Foggia, mercoledì 19 dicembre 2012. LETTERA DI CONGEDO DEL DR. MARIANO LOIACONO. Ultimo Natale al Centro di Medicina Sociale di Foggia.
ULTIMO NATALE
AL CENTRO DI MEDICINA SOCIALE
Lettera di congedo indirizzata alle
Persone in Trattamento e
a quelle di buona volontà.
Carissime/i,
dopo 36 anni, è prossimo il mio congedo dal Centro. Pur pensionandomi il 1 marzo p.v., il 2 gennaio p.v. avrei dovuto, e voluto, prendere almeno una piccola parte dei quasi 100 giorni di ferie di cui non ho potuto godere gli anni precedenti per motivi di servizio. Purtroppo, il Direttore Generale dell’Azienda mi ha chiesto oggi di rimandare le ferie fino all’espletamento dell’avviso pubblico per il dirigente medico (14 gennaio 2013), al fine di evitare la chiusura del Centro.
Intendo, comunque, sin da ora congedarmi da voi e dal Centro, cominciando col dirvi cosa lascio e cosa consegno a ognuno di voi:
* Lascio un Servizio Pubblico, messo su in tutti questi anni, che si interessa ufficialmente di “disagio diffuso”, l’unico a livello nazionale ed internazionale;
* Lascio una metodologia innovativa, il “metodo alla salute”, sperimentata e verificata in tanti anni di impegno generoso. Ora che le altre metodologie tradizionali segnano il passo, emerge ancora di più la sua straordinaria particolarità nel panorama nazionale e internazionale;
* Lascio un modello inedito di integrazione tra ospedale e territorio, tra pubblico e privato, tra operatori e volontari, tra ruoli e funzioni legati all’economia e ruoli e funzioni legati al piacere di vivere la propria e l’altrui umanità;
* Lascio una rete nazionale di varie Associazioni regionali onlus che adottano il metodo alla salute nei propri territori e partecipano a momenti comuni di formazione e iniziative sperimentali;
* Lascio, nel territorio della Provincia di Foggia, tre associazioni che si caricano dell’accoglienza ordinaria delle persone in trattamento provenienti da fuori regione, del Centro Documentazione Nuova Specie (archivio storico “audio-video-foto”, atti integrali, pubblicazioni), della sperimentazione di intervento intensivo in situazioni di frantumazione psicotica;
* Lascio una rivista trimestrale “Limax”, un sito www.nuovaspecie.com, un blog www.metodoallasalute.blogspot.com;
* Lascio un considerevole numero di individui di ogni età, coppie, famiglie formate al “metodo alla salute” e in grado di far da conduttori per sé e per altri nei propri territori regionali;
* Lascio il problema ancora aperto della chiusura del Centro e di una progettualità istituzionale pubblica integrata con la Fondazione Nuova Specie onlus;
* Lascio una scarsa-assente sensibilità politico-istituzionale, locale-provinciale-regionale-nazionale, riguardo le sorti del “metodo alla salute”, sottovalutandone l’innovazione per la salute globale e l’indotto che produce per vari livelli ed esigenze;
* Lascio le difficoltà che ci saranno, tra tutte le persone afferenti al “metodo alla salute”, a collaborare, integrarsi, crescere, continuare a sognare concretamente, mantenere una prospettiva metastorica.
Mi congedo, comunque da voi, con uno sguardo in avanti che mi dà speranza:
* Spero di continuare a stare in salute, nonostante i miei imminenti 65 anni;
* Spero di potermi prendere più tempo per me e per approfondire la teoria globale-quadrimensionale;
* Spero che a breve, dopo quasi due anni di iter burocratici, la Fondazione Nuova Specie (onlus dal 24 giugno 2012) riceva il decreto di riconoscimento ministeriale;
* Spero di poter visitare le varie “cappelle” regionali per corsi di formazione, settimane intensive, aperture di credito e di iniziative ispirate al “metodo alla salute” e alla epistemologia globale;
* Spero di poter seminare diffusamente nuove prospettive nelle relazioni ordinarie e nelle varie istituzioni, la cui dismaturità e frantumazione genera e mantiene il “disagio diffuso” e la sofferenza crescente di questo terzo millennio;
* Spero di trovare una “stalla” in cui collocare la Fondazione Nuova Specie e le attività rigenerative e formative che intendo continuare a portare avanti;
* Spero che continuiate a seguire lo sviluppo e le vicissitudini di questa nuova fase della mia vita; spero che continuiamo a volerci bene, a sognare insieme ancora per molto tempo, a desiderare di incontrarci e operare per le prospettive di nuova specie.
