Foggia, domenica 6 ottobre 2013. TERZA EDIZIONE DEL PROGETTO LA FINESTRA DI BABICH. Ultima giornata – bilanci.
Prefettura di Foggia
Accettare la contraddizione
da
cui può nascere qualcosa
di inedito.
Prende la parola Eleonora: “Per riuscire a tirare fuori le Emozioni c’è bisogno di tempo e di un Utero. Quest’ultimo è stato la vera esperienza del Progetto. E’ stato molto utile privarsi dei telefoni per non tornare nei vortici dell’esterno. Il contatto con le altre donne è servito da specchio; in ognuna rintracciavo un pezzo di me. Anch’io parto dal desiderio di Graziella Babich di togliermi la vita, poi grazie alle persone del Metodo, sono stata accompagnata a tracciare un altro solco nella vita”. Quando c’è la vita le radici sono uguali, infatti le esperienze degli altri ci riportano a noi.
Stefania ha sentito questo progetto come un parto. Ha capito come si era svolta la sua vita: ha vissuto nascosta come un topo. Il figlio Alessandro aveva capito che la madre si sentiva una bambina indifesa e avrebbe voluto aiutare la madre ma poi si è sentito un peso per lei nel momento in cui si è ammalato.
Salvina durante il progetto ha sofferto di forti mal di testa perché nella vita ha bloccato i desideri e contratto l’organismo, quindi quando il corpo si rilassa torna a vivere e può far male. Le nostre parti spingono per uscire e creano il mal di testa. Salvina parla della proposta di affido di una bambina eritrea che per il momento non si sente in grado di accettare. Il 4 ottobre ha festeggiato con le altre donne la sua rinascita, visto che non aveva mai celebrato un compleanno.
Lucia dice che il procedere incerto consigliato da Mariano ha dato modo a tutte le donne del Progetto di partecipare attivamente senza una conduzione fissa. E’ stato importante uscire dall’ambiguità e venire fuori dal ruolo che ci siamo costruite nella società. Nel Progetto, Lucia ha spinto le altre a riconoscere i propri bisogni. C’è stata l’opportunità di portare alla luce cose profonde. Quando si cambia organizzazione ci si disorienta nel tempo e nello spazio. Ha sentito di essere scissa tra una persona che sa troppo e una che non sa niente. Mariano la invita a vedere il dare e il chiedere in relazione tra di loro, in continuità. Dovrebbe smettere di sentirsi inadeguata nel dare ma per fare questo deve mettere insieme il chiedere e il dare. Lucia sta sopprimendo la sua bambina per non spaventare gli altri. L’Utero è importante per darci la possibilità di esistere senza fare niente, il feto deve solo ricevere, solo una volta nato può dare. La Depressione è un voler tornare dentro l’Utero.
progetto è metastorico non c’è nessuno che ha un ruolo chiuso: “Dobbiamo
uscire fuori dal modello univoco che sta alla base delle istituzioni”.
Invita ad avere uno sguardo complesso e a vedere così il Figlio non
solo come colui che succhia ma anche come colui che morde, la Madre non è
solo colei che allatta ma anche colei che può girarsi dall’altra parte.
Poi spiega come è difficile far decollare un progetto simile al
maschile per la difficoltà dei maschi a convivere e ad avere un rapporto
con il corpo. Infine un ultimo invito ad accettare la contraddizione da
cui può nascere qualcosa di inedito.
2 Commenti
Unknown
A te Progetto Che cogli il mio frutto immaturo Acerbo è la mia ragione trema al primo sibilo di vento E cade nell'oblio del non-Ricordo A Te lavoro di squadra
Portami oltre il pensiero
Aldilà del mistero
Aiuta la mia Essenza a andare via da ogni idea invitami ogni giorno alla ricerca di me la ricerca di Te
e degli altri
Tra galassie e foreste
Uccelli alla bruma dell'alba
I pesci negli abissi degli oceani
Io penso col pensiero d'un bambino
A te Progetto devoto
Con quelli che sanno ascoltarTi
Con quelli che sanno vederTi
Con tutte le creature della luce
Accendo la scintilla nella notte
Con Te lavoro di squadra
Portami oltre il pensiero
Aldilà del mistero
Aiuta la mia Essenza a andare via da ogni idea invitami ogni giorno alla Ricerca di me la Ricerca dell'altro… youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=_Ol2REqaQvo
ekA
… è bello come attraverso l'armonico scrivere di Francesca è emersa l'armonia che si sente vi ha accompagnate alla scoperta del vostro esser state terra e mare tanto per voi stesse… singolarmente… quanto fra di voi. Mentre il dirvi di Mariano è stato come una luce calata lì… in quelle colate di emozioni… che nel loro magma potevano rimanere nere… e invece col suo supervisionare… sono ora dei solchi di lava che vi auguro saprete/potrete trasformare in terra… terra già fertile (come diventa quella sul vulcano dopo l'eruzione)… su cui man mano avrete la fiducia di seminare. A Lara e Giovanna e a voi tutte donne Babichine voglio dire che qui in Sicilia – dopo il Babich, avete mandato due fiori delicati… Salvina e Lina… di cui mi piacerà proteggere il loro iniziale sbocciare. Proprio ieri è nata l'Associazione alla Salute Regno delle Due Sicilie… che credo non sia un caso che coincida con tutto qsto movimento fatto di terre che si uniscono… con lo "Stretto" che più volte si trasformerà in un Ponte… invisibile… quanto già frutto di tanti "possibili" che – grazie alla creazione di qsta Alsa – iniziano a diventare reali!
cioè io, io vi ringrazio dalla parte più riconoscente del mio viaggiare!
. ..è.kA