Paterno (PZ), martedì 6 novembr 2012. LETTERA DELLA FAMIGLIA CIMETTI-MASTRANGELO ALL’ON. NICHI VENDOLA.



LETTERA DELLA FAMIGLIA
CIMETTI-MASTRANGELO
ASSOCIAZIONE ALLA SALUTE
ONLUS BASILICATA,
ALL’ON. NICHI VENDOLA

 Al Presidente della Regione Puglia
On. Nichi Vendola
 
e per conoscenza a:

All’Assessore della Salute
Ettore Attolini
All’Assessore del Welfare
Elena Gentile
Alle redazioni giornalistiche/televisive
di servizio pubblico e non

Egregio Signor Presidente Nichi Vendola,
Diamo seguito alla precedente comunicazione inviatale come Associazione alla Salute Onlus – Basilicata
con questa lettera aperta personale, al fine di farle comprendere, se
vuole,  che dietro le parole, le proteste, le urgenze, i perché, le
burocratizzazioni varie, e i tagli di bilancio… 
ci sono le storie delle persone
L’imminente chiusura del Centro di Medicina Sociale di Foggia
a seguito del mancato rinnovo del contratto del medico (Dr. Gianni
Chiariello
Neuro-psichiatra), formato per le specifiche competenze
richieste da questa complessa struttura,  che affianca da anni il Dr.
Loiacono
, Direttore del Servizio, prossimo alla pensione, è una
questione che richiede urgente attenzione nei suoi aspetti
amministrativi, ma soprattutto merita attenzione in più per il
delicato sottile intreccio tra struttura in sé e i percorsi di crescita  personali di tante famiglie.
 
Siamo
una coppia di giovani lucani, Giusi 36 anni Geometra, mamma e da
qualche anno Presidente dell’Associazione alla Salute nel nostro
territorio, Antonio 40 anni, stimato Osteopata (libero
professionista), genitori di Andrea 6 anni e Alice 6 mesi. Il quadretto
ideale di una perfetta famigliola dei tempi nostri alle prese con le
comuni difficoltà dei tempi nostri, ma il quadretto in sé è una
rappresentazione della realtà ma non la realtà
.
Siamo
arrivati a Foggia
presso il Centro di Medicina Sociale per
alcooldipendenza, farmacodipendenza e “disagio diffuso” nel 2007, non
riconoscendoci un sintomo specifico
di quelle che comunemente si
considerano malattie, sindromi o disturbi, ma con una sofferenza nel vivere
latente e insidiosa conseguenza naturale di due infanzie e adolescenze difficili, rapinate dall’ “emigrazione”. Siamo entrambi figli degli anni
’70
, anni in cui le famiglie del Sud si separavano con la speranza di
trovare benessere economico nel Nord Italia o nel Nord Europa lasciando
spesso in pegno i figli
alla propria terra natia.
Sono
stati anni di grandi speranze ma anche di profondi cambiamenti antropologici, con conseguenti grandi spaccature, dove il disagio diffuso in varie forme è potuto, infiltrasi e appunto diffondersi
velocemente, ma soprattutto anni in cui il benessere economico a
cominciato a non colmare più quei vuoti profondi che la mancanza di
affetti e di accompagnatori i giovani hanno sentito e continuano a
sentire.
In
questi anni di percorso di crescita, grazie al trattamento di cui
abbiamo liberamente e con il solo pagamento del Ticket sanitario potuto
usufruire al CMS
di Foggia dell’accompagnamento devoto del Dr.
Loiacono
, del personale, di tutti i volontari,  grazie alle
Associazioni alla Salute che sono presenti nel territorio nazionale e
alla rete di persone che le costituiscono, abbiamo potuto come
individui, come coppia e come genitori sanare tanti debiti emozionali
che bloccavano le nostre vite. Abbiamo potuto conoscere e sperimentare
strumenti nuovi per comprendere le nostre storie e quelle di altri, ci
siamo formati per aiutare altre famiglie e situazioni fino a
concretizzare sul nostro territorio una rete di persone costituita in
Associazione.
Confidi
Presidente, oggi non è scontato avere e mettere a disposizione
competenze utili alla VITA, vista la quotidianità fatta di tempi
incalzanti e mille acrobazie per risolvere mille problemi che spuntano
da ogni dove
.
Crediamo
visto il suo silenzio, nei confronti di tante voci che le arrivano con
vari mezzi da tutta l’Italia, lei non abbia ben compreso o è stato male
informato sul danno reale che avranno tante famiglie che non potranno
usufruire di questo efficiente servizio ospedaliero. Per questo
vogliamo raccontarle gli ultimi eventi che hanno coinvolto la nostra
famiglia nella speranza che possa leggere tra le righe quanti e quali
aspetti avrebbero potuto assumere forme distruttive invece, com’è
stato, di mutarsi in forza vitale grazie alle competenze e
all’accompagnamento attinte al Centro di Medicina Sociale foggiano
.
 