Auguro a ognuno di voi di nascere quest’anno, lasciando ciò che ormai è concluso nella propria vita, e sperando in ciò che è solo intravisto ma che richiede pazienza, costanza e amore per farsi vedere nella sua pienezza.
Foggia 20 dicembre 2012
Mariano Loiacono
32 Commenti
Victoria
Caro Mariano, mi sono commossa a leggere la tua lettera di congedo, il centro lo sento anche un po' mio, nonostante che sono arrivata da così poco tempo. Non so come fai a essere sempre così attivo e presente nella vita di tutti noi, sappi che ti ammiro molto per questo! Sicuramente hai un canale diretto con la metastoria, dove noi ancora siamo un po' intasati… Ogni volta vedo attraverso il tuo esempio che è importante immergersi ed affidarsi alla vita, bella o brutta che sia e a vederla così tutto mi fa meno paura!
Auguro a te e famiglia buone feste e spero che ti prendi un po' di giorni di vacanza, almeno fino all'epifania.
Un abbraccio grande, forte e affettuoso
Victoria
Pina
Caro Dott. Mariano,
mi è dispiaciuto tanto non aver potuto partecipare ai festeggiamenti per il suo pensionamento…le sono vicina in questo momento di cambiamento, ma, come lei stesso ci insegna, il cambiamento è vita e quindi ben venga ogni trasformazione, sicuramente la porterà a qualcosa di nuovo e di più maturo. Il suo nome, sono sicura, passerà alla storia… come si fa a non riconoscere il grande contributo che lei ha dato all’epistemologia medica psichiatrica tradizionale, dimostrandone i limiti in cui si imbatte al giorno d’oggi?! La dimostrazione scientifica del suo operato sta nei risultati tangibili che quasi sembrano miracoli e nell’ immensa gratitudine che ognuno di noi prova nei suoi riguardi per averci fatto approdare ad un “altro punto di vista” con cui affrontare il disagio nostro personale e delle nostre famiglie, sostituendo così la disperazione con la speranza. Devo confessarle che è con un po’ di esitazione che mi accingo a scriverle, è riuscito per bene, durante i corsi, a mettermi in subbuglio col suo sarcasmo provocatorio, ha messo il dito su tutte le mie piaghe, non gliene è sfuggita proprio nessuna! In certi momenti è stato molto “antipatico” e mi ha fatta incazzare, infatti nel diario di bordo ho voluto un po’ provocarla… ma è pur vero che lei, socraticamente, ci fa partorire le nostre verità, e se non si giunge al culmine del dolore non può nascere una nuova vita…
Con la speranza di avere in futuro tantissime occasioni di incontrarci, le auguro davvero un 2013 di rinascita, sia nella sua storia personale perché viva la pensione non come un punto di arrivo ma di partenza ed anche in quella professionale affinché si realizzi il suo e nostro sogno del villaggio quadrimensionale.
Pina L.
