Fano (PU), venerdì 28 giugno 2013. BILANCIO DI SANDRA E RAFFAELE SUL CERCHIO MAGICO.
La classe era molto eterogenea, con sei ragazzi ripetenti, due ragazzi diversamente abili e molti alunni stranieri (Brasile, Moldavia, Polonia, Romania, Tunisia, Marocco, Croazia, Filippine…) o provenienti da altre regioni italiane. Infatti l’aspetto multiculturale non era visto come ricchezza, ma come un problema.
All’inizio per me non è stato facile e mi sono dovuta conquistare la loro fiducia sul campo ascoltandoli e facendo emergere le loro emozioni, specie quelle negative. Ho dovuto aiutarli a raccontarsi, esprimere i loro bisogni, le loro paure e il senso di solitudine in questo farsi la guerra tra di loro. Mi ha aiutato molto fare bilanci continui a casa con Raffaele per procedere in quest’esperienza che mi coinvolgeva molto e la teoria mi ha aiutato a non farmi risucchiare dal fenomeno vivo che era forte.
Con i pensieri che portavano da casa hanno iniziato a sciogliersi e ad avvicinarsi. Dopo i primi incontri hanno iniziato ad abbracciarsi anche in classe e a tentare qualche abbraccio anche con gli insegnanti. Dopo che un giorno Raffaele ha letto il pensiero “Ballate come se nessuno vi guardasse” qualche ragazzo ha voluto “osare” e fare una prova di coraggio ballando davanti a tutta la classe con l’aiuto di un compagno.
E’ stato importante anche l’aiuto delle Unità didattiche per far capire il senso del progetto: i ragazzi si sono riconosciuti molto nell’Iceberg, nella Piramide e nel logo del Cerchio magico. Poi abbiamo utilizzato le metafore come la piantina e il secchio di terra, spiegando loro che mentre sta crescendo la piantina che è ancora fragile rischia di essere soffocata da un secchio di terra che rappresenta il giudizio degli altri che ci impedisce di crescere, ci limita. Sono anche riusciti a dirsi il negativo liberandosi, proprio la schiettezza di una ragazzina nei confronti di un alunno anticamente abile è stata fondamentale per lui perché si è sentito trattato alla pari, si è alleggerito, ha riconosciuto aspetti su cui crescere ma anche la possibilità di creare nuove amicizie.
Infatti hanno scoperto l’amicizia, si sono sentiti autorizzati ad usare il corpo in maniera più piena e i maschi hanno giocato, non più a farsi male. Sono cresciuti e cambiati tanto fino a riuscire ad esprimere le loro emozioni profonde e i loro vissuti dolorosi attraverso il pianto. E’ emerso il dolore che c’era sotto la rabbia, come l’assenza dei loro genitori, la lontananza dai loro nonni, gli episodi di bullismo subiti, la delusione nei confronti degli adulti. In quei momenti si sono tutti avvicinati creando un “utero” capace di consolarli e hanno riconosciuto il fondo comune delle loro storie nella diversità che all’inizio tanto sembrava allontanarli. Alla fine sono stati proprio loro a voler dare l’immagine di una classe unita agli insegnanti e all’esterno: hanno pensato di realizzare un balletto tutti insieme e un video con delle scenette che si erano preparati da soli. Nel video poi hanno inserito anche le diverse nazioni rappresentate nella loro classe come tante identità che si sono incarnate e intrecciate all’interno del Cerchio magico.
Si è partiti dalle dinamiche interne della classe che rifiutava molte regole della scuola e stava facendo saltare l’angolo α degli insegnanti, poi con l’aiuto delle riflessioni e della teoria fatta nel gruppo e spesso anche singolarmente fuori dal Cerchio magico, i ragazzi hanno compreso la direzione da prendere e colto il valore del progetto e hanno iniziato a sviluppare l’angolo ϒ giocando e mettendo in pratica ciò che si erano riconosciuti per sé e nelle relazioni tra di loro, cambiando e approdando ad un nuovo equilibrio (angolo π). La bellezza dei ragazzi è stata quella di affidarsi e credere nel cambiamento, pur partendo da una situazione di partenza di sfiducia tra di loro e nei confronti degli insegnanti.
