S. Giovanni Rotondo (FG). CORSO APPROCCIO GLOBALE ALLA COPPIA. Memoria storica, viva ed emotiva di Angelo Vita.

 
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
 Prefettura di Foggia


















ASSOCIAZIONE ONLUS ALLA SALUTE FOGGIA
iscritta ai sensi della l.r. n. 11 del 16 marzo 1994
nel reg. gen. assoc. Volontariato col N. 305 – d.r. 56 del 25 maggio 1998
Via Candelaro 9
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CORSO “APPROCCIO GLOBALE

ALLA COPPIA”
Angelo Vita racconta…
1° Giorno… Se tanti (200 ca) vi sembran pochi… all’APPROCCIO GLOBALE ALLA COPPIA… provateci voi!!!

L’ACCOGLIENZA ha aperto le danze al seminario – così mi piace chiamarlo – ‘APPROCCIO GLOBALE ALLA COPPIA’. Seminario deriva da seminare ed è questo che si è fatto sin dall’inizio. Si sono volute mettere assieme storie diverse per rappresentare per intero l’eterogeneità che contraddistingue le diverse coppie. E’ chiaro che ‘il lupo perde il pelo ma non il vizio’ pertanto il Dott. Mariano – com’è solito fare – ha introdotto i ‘frutti’ del disagio vissuto dalle coppie spiegando come ciò che chiamiamo malattia (autismo, psicosi, schizofrenia,…) non sia altro che la risposta ad un malessere antenato (la coppia) all’effetto prodotto (figlio).

La mattinata si è aperta con una bella sorpresa… molte coppie ‘ingabbiate’, ‘scoppiate’, ‘a specchio’, ‘oppiate’… hanno voluto accogliere l’ingresso, nella sala gremita, del Dott. Mariano e della moglie Giovanna definiti, per l’occasione, COPPIA GLOBALE…   d’altronde se non lo sono loro dopo 40 anni di serrato e metodico lavoro quadrimensionale chi mai potrebbe definirsi ‘globale’.
Per ‘globale’ s’intende oltre le parti, ovvero coppia intera… che non significa perfetta, ma che si vive i suoi momenti di luce ed ombre con equilibrio poiché l’ombra dà valore alla luce e viceversa.

E a proposito di ‘ombra’ il Dott. Mariano ha voluto ‘prendere il toro per le corna’ includendo come coppia primordiale quella che distingue e contraddistingue la vita e la morte. La morte convive con la vita da sempre e per sempre. È, si può dire, l’unica coppia che non conosce crisi pur mantenendo un rapporto, decisamente, asimmetrico . È alla morte che spetta l’ultima parola… sembra una contraddizione in termini ma non è così perchè come toglie la vita la dà, nell’atto di rinnovamento continuo delle cellule in primis e della specie umana nell’arco dei secoli e dei millenni.


Col pomeriggio gli attori meiotici – portatori sani di disagio – ritornano ad essere soggetti d’interazione e d’inclusione ed il Dott. Mariano sembra avere preso nuovamente per mano i volontari del Metodo alla Salute per ricondurli e guidarli ad un nuovo viaggio dove i sintomatici abbiano un posto in prima fila attraverso progetti specifici e di lungo respiro. L’amarezza che fa da sfondo è l’assenza dello Stato, nella fattispecie della Regione Puglia, che rispetto alle esigenze ed ai bisogni di tante famiglie non si degna nemmeno di una risposta scritta alle richieste gridate nel deserto ad una politica comatosa e distante dalla gente comune. 

2° Giorno… Oggi 4 Luglio giorno dell’Indipendenza Americana e DELLA COPPIA GLOBALE

Il secondo giorno è stato particolarmente lungo ed io non voglio assolutamente fare un post, altrimenti dovrei romanzare e perciò stancare. Non mi va e non lo faccio. Potrei chiudere qui considerata la giustificazione unilaterale che sento di darvi e darmi, ma tenuto conto che le parole figliano parole, per qualche rigo voglio lasciarmi trasportare da questo flusso simbolico. Mi sento, pertanto,  libero di dire che la coppia che abbiamo conosciuto stamattina appartiene al plurale. Non riguarda cioè l’unione tra maschio e femmina. Come ho accennato nel post, della giornata di ieri, la prima coppia assoluta  ed obbligata è quella tra vita e morte… ed è stato su questa corsia che si sono trovati gli ostacoli e gli sbarramenti più evidenti, che hanno condizionato di fatto tutte le altre possibili coppie e non sono poche. Su questa corsia si è abbattuto un vero e proprio tornado di energie psicofisiche incontenibili e difficilmente canalizzabili, questo perchè provenivano da lontano. Ed in questi casi più è lontana la fonte primaria di energia e più grande è la violenza scaricata. Portarsi appresso il peso ed il respiro della morte per lungo tempo è un bel guaio poiché ogni tentativo di formare coppie nuove deve fare i conti con l’immanente ed invasiva morte trasmessa da debiti e vissuti antenati e mai elaborati.