Amelia Cileo
è vero Mariano … ci vorrà tanto amore. pazienza, perserveranza e costanza perchè ciò che nascerà in ogni nostro cuore e vita si relizzi nella sua pienezza… ma la cosa importante è che ci si avvi nel cuore della nostra profondità e tu ci hai accompagnati con grande amore, costanza e pazienza ad avvicinarci…alle soglie …ora tocca a noi!!!!! buon anno Nuovo Mariano e tanti tanti bacini
Amelia
Chiara
Caro Mariano, ti penso molto, mi vengono in mente tra le lacrime le tappe della tua vita, il coraggio che il colore di ogni scatola rappresenta, l'amore, lo sguardo rivolto sempre oltre, il dolore che come il metallo si trasforma in nuova vita, il tuo fuoco che trasmuta, cosa significa vivere ancorati al proprio albero maestro. Ho sentito anche tanta sofferenza, mi è arrivato in profondità il tuo dolore, in passato invece non l'avevo mai sentito così tanto, forse perchè infantilmente si è concentrati solo sul proprio, e si crede che se sei arrivato fin qui è perchè avevi una marcia in più, qualcosa che a noi non dato di avere e che possiamo solo succhiare da te, come sanguissughe. Vorrei chiederti scusa per non aver colto prima d'ora in profondità la sofferenza che oggi ci permette di godere di questa immensa miniera d'oro. Per questo sono stata immensamente felice di aver avuto la possibilità di contribuire al rito, l'ho vissuto in maniera profonda, mentre ti guardavo negli occhi attraverso il rosso della fiamma vedevo il riflesso di tutta la tua vita, la tua scintilla, il nero e il rosso del tuo fuoco.
Spero che in questa fase di passaggio tu senta l'energia delle persone che ti stanno vicine, così come te l'hanno fatto vedere in questo natale, tre giorni per me memorabili.
Ti lascio con una fotografia che ho impressa dentro, quel raggio di sole che cadeva come una goccia nel mezzo del mare, illuminando un un cerchio di blu, che vedevamo l'altro ieri dall'alto dell'eremo di Pulsano.
GRAZIE, Mariano.
Ti abbraccio con tutta l'anima.
Chiara.
Patrizia R.
Caro Marino,
auguri per il pensionamento. Non vai in pensione, vai in SUPERVISIONE E QUINTA DIMENSIONE. Con affetto
Patrizia R.
Patrizia
Caro dottore, adesso è tutta un'altra vita, dopo aver conosciuto un altro punto di vista. Ti auguro di ottenere tutte le gratificazioni che ti meriti, che ti sei guadagnato in una vita di umiltà, di saggezza e di umanità. Anche se non avrai riconoscimenti dai potenti, li hai ndagli esseri umani, così importanti per te.
Ti abbraccio forte
Patrizia
Giuseppe
Caro Mariano,
ti auguro di lasciare andare, a partire da domani, la tristezza che ho colto tra le righe della tua lettera r conservare l'entusiasmo, l'energia e la costanza per la Fondazione. Sono convinto che ti potrà dare quelle soddisfazioni e quei traguardi a cui aneli. Ti voglio bene
Giuseppe
ANTONIO
Carissimo Mariano auguri di tutto cuore. In questi giorni ti ho pensato tantissimo. Si in occasione del Natale ma anche in occasione del suo pensionamento per modo di dire. So che in cose nelle quali hai creduto e hai portato avanti in questi anni importanti, non si va mai in pensione. Non si può. E' la vita che germogliata in noi , non ce lo permette. Va in pensione solo chi vuole andare. So che nel tuo cuore questa parola non esiste. Ti acompagno come posso.. sempre con la mia stima, amicizia e sopratttutto preghiera.
a presto
tuo
Antonio
VALENTINA
Carissimo Mariano,
in questo giorno di Natale per te così importante ho pensato di mandarti alcune immagini significative del primo matrimonio di nuova specie celebrato da te proprio quest'anno.
Questo mi fà capire come tu "ormai" stai approdando sempre più a diventare un uomo molteplice, che non è più solo psichiatra o fondatore del metodo alla salute ma sta diventando e sempre di più un uomo di nuova specie.
In quest'ultimo anno ho visto sempre di più un Mariano che esprime molte più parti che si sente molto più a suo agio nel proprio corpo e sta riuscendo a fare festa anche nei momenti difficili.
