Bari, domenica 7 aprile 2013. UN ALTRO GRUPPO ALLA SALUTE IN TERRA BARESE.
Associazione alla Salute Bari
GRUPPO ALLA SALUTE
NELLA RICCA
TERRA BARESE.
Nonostante
il mattino nascente (quasi) e quindi il temuto assenteismo, domenica 7 aprile il Gruppo alla Salute di Bari era pronto per iniziare, proprio
come Rino che mentre era ai nastri di partenza con la sua bici in
qualche boschetto di Casamassima, ci ha dedicato un pensiero telefonico.
Special guest nel Gruppo di conduzione inizialmente costituito da Giusi
e Cristian, lei, Marina Mangiulli detta Maria Teresa Ruta.
il mattino nascente (quasi) e quindi il temuto assenteismo, domenica 7 aprile il Gruppo alla Salute di Bari era pronto per iniziare, proprio
come Rino che mentre era ai nastri di partenza con la sua bici in
qualche boschetto di Casamassima, ci ha dedicato un pensiero telefonico.
Special guest nel Gruppo di conduzione inizialmente costituito da Giusi
e Cristian, lei, Marina Mangiulli detta Maria Teresa Ruta.
A continuare la
fase dei pensieri è stata Rossella, esprimendo la sua rabbia nei
confronti della nonna che non comprende la “susta” (ovvero l’espressione
sempre uggiata e tediosa (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_apulo-barese)
di sua nipote. Pensiero che a sua volta ha suscitato in Mina il ricordo
di quando fin da adolescente la sua “susta” non veniva compresa e
accolta dalla sua famiglia, ma bensì giudicata. Molto toccante il
momento in cui la stessa Rossella, invece, ha dimostrato di essere
l’unica capace di accompagnare la Emanuela che faceva difficoltà nel
leggere una pagina del suo diario in cui esprimeva il suo affetto e la
sua simpatia nei confronti di tutti noi.
fase dei pensieri è stata Rossella, esprimendo la sua rabbia nei
confronti della nonna che non comprende la “susta” (ovvero l’espressione
sempre uggiata e tediosa (cfr. http://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_apulo-barese)
di sua nipote. Pensiero che a sua volta ha suscitato in Mina il ricordo
di quando fin da adolescente la sua “susta” non veniva compresa e
accolta dalla sua famiglia, ma bensì giudicata. Molto toccante il
momento in cui la stessa Rossella, invece, ha dimostrato di essere
l’unica capace di accompagnare la Emanuela che faceva difficoltà nel
leggere una pagina del suo diario in cui esprimeva il suo affetto e la
sua simpatia nei confronti di tutti noi.
In tutto questo
abbiamo potuto anche apprezzare il silenzio di Giovanni, il papà di
Emanuela, che nelle tante parole aveva probabilmente trovato una via di
fuga per lenire il suo dolore.
abbiamo potuto anche apprezzare il silenzio di Giovanni, il papà di
Emanuela, che nelle tante parole aveva probabilmente trovato una via di
fuga per lenire il suo dolore.
Il Gruppo, poi,
nel pieno non-rispetto delle quattro fasi, ha raccolto l’immersione di
Giovanna che, dopo la morte di suo marito, trova il rifiuto di sua
figlia. A fare eco a questa immersione c’è stato il vissuto di Giuseppe
A. che racconta il suo difficile rapporto con la madre soprattutto dopo
la morte del padre.
nel pieno non-rispetto delle quattro fasi, ha raccolto l’immersione di
Giovanna che, dopo la morte di suo marito, trova il rifiuto di sua
figlia. A fare eco a questa immersione c’è stato il vissuto di Giuseppe
A. che racconta il suo difficile rapporto con la madre soprattutto dopo
la morte del padre.
Non è mancato
qualche simpatico sketch come quello di Marco e delle persone che lo
hanno accompagnato a togliersi le scarpe e a danzare a piedi nudi per
superare la fobia dello sporco e del contatto diretto con la terra.
Anche Marco, come Rossella, ha dimostrato grande sensibilità chiamando
Maria a comunicare la sua tristezza.
qualche simpatico sketch come quello di Marco e delle persone che lo
hanno accompagnato a togliersi le scarpe e a danzare a piedi nudi per
superare la fobia dello sporco e del contatto diretto con la terra.
Anche Marco, come Rossella, ha dimostrato grande sensibilità chiamando
Maria a comunicare la sua tristezza.
Una tristezza
ed una rabbia ben celate e controllate da tante parole e da un corpo bloccato, abituato da ormai troppo tempo a tenere compresse le emozioni profonde. Il gruppo cerca di spingere Maria a tirar fuori questi vissuti
per aiutarla a liberarsene e ad alleggerire il carico che si porta
dentro. La dinamica si conclude con Enzo che con il suo corpo si fa
utero per accogliere Maria accompagnandola lentamente a risalire.
ed una rabbia ben celate e controllate da tante parole e da un corpo bloccato, abituato da ormai troppo tempo a tenere compresse le emozioni profonde. Il gruppo cerca di spingere Maria a tirar fuori questi vissuti
per aiutarla a liberarsene e ad alleggerire il carico che si porta
dentro. La dinamica si conclude con Enzo che con il suo corpo si fa
utero per accogliere Maria accompagnandola lentamente a risalire.
Infine l’ultimo
pensiero è proprio per Enzo ed è Floriana a dedicarglielo. Enzo è stato
il primo e il più solidale del gruppo di Casamassima ad approdare al Metodo alla Salute ed è tempo che inizi ad essere accolto anche lui dal momento che
si è sempre mostrato pronto ad accogliere ed aiutare gli altri.
pensiero è proprio per Enzo ed è Floriana a dedicarglielo. Enzo è stato
il primo e il più solidale del gruppo di Casamassima ad approdare al Metodo alla Salute ed è tempo che inizi ad essere accolto anche lui dal momento che
si è sempre mostrato pronto ad accogliere ed aiutare gli altri.
La mattinata si
conclude fra l’entusiasmo generale del Gruppo dove ognuno, sempre di
più, si sente accolto e partecipe di un comune cammino verso l’adultità.
conclude fra l’entusiasmo generale del Gruppo dove ognuno, sempre di
più, si sente accolto e partecipe di un comune cammino verso l’adultità.
Cristian
e
Giuseppe L.