Paterno (PZ), sabato 26 e domenica 27 ottobre 2013. GRUPPO ALLA SALUTE IN BASILICATA, UNA SETTIMANA PRIMA DELL’INIZIO DEL IV PROGETTO RAINBOW.


FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS



Registro Persone giuridiche n. 429 
Prefettura di Foggia
 

 

GRUPPO ALLA SALUTE
IN BASILICATA,
UNA TERRA INESPLORATA.
Basilicata… e chi l’avrebbe mai detto? Una terra a due passi da casa tanto bella quanto sconosciuta. Già all’andata mi si aprono davanti agli occhi paesaggi fantastici, scorci mozzafiato, il preludio di quello che sarebbe stato.
Sono Rudy e arrivo qui in un estivo sabato d’ottobre. Per me che vivo in città è un trionfo di colori, profumi ed emozioni. 
Le emozioni, sì, mie care sconosciute.
E’ da quando  ho conosciuto il Metodo che ho iniziato a capire che sono il centro della vita. Io che per 34 anni ho pensato che fosse roba da nascondere, roba da femminucce.
Chiuso nelle mie rigidità da supereroe rischiavo di passare l’intera vita a recitare quello che gli altri volevano vedere, ma è grazie alla gente che ho conosciuto al Metodo che mi si è aperto un nuovo mondo. Da allora  anche io nel mio piccolo cerco di dare origine a una nuova specie.
Ed eccomi qui a Paterno da Giuseppina, Tonino, Andrea e Alice. Che persone !!!
Un’accoglienza e una ospitalità che non ricevevo da tanto. Ci hanno accompagnato in questi due giorni con tanta passione e tanti sorrisi fantastici.
Io sono con il folto gruppo dell’Associazione alla Salute Bari, appena arrivati ci rinfreschiamo un attimo e ci dirigiamo verso quello che sarà il luogo del nostro Gruppo alla Salute. E’ un momento importante per Giuseppina e Tonino e sono contento di fare parte anche io di questo Gruppo oggi.
Nonostante i Gruppi mi mettano sempre un po’ in tensione. Non ho ancora tanta familiarità con le dinamiche e con la sofferenza che viene fuori e ho sempre un po’ paura di quello che può succedere, che mi può succedere. A me e ai miei fantasmi. Io che la sofferenza non me la sono mai concessa.


Conducono il Gruppo alla Salute Giuseppina, Cristiano e Gaetano.
Al gruppo partecipa anche il CAT (Club Alcologico Territoriale) di Moliterno con i coordinatori Attilio e Giuseppina e tanta altra gente venuta a condividere le loro storie e ad ascoltare un punto di vista nuovo, il Metodo alla Salute.
Anche il loro è un contributo importante. Mi fa capire che il sintomo
assume forme diverse, ma la base è sempre la stessa. La frantumazione
della persona
.
Per me arrivano subito forti emozioni, mio padre Pietro si emoziona raccontando a tutti quello che ha attraversato in questo anno, di cui io conosco solo una piccola parte, solo quello che mi è stato raccontato, vivendo a 1000 km dalla mia famiglia.Trovo Gaetano ad accogliermi quando il mio pianto arriva dirompente.
Mi ha colpito molto la dichiarazione di Giovanni, in cui mi sono molto ritrovato. Una vita normale e socialmente accettata ma senza emozioni. Senza emozioni verso suo figlio Nicolino, questo mi ha sconvolto, ma grazie al Metodo ha messo a nudo i suoi problemi e sta riscoprendo il rapporto con suo figlio.
Anche la dichiarazione a sua moglie dei progressi fatti insieme per me è stata molto intensa e carica di significato. 


La
conduzione di Cristian per me è sempre molto bella, ha un modo gentile
di entrare in contatto con le persone e di tirare fuori il meglio (o
peggio a seconda dei casi).
Alice,
Nicolino e Olivia scorazzano per la sala
e mi soffermo spesso su di
loro. Non capisco ancora cosa mi attrae cosi tanto dei bambini, forse la
curiosità e la spensieratezza. Sogno attraverso di loro.
Franco
del CAT di Moliterno ci canta una canzone (mai sentita, è troppo
vecchia per me) e ci facciamo un balletto di gruppo che non fa mai male.

Guardo
mia sorella Marina, è una persona nuova
. La guardo e sono felice che
abbia trovato la sua strada per una nuova vita. Certo si è sempre in
cammino, si muore e si rinasce ogni giorno, ogni momento, il percorso è
lungo e pieno di difficoltà, ma la vedo più forte, più adulta.
Finalmente posso essere anche io a contare su di lei.Io alle prese con
le nuove parti di me.
Altra
invasione di emozione quando Tonino parla di sé e di Giuseppina, di
quello che hanno passato. Mi piacciono ancora di più, mi sento molto
vicino a loro in quel momento e vedere un uomo piangere mi rievoca
sempre forti scossoni. Auguro a loro il meglio, soprattutto per la nuova
avventura che stanno iniziando. Forza siete fantastici!!!!
Ultima
dichiarazione, quella di un uomo, il collezionista di fallimenti si è
definito…quanto dolore nelle sue parole e quanta voglia di vivere, ma
anche tanta paura. Spero torni ai gruppi e si lasci andare alla vita. 
La sera andiamo alla sagra della Castagna a Tramutola, io affamatissimo e con un gran mal di testa.
Tonino
ci fa vedere una fontana del paese dove si lavano ancora i panni a
mano
. Apprezzo il fatto che ci siano ancora posti dove gli antenati
sopravvivono.
Mangiamo ad un banchetto dove preparano lasagne, strascinate con funghi e tartufo e pizze
Fa freddo.
Mangiamo un po’ di caldarroste e poi tutti a casa.