Penso che tu già da un pò sentivi che la tua storia al CMS stava volgendo al termine per lasciare posto a tutte le altre facce del progetto di nuova specie che si stanno rivelando come rizomi della radice madre. Ancora questi rizomi sono nascosti e non si vedono chiaramente oscurati ancora dal vecchio che finora ha preso la maggior parte del posto.
Potato l'albero più grosso, anche le piante più piccole potranno avere più luce e crescere in maniera più armonica.
Penso anche che lottare per un istituzione storica come il CMS sia giusto e doveroso riconoscendoli il valore inestimabile che ha avuto finora e che anche concedersi la tristezza per la fine di un'esperienza così lunga e di grande valore sa una parte del tutto che va vissuta in questo momento. Ma allo stesso tempo sento che tu non abbia perso di vista il piede in movimento che sta portando spinte metastoriche nuove e sento che tu già ti stai preparando ad accoglierle.
Tutto questo fà di te un uomo di nuova specie.
Oggi i festeggiamenti per il tuo pensionamento segnano il trapasso ad una nuova fase ancora più importante per te e per tutti noi che ci crediamo me compresa.
Ti voglio bene, un abbraccio e un bacio,
Valentina
Anonimo
Caro Mariano,
lascerai fisicamente il Centro, ma nulla di quanto tu hai fatto "tesoro inestimabile" andrà disperso.
Sento che tutto rimarrà e andrà oltre…
Ti ringrazio per quanto hai donato e donerai ancora a me e alla mia famiglia.
Ti auguro di poter realizzare tutti i Tuoi sogni, di vivere un tempo per gustare i frutti della tua instancabilità, di quel grande Amore e rispetto che hai per la Vita.
Ti voglio bene!
Angela
Anonimo
caro Mariano in questi giorni in cui celebri il tuo ultimo Natale in servizio al CMS voglio scriverti anch'io due righe.
Come al solito faccio fatica.
Tu mi hai accompagnata e mi accompagni ancora a vivere "la fede", nel modo più intero, ad avere la certezza che al di la del tunnel c'è quella luce che cerchiamo e che non ancora vediamo.
La luce che tu ci hai insegnato a recuperare e che trasmettiamo a chi ci avvicina è un valore che condiviso non può che crescere e moltiplicarsi.
caro Mariano, ti voglio bene
Ornella Dubbioso
CRISTIAN
Caro Mariano, tu sei molto lungimirante in quello che dici e in quello che fai, mi sento di dirti che non ti devi preoccupare se il centro chiude o che tu vai in pensione o che non ci riconoscono il metodo,perche tu sei già una istituzione cioè che hai costituito. Credo che sia ora che tu molli le redini tue storiche e che ne prendi altre senza fare piu quella fatica che hai fatto fin oggi.
Io come persona fino ad oggi non ho fatto molto, mi sono coinvolto poco con te e con l associazione, e non so se mi coinvolgerò in avanti, ma so di certo,lo sento forte,e ha
fatto parte di me sin da giovanissimo la forza dell evoluzione che circonda me e buona parte delle persone,quindi il mio GLOBALE MASSIMO è proprio la crescita e non si può crescere da soli, ma quello che ci vuole è l'attesa per essere meno sensibili di come sono fatto io,allora potrò esprimermi come io so.
Sai voglio raccontarti questa cosa, praticamente io sono stato a casa dei miei genitori fino a 28 anni, il sabato pomeriggio me ne stavo a casa e la domenica uguale ed era il momento che mia mamma faceva la pasta fresca con il mattarello;sai per farla c'è un procedimento particolare e un buon utilizzo delle mani.
A 29 anni vado a convivere con Valentina e sai che a volte ci si sperimenta con il cibo.
Che facciamo da mangiare? perche non facciamo le tagliatelle ?
ma chi le fa?
Ho deciso di farle io, e devo dire che mi sono venute bene,e oggi continuo a fale e mi ci diverto.
Dico questo perché in famiglia si assorbe il negativo e il positivo. Ma dico anche che guardando si impara, si deve trovare solo il momento giusto per potere agire e lì non si sfugge.