Stamattina una ventina di persone hanno dovuto fare rete per avere la meglio sul “silviotornado” che non è detto si sia sopito o che lo si possa scongiurare definitivamente. Anche se una cosa è certa, quando il nemico si conosce, sconfiggerlo diventa più semplice e stamattina il tornado si è presentato in tutta la sua forza ma anche nei suoi confini/soglie dati dal tipo di aiuto/contro messo in essere da una forza centripeta assai valente e più potente per la sua efficacia da quella forza centrifuga desiderosa, fondamentalmente, di acquietarsi e risposarsi con una nuova condizione in fase di elaborazione ma già intravista e delimitata.
Questa parte ha coinvolto molti partecipanti che a catena si sono rivisti e rispecchiati in quella sensazione dolorosa che tanto ci condiziona dal momento che vissuti abortivi o di suicidi o semplicemente di non vita vengono respirati per lungo tempo senza accorgersene. Quando si inizia qualsiasi relazione di coppia  e si parte con queste premesse chi, prima o poi, non fa i conti col bisogno di cambiamento e di evoluzione rispetto ad uno status di partenza negativo, di fatto non può costituire alcuna coppia globale perchè soffocato da resistenze interne predominanti ed invasive.

Col pomeriggio si sono toccate altre note coppie dolenti come quella tra fratelli e sorelle… quante emozioni e quante sofferenze . Sembrava che si stessero fondendo, non si capiva se le emozioni erano sofferenze o se le sofferenze erano emozioni… quello che si coglieva era il desiderio enorme di vivere e ri/viversi ricordi, ma dalle parole di uno dei grandi e più grandi di tutti, tal Luigi emergeva un desiderio contagioso di futuro, di riscatto, di dignità, di vita che ”ntender no la può chi no la prova”… certo se qualcuno voleva o pensava che il corso/percorso sulla coppia doveva dare tecniche di base per… penso che abbia preso un grande abbaglio e tra i partecipanti non ho visto gente abbagliata eccetto qualche lampo all’ultima fila tra due baldanzosi giovincelli che si contendevano gli sguardi distratti di una ragazza intenda a seguire il corso … dulcis in fundo la pietra filosofale, capace di risanare la corruzione della materia e nel nostro caso della coppia o la roccia sulla quale attingere ed ergere una nuova ipotesi di  coppia globale incentrata e radicata sui binari metastorici della gravidanza di cui domani riferiremo ampiamente tornadi, onde anomale, e scoppi improvvisi permettendo. 

3° Giorno… l’APPROCCIO ALLA COPPIA GLOBALE s’intesse e s’interra per… andare oltre

San Giovanni Rotondo gira attorno alla nomea di San/Padre Pio, uomo di fede e soprattutto di umiltà, coraggio, dedizione instancabile alla vita. La sua santità è stata conquistata sul campo perchè ha attraversato il deserto nella sofferenza senza farsi vincere. Anzi. Nel corso di tutta la sua esistenza il dolore non è riuscito a piegarlo, al contrario l’ha caricato per sollevare chi non ce la faceva a farcela al fine di continuare a respirare il dono della vita… ed è su questo sfondo di santità e sfruttamento della sua potenza spirituale e rituale che si è dato inizio al terzo giorno.

