Peglio (PU), giovedì 26 dicembre 2013.COMPLEANNO ALLA SALUTE DI CRISTIAN ORAZI.
ALLA TREGIORNI DEL
I° SOLSTIZIO DELLE NASCITE,
FESTEGGIAMO IL
“COMPLEANNO ALLA SALUTE”
DI CRISTIAN ORAZI!
…e dire che io il 26 non ci dovevo neppure essere!
Invece, manco a dirlo è stato un giorno importante; per me e per molte persone che come la mia famiglia erano riunite presso la sala (…in realtà non so come si chiami) di Peglio per festeggiare il compleanno alla Salute di Cristian Orazi e, ad oltranza, dedicarci un po’ anche a fare una festa che i giorni precedenti non aveva saputo accogliere.
Per me è stata, credo, la prima occasione in cui assistere ad un Compleanno alla Salute che, per chi non lo sapesse è un modo nuovo, sincero e sentito di festeggiare non le età anagrafiche di una persona, bensì i passaggi compiuti, le crescite, gli obiettivi raggiunti grazie anche al percorso del Metodo alla Salute.
Cristian, quando sono arrivato, l’ho notato già con un viso bello, disteso (secondo me, almeno!). Lui, di solito ha quella rughetta di tristezza che vela pure i sorrisi; forse il segno della storia… ma no, giovedì mattina, il giorno del suo Compleanno alla Salute, no, sembrava fosse stato stirato di fresco. In realtà l’ho sentito molto presente e molto immerso durante tutta la giornata. Sicuramente era il momento giusto per fare festa a Cristian Orazi!
Credo ci siano state un centinaio di persone, compresa una nuvola di bambini, che viaggiavano avanti e indietro per le retrovie della grande sala. C’era la pioggia dopo tanti giorni a bagnare un paesaggio fatto di Terra di coltivazioni che quasi cominciava a chiederla…anche a Dicembre!
In conduzione c’erano Raffaele Cimetti, Raffaele Orazi e Paride, Orazi pure lui; il nipote e il fratello del festeggiato e il bello è che nessuno ha avuto bisogno di attingere a frasi di circostanza o giri razionali di parole per condurre una festa/rito che poi, da un certo punto in avanti…si è condotta da sola! Come il vascello che il buon Franco ha realizzato di sua mano con legno di olmo per donarlo alla Fondazione Nuova Specie (come primo premio della lotteria).
Padrino e madrina del festeggiato erano Silvio Boldrini e Valentina Loffelholz (accompagnata dalla nuova Orazi nella sua pancia).
Il resto sono state le emozioni.
Gaetano Pascolla col suo messaggio “multimediale” ha ricordato Cristian alla “Coopanda”, a Foggia e le scorribande e Viva Mama Nera dei Mau Mau; è stato bello come l’emozione abbia attraversato il viso di Cristian alle prime note del pezzo…poi, da buon pastore si è fatto largo tra i ricordi ed i dolori, si è alzato ed ha condotto la danza di tutti. In mano aveva il bastone rotto (quello originale!!) del dr. Fred Baughman.
E poi doni, pensieri, ricordi fino all’ora di pranzo quando ci siamo spostati tutti in località Muraglione di Fermignano dove Paride Galavotti ha creato “Le Baracche da Paride”, un carinissimo ristorante pizzeria che ci ha accolti tutti facendoci stare veramente bene! Bravo Paride! E bravi pure i giovani camerieri che hanno fatto servizio di sala (c’erano Malick, Raffaele, Annamaria, Il figlio di Amelia, e sicuramente pure qualche altro che adesso dimentico).
E la pioggia che viene e che va ci accompagna nel ritorno a Peglio dove proseguiamo il compleanno fino a che… beh, non c’è niente da dire, hanno lavorato molto ‘stì Orazi tanto che Raffaele nella sua adolescenza non ha avuto paura di togliersi dal ruolo di conduttore ed aprire il proprio cuore allo zio che lo ha visto per primo e lo ha saputo accompagnare con amore ma sapendosi anche distinguere da una adolescenza che non era sua ma del nipote.
Anche Paride è molto cresciuto ed oggi riesce a vivere Cristian, finalmente, come un fratello e ricorda come fino a poco tempo fa il confronto/differenza era l’unica lente attraverso cui vedere il suo “vicino di casa”. L’ABBRACCIO FRATERNO (maiuscolo) è una cosa che io personalmente non conosco ma mi sa che era quello che si sono scambiati Cristian e Paride sulle note di Franco Battiato (credo fosse “E ti vengo a cercare”).
