Senigallia (PU), 21 marzo 2013. TERZA FESTA NAZIONALE DELL’INSIEME FEMMINILE/MASCHILE.

Fondazione Nuova Specie ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono

Arriva la primavera e
la festeggiamo 
con la TERZA FESTA NAZIONALE DELL’INSIEME 
FEMMINILE/MASCHILE 


Le due giornate marchigiane si svolgono a Senigallia con il tema “dal tradimento alla finestra di Babich ”…
…e prima del convegno c’è stato il preparativo dell’accoglienza  nella mia casa delle donne che hanno partecipato al secondo progetto della “ finestra di Babich”… mi sono sentita onorata di averle da me !
Sono arrivate proprio tutte…Giovanna V., Pina P., Angela Q., Dina Q., Grazia P., Marta P., Lara P., Rosanna D., Titta L., Annamaria C., Stefania P., Marina M., Paola S…. con loro c’era anche il grande Gioele T.!
Anche se sembra che tutto sia pronto e a posto, più di una cosa intralcia la quotidianità, ad esempio la caldaia smette di funzionare e ancor peggio Giovanna passa la notte con problemi intestinali, ma si procede lo stesso e il primo giorno del convegno siamo pronte per la volta di Senigallia.
Ad accoglierci sono Angela C. e  Mila D. in questo spazio che è la chiesa dei Cancelli…mi sento inizialmente a disagio in questo luogo deputato alla sacralità religiosa, ma successivamente colgo la sacralità della vita delle persone che partecipano che è molto più importante del luogo.
Ad introdurre il convegno gli interventi del presidente dell’Associazione alla Salute Marche Silvio Boldrini e della vicepresidente Nicoletta Pennella, con i ringraziamenti iniziali per chi si è messo in gioco alla realizzazione dell’iniziativa.
Poi prende il via il vero convegno e le relatrici sono Giovanna Velluto, Pina Pitta e Grazia Pietroforte.
Giovanna ci da un po’ la cornice di tutto il senso del convegno e perché il femminile e il maschile  siano le forze motrici di un mondo che prevede un cambiamento molto profondo e non più una contrapposizione come troppo spesso sono state viste le due parti, bensì quanto in ognuno di noi, sia forte la possibilità di esprimere sia il femminile che il maschile a prescindere che siamo femmine o maschi.
Il pomeriggio del 20 chiude, per così dire, una parte che è stata molto toccata nell’edizione dello scorso anno, che trattava il tradimento nel senso più ampio del suo significato .
Grazie alla nuova chiave di lettura del dott. Mariano Loiacono e alle sue teorie anche il “tradimento” può essere letto con altri occhi. Allora interviene Pina con il suo scritto, che ci fa entrare nella sua storia di grande dolore, perché come dice  “la vita mi ha tradito consegnando alla morte uno dei miei figli”
E come si può competere con tale forza? Il lavoro è stato molto lungo, attraverso i vari passaggi dettati dall’applicazione delle griglie di lettura di Mariano, dalla sperimentazione diretta sulle immersioni regalateci da tante persone, la costanza di lavorarci, la possibilità di aprire la sperimentazione ad altri gruppi e ad altre regioni  fino a giungere alla seconda sperimentazione di un progetto come “la finestra di Babich”.
Grazia con la sua storia rappresenta molto bene il passaggio che avviene dal tradimento alla finestra di Babich e ce lo racconta, anche lei leggendo quello che è stata la sua vita di tradimenti molto antichi che l’hanno portata a ricercare bisogni molto profondi con esigenze molto maschili che non hanno mai trovato un buon femminile che l’accogliesse, quindi poter vivere un progetto in cui si è potuta anche far accogliere da altre donne e ha potuto accogliere lei stessa è stato un buon punto di vista.
Ci sono stati poi alcuni interventi tra cui quello di Sandra R. relativo al tentativo, non concluso, di iniziare anche all’interno dell’Ass. alla Salute Marche un lavoro di gruppo sulle tematiche del tradimento; quello di Michela G. che si è permessa di lavorare su punti importanti per la sua vita dopo l’applicazione di Mariano alla sua immersione sul tradimento e di Biagio e Rita, che viene invitata a partecipare alla prossima sperimentazione  del futuro progetto della finestra di Babich.
La prima parte del convegno si conclude…a domani.
IL PRIMO GIORNO 
DI
 PRIMAVERA

Il secondo giorno è il primo giorno di primavera, che ancora climaticamente non si fa del tutto vedere, la mattinata è coperta dalle nuvole.
Si riparte con i riconoscimenti alle relatrici del pomeriggio precedente da parte di Nicoletta P. e  la presentazione delle calle (simbolo dell’insieme femminile/maschile) realizzate dal laboratorio artigianale delle donne dell’Associazione alla Salute Marche che vengono offerte alle relatrici, a Barbara L. che con il suo lavoro all’interno del centro documentazione da sempre un grande contributo e a tutte le partecipanti dei due progetti “La finestra di Babich”.
La giornata del 21 è la “festa dell’insieme  Femminile – Maschile”  e il primo intervento ce lo da il contributo del presidente della Fondazione Nuova Speciedott. Mariano Loiacono che per prima cosa ci fa vedere come il pomeriggio precedente sia stato buono e ben riuscito ricordandoci di avere un atteggiamento popolare e non universitario rispetto alla buona o cattiva riuscita di ciò che proponiamo.
Mariano ci fa notare anche che i più giovani, in questo caso Marta e Gioele accompagnati da Lara, si sono impegnati per risolvere alcuni problemi tecnici che ci faranno godere anche della visione di video nel pomeriggio.
Come prima cosa Mariano ci ricorda che il 13 febbraio di quest’anno è stata riconosciuta, dal Ministero dell’Interno, la Fondazione Nuova Specie a livello nazionale
ciò significa essere istituzionalmente presente e fortifica così la possibilità di espressione e di intreccio tra le associazioni presenti sul territorio; da non confondere la Fondazione con il Metodo alla Salute, che sicuramente per molti di noi è stato il punto di partenza per portarci ad esprimere le nostre specificità. Il Metodo alla Salute resta comunque l’espressione fondamentale senza la quale si rimane solamente degli intellettuali e non ci mettiamo nella pratica, per così dire, negandoci la possibilità di far nascere cose nuove dentro di noi. 
La Fondazione riserva a sé le settimane intensive che prevedono la presenza del dott. Loiacono e i corsi di formazione.
Ancora Mariano ci fa vedere come la necessità oggi di un femminile più cresciuto potrà far crescere e accogliere il disagio che è sempre più dilagante e di come il femminile è fondamentale, parte integrante con un maschile che può danzare in tutti noi senza portarsi dentro la vecchia ottica della contrapposizione.