Voglio concludere dicendoti che secondo me non perdi, ma perdi solo cose che non vanno più.
Si perde il faro che è Foggia ma si attiveranno tanti altri fari perché tante persone hanno visto come si fanno le tagliatelle e di lì non si può sfuggire.
Ora mi rimane di augurarti una nascita più serena
Ti sono vicino
Cristian
paride galavotti
Ciao Caro Mariano, le tue parole sono piene di speranza per tutti noi. Io penso che il progetto nuova specie continuerà a farsi strada a dispetto delle istituzioni e delle difficoltà. Ti auguro di godere dell'enorme lavoro che hai svolto in questi anni che ha portato luce dove c'erano solo tenebre. Tu e solo tu hai sempre creduto negli ultimi veramente e non solo come professione di una compassione istituzionalereligiosa, per questo e anche oer molto altro, voglio augurare a te che questo natale sia un'altra rinascita. Grazie, buone feste, Paride.
Renato
Caro Mariano,
ho letto la tua lettera di congedo nella quale si sentono giustamente il tuo orgoglio e la consapevolezza di ciò che sei riuscito a creare dal nulla in tutti questi anni, ma anche la tua sofferenza e l’amarezza nel constatare come ancora una volta l’istituzione a cui tu hai dato così tanto ti deluda lasciando senza risposte te e tutti noi, lasciando un vuoto che dopo il tuo pensionamento non si sa se sarà colmato.
Sento anche però la tua forza di combattente che, nonostante l’ennesima delusione, si rialza e va avanti cercando nuove strade per sè e per tutti noi.
Credo che questo Avvento sia il preludio per te di una nuova nascita, di un parto travagliato e sofferto che porterà ad un Mariano nuovo, anche se mi pare che questo Natale per te assomigli di più ad una Pesach, ad un Passaggio pasquale in cui fai morire cose vecchie per dare spazio a qualcosa di nuovo… che è ciò che auguri a tutti noi concludendo la tua lettera.
Voglio cogliere e fare mie le tue parole finali e regalarle come stimolo alle persone che incontrerò in questi giorni di festa e perciò ti ringrazio molto anche di questo augurio…
Ecco, volevo semplicemente dirti questo, ringraziarti e dirti che io e la mia famiglia ti siamo vicini anche se non lo saremo fisicamente, che ci siamo se ci saranno nuove iniziative per sostenere il Centro ed augurarti un “buon passaggio” facendoti cullare dal calore delle persone di tutta Italia che sono venute per festeggiarti.
Ti abbracciamo tutti fortemente.
Ti voglio bene,
Renato
betta fenu
Caro Mariano,
ti sono vicina, le tue parole mi colpiscono sempre.
Spero e voglio aiutarti a far crescere la nuova "stalla", sono sicura che nasceranno progetti di rigerazione vera.
Ti voglio bene sei sempre un grande esempio.
Anonimo
Caro Maestro Mariano,
voglio provare a scrivere qualcosa, mettendo insieme i miei infiniti e confusi pensieri.
Parto dalla famosa (per me) dinamica con Salvatore Vita, perché da quel momento ho capito che cosa fa la differenza fra te e noi.
La sofferenza che hai provato (e ancora provi) nella tua vita, tu non l’hai accettata, non hai trovato civile che un essere umano dovesse subire delle ingiustizie solo perché non corrispondeva ad un modello stabilito poi da chi?, da cosa?
Tenacemente e con infinito amore per la vita e per tutti gli esseri viventi, hai iniziato il lunghissimo e difficilissimo cammino che ti ha portato ad essere il PADRE e la MADRE di te stesso e di questo popolo che cerca di andare VERSO UNA NUOVA SPECIE.
Sei partito dal sentirti un nulla e, nonostante quello che oggi sei, ancora fai i bilanci fino alle 4 del mattino perché ognuno di noi ha lo stesso valore per te e, secondo me, questo è cio’ che fa la differenza fondamentale fra te e noi.
