Treviso, sabato 3 novembre 2012. LETTERA DEL PROF. RENATO TAPINO AL DOTT. MASSIMO GRAMELLINI.

EMERGENZA CMS DI FOGGIA.
LETTERA DEL PROF. RENATO TAPINO
AL DOTT. MASSIMO GRAMELLINI 

Gent.mo Massimo,
 

mi chiamo Renato Tapino e sono Presidente dell’ Associazione alla Salute ONLUS Veneto.

Seguo con interesse e divertimento misto ad indignazione la sua appassionante “classifica” settimanale a “Che tempo che fa.
Le scrivo dandole del “lei” per rispetto, anche se vorrei darti del “tu” per la vicinanza che sento rispetto al modo emotivo e passionale con cui ci regali i tuoi interventi, per segnalarle una situazione che mi sta a cuore.

Nell’Italia degli scandali e degli sprechi sta per chiudere il Centro di Medicina Sociale degli Ospedali Riuniti di Foggia, struttura pubblica a basso se non bassissimo costo, diretto dallo psichiatra e psicoterapeuta Dr. Mariano Loiacono. Chiude perchè non si vuole rinnovare il contratto ad un giovane psichiatra che sostituirebbe il Dr. Loiacono, in procinto di andare in pensione.

Da oltre 35 anni questa struttura è al servizio di persone che arrivano a Foggia, in un vero e proprio  viaggio della speranza Nord-Sud una volta tanto, dopo aver provato senza successo tutte le strade della Psichiatria ufficiale: moltissimi sono i casi di guarigione o comunque di sensibile miglioramento della propria condizione psicofisica ed umana. Frequentano costantemente questo Centro persone con gravi disagi cosiddetti “psicotici”, “nevrotici”, persone con dipendenze da alcool, droghe e psicofarmaci, sostenute nel travaglio da uno staff professionale di enorme umanità e dalla rete sociale dei partecipanti ai Gruppi del Metodo alla Salute, ideato dal dott. Loiacono: se la chiusura del Centro fosse attuata, tutte queste persone verrebbero private di una struttura pubblica fondamentale di riferimento e dell’irrinunciabile diritto alla scelta del metodo di cura.

Questo Metodo non prevede l’uso di psicofarmaci, anche se non ne demonizza l’uso, con conseguente abbattimento della spesa pubblica nella quale una voce consistente è data proprio dall’uso di questi farmaci dalle mille controindicazioni e dalla dubbia utilità, usati sempre più precocemente nella medicina dei Paesi occidentali, per la gioia delle multinazionali farmaceutiche.

Il Metodo alla Salute è economico, è alla portata di tutti e quella di Foggia è l’unica struttura pubblica dove esso viene praticato con uno staff medico e volontario disponibile ogni giorno, al costo del solo ticket sanitario: un enorme know-how fatto di relazioni/sensibilità/teoria/prassi rischia di andare perduto per poche migliaia di euro l’anno. Basti pensare che il costo sociale di 1 solo paziente trattato in una qualsiasi Comunità Terapeutica Pubblica è di circa 6.000 euro al mese, circa 72.000 euro l’anno per farmaci costosissimi/personale/assistenza/strutture: il rinnovo del contratto al giovane psichiatra costerebbe circa la stessa cifra ed i pazienti potrebbero continuare il loro percorso di guarigione a casa, senza farmaci, seguiti dalle numerose Associazioni Regionali e con un risparmio più che considerevole per la spesa pubblica.

Negli anni ’60 tutta la società civile ha applaudito alla prima vera rivoluzione della Psichiatria portata avanti da Franco Basaglia, con la conseguente chiusura dei manicomi: ora, con il Metodo alla Salute ed il lavoro del Dr. Loiacono, siamo alla 2^ rivoluzione, ancor più radicale e profonda e che intacca le tasche delle multinazionali del farmaco.

Il CSM di Foggia è una struttura di eccellenza nel panorama non solo italiano, come dimostra l’apprezzamento di studiosi di 
  che sono arrivati di persona nel nostro spesso dimenticato Sud per verificarne la validità e ne sono ripartiti entusiasticamente convinti, come l’americano Dr. Fred Baughman, lo psichiatra inglese Bob Johnson, il ricercatore belga Alain Goussot e l’americano Robert Whitaker

Mi rivolgo, tutti noi che abbiamo ottenuto sensibili benefici frequentando questo Centro, ci rivolgiamo al Presidente della Regione Puglia On. Nichi Vendola fresco ospite della vostra bella trasmissione, all’Assessore alla Sanità della Regione Puglia e agli altri Organi competenti affinché non si voglia privare la Puglia e l’Italia di questo innovativo ed importante punto di riferimento per migliaia di famiglie.

Le auguro/ti auguro di continuare a farci sorridere ed indignare attraverso gli schermi del Servizio Pubblico,
 

Un cordiale saluto,

Prof. Renato Tapino

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