Giovanna Velluto viene invitata ad introdurre i progetti e il loro significato; con l’aiuto di Angela Quarticelli, Giovanna vuole dare un po’ la memoria storica delle origini dei progetti ricostruendo alcuni passaggi, primo tra tutti l’incontro con Vivette, una donna che frequentava il Metodo alla Salute e che scambiò sia con Giovanna e Angela una parte della sua vita…ma i tempi non erano ancora maturi e ognuna continuò per la sua strada. Poi arrivò la notizia della morte di Graziella Babich, che per un tempo frequentò il centro di Medicina Sociale di Foggia, ma nonostante i vari aiuti non riuscì a procedere fino a che si suicidò gettandosi dalla finestra della sua casa. In suo onore è stato dato il nome “la finestra di  Babich”, per ricordare una donna, che nonostante la grande voglia di vivere, ha dovuto sacrificare la sua vita perché non riusciva a esprimersi per come avrebbe voluto.
Le testimonianze di Dina Quarticelli, Angela Quarticelli e Nadia Tres ci hanno permesso, con la loro sentita descrizione di momenti condivisi con Graziella Babich, di conoscere un po’ meglio chi fosse Graziella.
Anche Mariano Loiacono ha voluto ricordare Graziella intitolandole un tema “la sconfitta di un femminile creativo ad opera del maschile” e ha dato testimonianza di come si sono intrecciate i momenti di vita con Graziella e la realtà di Trieste in cui lei viveva.
Si va a pranzo…grazie al lavoro delle volontarie dell’Ass. alla Salute Marche.
Alla ripresa viene dato spazio all’Associazione alla Salute Abruzzo che si presenta col suo nuovo direttivo. Riconfermata la presidenza di Maria Letizia Fanesi, che comunica che la quarta festa nazionale dell’insieme femminile-maschile verrà condotta dall’Ass. alla Salute Abruzzo.
Assistiamo poi alla proiezione di un video che ci porta dentro la storia della nascita … che emozione !
Marta chiama tutte le donne che hanno partecipato ai due progetti della finestra di Babich una per una foto vicino a lei e con Lara, attraverso l’utilizzo della homelife e la proiezione di un bellissimo video fatto di interviste alle partecipanti ai progetti, musica e tanto altro…teorizzano sugli aspetti fondamentali di scambio e di crescita dei progetti “la finestra di Babich”.
E’ stato molto bello vedere quanto lavoro e dedizione ci sia stato per dar vita a questo splendido video, pieno di una infinità di stimoli e di emozioni reali che ci riportano ad una vita di tante donne che si sono incontrate.
Molti sono i complimenti e i riconoscimenti a Marta e Lara per il loro video…
Michela ringrazia Giovanna con un dono per non essersi fermata al “tradimento” del primo Progetto; Valentina e Cristian regalano a Mariano una loro creazione in vetro e Mariano vuole donare a Lara e Marta un attestato di partecipazione al corso di epistemologia globale e dinamiche di vita che Mariano, dopo il suo trasloco dal centro, ha ritrovato intestato a Graziella Babich e mai ritirato.
Mariano conclude dicendo di essere felice di fare discendenza e quanto questo gruppo di donne abbiano ben lavorato insieme e lui abbia potuto lasciare altre persone che trasmettano le competenze per unire l’insieme femminile-maschile. Possono quindi nascere altre esperienze in varie regioni e confluire verso un progetto comune !
Il lavoro può continuare…  grazie a tutti


Torniamo a casa mia. Questa volta si unisce a noi anche Mariano per poter essere l’indomani al bilancio che terremo in mattinata che, devo dire, è stato un passaggio che mi ha donato una grande opportunità…ho potuto vivere un mio passaggio dal mio tradimento alla finestra di Babich grazie a Mariano, alle donne presenti e in modo molto particolare a Gioele che mi è stato molto vicino…


“chi non perdona gli altri 
distrugge il ponte nel punto in cui 
anche lui deve passare”    
(proverbio Africano)


Daniela Marcobelli
(le foto di questo post sono 
di 
Michele Vino)



1 Commento/i

  1. ALESSANDRA

    Cara daniela, grazie per l'interessante resoconto che mi ha aiutato con tutti i dettagli a sentirmi partecipe anche se in quei giorni non ci sono potuta essere. Come donna giovane mi state facendo sognare davvero in una nuova prospettiva buona per tutti. Mi piacerebbe vedere il video di Marta e Lara. Non lo potete mettere sul sito o trovare un'altra soluzione?
    Spero di partecipare il prossimo anno in Abruzzo.
    Alessandra

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