La coppia ha avuto le sembianze delle immersioni, del bio/organico, dei vissuti veri raccontati e vivisezionati con cura e decisione dal Dott. Loiacono per cercare riscontri certi ad effetti esistenziali reali che per la psichiatria classica sono patologie croniche utili a salvaguardare la società del libero mercato che non vuole permettersi di investire sulla salute preferendovi la ‘cura’ del sempre e per sempre. Eppure la vita quella che affonda le sue radici nella metastoria della gravidanza parla e ci racconta un’altra storia che nulla ha da spartire col mercato e molto da condividere con la vita che da 4 miliardi e mezzo di anni popola il nostro pianeta in una sorta di Utero Psichè evolutivo. Ed è da questo VIA(ggio) GRA(vidanza) che si è presa in prestito la zona pellucida per significare come ognuno di noi spesso fa difficoltà a tralasciare definitivamente quella parte. Liberarsene richiede uno sforzo che se non accompagnato molte volte è abortito con conseguenze nocive sul rapporto con se stesso e col mondo esterno. Se vogliamo cercare la ‘pietra dello scandalo’ o dell’inciampo è proprio lì che dobbiamo ritornare, nell’incapacità di leggerci e di conoscerci a partire dal nostro ovvero Jahvè da quello che noi soli siamo.

Il piatto forte, il nostro grande tessitore, maestro e scienziato della psichè, ce la svelato nel pomeriggio. Qui le parole non servono, raccontare col simbolico è come defenestrare gli attori emozionali che si sono presi per intero la scena e che hanno pescato nelle profondità. Possiamo andare solo per immagini. La storia di Susanna per la chiesa inassolvibile e per il Metodo alla Salute vittima di metastasi da incubi antenati. La storia di Christian che ritorna al padre e si riprende il paterno così fortemente negato durante tutta la sua esistenza ed oggi a portata di mano. La storia di Pina che s’intreccia con quella di Silvio nel comune fondo rappresentato dalla morte del  figlio di Pina… storie queste che hanno trovato spiegazioni nell’embriogenesi e che possono trovare soluzioni nel salto precipiziale che dovrebbe accompagnarci nella lettura e comprensione della fetogenesi in cui avviene la distinzione/fusione degli organi chiamati a fare delle parti un intero in quella trasmutazione che li vede passare dagli organi – generati già nei primi tre mesi – all’organismo.

La sera/notte si è chiusa con la diretta streaming importantissima per chiarire  e fare il punto sul rapporto tra 

Fondazione Nuova Specie ed Associazioni alla Salute Regionali e per iniziare a progettare un nuovo percorso in previsione della possibile chiusura/smantellamento del CMS da parte di quella intelligentia politica della Regione Puglia che niente ha fatto e capito di un’esperienza che da tempo è uscita fuori dai confini dell’Italia e che prima o poi evidenzierà le ombre e gli aloni di una Giunta e soprattutto di un Presidente della Regione inadeguato a traghettare le famiglie in sofferenza verso una nuova specie.