Intanto una collega di un’altra classe prima che viveva una situazione di disagio ci ha chiesto di fare qualche incontro nella sua classe e anche lì l’esperienza è riuscita ed è stata molto bella e profonda. Ringrazio Davide, Paola e Cindy per essere stati presenti agli incontri perché hanno facilitato con le loro testimonianze l’apertura delle docenti e degli alunni. Ho provato un’immensa gioia nel vedere i ragazzi accogliere e consolare le loro insegnanti che si sono messe in gioco e hanno superato la paura del giudizio e del perdere il loro ruolo. Quando si toccano queste corde veramente il cerchio diventa magico e la vita alimenta tutti. Anche quella classe è migliorata e i genitori hanno apprezzato il lavoro svolto.
“Cara Prof,
nel momento di disperazione è arrivata lei. E’ stata un po’ come una salvatrice, lei e il prof Raffaele insieme avete creato un posto dove potevamo essere noi stessi “Il Cerchio magico” e avete fatto di tutto pur di riunirci e nonostante le difficoltà ci siete riusciti. Volevamo solamente dirvi che questa lettera e il pensiero del regalo ci vengono dal cuore.
Siete due persone veramente speciali e persone come voi in giro, oggi come oggi, non si trovano più o forse ci sono ma nascoste dietro a delle maschere.
Noi alunni e i prof ci auguriamo il meglio per una coppia bellissima e ci scusiamo per tutte le volte che vi abbiamo fatto arrabbiare perché non avevamo capito il vero senso dell’amicizia e della vita ma grazie a voi abbiamo capito che non c’è una cosa più bella dell’amicizia”.
4 Commenti
NICOLETTA
Cari Sandra e Raffaele,
mi ha emozionato leggere il vostro posT;l'emozione mi viene dalla vostra generosità, dal lavoro svolto con questi ragazzi e dalla fiducia che voi avete avuto in loro e nel progetto.
sento che quest'anno abbiamo lavorato su diversi fronti per la scuola e lo abbiamo fatto perchè ci crediamo nei limiti della vecchia istituzione e nel nuovo che noi stiamo portando, un nuovo che sento sempre più vicino alla verità dei nostri alunni.
questo materno e paterno che voi esprimete è una forza vincente ed io ci auguro di poter proseguire su questa direzione sempre più numerosi.
vi voglio bene Nicoletta
Angelo
Questa è la scuola dove mi piace lavorare… tanto ho fatto e molto mi propongo di fare… è chiaro che col vostro esempio tutto diventa più semplice… e la scuola ha bisogno di tanti Raffaele/Sandra… saremo capaci di seguirvi e fare pure noi strada? Intanto vi faccio i miei complimenti… e avanti tutta!!!
betta fenu
Che bello leggere quste esperienze, qundo si semina bene, alla fine si raccoglie. Vi faccio i miei complimenti di tutto cuore. La scuola ha bisogno di persone e insegnanti come voi, promotori di salute vera.
I ragazzi questo lo colgono.
Vi stimo tanto, buon lavoro e Avanti Tutta!
Un abbraccio forte
Betta
Unknown
Cari Sandra e Raffaele,
potete ritenervi orgogliosi per il gran bel lavoro che avete svolto quest'anno. Mi ha molto commosso leggere e pubblicare il vostro articolo.
Siete due persone davvero dolci, generose e ricche. Credo che i tanti ragazzini che avete accompagnato non vi dimenticheranno mai. Siete stati una mamma e un papà per loro e questo non ha prezzo.
Vi ringrazio per aver lasciato una traccia importante del vostro percorso su questo Blog. Sento che sarà anche una traccia importante per il progetto "Nuova Specie".
Vi voglio bene,
Cindy