Tramatza (OR), sabato 12 ottobre e domenica 13 ottobre 2013. APPROCCIO GLOBALE ALLE PROBLEMATICHE DELLA COPPIA E DISAGIO DEI FIGLI. Primo e secondo giorno.
Prefettura di Foggia
CORSO NAZIONALE SU
Sto avvicinandomi a Casa Enna, sono appena passate le nove e ho qualche minuto di ritardo; mi è stato riferito che Mariano
è un tipo puntuale: pazienza, non cascherà il mondo se quando entrerò
avranno già iniziato! Entro, non hanno ancora iniziato. Bene!!! C’è un
po’ di confusone, ma resto siamo tutti seduti. Una piccola introduzione
di Mariano dove indica che inizierà il corso con una “similitudine” della nostra situazione di vita paragona alla “gravidanza”. Però, giustamente e prima di tutto, ci invita a presentarci.
Cominciano le persone che già hanno una certa confidenza con il corso o
che hanno già frequentato. Dopo un imbarazzo iniziale le presentazioni
fioccano; gli approfondimenti delle motivazioni per la propria presenza
al corso cominciano: a mio avviso, il corso è già cominciato. L’emozione
scaturisce dal cuore delle persone già sensibili, più colpite dagli
accadimenti della vita; l’emozione si diffonde nell’aria che respiro, mi
coinvolge, la compassione mi avvolge.
Terminate le presentazioni, si stacca, un momento di pausa che, da parte mia, è il benvenuto. Alle dodici si ricomincia. Mariano dà cenni sul metodo alla salute e, naturalmente, spinge sulla creazione di una rete locale, affinché si possa diffondere anche qui. La giornata continua, non con la gravidanza, ma si prende in esame ciò che è accaduto ieri, durante e dopo la presentazione de corso. Ma, prima di tutto, un canto di Gesuino che è una dichiarazione di stima e di affetto nei confronti di Mariano. Poi: al lavoro!!!
Ieri, Elias, un ragazzo con diagnosi di psicotico, ha invaso con la sua presenza e i suoi interventi la conferenza e la presentazione del corso; oggi si è reso conto che ha agito in maniera “non consona” e con tutto il suo senso di colpa si è ugualmente presentato, scusandosi con i presenti e con i familiari (legali e affettivi).
Si pensa che un ragazzo psicotico non ha capacità di concentrazione nell’ascolto e che, soprattutto, disturba. Alla luce di ciò che vedo: Elias partecipa all’analisi dell’accaduto; ascolta e interagisce; ovviamente, visto che partecipa, Elias non è elemento di disturbo. Non sarà che Elias non è psicotico? Durante tutta la serata l’analisi è andata avanti con alcuni momenti di commozione, di confronto e momenti di scontro. Rifletto sul fatto che il lavoro per riportare la famiglia di Elias ad una situazione di non disagio è lungo; l’impegno dovrà essere costante: probabilmente, se lasciati soli, potrebbero non farcela.
Sì, sarà importante la costituzione di una rete di “amici” se si vorrà essere di aiuto!
Secondo giorno.
La prima parte della giornata è iniziata dolcemente con un pezzo musicale degli Skiantos, portata da Elias, che ci teneva tantissimo a farla ascoltare; non ricordo il titolo, ma il testo, senza mezzi termini, manda fanculo la mamma. La musica è continuata con un pezzo di Gaber: “se lo sai, perché non lo fai? Dai!”, voluta da Mariano, che piano piano ci ha introdotti alla sua teoria sulla vita, portandoci come esempio la gravidanza e mostrandoci un video senza parole su quello che accade nei nove mesi. Gesuino ci ha letto una sua poesia. Ivan ci ha mostrato delle foto di un suo lavoro.
Il maschile e il femminile, come lo spermatozoo e l’ovulo, si devono incontrare, altrimenti non accade niente. “Viagra”: viaggio della gravidanza, le varie fasi, quando parte una gravidanza, mitosi e meiosi possono essere rapportate alle dinamiche di coppia.
In una “coppia simmetrica” ciascuno deve avere un punto mitotico, cioè un punto fermo, un qualcosa di solo suo, che non cede a nessuno. In mancanza di questo, la coppia diventa asimmetrica. Come nella meiosi, una volta avvenuto l’incontro, si devono perdere delle parti per avere una prospettiva nuova. Si perdono delle coppie di cromosomi, per formarne altre di nuove, inedite.
Nel pomeriggio sono state riprese queste parti, che Mariano ha incrementato con altre immagini, per arrivare alla mitica “zona pellucida”, e finalmente abbiamo capito cos’è: è una zona trasparente attorno all’ovulo fecondato, che in un secondo momento sarà mangiato da questo. Nella nostra vita, è il residuo della famiglia di origine, ed è difficile da vedere perché trasparente, è un fardello che dobbiamo digerire se vogliamo crescere.
Non accontentandosi di tutti i termini scientifici che ci aveva portato, è arrivato anche il momento della “morula”, che ha paragonato all’adolescenza; si forma il quarto giorno dopo il concepimento, è una cellula replicata fino a 64 volte, e così gli adolescenti si ripetono più volte, per capire, per elaborare un fatto negativo, per poi non farlo più.
Il quinto giorno, mi sembra di ricordare, la morula deve fare il “salto precipiziale” per arrivare nell’utero e annidarsi; così l’adolescente non va trattenuto, affinché compia quel salto verso la vita.
Tanto spazio in questi giorni, ed oggi soprattutto, è stato dedicato alla possibilità di creare una associazione qua in Sardegna, che porti avanti il lavoro di Mariano. Per Betta è un sogno da tanto inseguito e credo che ci riuscirà con l’aiuto di Susanna e gli altri.
Ho apprezzato gli interventi di Ivan in questi giorni, in lui ho visto una grande risorsa per questa rete, che auguro al più presto posso nascere. La Sardegna è una terra di grandi creativi e in questi giorni ce l’hanno dimostrato, allietando il luogo dove si svolge il corso, in tante forme artistiche.
2 Commenti
Unknown
Mariano Ivan Betta Gesuino Elias e a tutti i corsisti auguro una Riva serena per l'inquietudine Care anime nel vento provate a vivere in eterno forse voi siete le'ultime
possibilità che abbiamo x un'associazione oh oh oh oh
Siete primo respiro di un mondo che si muove anima in su entu
Proa a bibere abberu
Anima in su entu
Proa a bibere…
Anima nel vento
Sento nascere da dentro
Forte la vostra musica
L'unica che non ha fine
Musica che non ha fine youtube.com/watch?v=hDlXpYMqA9g&list=RD02Tm_76EM4xIg
Unknown
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