4° Giorno… COPPIA GLOBALE  tra mitosi e meiosi


Si inizia coi buoni propositi, con progetti multiartistici e semimprenditoriali, con idee luminarie ed illuminanti che aspettano solo di concretizzarsi tra la gente vera. Siamo partiti dall’infanzia, quindi, dai sogni per superare i sonni di chi dormiente in politica lascia che la vita scorra senza intervenire ed anzi frapponendosi al che qualcosa cambi e produca trasmutazione… i sogni sono indispensabili per costruire futuro specie se in gioco c’è l’esistenza e la qualità della vita di tutti… e ogni volta che c’è un corso/percorso i sogni ci s-velano come svegliarci e ci danno la spinta per ritornare a costruire cambiamento. È con la quarta mattinata che si entra nel vivo dei concetti che danno senso e prospettiva alla COPPIA nel suo essere e formarsi. La forza del Metodo alla Salute è la ‘ricetta’ perchè tutto possa ritornare al ‘padre’, agli albori ovvero all’inizio della vita sta proprio il viaggio  che si apre col concepimento e quindi con la gravidanza ovvero con l’embriogenesi e la fetogenesi. Leggere ed i interpretare i diversi passaggi della ‘vita in fieri‘ ci dà la possibilità di capire come orientarci e su cosa lavorare per ritornare ad essere unicità. È un’unicità/interezza che si confronta continuamente con l’essere mitotici (specifici) e meiotici (problematici). Mentre la specificità propria della mitosi  ci dà un’àncora, un angolo alfa, una roccia sulla quale costruire, la meiosi ci porta verso la perdita di quella specificità che tendiamo a ricercare continuamente come l’aria che respiriamo… quando il rapporto tra questi ‘pro/motori’ della vita si altera ci si trova in disagio ed una delle cause che lo determinano è da ricercare sia nel processo/percorso di gravidanza che nelle relazioni familiari e sociali. L’embrione sin dai suoi primi giorni,  (facciamo il punto servendoci di un post di Paola e Nadia pubblicato durante il Corso ‘Genitori Figli’ del Febbraio scorso) dopo che spermatozoo e ovulo, lasciando le loro famiglie d’origine, unendosi, formano lo zigote, inizia una fase festosa di replicazione mitotica che porta, nei primi tre giorni, alla sua trasformazione in morula. Questo meccanismo ripetitivo ed ossessivo è quello che porta nella vita, ciascuno di noi, a dire “io sono!”
Chi non ha potuto viverlo cercherà un’identità nella ripetizione di queste modalità; ecco come si possono interpretare i rituali cosiddetti ossessivi nelle situazioni psicotiche (morula al negativo) o come invece si possono costruire rapporti di coppia (morula al positivo).
Altra caratteristica di questa fase è la compresenza sia di movimento interno (replicazione cellulare/pensiero) sia di movimento esterno (migrazione verso l’utero/attività).
Questa fase morula deve però, al quarto giorno, finire: lo zigote, il seme, cade sulla terra cioè dentro una parte qualsiasi dell’utero mentre nella morula si fa vuoto; ecco il salto precipiziale e la formazione, attraverso un lavoro di squadra, della blastocisti.
Nel punto di impianto della blastocisti, incontro fusionale, si formerà il ‘corion’ che significa cuoio.
Il ‘corion’ proteggerà l’embrione appena annidato attraverso il blocco di successive ovulazioni/evoluzioni. Il quinto giorno lo zigote perde ciò che fino ad allora lo aveva protetto, la corazza detta anche zona pellucida che, una volta fecondato l’ovulo, aveva impedito la penetrazione di altri spermatozoi. Se vogliamo entrare in relazione profonda dobbiamo accettare di perdere aspetti che hanno fatto parte della nostra famiglia d’origine, presentandoci nudi dalla zona pellucida delle esperienze precedenti. Sesto giorno: dopo che sei nudo ti devi agganciare al laboratorio metastorico attraverso dei nodi. Settimo giorno: dopo che il seme ha perso tutto ciò che era della famiglia d’origine, c’è l’interramento con il ritorno all’humus (terra). Il ‘sincizio trofoblasto’ formerà la placenta e attraverso di essa un’unità indissolubile tra blastocisti e utero, così come avviene tra la metastoria ei suoi figli attraverso “il laboratorio terrestre”. Dalla seconda settimana inizia la vera e propria ’embriogenesi’ con la formazione dei tre foglietti (endo-meso ed ectoderma/codice biorganico-analogico e simbolico). Da quello più esterno (ectoderma) avranno origine pelle (e connessi) e tubo neurale, organo della rappresentazione e della conoscenza; per conoscere infatti bisogna essere a contatto con il fenomeno vivo (l’esterno) ma bisogna anche, allo stesso tempo, distinguersi. Dopo la seconda settimana si formano separatamente i vari organi. Alla fine del terzo mese inizia la fetogenesi (da feo: sono, divengo, produco, cresco), dove ciò che si è già formato si accresce e matura rispetto alle specifiche funzioni’. Ed è su questa traccia che si è innestato il racconto ‘trasmutativo’ che il Dott. Loiacono ci ha presentato Sabato…. 
mentre per quanto riguarda l’ultimo giorno ovvero Domenica 7 tutto cambia… i meccanismi ermeneutici cedono il posto allo scoppiettio di una metastoria che porta lo stesso Dott. Mariano a viversi una full immersion nel dolore che lo accompagna nella relazione con la figlia e che si traduce in una commovente e partecipata adesione di tutti i corsisti che a mo’ di utero materno lo contengono come la placenta il suo nascituro per liberare quelle emozioni che lo riportano ad essere non solo promotore ma soprattutto attore del Metodo alla Salute che gli impone prima e soprattutto di essere padre… successivamente conto di soffermarmi maggiormente sull’ultima giornata dopo che anch’io l’avrò metabolizzata… ed intanto buon inizio settimana!!! 

5° Giorno… L’APPROCCIO… ALLA COPPIA GLOBALE  è un viaggio che continua.



