Ordona, giovedì 22 novembre 2012 – lunedì 3 dicembre 2012. ESITI DEL PUNTO DI ASCOLTO ALL’I. C. “Don Bosco” di Ordona.

Presidente Dr. Mariano Loiacono
PUNTO D’ASCOLTO
AD ORDONA.
A SCUOLA
CON SABRINA.
CON SABRINA.
Giovedì 22 novembre nella nostra classe la V B della Scuola Primaria “Pier Giorgio Frassati” di Ordona abbiamo assistito ad un grande cambiamento in un bambino, nostro compagno di classe, che aveva dei problemi: non riusciva e mettersi in relazione con noi. Abbiamo fatto un “Punto di Ascolto” in classe e, dopo aver ascoltato varie immersioni, ad un certo punto, nel momento in cui una bambina parlava del suo papà e di una “ingiustizia subita”, questo bambino, ha messo fuori tutto il dolore che aveva in sé. Lui piangeva molto però non ci voleva dire il che cosa lo stesse tormentando. Se ne voleva andare fuori dalla classe. (è una cosa che fa spesso e la nostra maestra lo lascia uscire tanto sa che lui, appena qualcuno lo va a richiamare, se ne torna) Questa volta, però, la maestra lo ha bloccato modo che non potesse scappare e, mentre lo bloccava, lui gridava che non poteva parlare perché non si poteva fidare di nessuno. Era la sua grande verità!!! La maestra lo ha stretto forte e a sé fino a quando lui, continuando a piangere, se ne è andato a posto. Ha singhiozzato per una mezzoretta. Poco dopo, però, sembrava un’altra persona. Il giorno dopo è venuto a scuola ed entrato salutando tutti dicendo “Buon Giorno”! cosa che non faceva quasi mai e si è inserito tra i compagni senza problemi.
Michela M. – IV B anni 9
Sabato sera siamo andati a casa della maestra Sabrina, volete sapere chi? Io, Michela e Gabriele. Subito ci siamo accorti che non si respirava un clima molto sereno e allora qualcuno ha proposto di fare un “Punto di Ascolto” per capire che cosa era successo. Abbiamo chiamato il marito della maestra Sabrina, Franco, e Michela ha accettato di condurre sotto suggerimento della maestra Sabrina che ha iniziato a piangere. Michela ha fatto parlare prima Franco che ha detto spiegato le cose dal suo punto di vista e poi è intervenuta la nostra maestra dicendo che cosa non le piaceva del marito. Il momento della teoria fatta da Franco è stato importante perché lui ha detto che, come il nostro amico Antonio che era presente perché aveva passato tutto il pomeriggio a casa loro, lui fa molta difficoltà a parlare di sé e delle proprie emozioni. Quando lo fa ne ha paura e gli viene mal di testa perché le emozioni sue non le vive da tanto tempo. Ha parlato di una casetta dove si rifugiava per pensare e di cui ha ancora bisogno. Casetta che tutti dovremmo avere per riflettere e migliora il rapporto con noi stessi. Poi abbiamo stimolato Antonio a parlare ma ha iniziato a sudare e a muoversi in continuazione e a dire che non sapeva che dire. Alla fine ci siamo tutti abbracciati sul pavimento. La maestra Sabrina e Franco si sono baciati e io sono stata felice. La maestra ha detto che rispetterà suo marito quando se ne vuole andare nella sua casetta senza toglierli questa possibilità per le sue urgenze.
Ester P. – IV B anni 9
Ieri 3 dicembre 2012 sono arrivato un po’ in ritardo al “Punto di Ascolto” e non so che cosa sia successo prima ma, appena arrivato, ho capito che stavano parlando di un mio compagno di classe che fa difficoltà a fidarsi degli altri e a dire i suoi pensieri e le sue emozioni. Gli abbiamo detto che si doveva fidare anche degli altri perché si fida solo un po’ della nostra maestra Sabrina. Dopo c’è stato un altro bambino venuto con la sua mamma che non capiva perché suo figlio si mette le punte delle matite nelle orecchie. Un giorno si è persino messo nelle orecchie un pezzo di sedia, si è fatto così male che le sue orecchie sanguinavano. È seguita una dinamica in cui la nostra maestra sembrava una fatina in mezzo a tanti bimbi. Ha preso un astuccio con tanti colori e ha ripercorso con il bimbo le stesse cose che fa con le punte delle matite. Gli ha fatto persino scegliere il colore preferito! Quando il bimbo ha visto che la nostra maestra-conduttrice faceva sul serio, ha promesso che non lo avrebbe fatto mai più. Ogni giorno viene in classe nostra e contiamo i giorni per avere l’applauso di incoraggiamento e poi quello sonoro. Dopo il Punto di Ascolto si è concluso con la teoria ma io ero stanco e sono uscito a giocare perché c’era “nonna Rosa” che faceva giocare tutti i bambini!
Antonio P. – IV B anni 9