Quando, grazie a te, cominciamo a capire che abbiamo un valore, a sentirci un territorio, essendo una cosa che a molti di noi è mancata, cominciamo a difenderlo con le unghie e i denti e vediamo nell’altro il nemico e non un altro essere umano, uguale nella diversità, che ha il nostro stesso diritto.
Alcuni di noi ti augurano di imparare a FARE FESTA, ma io credo che tu riuscirai a farlo nel momento in cui noi saremo un vero popolo di persone uguali nella diversità, nel momento in cui un Mariano si laurea e il padre gli regala il fonendoscopio, dicendogli che è orgoglioso di lui………….
Caro GRANDE MAESTRO, mi impegno un giorno alla volta, a vedere nell’altro, un’altra Lucia, con le stesse difficoltà e gli stessi bisogni.
Ti abbraccio con amore, Lucia Tamb
Daniela M.
Caro Mariano
la tua pazienza, costanza e dedizione ci ha molto accompagnati in questi anni di conoscenza.
Voglio prendere questi tuoi insegnamenti e portarli dentro di me.
Ti auguro un nuovo momento più tuo e mi voglio impegnare ad esserci per la crescita di una nuova "stalla" per questo progetto grande che sento molto vicino alla mia vita ! Ti voglio bene Daniela
NADIA
Caro Mariano,
la tua lettera di dimissioni mi ha smosso molte emozioni.
Sento il dolore e la delusione di dovere-volere lasciare una terra conquistata con tanta fatica, dove per tanti anni hai lavorato e seminato con tanta pazienza e amore alla luce di un'epistemologia globale.
Grazie al tuo intuito e amore per la vita, da quando ti ho conosciuto ho potuto trovare un'oasi dove ricontattarmi con la mia profondità e attingere a una sorgente d'acqua viva.
In questi anni di accompagnamento mi hai aiutato a riprendere fiducia in me stessa e nella metastoria.
Mi hai dato strumenti per scavare e trovare l'acqua del mio pozzo, imparando a stare nella storia condividendo relazioni più profonde e vitali con i miei famigliari e con le tante persone che ho incontrato in questi anni attraverso il metodo alla salute.
Sento che la metastoria ci sta spingendo a uscire, a cercare e visitare nuove terre per incontrarci e fare nascere prospettive di Nuova Specie.
Non ci è facile lasciare quello che già conosciamo e abbiamo conquistato con tanti sacrifici, però oggi sento che la vita mi sta spingendo a non avere paura di perdere qualcosa di veccchio per fare entrare il nuovo.
Sento che devo-posso crescere ancora su tante mie parti bloccate, ma voglio e desidero continuare a impegnarmi a operare con amore per un progetto di Nuova Specie.
Ringrazio la vita-metastoria per averci fatto incontrare, ti auguro di cogliere questo cambiamento anche per prenderti cura di te e di gustare l'amore delle tante persone che ti vogliono bene.
Un abbraccio e un bacio.
Ti voglio bene.
Nadia
Unknown
Caro Mariano,
la mia commozione è stata tanta nel pubblicare la lettera che hai scritto.
Sei una persona armonica e ricca che ha dato e dà molto a tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarti.
Ti auguro anch'io tanta salute per questa nuova fase che si apre con il tuo pensionamento al quale saggiamente ti stai preparando da qualche tempo a questa parte.
Ti auguro di dedicare tempo alla tua persona che è preziosa e che mi/ci è tanto cara. Ti auguro di goderti il tuo tempo e di gioire per tutto ciò che hai già creato e che ancora creerai. Ti auguro anche un pochino di meritato "ozio".
In questa nuova fase ci sono tanti aspiranti globnauti che vogliono iniziare/continuare ad impegnarsi per il Progetto. Sento di far parte di loro; sappi perciò che puoi continuare a contare su di me!
Hasta la Victoria siempre, nella buona e nella cattiva sorte.
Ti voglio bene.
Ci vediamo domenica,
Cindy
Eka
… non di solo mura può vivere la metastoria di un uomo… anzi anzi… esse possono essere una placenta… di un parto pluriregionale… bisognoso di partire forse proprio così.
