LETTERA DI MARIA CITTON,
VICE PRESIDENTE
DELL’ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE
– VENETO –
Egregio Presidente Nichi Vendola,
Sono Maria, sono nata e cresciuta nel Veneto dal 1986, sono una giovane donna sposata e mamma di due bambine, Eva e Gloria rispettivamente di 3 anni e di 22 mesi.
Provengo da una famiglia molto numerosa e molto legata alla cultura contadina e all’epistemologia religiosa.
La mia famiglia d’origine è sempre stata considerata molto in positivo dalla società nella quale siamo inseriti ed APPARENTEMENTE siamo un modello familiare d’esempio per tanti altri.
Nonostante gli apprezzamenti esterni, sentivo difficoltà e non mi sentivo accolta nella mia famiglia, nessuno se ne accorgeva o forse non riusciva a vedere. In realtà il mio star male non si esprimeva in modo palese, per molto tempo ho adottato la soluzione di starci comunque e fingere quello che non era anche adempiendo sempre al meglio i miei compiti e negandomi di esprimere il mio vero essere.
Ad incentivare questo mio limite ci sono state sicuramente anche l’educazione religiosa e scolastica/sociale nelle quali stavo crescendo. E’ così che per anni sono stata considerata una “brava ragazza”, sempre rispettosa, non davo fastidio a nessuno, sapevo sempre rendermi utile agli altri, subivo qualsiasi cosa perché non avevo il coraggio di oppormi. Avevo anche imparato a conviverci bene con queste soluzioni, tanto che quasi non mi accorgevo che le stavo vivendo e credevo che fosse tutto normale che la vita potesse esprimersi soltanto in queste modalità.
Quattro anni fa mi sono anche sposata e subito creata una mia famiglia, pensando di riuscire a fare e a dare molto di più di quello che io avevo ricevuto, spendendo un sacco di energie perché per dare agli altri ciò che te non hai mai ricevuto ti devi anche forzare ottenendo poi scarsi risultati. Mi sono accorta che comunque ciò che stavo trasmettendo era molto di quello che avevo vissuto e sperimentato per anni, sia il positivo ma anche gran parte di negativo.
Ad un certo punto ho iniziato a sentire, soprattutto con l’arrivo delle mie figlie che neanche in questo mio progetto riuscivo ad esprimermi per quello che sentivo veramente perché avevo paura di essere giudicata o considerata inadeguata.
Le mie figlie manifestavano già da così piccole segnali del loro star male, Eva con un iperattività ed una iper-prottettività nei miei confronti, Gloria con un chiusura forte nei confronti di tutto ciò che la circondava compresi i rapporti più forti.
Io non riuscivo più a trovare una modalità efficace per aiutarle a crescere in serenità.
E’ quindi da un anno che io mi ritengo molto fortunata perché ho conosciuto il Dr. Mariano Loiacono che con la sua unica saggezza e con il metodo operativo che ha sviluppato da molti anni mi ha allargato gli orizzonti. Mi ha accompagnata ad attraversare con semplicità e dedizione parti negative della mia vita, elaborandole e facendole diventare una risorsa dalle quali oggi posso attingere per vivere veramente con maggior pienezza la mia Vita. In questo periodo sto imparando a stare nelle situazioni anche difficili senza averne paura e senza nascondermi dietro a delle maschere.
Oggi mi sento orgogliosa di essere ciò che sono e mi permetto di esprimere le emozioni che mi appartengono. Ho iniziato a migliorare la mia vita e soprattutto le mie figlie stanno iniziando ad esprimersi per la loro specificità e non per gli imprinting esterni, a superare paure e negatività, a godere per le cose anche positive che le circondano. Ci stiamo aiutando a sciogliere quei nodi che ci tengono legati nel disagio da generazioni.
Voglio augurarLe di poter sperimentare la forza Vitale che ne viene dal percorso con il “Metodo Alla Salute” e La invito e incito vista la sua rappresentanza a dare valore e continuità a ciò che è nato nella regione Puglia di così profondo e importante per la storia della Vita.
Fiduciosa che Lei possa comprendere l’importanza di questo progetto e del valore acquisito dal lavoro svolto nel Centro di Medicina Sociale di Foggia (unico in Italia nonostante le tante tipologie di servizi presenti al Nord), Le chiedo di impegnarsi a trovare una soluzione perché tutto questo possa avere Continuità e Rilevanza.
Cordiali Saluti,
Romano d’Ezzelino (VC) 15/11/2012