Celle di San Vito (FG). giovedì 3 luglio 2014. V° PROGETTO “RAINBOW” DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS. Undicesimo giorno di navigazione.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS  
 Registro Persone giuridiche n. 429 
Prefettura di Foggia







 


V° PROGETTO “RAINBOW”
DELLA FONDAZIONE
NUOVA SPECIE ONLUS 
OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE. 



Undicesimo giorno.

 


REPORTAGE. Progetto Rainbow  del 3 luglio 2014.
Reporter :  Vincenzo M.Gianfranco M.
 

La giornata ha avuto inizio alle  9:30  con gli argonauti che disposti a cerchio hanno  raccontato il loro stato quiete nelle loro specificità, in particolar modo è venuto fuori  il racconto del sogno  di B. che il giorno precedente ha affrontato  il suo passaggio e nascita di essere di nuova specie e essendo molto provata grazie al suo pozzo vitale  ha attinto le energie  per risalire, ella  ha ricordato che la data della sua trasmutazione da neonata è coincisa con la  discussione della sua tesi di laurea e che questo è  stato molto significativo per lei.

Dopodichè l’esecuzione di due canzoni da parte di tutti (Pensa così di Arisa e
Cambiamenti di Vasco Rossi)  hanno alleggerito la giornata e dato una sferzata di gioia e ottimismo ai Rainbownauti  e si è partiti con le scialuppe di questa giornata.

La prima scialuppa ha avuto come embrione D. con equipaggio Angela, Giulia e Lucia, scopo del viaggio è quello di rividere le parti mancanti dell’amore materno dalla quale prendere un giusto nutrimento  valore e amore.

Il titolo dato dall’equipaggio da “Sciupafemmine  a Cucciolotto”.
All’embrione D., dopo che si amorevolmente accolto e ascoltato il suo stato quiete disteso sul letto è stata fatta una cura di coccole e poesia per bambini ed è stato accudito dalle componenti che  hanno assunto il ruolo di mamme.
Opportunamente stimolato nel raccontarsi dalle stesse e scaturito  la mancanza di affetto, l’essere non visto e il rammarico  per  questo mancato amore materno.
L’embrione D. si è abbandonato ad un lunghissimo pianto singhiozzante che lo ha portato alla sua trasmutazione da embrione a individuo di nuova specie grazie al devoto utero.



La seconda scialuppa intitolata “Padre e figlio… un amore”.
Gli embrioni sono due: G. e A.; padre e figlio.

Equipaggio Gianfranco, Gabriella, Patrizia, Fausto.
La scialuppa si è riunita all’ascolto del proprio stato quiete e di quello di G. e A. Si decide di andare fuori alla struttura al vicino bosco per  consumare  un  frugale pasto.
Gli embrioni accettano e si parte con Patrizia che precede il gruppo e tutto l’equipaggio. Arrivati ad una fontana in una zona boschiva  e ci si  diverte  a giocare con l’acqua, A. si allontana dal gruppo poiché infastidito e sentendo vicino le voci di un’altra scialuppa la raggiunge e si ferma li, dopo un po’ si allontana anche da questo e si reca nel vicino paese.
Raggiunto da Patrizia che lo invita al dialogo hanno da prima camminato insieme raggiunto una stanza e continuano un dialogo raccontandosi.
Patrizia li pratica un amorevole massaggio richiesto da lui. Constatata la difficolta’ di consumare il pic-nic nel bosco siamo tornati alla casa madre, dove abbiamo consumato il pranzo. 


A tavola è iniziata una discussione stimolata dal gruppo in seguito al desiderio del padre di dire delle cose al figlio che ad un certo punto  ha anche si è confrontato con il padre con uno scambio alla pari e ricordando l’abbandono del padre dodicenne e lo ha aggredito verbalmente. Notata una certa aggressività’ nel contesto è scappato. Per alleggerire la tensione si è recati nel vicino campo di gioco per tirare due calci al pallone. Dopo due tiri a pallone A. scappa di nuovo per una meta sconosciuta.