Oramai le emozioni avevano riempito il cuore di tutti noi quindi…ci voleva un po’ di teoria…
Eh si! Mariano si è alzato dalla sedia e come ispirato, con tono calmo ha rivisto il superamento della parabola del figliol prodigo nella versione fam. Orazi.
Cristian non è solo, come dicono le interpretazioni cattoliche, il fratello cattivo che se n’è fregato di tutto, che ha sperperato tutto e che, per grazie ricevuta, viene accolto al suo ritorno dal padre buono ma non dal fratello (che avrebbe voluto farlo fuori), ma è stato anche colui che, grazie ai suoi scoppi e al suo rompere continuamente gli equilibri, ha saputo far mettere di nuovo in movimento una famiglia intera (con annesse mogli, cognate suocere ecc…) che stava perdendo pezzi a tutt’andare… Adesso, il fratello “buono” non odia il fratello “cattivo” ma gli rende merito per avergli fatto vedere quanto il suo essere “buono” fosse l’unica soluzione che lo faceva sentire visto dai genitori.
A raccontar le emozioni sicuramente ci vorrebbe un post a puntate, perciò mi fermo qua col Compleanno perché poi, continuando l’onda dei Solstinizi del 25 Dicembre, il buon Mariano non ha voluto lasciare in sospeso la posizione di Giorgio invitando anche lui ad un periodo di “separazione” dalle soluzioni sue storiche che sono la famiglia, il lavoro, Urbania e tutte le sue “povertà” ecc… e lo stesso ha proposto a Gino che, grazie all’aiuto mio, di Raffaele e di Gigi ha un po’ scalfito la sua corazza esplodendo finalmente in un pianto vecchio di anni che piano piano mi auguro possa riportarlo a vivere in maniera nuova.
Ooooooohhhh! Finalmente si cena e la Rosy, mitica Rosy, ha preparato i Crostoli di Urbania (che come li dice Valentina suonano ancora meglio!!!) buonissimi, con salsicce, erbe, pecorino stracchino….
E dopo cena, finalmente lo spettacolo. Io in verità aspettavo quello più di ogni altra cosa perché ci saremmo esibiti con Benedetta, Valentino e Ludovico in una canzone di natale….chebbello….
Beh, che dire…chi non c’era se l’è persa come si perso le performance di arte globale che hanno proposto Silvio, Raffaele, Paride, Cristian e Gioele da una parte e Michela, Rachele, Nicoletta e Francesca dall’altra…. se non fosse stato per la lampada stroboscopica che ha fatto dimenticare ogni coooosa!!
Grazie Cristian per avermi chiesto di rimanere. E’ stata dura ma ne è valsa davvero la pena….anche per la torta finale: davvero notevole!
Luca Pieroni
3 Commenti
Unknown
eh eh. due foto da angolo gamma…e quella foto in ascensore…che ricordi, quanta acqua è passata. Ti voglio bene fratello. Gaetano
Angelo
I miei auguri per il tuo compleanno Cristian sono pieni di una memoria che s'è impressa in quel luglio quando mi hai tirato fuori dall'auto per iniziare quel cammino che mi ha visto lievitare e riconoscere quante e quali potenzialità ognuno di noi ha, specie di fronte al disagio dei propri cari… Non so tu ma io quel tuo gesto, quel tuo accompagnamento lo custodisco dandogli il valore che merita… e per me hai fatto tanto… Buon Compleanno Cristian!!!
. ..è,kA
mi è dispiaciuto non esserci, dopo il nostro luglio sento che la nostra amicizia meritava un momento di festa… con quel senso di Festa che vedo… la vita ti ha saputo regalare… comunque. E sono felice per te, ma davvero. E allora possa tu, caro Cristian, portarti per più tempo possibile "lo spirito di quell'insieme dedicatoti" di qsto 26… come dalle foto e dal racconto si esprime. E possano anche le tue chiusure… fidarsi dell'inedito e del prezioso… e dell'arrivo… di ogni cosa che potrà incontrarti… nonostante l'iniziale "non ci doveva essere"… come quello del nostro Luca.
Al mio Cristian Saggiamente Pacciarello!