NOVOLI (LE), lunedì 12 novembre 2012. LETTERA DI LUCIANA PERRONE, DOCENTE DI SCUOLA SUPERIORE, ALLA DR.SSA ELENA GENTILE.
EMERGENZA CMS DI FOGGIA.
ALLA Dr.ssa ELENA GENTILE.
All’Assessore del Welfare Regione Puglia
Dr.ssa Elena Gentile
Egregia Dottoressa,
chi le scrive è una persona che ha avuto l’occasione di conoscerla
personalmente in un incontro, tenutosi ad Alessano (Le), nella sede
dell’Adelfia, in qualita’ di genitore di un ragazzo, ospite di una delle
strutture della Cooperativa indicata.
Ricordo che la cosa che più mi colpì di lei è la sensibilità che
dimostrò nei confronti del sociale, l’attenzione fattiva verso quanti
sono nel disagio per migliorarne condizioni e strumenti.
Da pochi mesi, pur essendo una pugliese, e, ancora peggio, pur avendo
tentato diverse vie per risolvere il problema di mio figlio, ho
conosciuto il Metodo alla Salute, ideato dal dott. Mariano Loiacono,
psichiatra e psicoterapeuta, che opera nel Centro di Medicina Sociale c/o l’istituzione pubblica degli OO.RR.di Foggia.
Ai primi di settembre,
però, su comunicazione diretta del Dr Loiacono, ho appreso che il
Centro chiuderà a marzo, causa pensionamento dello stesso e – a conferma
della notizia – sulla sua scrivania troverà la lettera che il dr.
Loiacono le ha inviato il 5 settembre per informarla sull’emergenza.
Premetto che sono laureata in Filosofia e quanto ho sentito, visto,
vissuto e valutato al Centro sia per l’approccio epistemologico che per i
risultati nell’affrontare il disagio in tutte le sue fenomenologie, è
un metodo che offre una teoria-prassi, i cui meccanismi sono evinti
dalla vita stessa.
Ho appreso da poco che
lei è una foggiana, nativa di Cerignola e, considerato il suo impegno
profuso nel ricercare percorsi e strumenti sempre più idonei per il
recupero dei “disagiati”, mi chiedo come non abbia avvertito la
curiosità di fare una visita c/o il Centro di Foggia, che opera dal
lontano 1977 e che ha prodotto tanti risultati.
Le basti considerare
quante associazioni sono sorte nelle diverse regioni d’Italia in cui
operano i Gruppi alla Salute, condotti da volontari, che dopo aver
risolto il loro personale disagio ed essersi formati, aiutano altre
persone a risolverlo.
Sa bene – e le
statistiche lo attestano – quanto il disagio nelle sue varie
fenomenologie sia diffuso e per esperienza personale (essendo una
docente di Scuola Superiore) registro che, anno dopo anno, continua ad
aumentare.
Sono a conoscenza che più volte
il Dr. Loiacono ha chiesto per iscritto al Presidente della Regione Puglia un intervento nei confronti del Centro, ma come risposta c’è
stato sempre e soltanto il silenzio. Le sembra congruo tale
atteggiamento in chi si è sempre proposto e si propone agli occhi
dell’opinione pubblica quale persona sensibile verso ogni tipo di
disagio? Ci si rende conto che la mancata risposta a tali richieste sia
stata sempre e soltanto “uno sbattere la porta in faccia” a migliaia e
migliaia di persone, a tante famiglie, che, seppure di differente
estrazione sociale o di differente credo politico, avrebbero bisogno –
considerato il momento contingente – di segni tangibili, di
comportamenti adeguati e non solo parole per decidere quale candidato
sia meritevole di vincere le elezioni?
E’
la “vox populi” che parla e che chiede almeno una maggiore
considerazione. Si chiede solo di essere “visti” – come sostiene il
Metodo – cioè di essere ascoltati nei nostri bisogni.
Ribadisco che
l’ascolto verso l’altro – punto di forza del Metodo e dei Gruppi alla
Salute – è anche il punto di forza di ogni democrazia che si rispetti e
faccia il bene del Paese.
Confidando in lei e
nella sua sensibilità di cogliere il problema in tutti i suoi risvolti,
attendo con fiducia una risposta, che perlomeno ci indichi la via,
affinché il Centro non venga chiuso e con esso sia preclusa a tante
centinaia di famiglie anche la possibilità di “sperimentare” un percorso
alla salute.
La prego, non ci deluda!!!
Cordialmente,