Prima di soffermarmi sull’ultima giornata di corso mi corre l’obbligo di dare valore alla serata del Sabato dopo/corso… i ragazzi ed in primis le figlie di Mariano hanno preparato un rito per festeggiare la COPPIA GLOBALE dei propri genitori che da più di 40 anni  si spendono per dare senso alla propria e alla vita degli altri. La sera, dicevo, a sorpresa ci siamo recati in un posto di montagna per celebrare una festa augurante per tutti. A Mariano gli è stata data una vela simbolo di viaggio mentre a Giovanna un’ancora simbolo di realtà ed è così che sono stati accompagnati anche dagli antenati presenti come gli alberi, la montagna, il cielo stellato ed il fuoco. Poi  si è proceduto alla loro incoronazione con delle spighe di grano simbolo di vita e di fertilità… ce la siamo goduta. Sino a dopo la mezzanotte ci siamo sentiti noi stessi degli antenati e ne siamo stati coinvolti… la natura sembra dirci che lei c’è e che se ne abbiamo voglia ci aspetta per darci quel calore, quella forza che la tecnologia e la società dei consumi ci stanno togliendo e/o facendo smarrire.
Domenica ed ultima giornata di corso su ‘APPROCCIO ALLA COPPIA GLOBALE’ si apre e si chiude con gli scoppiettii, della serie/seria che ogni corso è un viaggio IN.DI.CO. (INfinito DInamico e Complesso) e pertanto se qualcuno si fosse aspettato di acquisire un ricettario/menu delle cose buone da fare per stare bene nella coppia… dovrà farsene una ragione… il Dott. Mariano è lì per stupirci e stupirsi perchè immerso nelle dinamiche del fenomeno vivo che non prevede alcuna regia ma va come va la vita. Il nodo che ha catalizzato e fatto da baricentro della mattinata è uscito fuori dagli stessi vissuti di coppia familiari rappresentati dalla relazione tra lo stesso Mariano e la figlia… a memoria pochi ricordano che Mariano sia sceso così a fondo nelle proprie cose e abbia liberato dal controllo le intense lacrime di chi con serietà/consapevolezza/sofferenza riconosce il senso della vita, le sue cadute e le sue  ripartenze.
Ogni viaggio che si rispetti si nutre di alti e bassi e sapere riconoscere nei punti meiotici (bassi) momenti importanti di stimolo per la trasmutazione è un ‘regalo’, un dono da custodire, difendere e vivere intensamente… in assenza di questa spinta che parte dalle negatività è difficile sentirsi ed essere in viaggio. E domenica mattina il ‘viaggio’ messo in essere da Mariano è stato ‘globale’. Tutti e tutto sembrava partecipassero a questa trasmutanza emozionale. Persino il TEMPO/REALE giunto nel momento più critico ha voluto coronare quanto avvenuto… la partecipazione forte ed intensa di ciascuno ha reso l’evento quasi sacro e se anziché ad un corso sulla COPPIA ci fossimo trovati ad un evento religioso qualcuno avrebbe potuto parlare di miracolo che i presenti abbiamo vissuto come fatto di una ricchezza indicibile.
È stato un code/storming (tempesta di codici) che nel pomeriggio ha coinvolto pure un’altra ragazza dal vissuto travagliato sin dalla nascita. Figlia non desiderata ed ‘abortita’ di madre/biologica alcolizzata e smemorata… per 28 anni ha rincorso il sogno di incontrare la  madre originaria e quando ciò è avvenuto ha dovuto subire  l’ulteriore e ancor più drammatico annuncio di chi “fece per viltade il gran rifiuto”… ma come lei ama dire piuttosto niente ma la verità… da lì il percorso può diventare molto più rispondente al viaggio che la vita le chiede di farsi intorno all’essere stata e all’essere che sarà. Grazie alla sua crescita ‘globale’ le è stato riconosciuto il ‘travaglio’ fatto all’interno del Metodo alla Salute. A partire da lei molte famiglie potranno essere sollecitate a rimettersi in viaggio per dare ruolo agli eroi meiotici, ai disagiati che ci indicano la strada per emanciparci a nuova specie e che spesso non è riconosciuto come stimolo di cambiamento ma viene letto come  una ‘croce’ da portare con rassegnazione ed aggiungo con  stupidità assoluta.
La giornata si è conclusa con i saluti e con l’augurio di un buon viaggio a quanti pur stanchi sono chiamati a mettersi in cammino con le vele spiegate verso un nuovo giorno in cui la luce e le ombre abbiano uguale cittadinanza… appuntamento all’intensiva di Bari!!!

Angelo Vita

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