozioni alterna l’essere boia nel confronto dell’esterno alla profonda svalutazione e questi due opposti annullano il codice biorganico. Per uscire da questa situazione di stallo è necessario scegliere una sola delle due parti identificandosi transitoriamente in essa.
 
Il corsaro Mariano sente che questo progetto “Rainbow”, grazie all’esperienza passata, ha fatto un salto di qualità anche mediante un uso della teoria più consapevole e dettagliato e dopo aver alleggerito l’equipaggio ed aver definito la traiettoria del tragitto del rientro, abbandona la nave con la bella Giovanna!
 
 

I Rainbownauti
Titti e Davide
 

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