Aula didattica “Gianna Stellabotte”, venerdì 6 dicembre 2013. TERZO GIORNO DELLA SETTIMANA INTENSIVA.
SETTIMANA INTENSIVA DELLA
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS.
Terza giornata.
Venerdì 6 dicembre 2013.
“Rito dei Popoli delle Terre danzanti”.
Sei entra nella stanza scalzi e in cerchio ascoltiamo una delle conduttrici che ci spiega in cosa consiste “il Rito dei Popoli delle Terre danzanti”. Ci illustra il nord ed il sud america: Il sud rappresenta una donna incinta, il nord un uomo che si intrecciano in una danza.

Come sottofondo c’è una musica molto rilassante, ma viene interrotto all’improvviso dal pianto e poi dalle urla di un ragazzo che esprime un forte dolore.
Ci invitano a chiudere gli occhi e a camminare respirando profondamente. Ognuno accoglie chi gli sta vicino e cominciamo a toccarci a vicenda. E’ una sensazione bellissima che lascia un profondo benessere ma anche delle forte emozioni. Poi veniamo invitati a danzare una musica etnica africana che ci aiuta a scaricare le cose che ci appesantiscono, o almeno ci proviamo. Tutti insieme urliamo il proprio nome. Lo scopo di questa prima parte è stato quello di farci sentire il nostro corpo e il collegamento fra esso e la terra. Immersi nella parte più profonda e ancestrale, le conduttrici hanno chiamato alcune di noi per aiutarci a guardare avanti con coraggio lasciando indietro le vecchie paure passate come il dio Giano. Si è iniziato con una ragazza, la quale non avendo conosciuto i propri genitori, è stata avvolta in un candido lenzuolo per una nuova nascita invitando chi fra le ragazze presenti se la sentiva di accompagnarla come sorelle.
Poi è stata la volta di un’altra ragazza la quale non si sente vista dalla madre ma soprattutto dal fratello e viene incitata a urlare il suo nome per ritrovare la sua identità. Ancora una signora che sentiva il bisogno di distinguersi come figlia da una madre la quale non l’ha mai amata come lei desiderava, scappando da quella situazione sposandosi ma trovandosi in una situazione ancora peggiore. Ed ora tocca ad un uomo sposato che spontaneamente si spoglia liberandosi delle responsabilità nei confronti degli altri e pensando finalmente a se stesso dandosi valore. Si accodano prima dei ragazzini e successivamente altri adulti danzando freneticamente al ritmo del bongo.
Si è ripreso ringraziando “le ritaline” organizzatrici del rito e invitando anche loro a ballare.
Dopo il pranzo si riprende con l’acquisto di un quadro, dipinto da un artista del gruppo, che rappresenta le radici dell’origine del mondo; il ricavato va a favore della Fondazione Nuova Specie.
Interviene in seguito l’ingegnere che ha seguito il prossimo acquisto dei terreni presso la cittadina di Troia dove sorgerà il nuovo Centro alla Salute.
Si riprende dopo una breve pausa con l’“unità didattica”: argomento scelto è l’Homelife, ossia la casa della vita.
E’ un cerchio che rappresenta le sette note musicali e le varie fasi che si devono compiere per trovare l’armonia possibilmente con qualcuno che ci accompagna nel percorso alfine di evitare il drop out.
Si inizia con un stato quiete che è la porta d’ingresso da aprire con la chiave giusta al momento giusto per entrare in relazione con gli altri. Emergono quindi i propri bisogni provocandoci malessere tanto da farci sentire un cesso e per evitare questo spesso facciamo da cucina agli altri fino a quando ci accorgiamo che non ci sta più bene e proviamo a pensare a noi stessi.
Da qui si passa alla transizione ambivalente che è il “salotto” dove si guarda avanti per trovare una soluzione positiva ma con un occhio indietro come il dio Giano. E’ un passaggio dove ancora può andare male e ancora può andare bene.
Nelle ultime due fasi, “sala da pranzo” e “stanza da letto”, si fa tutto da soli per riprendersi le parti proprie, si fa festa perché siamo in un nuovo stato quiete e si può rielaborare quanto successo: stato di “Sonno-sogno”…e qui il ciclo della vita può ripartire all’infinito con la consapevolezza che il successivo sarà meno faticoso.
Un ringraziamento va ai conduttori Marinella e Silvio che hanno spiegato questa teoria in modo molto chiaro e soddisfacente degni del Dr. Mariano Loiacono. Un ringraziamento speciale va a tutti i conduttori della giornata.