Aula didattica globale “Gianna Stellabotte” (FG), sabato 18 gennaio 2014. QUARTO GIORNO – SETTIMANA INTENSIVA.
Prefettura di Foggia
DI GENNAIO 2014.
QUARTO GIORNO.
Un piacevole intervallo musicale fa alleggerire i corpi e le menti dei presenti per poi passare al 1° Ring tra Roberto e i suoi genitori, Gabriella e Settimio. Subito emerge il grande dolore di Roberto, che egli riferisce essere molto antico. Il suo volto è pallido, amimico; le sue energie vitali succhiate dal grande mostro che ha toccato anche la sua famiglia: l’incomunicabilità.
Roberto accusa entrambi i genitori di averlo lasciato sempre solo e insoddisfatto in quelli che erano e sono stati i suoi veri bisogni e rivendica con fatica un’opportunità anche per lui di una vita vera, completa, ricca di emozioni sempre nuove. I genitori, completamente soggiogati dal mostro, appaiono increduli e faticano molto a reggere le accuse mosse loro dal figlio. Prevale comunque la forza dell’amore che entrambi nutrono per il figlio e si dicono disposti a fare qualsiasi cosa possa aiutare Roberto a liberarsi dal grande dolore che lo sovrasta, impedendogli di esprimersi in tutta la sua bellezza e ricchezza.
PAUSA PRANZO (orecchiette e salsiccia)
Il pomeriggio inizia con delle riflessioni riguardanti la dinamica che nella mattina ha coinvolto il piccolo Cristiano, il quale si mostra ora visibilmente più sereno. Si è liberato, in questi giorni, dell’attenzione morbosa di Massimiliano, il padre e per la prima volta, dopo il pianto che ha concluso la dinamica, ha chiesto della madre, Loredana. E’ stata lei che, con grande commozione, ha comunicato il suo profondo sentimento di inadeguatezza e di infelicità. Non si sente capace di essere madre, forse lo è diventata solo per contrapporsi a sua madre, e il grande senso di colpa, che sente nei confronti dei suoi tre figli grandi (avuti da una precedente relazione) e del piccolo Cristiano, ha aperto in lei una crisi profonda che la porta ad interrogarsi su se stessa, sulla sua vera e prima identità. Prende la parola Massimiliano che, oltre a riconoscere i cambiamenti del piccolo Cristiano, rassicura con parole dolci Loredana sul suo valore di madre e di donna.
“L’augurio è che l’albero della vita che Ennio esprime possa unirsi e intrecciarsi con l’albero della conoscenza espresso da Mariangela”.
Dopo una breve pausa si continua con un altro Ring, quello tra Matteo e la madre Vittoria. Matteo esprime in modo molto sommesso il suo grande senso di colpa verso la madre nei confronti della quale sente stima, affetto e ammirazione. A sciogliere, quasi a squarciare la nebbia stagnante di questa situazione, apparentemente ferma e senza via d’uscita, interviene Lucia, che con voce forte e decisa, grida a Matteo la verità di quanto, come e perchè si è verificato quello che ingiustamente egli ritiene solo frutto del suo cattivo comportamento. Durante il Ring tra Matteo e Vittoria si verifica un fatto imprevisto che scuote tutti i presenti.
Entra Elias con la musica ad alto volume e questo scatena una reazione rabbiosa da parte di Diego che gli si avventa contro e solo l’intervento tempestivo e generoso degli altri ragazzi (Ennio in primis) scongiura l’intervento del 118. Anche se con fatica, Matteo riconosce una verità nelle grida affettuose di Lucia e s’impegna, con l’aiuto di lei, a prendere in mano la situazione chiedendo alla madre di liberarsi della sua famiglia di origine per iniziare finalmente una nuova vita insieme in cui egli potrà avere ciò che Vittoria non gli ha mai potuto e saputo dare.
La comprensione, la solidarietà, il sostegno, la generosità che ognuno dei partecipanti, ciascuno a suo tempo e con le proprie modalità, riesce a dare all’altro, testimoniano che qui, in questa “oasi di amore me umanità”, LA VITA GUARISCE LA VITA. E’ indescrivibile il senso nuovo di fiducia che pian piano nasce nell’intimo di ogni partecipante e qui, a dispetto di tutto quanto accade fuori, ciascuno di noi sente di poter riacquistare, con l’aiuto di tutti gli altri, UN SENSO VERO E PIÙ INTERO DELLA VITA.