Altamura (BA), domenica 13 aprile 2014. INCONTRO “ADOLESCENZA: CAOS, DONO E ABBANDONO”.

 
UN POMERIGGIO ALTAMURANO
DA “CRÊPES AND BOOKS”…
Siamo ad Altamura pomeriggio di domenica 13 aprile ’14, è una giornata soleggiata ma fresca nell’alta Murgia e a pochi passi dalla cattedrale simbolo della città, Filippo con l’Associazione alla Salute Bari organizza il 2° incontro sull’intricato e tortuoso ambito dell’adolescenza.
Donato Laborante è il padrone di casa, siamo nella sua creperia “Crêpes and books” che nella città di Altamura è in questo senso il posto più critico e sensibile presente.
Come dal titolo dell’incontro – Adolescenza: caos, dono e abbandono” – si parte con Filippo a condurre che si dice soddisfatto ed entusiasta nell’essersi rincontrati su un tema come non mai attuale e sensibile verso gli adolescenti e non, siamo pochi ma calorosi nel locale di Donato.
Si inizia a parlare dei disagi dell’adolescenza odierna e di quanto sia importante l’essere accompagnati dai genitori, Filippo prova a passare le sue riflessioni attraverso il Cum-munitometro, racconta di quanto lui si è sentito bloccato nell’obbligo-dovere e di quanto sia importante per stare bene nella vita di oggi guardare la vita dal lato dello spettacolo-opera e quindi fare un viaggio al positivo. Giuseppe lavora con il padre di Filippo nella costruzione della fattoria didattica in campagna e spiega di essere venuto all’incontro per conoscere più contenuti sull’argomento in riguardo anche del figlio adolescente
Secondo il suo punto di vista ad Altamura o in generale la gente sta male perché è “viziata dal portafoglio” pieno e da una vita più o meno agiata, Lele interviene e in modo non proprio tenero si dichiara assolutamente in disaccordo con Giuseppe ed invece spiega che bisognerebbe finirla di riempire i frigoriferi fisici e di riempire le bocche affamate di emozioni, empatie e sentimenti tra persone che con il tempo abbiamo un po’ tutti perso per strada congelandoci. La serata continua su un ritmo forse poco (leggero) ma comunque carico di Teoria (alla salute). Anche Donato spiega di come crediamo facilmente alle cose che ci vengono dette, ad esempio la Chiesa che da secoli propone un proprio punto di vista sulla vita stabile ed assoluto e come è importante mantenere uno nostro senza farci troppo anestetizzare
Per finire si assiste alle foto di Donato e Giuseppe Altero, una realizzazione fotografica particolarmente curata da Giuseppe dalle quali si evincono le emozioni di un uomo vissuto in un tempo in cui veniva data molta importanza alle singole cose ed alla storia, magari non c’erano ipod ma c’era lo stupore che ti fa gioire anche nelle piccole cose della vita.

Luca Anastasio
 

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