L’equipaggio vanno a recuperarlo; Gianfranco e Vincenzo mettendo in primo piano il loro angolo alfa fanno scappare una dinamica tra padre e figlio. A. non  reagisce  alla dinamica  a questo punto G. esprime il suo dolore e la sua rabbia.

Parte una dinamica con l’equipaggio che blocca G. e Patrizia vede in lui la figura di suo padre e si confronta duramente. Vengono accolti dal equipaggio e si evidenza queste figure di padri arrabbiati nei confronti dei figli che non hanno la forza di dire il negativo ai propri figli. G. comunque ha preso un po’ di maschile da Gianfranco e Vincenzo; si è aperto un varco come interagire con il simbolico e fare  festa con lui trasmettendogli gioia di vita.

La terza scialuppa intitolata “Il Profumo del Materno”.
L’embrione è P. L’equipaggio: Teresa e Daniela. P. è stato accolto in una stanza ben preparata da due mamme. Distesosi sul letto hanno ascoltato la storia di P. che ha raccontato della sua infanzia e del ricordo con la madre, del suo affetto verso di lei e dell’attuale confusione che fa con la sua compagna e la figura materna.


Le due mamme ed accompagnatrici si prestano ad una profonda dinamica, partendo dal punto K emerso durante l’ascolto dello stato quiete.

Abbandonatosi in un lunghissimo pianto, si addormenta tra le braccia delle due mamme.


La quarta scialuppa: “Dai codici anestetizzati al felino ritrovato”.
L’embrione L. L’equipaggio: Benedetta, Flavio, Martino e Raffaele. L’equipaggio ha  sentito lo stato quiete di ognuno;  dall’embrione è emerso che il maschile è stato represso in quanto non lo ha ricevuto in giusto modo occorrente per crescere bene. A questo punto si sono  recati al lago di Biccari trascorrendo il pomeriggio nel bosco ove definiscono il proprio territorio /villaggio in un prato calpestandolo.


Dopodiché si è iniziato a sentire il proprio corpo con giochi corporei sonori e di contatti con la terra con un atteggiamento posturale tribale, chiavi di accesso del codice bio-organico.


Si è passati con giochi corporei spinte e altre dinamiche tramite la fatica nel dare all’ingresso di questo codice ma comunque L. non si difendeva a questo punto c’è l’intervento di Benedetta che lo ha provocato. La dinamica ha avuto seguito con la provocazione da parte di Flavio con una dinamica intrecciata con l’equipaggio venendo fuori la rabbia di L. che detronizzando il padre e tagliando fuori l’esterno si è liberato dalle catene della famiglia d’origine. Liberatosi dal padre il surrogato del padre lo ha accolto   con un grande abbraccio liberatorio e si è quindi addormentato.


La quinta scialuppa intitolato “Percorrendo il bosco arrivando alla fonte orfana di N.”.
L’embrione è N. La scialuppa: Nicoletta, Dina e Tonino.
L’equipaggio ha iniziato con raccontandosi le proprie storie e in particolare quella dell’embrione dal quale si è evidenziato la sua propensione a esserci per l’esterno sentendosi riconosciuto. Ha raccontato del suo dolore che non è suo bensì degli altri.
E’ stata accompagnata a raccontare la sua vita senza toccare il profondo bio-organico.

Si è seguito a farle ricordare i primi  mesi e anni della sua vita e si è emersa la carenza affettiva e il bisogno della madre; questo ha  portato l’embrione a un intenso pianto liberatori.


La sesta scialuppa: “Ninfee nel bosco”.
Embrione: B. Scialuppa: T. F. C. E.

 
Si sono recati in un bosco delle vicinanze e rilassatosi si sono ascoltati il loro stato quiete dopodiché l’embrione ha raccontato vari momenti della sua vita molto significative.
C’è stato uno scambio di vissuti e sentire tra di loro e poi si sono raccontati sulle loro problematica di vita con un intreccio di anime e di corpo si sono abbracciate e addormentate insieme con un dolce sonno accarezzate dal venticello boschivo e dal cinguettio degli uccelli.

 

V. & GF.
 

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