Io dormo nella cameretta di Andrea e torno bambino, in camera con me ci sono Flavio e mia sorella Marina.

Domenica
mattina, il tempo è sempre bellissimo (domani tornerò a Milano dove
piove
…sigh!!!) e noi siamo pronti per la raccolta delle castagne.
Arriviamo in un boschetto dopo una splendida strada con un bellissimo
panorama sulla valle. Io non ho i guanti per la raccolta e sono più
attratto dalla vegetazione circostante che dalle castagne.

 
Mentre
Giuseppina mi mostra 2 castagni secolari, una pioggia di foglie ci
colpisce… mi sembra una scena di quei film romantici americani pieni di
foglie colorate e di raggi di sole che filtrano dagli alberi.
Fantastico. Mi riportano alla realtà Nicolino e Andrea. nella parte cava
di uno dei 2 castagni giocano a fare i lupacchiotti. Giuseppina gli ha
spiegato che quella è la tana dei lupi e loro subito si sono precipitati
a curiosare e lupacchiare.
Continuiamo nella raccolta delle castagne con Giusi e Marina che mi prendono in giro perché cazzeggio e non raccolgo niente.


Poi
vengo rapito dalla piccola Alice, che cucciola!!! La coccolo un pochino
e poi proseguiamo verso le macchine. Ci sono delle mutandine sui
cespugli, chissà perché, trofei?
Ora
ci dirigiamo al Lago del Pertusillo dove pranzeremo tutti insieme. Il
posto mi ricorda sempre i paesaggi americani e canadesi, alberi fusto
lungo e alto, foglie giallo acceso.


Il
pranzo è davvero squisito e assaggio per la prima volta la pasta con i
cruschi
(peperoni seccati e poi fritti) e penso che siamo vicini alla
Calabria, terra di peperoni e peperoncino.
Ad
un certo punto Giusi Pascolla ha la magnifica idea di fare uno scherzo
ai “vecchi”
. Scherzo di cui io sono l’antenato visto che è uno spettacolo
che spesso allietava le serate dei miei amici.
Ci
alziamo dal tavolo, siamo una decina, io Marina, Luca, Giusi, Cristian,
Gaetano
, Mina, Giovanni, Veronica. In silenzio usciamo dalla sala, il
nostro tavolo termina su una vetrata che affaccia fuori e a quella
estremità ci sono i “vecchi”. Scrivendo ora mi immagino la scena dalla
sala… i “vecchi” seduti e dietro di loro all’esterno compaiono tanti bei
culetti allegri che li salutano. Siamo noi che abbiamo deciso di
regalare un sorriso
, diciamo alternativo, il sorriso dei nostri
sederini. Mi sembra tanto una di quelle scene alla “Amici miei Atto
III”. Ahhahaahha.
Siamo
tutti piegati in due dalle risate e scopriamo le facce divertite e
sconvolte (Viiiiiitoooooooooo) al rientro a tavola, compresa quella della
cameriera che si è goduta anche lei lo spettacolo.
Dalle
foto il mio culo sembra il più grosso, che palle!!!! Eppure ho un
microculo. Vabbè, sarà la macchinetta fotografica che fa schifo!!!!


Dopo
il pranzo facciamo una passeggiata digestiva fino al lago dove ci
immortaliamo su un tronco a pelo d’acqua con coppie improvvisate in
versione Jack & Rose di “Titanic”. Sullo sfondo, alberi
giallissimi e altissimi da un lato, il sole che tramonta dall’altro e io
sono qui con queste fantastiche persone.
Nicolino, Andrea e Olivia tirano pietre in acqua.
I cerchi concentrici si allargano, prendono forma, la forma della terra, la madre terra

Rudy Mangiulli 

8 Commenti

  1. Anonimo

    Grande Rudy, bellissimo il tuo post, è un piacere conoscerti meglio attraverso queste tue parole…ringraziamo quella povera disgraziata di tua sorella( la Manciulla ritrovata per fortuna :)) che è riuscita attraverso il suo disagio a far uscire queste parti di te molto piacevoli da conoscere…. Continua così Rudy, sii sempre te stesso!!!

    Un grande abbraccio 🙂

    Francesco (di Napoli)

  2. Unknown

    Grande Rudi ! Stupendo post . Mi sono molto emozionato nel rileggere le emozioni di quei 2 giorni . È stato bello conoscerti e nn vedo l'ora di rivederti , spero presto . Ciao bello

  3. Marina Martiradonna

    Bravo Rudy, un bellissimo post scritto con le tue emozioni più profonde!!!! Ci hai fatto un bel dono…..oltre quello dei culi!!!!! Spero di trascorrere altri momenti in tua compagnia, un abbraccio fino a dieci, venti, trenta…….Marina Senior

  4. Unknown

    Grazie Rudy per avermi-averci regalato nuove parti di te che ho aspettato per una vita, e finalmente sono sbocciate…Ti voglio bene Marina

  5. Unknown

    Grazie Rudy per avermi-averci regalato nuove parti di te che ho aspettato per una vita, e finalmente sono sbocciate…Ti voglio bene Marina

  6. Pietro

    Bell e papà quanto si stat brav. Non ho parole

  7. Giuseppina Mastrangelo

    Grazie Rudy… avevamo ragione ad insistere con leggerezza a farti scrivere.. bellissimo post!
    Sono stati due giorni belli e intensi. Mi auguro che nella piovosa Milano tu possa viverti il calore delle emozioni che finalmente si liberano in te…
    Sei un ragazzo dolce e profondo e ti ringrazio assai assai per la delicatezza e le belle parole che hai saputo usare per raccontarti-raccontare-raccontarci.
    Un bacio Giuseppina

  8. Anonimo

    Un bel modo di iniziare la giornata…grande Rudi!Giusi

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