Ti penso… e tanto.
Con com-mozione,
Eka
serena
Quello che lasci è una fase della tua vita, per andare incontro a nuovo inedito e a un Mariano arricchito da tante esperienze, anche molto difficili.
Il resto non lo lasci, ce lo doni. Dono sei stato per la mia vita e per moltissime altre, nessuno saprà mai quante.
Ti mando carezze sulla testa.
Angelo
Caro Mariano,
questa tua lettera merita ben altri lettori a parte noi che quotidianamente usufruiamo del Metodo alla Salute che hai ideato e progettato con pazienza certosina e validato continuamente con i fenomeni vivi a partire dalla tua vita. E’ una lettera che dovrebbe essere letta e valorizzata, per l’alto valore umano e professionale, sperimentale e scientifico, da chi dirige la cosa pubblica a partire dal Presidente della Repubblica a scalare sino all’ultimo dei responsabili della sanità locale. Il fatto che i Lor Signori stanno ancora ‘fuori scena’ li rende ancor più miseri di fronte alla quantità e qualità d’interventi prodotti grazie al Metodo alla Salute. Tu per noi che ti conosciamo rimani la nostra ‘Stella Polare’ ed insieme a Salvatore ti ringraziamo d’esistere. Con stima ed affetto!!!
Lina e Angelo Vita
Sabrina
Caro Mariano, per te lasciare il Centro è solo una opportunità di volare più alto per realizzare, insieme a noi, un Progetto Nuova Specie ancora più concreto. In questo passaggio ci siamo anche noi amanti sognatori di una nuova opportunità per la vita. Ti ringrazio per tutto ciò che fai per me, per noi tutti. Sabrina
Gabriella N.
Caro Mariano,
sentire il dolore che stai vivendo nell'attraversare questo passaggio mi commuove … ti auguro tempo per esplorare tutte le strade che fino ad oggi ti sei precluso, per dedicarti a tutte quelle pubblicazioni che da tanto desideri riprendere e che tutti noi attendiamo, tempo per godere gli affetti familiari e tutte le molteplici relazioni che hai intrecciato senza sentirti sempre in dovere di essere tu attivo, tempo per osservare e contemplare … il patrimonio che ci hai donato in questi anni è grande e non ti ringrazieremo mai abbastanza, a noi saperlo conservare e trasmettere.
Ti voglio bene
Margherita
Caro Mariano,
Ho letto stamattina la tua lettera di congedo dal Centro di Medicina Sociale di Foggia. Ho provato un sentimento misto di dispiacere e commozione per ciò che stai lasciando, ma sento anche una forza evolutiva nuova che sta crescendo in te per le scelte che devi/vuoi fare, e che riecheggia in tante tante persone che ti hanno conosciuto e che grazie anche a te sono rinate o stanno rinascendo e sono ora al tuo fianco!
Nella mia semplicità mi sento una di queste e oltre a ringraziarti tanto per tutto ciò che mi hai dato vorrei dirti che mi sto impegnando e mi impegnerò nel mio piccolo a partecipare più attivamente al progetto “Nuova Specie” .
In particolare in questo periodo sto promuovendo moltissimo il corso che si terrà in Veneto, sia tra amici e conoscenti, sia nelle istituzioni del mio territorio e di mia conoscenza.
Sento che per me, ma anche per l’Associazione alla Salute Veneto, è il momento di lanciarsi al di fuori della nostra realtà circoscritta e di affrontare a testa alta il mondo esterno, che qui in Veneto è molto difficile e diffidente, ma è una sfida ancora più bella perché ci spinge ancor di più a far uscire la nostra specificità.
