Celle di San Vito (FG), domenica 29 giugno 2014. V° PROGETTO “RAINBOW” DELLA FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS. Settimo giorno.
V° PROGETTO “RAINBOW”
DELLA FONDAZIONE
NUOVA SPECIE ONLUS.
OLTRE LE COLONNE D’ERCOLE.
Settimo giorno.
Il veliero si concede una giornata di riposo in un piccolo porto sicuro, vicino a un grande lago, per riprendersi dai duri giorni passati in mare aperto. E’ il nostro capitano Barbara che ci conduce in mezzo alla natura tra boschi e colline vicino al monte Cornacchia sulle sponde del lago di Biccari.
L’equipaggio una volta sbarcato si mette all’opera: c’è chi raccoglie la legna per il fuoco e chi adagia le coperte sull’erba, chi prepara il cibo da cuocere e chi scrive il diario di bordo, c’è chi decide di fare un giro di perlustrazione del posto e chi si apparta per condividere i propri vissuti passati.
Appena arrivati sul posto io (Nicoletta) mi rendo conto che è il luogo in cui in passato passavamo alcune domeniche insieme a Moise e Kebe.
Questo mi sorprende e pian piano affiorano ricordi, mi metto in ascolto di ciò che mi vuole dire questa coincidenza e in breve tempo sento il bisogno di arrivare su al rifugio per sentire… accompagnata da Davide, Cindy e Guido che mi aiutano, attraverso un breve e intenso rito, a sciogliere il legame tra me e Moise come uno spirito libero che aleggia tra gli alberi.
Dopo aver consumato il lauto pranzo cotto dagli esperti fochisti della scialuppa, i nostri eroi decidono di raggiungere la vetta del monte che imperava sul lago.
C’è chi decide di scegliere il sentiero più lungo e meno faticoso, mentre i più tenaci decidono di intraprendere il sentiero più corto ma pieno di insidie. I nostri avventurieri superando tutte le difficoltà, si riuniscono in cima alla vetta. Il panorama si estendeva sul meraviglioso tavoliere di Puglia. Il forte vento ci ha accompagnati fino in cima e ha ispirato parte della ciurma a spingersi fino al monte più alto, il temibile monte Cornacchia, impresa che nessuno aveva ancora avuto il coraggio di affrontare.
Dopo la faticosa scalata i nostri eroi raggiungono il rifugio in cima al monte che li accoglie per un meritato riposo ristoratore. Dopo essersi dissetati e rimessi in sesto il gruppo si concede a canti e balli ispirati dal meraviglioso panorama.
Nel frattempo il resto della ciurma a scaglioni si ritrova al punto di partenza, lungo le rive del lago, e in attesa del rientro dei compagni, si rifocillano vicino al fuoco.
Dal rifugio i nostri scalatori, decidono di rientrare al campo base, ma lungo il tragitto si accorgono di aver smarrito la retta via. Le opzioni erano due: o ritornare sui propri passi e riprendere il sentiero del ritorno, oppure avventurarsi per i campi e i boschi davanti a loro nella presunta direzione del lago. Il gruppo unanime decide per la seconda opzione e condotti dal comandante Raffaele ritrovano il sentiero maestro per il lago.
Una volta riuniti sulle sponde del lago la ciurma si scambia le diverse esperienze e decide di imbarcarsi nuovamente in attesa della ripartenza del giorno dopo.
E’ stata una giornata di leggerezza in cui ognuno ha potuto fare vuoto elaborando le conquiste dei giorni passati e il vento ci ha accompagnati a sentire la libertà e la forza di questi giorni guidati con coraggio dai nostri capitani.
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Martino e Cindy leggono la filastrocca composta il giorno precedente in onore dei capitani-coordinatori. |
I Rainbownauti
Nicoletta e Davide
Nicoletta e Davide