Rimini, domenica 21 luglio 2013. GIORNATA ALLA SALUTE. Viaggio attraverso le Unità didattiche e Gruppo alla Salute.



FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono



IL TESSITORE
MARIANO LOIACONO
INTRECCIA LE FILA
DEL GRUPPO ALLA SALUTE
A RIMINI.


Entro nella sala dove la mattina si era parlato di Unità didattiche usando sopratutto le intense dinamiche condotte da Mariano e vedo che il setting è cambiato. Le sedie in precedenza rivolte verso un lato sono ora disposte in circolo segno inequivocabile della vocazione pomeridiana: tenere un Gruppo alla Salute.
 

Il caldo della mattina ci accompagna anche nel pomeriggio ma respiriamo un po’ di più visto che le finestre sono aperte. Ci si rivede dopo una bella pausa pranzo che ho trascorso a scoprire qualche angolo segreto di Rimini e la voglia di abbracciare un po’ tutti è grande. Siamo un po’ sudaticci vista la temperatura ma non mi da fastidio; per certi versi rende tutto più bello, più autentico. E’ come se il contatto avvenisse ancora più in profondità armonico alle emozioni che stiamo vivendo.
 
Il pomeriggio inizia subito con uno scoop. Seduto nella zona dei conduttori oltre a Mariano appare Nicola, a cui poco dopo si aggiunge Marinella. Non li conosco bene ma la loro storia potrebbe tranquillamente essere una traccia per un romanzo che parlasse di resurrezione, di ritorno alla vita. Nicola è un Eroe meiotico. Persona di grande sensibilità non è sceso a compromessi all’interno di una famiglia che non era in Viaggio trasmutativo, che non esprimeva lo scorrere della vita come deve essere. La sua volontà di cambiamento è stata così forte che ha scelto di sacrificarsi nel dolore per portare i suoi genitori a rivedere tutto quello che non andava all’interno di loro stessi e della coppia. Oggi la prova che una parte importante del percorso è stata fatta trova conferma in due aspetti. Da un lato forma una bella coppia con Marinella (cosa che ha sorpreso soprattutto chi non lo conosceva a fondo) e dall’altro i suoi genitori Marino e Anna Maria partendo da sé, dai propri tagli sul codice biorganico dovuti alla famiglia di origine, sono cresciuti arrivando a cambiare la modalità stessa di essere coppia. Questo ovviamente è per tutti loro solo un passaggio intermedio; il Viaggio della Vita non deve fermarsi mai.
 
Questo Gruppo alla Salute ha la finalità di essere didattico, di spiegare a chi partecipa per la prima volta come è strutturato e quali sono le sue finalità.
 
I Gruppi alla Salute sono strutturati in quattro fasi: Pensieri antenati, Comunicazioni, Immersioni, Teoria. Non sempre si riesce a rispettarli in quanto le emozioni a volte sgorgano inaspettate ma sono una traccia da seguire.
 


Iniziamo quindi con i Pensieri antenati. E’ un momento in cui ognuno porta quello che già è. E’ un momento importante in cui si è liberi di esprimere per condividere con gli altri pensieri nostri o di antenati che ci hanno preceduti e non devono essere commentati. Possiamo esprimere anche cose negative; se ad una persona danno fastidio al massimo si alza ed esce momentaneamente dal gruppo per rientrare quando si sente. Questo aspetto è molto importante in quanto la possibilità di esprimere anche cose negative che abbiamo dentro è già un ottimo inizio per elaborarle. 
Non solamente pensieri in senso stretto ma tutto quello che può essere una nostra espressione: un ballo, un canzone, un momento di silenzio.
 
Ci sono vari interventi, ognuno racconta una parte di sé. Verso la fine due interventi ci danno una grande carica. Quello di Primo, che partendo da un momento di raccoglimento concentrato sul respiro finisce con delle strepitose risate. E quello di Ulriche in cui tutti i partecipanti al gruppo all’unisono fanno dei vocalizzi prolungati: partendo dalla luminosa voce di Ulriche l’effetto è sorprendente con tutto quel suono che ti avvolge. Primordiale ed estremamente profondo.
 
Un spazio particolare merita il Pensiero antenato di Ekaterina di recente ritorno da un viaggio in Russia, sua terra natale, alla ricerca delle proprie radici. Tra i vari ricordi di quella terra si è portata una matrioska con carillon e avendo riconosciuto la melodia, recuperate le parole la canta assieme a Maurizio che l’aveva accompagnata nel viaggio. Questo momento è l’occasione per una discesa verticale nel Graal alla Salute arrivando a fare un’Immersione. Ne esce il grande dolore di una figlia per una madre che con fatica riesco a chiamare tale. L’assenza di legami con la famiglia di origine e quindi con una parte importante della Storia fanno di Ekaterina una persona privilegiata nel suo contatto con la Metastoria. Certo, questo ha un prezzo, salato. Ma offre anche grandi possibilità e lo si capisce subito conoscendola, avendo la possibilità di cogliere la sua capacità di spostarsi nei piani del Graal come se i quattro livelli fossero un tutt’uno senza soluzione di continuità.
 
