Bergamo, sabato 4 maggio 2013. PRIMO GRUPPO ALLA SALUTE BERGAMASCO DELL’ALSA LOMBARDIA.
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Registro Persone giuridiche n. 429
Prefettura di Foggia
PRIMO
GRUPPO ALLA SALUTE
BERGAMASCO
INAUGURAZIONE
DEL NUOVO “AVAMPOSTO”
DEL METODO ALLA SALUTE.
Il 4 maggio l’ALSA Lombardia ha inaugurato il nuovo “avamposto” del Metodo alla Salute, ovvero la città di Bergamo.
Alle
15:00 si è tenuto il primo Gruppo alla Salute bergamasco, presso una
sala messa a disposizione dal Nuovo Albergo Popolare, struttura nota sul
territorio per essere sede di diverse associazioni e cooperative che
portano avanti da anni progetti rivolti al disagio sociale.
15:00 si è tenuto il primo Gruppo alla Salute bergamasco, presso una
sala messa a disposizione dal Nuovo Albergo Popolare, struttura nota sul
territorio per essere sede di diverse associazioni e cooperative che
portano avanti da anni progetti rivolti al disagio sociale.
Era
da già da qualche mese che alcuni componenti dell’ALSA Lombardia
avvertivano il bisogno di portare il Metodo del Dr. Mariano Loiacono sul nostro territorio, cosa che è stata molto incoraggiata
durante il “Kairos lombardo”, occasione che nello scorso marzo ha, tra
le altre cose, visto Bergamo come terreno fertile in cui far germogliare
nuove iniziative e nuovi intrecci, far incrociare tra loro le diverse
realtà associative già esistenti, far nascere una rete che possa fornire
un sostegno al disagio e una risposta alla frammentazione di risorse.
da già da qualche mese che alcuni componenti dell’ALSA Lombardia
avvertivano il bisogno di portare il Metodo del Dr. Mariano Loiacono sul nostro territorio, cosa che è stata molto incoraggiata
durante il “Kairos lombardo”, occasione che nello scorso marzo ha, tra
le altre cose, visto Bergamo come terreno fertile in cui far germogliare
nuove iniziative e nuovi intrecci, far incrociare tra loro le diverse
realtà associative già esistenti, far nascere una rete che possa fornire
un sostegno al disagio e una risposta alla frammentazione di risorse.
La
sala sin da subito si è rivelata troppo piccola: i partecipanti erano
circa quaranta! Oltre ai “senior” delle sezioni Como e Milano, erano
presenti alcuni rappresentanti dell’associazione “piccoli passi per…”,
alcuni residenti presso la comunità dove lavora Paolo e altre persone
che hanno contattato l’associazione dopo il convegno di marzo, più amici
di amici informati tramite il passa-parola.
sala sin da subito si è rivelata troppo piccola: i partecipanti erano
circa quaranta! Oltre ai “senior” delle sezioni Como e Milano, erano
presenti alcuni rappresentanti dell’associazione “piccoli passi per…”,
alcuni residenti presso la comunità dove lavora Paolo e altre persone
che hanno contattato l’associazione dopo il convegno di marzo, più amici
di amici informati tramite il passa-parola.
Nelle intenzioni
avrebbe dovuto essere un gruppo di accoglienza, ovvero un gruppo più
teorico che prassico, al fine di dare ai nuovi alcuni strumenti
conoscitivi iniziali, in modo da poter intravvedere come alla base di
questo Metodo ci sia un diverso punto di vista sulla vita. Un esercizio
di consapevolezza corporea, mostratoci da L., ha offerto l’occasione per
introdurre l’importanza del codice analogico. In generale, si è
cercato di portare le persone a riconoscere come i contenuti teorici del Metodo siano già presenti in ognuno di noi, sebbene in forme
differenti. Sono state preziose le testimonianze di quanti di noi hanno
già attraversato diverse fasi del percorso, perché hanno mostrato “dal
vivo” come le parole, se arricchite dal codice biorganico delle
emozioni, attraverso correnti ascensionali, riescono ad andare in
profondità, acquisiscono nuova dignità, creando un fondo comune in cui
tanti possono riconoscersi. Nei fatti quindi, sarà stata la vicinanza dei corpi costretti dalle dimensioni della stanza o la sinergia delle
interazioni che sono andate ben oltre il codice simbolico, il gruppo si è
rivelato fin da subito un contesto uterino, in cui alcuni dei nuovi
partecipanti si sono sentiti liberi e sufficientemente accolti da poter
immergersi nelle proprie storie di vita.
avrebbe dovuto essere un gruppo di accoglienza, ovvero un gruppo più
teorico che prassico, al fine di dare ai nuovi alcuni strumenti
conoscitivi iniziali, in modo da poter intravvedere come alla base di
questo Metodo ci sia un diverso punto di vista sulla vita. Un esercizio
di consapevolezza corporea, mostratoci da L., ha offerto l’occasione per
introdurre l’importanza del codice analogico. In generale, si è
cercato di portare le persone a riconoscere come i contenuti teorici del Metodo siano già presenti in ognuno di noi, sebbene in forme
differenti. Sono state preziose le testimonianze di quanti di noi hanno
già attraversato diverse fasi del percorso, perché hanno mostrato “dal
vivo” come le parole, se arricchite dal codice biorganico delle
emozioni, attraverso correnti ascensionali, riescono ad andare in
profondità, acquisiscono nuova dignità, creando un fondo comune in cui
tanti possono riconoscersi. Nei fatti quindi, sarà stata la vicinanza dei corpi costretti dalle dimensioni della stanza o la sinergia delle
interazioni che sono andate ben oltre il codice simbolico, il gruppo si è
rivelato fin da subito un contesto uterino, in cui alcuni dei nuovi
partecipanti si sono sentiti liberi e sufficientemente accolti da poter
immergersi nelle proprie storie di vita.
Paolo e Chiara
2 Commenti
Oltreilmovimento Associazione Culturale
Grati per il vostro impegno, vi seguiamo con energia e amore.
Buon proseguimento.
Giuseppina e Primo
Oltreilmovimento Associazione Culturale
Grati per il vostro impegno, vi seguiamo con energia e amore.
Buon proseguimento.
Giuseppina e Primo