Moie, martedì 26 novembre 2013.V.I.R.U.S. NEL CENTRO ITALIA : Supervisione- invasione di una coppia di nuova specie.
V.I.R.U.S
NEL CENTRO ITALIA:
SUPERVISIONE – INVASIONE DI UNA COPPIA DI NUOVA SPECIE.
Dal titolo sembrerebbe un film catastrofico di serie B, ma non è così…eppure la parola catastrofe centra qualcosa… “catastrofe” deriva dal greco “KATASTROPHÉ”: rivolgimento, riuscita, fine; ma la fine di cosa? Di qualcosa che non è mai cominciato, come dice Matteo nel video “La Fine del Nulla”, che Mariano ci fa vedere verso la fine di questa giornata, è la fine di una messa in scena, una “falsa”.
Mariano, ospite a Moie in casa Tartaglia, accoglie gli invitati con delle comunicazioni e poi mi chiede di condurre insieme a lui, a me…il figlio dei diretti interessati (per chi non l’avesse capito sono Gioele); la cosa mi stupisce e mi sbarella, ma, rassicurandomi Mariano mi dice che se riesco ad accompagnare i miei genitori ad abbandonare le loro zone pellucide, distinguendomi, questo mi permetterà di liberarmi anche delle mie; così accetto e mi butto anche se non so bene dove devo andare.
Con lo spirito del procedere incerto introduco questa invasione e cantiamo, per la “gioia” di Gino, goccia dopo goccia; finita la canzone Cindy spiega esaustivamente la regola del “cacare” e io ne approfitto chiedendo ai protagonisti di essere il più diretti possibile.
Gino, come lo definisce Cristian, è una “giumenta da domare” che non riesce a farsi guidare e seguire le regole della conduzione, ma, a fatica, riusciamo a ridimensionarlo e a scombinargli i suoi piani prestabiliti, facendolo aspettare e chiedendo a Daniela di iniziare, così da rompere il suo angolo alfa e spingerlo verso l’inedito.
Daniela, seguendo la regola del “cacare”, apprezza i presenti, Mariano, Gino nelle sue doti umane e artistiche e anche me che, quasi un anno fa, l’ho accompagnata a liberarsi ed esprimere il negativo verso Mario, il fratello di Daniela che si è suicidato.
Mario viene citato anche da Gino, che lo ricorda con affetto, ma anche con rabbia; nella sua figura c’è una parte importante di quella zona pellucida che non ha permesso ai due di incontrarsi e di invadersi permettendo loro di fare un crossing-over.
Grazie alla piccola Ulrike, che Mariano coinvolge facendole vedere il negativo di un padre poco presente, protetto dalla bambina rimasta aggrappata al suo ideale, molti si riconoscono e si immergono raccontando le loro esperienze rivolti a lei; questa parentesi ci fa quasi dimenticare della supervisione, così da far transitare tutti noi , e, per merito di Ulrike e di Mariano, anche Gino può riconoscersi nelle sue parti di pezzente dignitoso che parte da una forte svalutazione, ma è anche troppo orgoglioso per chiedere.
Alcuni danno un loro contributo per Gino e Daniela, anche la mia conduzione viene apprezzata per la mia distinzione, quindi capisco che è andato tutto bene…
Mariano nella teoria globale definisce Gino e Daniela due pezzenti, l’uno con dei tagli profondi nel codice analogico che non gli fanno esprimere all’esterno i propri bisogni, mentre l’altra nel codice biorganico, così da accontentarsi.
Grazie al togliere dal nascondimento delle verità di Daniela, dando il via ad una sua prima invasione verso Gino, ha permesso anche a lui di invadere; così , come ha teorizzato Mariano, da “morule meiotiche” possono passare ad “architetti globali”, che fanno e agiscono per primi, per poter accogliere il capitano Tobia che per primo ha portato la catastrofe nella famiglia, che solo ora può essere accolta, non più come negativo di morte, ma rivolgimento, riuscita, la fine del nulla che c’era per poter finalmente costruire su basi concrete e con ottiche di crescita, liberi dalle proprie zone pellucide che rendono tutti dei porcospini incapaci di stare ne troppo lontani ne troppo vicini.
Dopo la cena vegana cucinata da me e spazzolata da tutti fino all’ultima briciola, Gino consegna a tutti i partecipanti la bomboniera della giornata, cioè il suo ultimo disegno che mi ha dedicato.
Gioele
6 Commenti
Unknown
wow,complimenti Gioele-Mario 🙂 sono felice per te e per tutta la vostra famiglia. spero di riabbracciarvi tutti e 4 presto. vi voglio bene!
filippo
grazie Gioele per il racconto della storia della vostra famiglia, mi è stato utile leggerlo e rivedere pezzi della mia famiglia…a presto, Filippo
barbara
Bravo Gioele, hai visto che ce l'hai fatta? Hai tante qualità. Avanti tutta
Barbara
Anonimo
Chiaro, semplice, ma profondo…….e la cena vegana spazzolata via da tutti è stata la ciliegina sulla torta.
Bravo Giole, spero di poter arrivare prima possibile, dove sei tu.
Grazie.
Un abbraccio vegano
Patrizia Rocchetti
Anonimo
Caro Gioele, complimenti per questo post… sei stato un grande non solo nella scrittura emotiva ma anche nell'essere riusciuto, nonostante il normale coinvolgimento, a distinguerti.
Anche io mi ricordo di te alla tua prima intensiva…chiuso, sguardo basso e silenzioso… oggi anche per me vederti e leggerti è meraviglioso.
Ti voglio bene, Giusi P.
Unknown
Caro Gioele,
questo tuo post mi commuove molto.
Ricordo i giorni in cui a stento riuscivi a far intuire il tuo nome, i giorni in cui la tua voce era troppo bassa per essere ascoltata e le tue parole erano troppo svalutate per essere pronunciate.
Ho avuto la fortuna e l'onore di vederti viaggiare, di scoprire nuove e tante parti di te, che forse neppure tu più ricordavi di possedere.
Quelli erano anche i tempi dei fogli bianchi e delle parole che non uscivano neanche dalla penna: "Non so scrivere, io non so scrivere niente, non si capisce quello che dico, c'ho una gran confusione".
Oggi fratello mio, parli e scrivi e ti si sente e scrivi e parli delle tue emozioni più profonde e dei tuoi legami più forti e io mi commuovo.
Sei un esempio per me e per molti altri e un fratello per il quale ci sono stata, ci sono e ci sarò, al di là degli spazi e dei silenzio che ci dividono.
Il mio cuore è con tutti voi: vi voglio bene.
Ti voglio bene Gioele,
Marta Maria