Poi passiamo alla fase delle Comunicazioni. Si dividono in due categorie. Quelle di servizio in cui si possono trasmettere informazioni inerenti alle attività delle Associazioni/Fondazione e quelle personali in cui chi ne sente il desiderio può raccontare il proprio Stato quiete, dove è arrivato nel proprio Viaggio trasmutativo, cosa sta vivendo in quel momento, quali traguardi ha o non ha ancora conquistato.
 
Anche in questo caso quella che doveva essere una comunicazione diventa rapidamente un’Immersione di Martino, che poi coinvolge i suoi genitori Lidia e Giuseppe (che per inciso hanno ospitato me e i miei compagni di viaggio Susana e Milo; approfitto del post per mandare loro un sentito abbraccio di ringraziamento: ci avete viziato).
Martino è ad un punto fondamentale del suo viaggio. Anche lui come Nicola ha sacrificato se stesso per amore dei genitori, incapace di accettare una famiglia troppo ferma nelle sue fragili certezze. Oggi può raccogliere i frutti di un lavoro così grande. I genitori si sono messi in discussione, hanno lavorato su di se, sui propri tagli, ed oggi sono nella condizione di vedere ciò che una volta non vedevano. Sono nella condizione di dare valore a Martino nel modo giusto, trattandolo come pari, permettendo addirittura come poi ha raccontato Giuseppe, che ci possano essere inversioni dei ruoli in cui il figlio diventa padre e viceversa. Per come l’ho vissuto io questo momento un modo straordinario per dare valore ai figli, per fargli sentire “io ti vedo”.
 
Successivamente sempre durante questa fase Marianoseleziona dai movimenti di persone che avvenivano attorno a lui un ragazzo che stava in quel momento entrando per sedersi ad ascoltare: Cristian. Dico seleziona perché a me sembrava un ragazzo come tutti gli altri che stavano entrando in quel momento mentre l’occhio esperto Mariano è evidentemente stato attirato da qualcosa.
 
Ho già espresso quello che fa “il dottore con vari aggettivi e il mio lessico si trova ora a corto di parole. La cosa che mi è tornata in questi giorni di sedimentazione è: “tessitore”. Con Cristian ha sviluppato una rete, magica, collegando un po’ tutti quelli che potremmo chiamare gli “elettroni della vita”. Partendo da lui ha poi coinvolto la madre e via via che il tempo scorreva il tessuto prendeva sempre più corpo, si arricchiva di grafie, di trame, di complessità. Mi ha colpito molto la sua rapidità nel cogliere piccoli aspetti e metterli continuamente a sistema unita alla capacità di “aleggiare sulle acque senza mai farsi prendere dal singolo momento (emotivamente molto coinvolgenti) ma avendo sempre una visione più ampia del luogo nel quale si stava dirigendo.
 
Non avevo mai visto prima Cristian e sua madre. La sensazione che ho avuto quella sera era che per loro fosse stato un giorno importante. Un giorno in cui una persona appena conosciuta di nome Mariano aveva fatto loro un grande regalo.
 
Un altro bel momento è stato quello in cui Martino ha desiderato accogliere la parte bambina di Cindy. In una prima fase Martino ha cullato Cindy sulle note di una ninna nanna cantata in tedesco da Ulriche. Successivamente è stata Cindy a cullare Martino, perché ognuno di noi ha una parte bambina che desidera di essere cullata; in questo caso è stata la stessa Cindy con la sua splendida voce ad intonare in francese una ninna nanna. Un sorprendente incrocio di culture, di emozioni, di punti di vista: una grande ricchezza per tutti noi.
 
Poi si sono avvicinati a Mariano Valentina e Cristian. Valentina ha fatto il punto sul progetto delle “Croci Laiche che ha la finalità di raccogliere fondi per le varie attività della Fondazione Nuova Specie, mentre Cristian desiderava fare un immersione raccontando un sogno che aveva fatto da poco. Nella fase terminale del sonno gli è apparsa Ekaterina, probabilmente come dicevo prima sempre più attiva nella dimensione metastorica; questa cosa lo aveva scosso e Mariano ha suggerito che Eka (per gli amici…) si fermasse qualche giorno in terra di Urbania per sviluppare magari un rito vista la sua grande capacità.
 
Che dire, ci sarebbe ancora molto da scrivere, e pensate che si è trattato solo di poche ore in un caldo pomeriggio, ma penso di avervi trasmesso le cose che più mi sono rimaste impresse.
 

Chiudo con qualcosa di particolare che è successo a me.
 
Una parte importante del pomeriggio l’ho trascorsa “in contatto” con Graziana. Ho alcune difficoltà nell’uso del corpo e lei con la sua grande sensibilità l’ha capito subito. Così con grande naturalezza abbiamo creato un contatto nell’analogico, nel corpo, estremamente intimo fatto di poche cose (un abbraccio, una carezza) e prevalentemente di silenzi. Ma le parole non servivano quando erano altri codici a comunicare: c’è stato un grande scambio in quello “stare senza forma”. Quel momento mi ha  dato molto e anche questa volta ne approfitto per ringraziarla del suo dono.


Tante storie diverse che confluiscono in un unico fenomeno vivo. Ha proprio ragione Mariano quando dice che siamo uguali nella diversità.

Torno a casa con una grande ricchezza.

Flavio Menegat

1 Commento/i

  1. Martino

    Caro Flavio, grazie per il bel post che hai scritto e per avermi fatto rivivere le tappe più significative di quella giornata così ricca.
    Avanti tutta!

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