Romano D’Ezzelino (VI), da venerdì 1° a domenica 3 novembre 2013. EMOZIONI IN MOVIMENTO E METODO ALLA SALUTE.
EMOZIONI IN MOVIMENTO
E
METODO ALLA SALUTE.
Finalmente, dopo un po’ di tempo, noi dell’Associazione alla Salute Veneto organizziamo (dopo quello bellissimo di febbraio sul rapporto genitori – figli) un nuovo momento di lavoro finalizzato alla crescita personale. Questo nuovo corso che si è svolto dall’1 al 3 novembre si intitola “Emozioni in movimento e Metodo alla Salute” ed è una sperimentazione: l’obiettivo è di amplificare l’uso del corpo all’interno dei Gruppi alla Salute per alimentare delle dinamiche metastoriche che permettano di raggiungere i codici profondi con ancora maggiore velocità/intensità.
VENERDI’
Ci ritroviamo venerdì 1 novembre al ristorante “Dalla Mena” a Romano d’Ezzelino, vero e proprio campo base per noi dell’Associazione quando dobbiamo fare attività che richiedano spazi ampi uniti alla possibilità del mangiare.
Le mie sensazioni su questo corso sono a cavallo tra l’entusiasmo e la preoccupazione. Per un paio di motivi.
Tre giorni dedicati ad approfondire l’uso del corpo a me, che nell’analogico sono così bloccato (ancora…) un po’ mi spaventano. Inoltre come sempre accade in questi casi chi è del luogo ospita chi viene da lontano. Questa volta nonostante la mia casa sia piccola e non mi sia facile condividere gli spazi con altri ho dato la mia disponibilità e do ospitalità a Marinella.
Piccole “crisi” che si riveleranno delle grandi opportunità, come sempre per chi si affida alla “fides” metastorica.
Vedo che siamo poco più di venti persone: sono presenti una parte dei membri dell’Associazione con in aggiunta sia persone che provengono da altre Associazioni regionali che gente esterna che è interessata a conoscere il Metodo alla Salute.
Le tre giornate hanno un programma diversificato, progressivo.
Il venerdì sarà dedicato prevalentemente all’uso del corpo senza entrare ancora nelle quattro fasi tipiche dei Gruppi alla Salute anche se lavorando su di noi le immersioni sono sempre possibili. Il sabato sarà invece un gruppo della durata di una giornata, mentre la domenica sarà un momento di incontro in cui l’aspetto dei bilanci la farà da padrone.
Vista la peculiarità dell’incontro i conduttori raddoppiano. A Renato e Marinella che condurranno la parte strettamente del Metodo alla Salute si aggiungono Geppo e Giusi che portano la propria notevole competenza e professionalità sulle attività legate all’uso del corpo. Così, partendo, sembra già un intreccio estremamente interessante. Staremo a vedere…
Al mattino iniziamo con musiche e danze (saranno le due nostre grandi compagne ed amiche di questi tre giorni). Tutto è in movimento, in fluttuazione. Cambiano i ritmi, le melodie, l’alternanza tra momenti attivi e momenti di calma ma tutto coordinato dalla sapienza di Geppo e Giusi va nella stessa direzione: utilizzare la musica come un accompagnatore privilegiato che agendo sul codice analogico ci aiuta a scendere nelle nostre profondità.
Già in questa prima fase alcuni tappi posizionati a protezione dei tagli nei codici profondi saltano e si sviluppano con grande naturalezza le prime dinamiche. Una di particolare intensità riguarda Jasmina che stimolata in prima battuta da Laura poi riceve l’accompagnamento di tutto il gruppo ad entrare sempre di più dentro di lei. E’ per me particolarmente intensa, al punto che ad un certo punto faccio fatica a “starci” e devo uscire, resistendo al tentativo di Margherita di accompagnarmi a rientrare per vivere quello che stava succedendo.
Non solo musica e movimento in questa giornata, ma anche molto altro. Geppo ad esempio all’interno di un laboratorio ci propone di utilizzare i tarocchi come strumento per scendere nelle profondità, di introspezione.
Dopo la fase in cui ognuno ha scelto (pescando a sorpresa) la propria carta, ognuno esprime cosa quella carta gli fa provare. Facendo tesoro di quanto accaduto passiamo alla seconda fase (molto, molto bella) in cui compaiono magicamente abiti di scena nella nostra sala. Veniamo invitati a sceglie i costumi e a dar vita ad una rappresentazione di noi stessi, del nostro personaggio. Ognuno di noi, maschera, propone agli altri un movimento che poi tutto il gruppo dovrà ripetere.
Un momento estremamente leggero e divertente, ma non banale. Anzi, sento chiaramente in questa fase una grande forza dinamica che lavora su ognuno di noi.
Abbandonata la maschera legata ai vestiti di scena torniamo a rivolgere la nostra attenzione su quelle legate ai nostri codici profondi.
Le attività continuano ad alternarsi e alla fine ci ritroviamo uniti in un cerchio.
Le nostre muse ispiratrici continuano ad essere le canzoni, il nostro corpo, Geppo e Giusi abili accompagnatori.
Qui si sviluppa il momento che ho vissuto con maggiore profondità. Seguendo le indicazioni degli accompagnatori chi vuole va al centro del gruppo e l’invito è di non pensare, di lasciarci trasportare solo dal sentire.
Ad un certo momento entra Grazia. Dopo pochi passi guarda in viso Isaia lo abbraccia e osservandolo negli occhi inizia a piangere. Dopo la transizione legata al cambio di presidenza dell’anno scorso, e i nuovi equilibri che hanno richiesto del tempo per consolidarsi, questo abbraccio mi scalda il cuore e mi emoziona.
Arriva da Grazia un pianto profondo, totale, quasi metastorico direi. I due vanno al centro del gruppo e poco dopo vengono raggiunti da Giacomo e Renato. Io che ho sempre molta difficoltà a scendere nelle mie emozioni sento il desiderio quasi irresistibile ad entrare, ad abbracciarli, a condividere lacrime. E’ un momento magico: riesco ad osservare il fenomeno vivo davanti ai miei occhi. Il gruppo pulsa come se avesse una vita maggiore della somma delle parti con persone che entrano ad abbracciarsi ed altre che escono a ricostruire il cerchio.
Flavio Menegat