Agrigento, giovedì 28 dicembre 2012. BIG PHARMA ROMPE… MA C’È UN’ALTERNATIVA AL CMS DI FOGGIA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS


Presidente Dr. Mariano Loiacono
All’Attenzione del Dr. Paolo G. Brera
e alla redazione per l’eventuale pubblicazione









BIG PHARMA ROMPE…
MA C‘È UN’ALTERNATIVA:
IL CENTRO DI MEDICINA SOCIALE
DI FOGGIA
(LETTERA A REPUBBLICA)







Leggo con stupore in data odierna (28/12/2012) l’ennesimo articolo dove si dà per scontato che Big Pharma stia puntando ad incrementare il ‘Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali e che il lutto possa essere letto come ‘disturbo depressivo maggiore’ con la conseguente psichiatrizzazione del mal capitato.

Oramai l’elenco delle diagnosi psichiatrizzanti non conosce limiti. C’è uno psicofarmaco per tutto e per tutte le necessità. Siamo alla ‘bancarotta’. Da sempre le industrie farmaceutiche investono così tanto sugli psicofarmaci che diventa impossibile escludere che sotto non ci sia qualcosa in più rispetto alla ‘voglia’ di rispondere al malessere. Sotto c’è la volontà metodica, sistematica e ‘criminale’ di entrare nel mercato delle cosiddette malattie mentali ed utilizzare i pazienti come dei bancomat da cui spillare soldi a cascata. La mia, evidentemente, non vuol essere una sterile reprimenda contro chi approfitta delle altrui disgrazie. Tutt’altro.

Vorrei che un grande giornale (Repubblica), che compro sin dalla sua prima uscita, si permettesse di scavare di più su quanto sta maturando in Italia ed evidenziare come la ‘nuova edizione dei DSM sia tutta una montatura per etichettare chi di fatto non soffre di malattia mentale bensì come afferma il Dr. Mariano Loiacono di ‘disagio’ dal latino dis-adiacens” ovvero allontanamento dal sé.
Ed è l’esperienza foggiana del Dr. Loiacono che negli ultimi 40 anni ha fatto da argine alla psichiatrizzazione dei cosiddetti psicotici”, schizofrenici”, “bipolari”, “depressi”, “bulimici”, “anoressici” e chi più ne ha più ne metta.

L’invito che faccio al ‘mio’ giornale è di verificare l’esperienza radicata al CMS (Centro di Medicina Sociale) di Foggia, che non è un CSM (Centro di Salute Mentale) proprio per l’attività di contrasto e di riabilitazione del disagiato che avviene tramite dinamiche gruppali che prendono spunto dai vissuti emozionali dei singoli e dei familiari per portare il sofferente dalla frantumazione del proprio sé all’interità che dovremmo essere e che spesso non siamo per una serie di motivi che bisognerebbe approfondire partitamente.

Chi arriva al CMS di Foggia sa che viene trattato come un sintomatico che ha attirato su di sé difficoltà familiari che necessitano di essere ripercorse attraverso la riappropriazione dei diversi codici che esprimiamo nel nostro essere nel mondo. La cosa decisamente rivoluzionaria è che queste interazioni dinamiche non sono d’esclusiva competenza psichiatrica. Anzi. Chiunque avendo consapevolezza dell’importanza dei codici simbolico (del linguaggio), analogico (del corpo) e bioorganico (dell’emozione), può favorire attraverso il Metodo alla Salute che si serve del Fondo Comune ovvero della Teoria (dal greco theorein ‘vedere’, ‘contemplare’) per dare a ciascuno gli strumenti per mettere ordine al disordine e per compattare i diversi codici col tempo scollati e frantumati.

Non è con questa lettera che voglio parteciparvi l’importanza di riabilitare il ‘disagiato’ che non è un ammalato, è mia intenzione invitarvi a recarvi personalmente a Foggia per comprendere il perché da tutta l’Italia e dall’Europa la gente quotidianamente investe su se stessa per uscire fuori da un vortice cosiddetto psichiatrico” senza l’uso di psicofarmaci. Ripeto: è un invito che in questo momento è rivolto a chi non conosce la realtà foggiana e si presta ad intervistare il prof. Aguglia che bontà sua benedice il farmaco sul post/lutto… (anche se come ultima ratio) senza sapere che così facendo sta sostenendo l’industria farmaceutica e che di fatto non sta facendo nulla per chi viene relegato a ‘malato immaginario’.
Agrigento, 28/12/2013
Prof. Angelo Vita
(psicopedagogista)
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