Margherita
Isaia
Caro mariano ho letto la tua lettera di comunicazioni del tuo prosimo congedo,sento-cerco -voglio esserti vicino come anche tu lo sei stato per mè e per la mia famiglia ,sento che un progetto metastorico ci unisce molto di piùdi quanto si possa esprimere o percepire,l'avermi aiutato a sanare una partre profonda di mè,che mi stava portando all'autodistruzione e all'allotanamento dai miei cari ha generato in mè e di conseguenza nella mia famiglia,nel gruppo veneto,una grande spinta alla cresita in rapporti nuovi più armonici e profondi,sento che anche tu dopo aver molto lavorato per costruire-dare forma al progetto nuova specie dentro e fuori dalle istituzioni con tantssimo impegno ed energia,sento maturata in te la decisione di affidarti alla vita (un po come abramo)e cercare terre-luoghi ed intercciare persone desierose far crescere la nuova specie nel prorio ambito familiare-territoriale .ti voglo bene ci vedremo domenica un'abbraccio Isaia.
MariaLetizia
Ah, ultimo ma non ultimo…. L'indifferenza delle istituzioni al centro è a dir poco vergognosa!! se solo sapessero cosa accade con Voi….!!!!!
MariaLetizia
Dr Mariano, non la conosco, ma ho sentito parlare e raccontare di Lei tramite una persona che ha frequentato il metodo…. Questa persona mi ha trasmesso una grande stima nei suoi confronti,in ciò che crede perchè è ciò in cui credo anch'io, dall'inutilità degli psicofarmaci alle dinamiche per la cura dei disagi. Da quando ho saputo dell'associazione nuova specie seguo blog e video, mi spiace non avere avuto la possibilità di viverli in prima persona, ma ho avuto la fortuna di vivere chi è stato con Lei e questo basta per capire quanto bene ha fatto e quanto il suo lavoro sia efficace.
Le faccio i miei migliori auguri e l'abbraccio.
Maria Letizia
annamaria
Caro Mariano sono certa che la consapevolezza di quanto tu lasci-doni a chi dopo di te arriverà al Centro è in ognuno di noi e ha un di valore immenso. Anch'io penso che tu in questa fase lasci molto di più di quanto hai scritto: molte vite che grazie a te sono rinate o stanno rinascendo.
Vorrei impegnarmi più attivamente in ciò che sarà come posso e con ciò che so fare.
Ti voglio bene.
Annamaria (grazie a te) Amorillo
Anonimo
Solidale e sincero Mariano,
ti auguro di saperti prendere tutti i giorni di ferie che ritieni buoni per te e ti ringrazio fra tanti, per quello che ufficialmente lasci ma che nell'esperienza di vita che hai fatto con molti e continui a fare, è qualcosa di grande che non può finire. un abbraccio forte e un bacio con lo schiocco! Silvia
Unknown
Caro Mariano,
leggendo il tuo congedo mi sono molto commossa….le cose che lasci, come dice Silvio, sono molto di più di quelle che scrivi e le riconosco tutte; riguardo alle cose che speri per il futuro, ti auguro di realizzarle tutte, anzi ti auguro di realizzare molto di più di quello che speri, perché uno dei miei sogni è di vederti finalmente "fare festa".
Riguardo alla speranza di continuare con ognuno di noi l'impegno per il progetto Nuova Specie, io voglio dirti che conto di esserci; voglio esserci! stò cominciando a pensare ad un modo per lavorare meno tempo ed impegnarmi in modo più attivo per il Progetto; una grande spinta mi viene anche dal fatto che finalmente le mie figlie si sono interessate al Metodo alla Salute, ne sono molto contenta perché credo che loro sono il futuro e tocca alle nuove generazioni costruire una Nuova Specie Uomo.
Ti ringrazio Mariano per tutti i doni che ci hai fatto e che continuerai a farci.
Ti voglio molto bene!
Grazia Pietra Forte ma anche molto fragile…..
Silvio Boldrini
Caro Mariano,
la tua lettera mi ha commosso e ci tengo a dirti che in realtà lasci molto di più rispetto a ciò che hai scritto, lasci qualcosa che è scritto nelle anime delle persone che hai incontrato e che non si può esprimere con le parole.
Io desidero e voglio esserti a fianco e partecipare attivamente al progetto "Nuova Specie", nella buona e cattiva sorte.
Ti voglio bene
Silvio