Attingo parole al mio personale vissuto per cui le trasmetto in prima persona:
“Ho due figli, la più piccola e nata sei mesi fa. In gravidanza grazie ai
controlli più serrati mi è stato diagnosticato un carcinoma all’utero.
Non mi dilungo a spiegarle cosa si prova in una tale situazione, perché
non troverei le parole, e perché è intercorso dalla conclusione di
questa brutta avventura poco tempo e ancora faccio fatica a elaborare,
lascio immaginare il vortice di emozioni e paure in cui sono entrata
rischiando il “cortocircuito”, purtroppo nonostante esistano mezzi e
cure che salvano tante vite, il cancro quando si presenta
costituisce ancora un “presagio di morte” difficile da affrontare con
positività piena. Mi sono ritrovata tempestivamente dal primo momento
accompagnata e devotamente accolta dal Dr. Loiacono che mi ha aiutato a
non perdere il piacere e la spinta vitale che la gravidanza mi offriva,
a non lasciarmi investire dal negativo che mi si presentava, a
considerarlo una parte tra le altre parti che costituiscono il mio
percorso di vita. Nei mesi intercorsi da quel momento a ora a più
riprese ho potuto usufruire delle attività del Centro di Medicina
Sociale a Foggia
(Corsi, incontri, seminari, bilanci ecc.) che man mano
hanno aiutato me, mio marito e mio primogenito, insieme alle tante
persone delle reti territoriali che hanno voluto starci vicino ad
attraversare le varie fasi di questo periodo difficile. E già!
Difficile ma rivelatosi poi, tanto importante in termini di crescita
personale, di famiglia e di relazioni con l’esterno. Dopo la nascita di
Alice abbiamo potuto affrontare l’aspetto più strettamente medico che
prevedeva l’isterectomia totale e le terapie del caso presso il reparto
di Ginecologia Chirurgica Oncologica del Policlinico Gemelli di Roma
E’ stato pesante entrare in un reparto ospedaliero dove il “Il
FEMMINILE DEL TERZO MILLENIO PIANGE”
, spogliarsi dei vestiti di donna
coraggiosa ed efficiente
, di madre e moglie amorevole e indossare
quelli di ammalata di un male che neanche mi dava sintomi
ma che
avrebbe potuto farmi fuori, entrare a stretto contatto con donne
provenienti da tutta l’Italia che chiedono speranzose altri anni da
vivere. Il 5 ottobre ho fatto l’intervento chirurgico che mi ha
permesso di liberarmi di questo “presagio di morte” e di continuare la
mia vita. Sarò sempre grata del grande regalo, incartato con tanto
dolore alla pancia, che la scienza medica ha potuto farmi in quella
sala operatoria quel giorno, ma ancor prima di quel giorno e non me ne
vogliano le persone cui ho affidato il mio corpo in quell’occasione, sento
di
ringraziare tutti quelli, in primis il Dr. Loiacono e la sua
ricerca, che in questi anni di
frequentazione del CMS in quella sala
operatoria mi ci hanno fatto arrivare VIVA
. VIVA nello spirito, VIVA
nelle profondità
, VIVA nelle relazioni, VIVA nella coppia, VIVA come
madre di due splendidi bambini
, VIVA come figlia di un profondo
mutamento antropologico di cui porto i segni ma che ho potuto
comprendere e rielaborare
, VIVA nelle competenze adulte che ho potuto
sfruttare per attraversare “la foresta paurosa”
, VIVA!
La
chirurgia mi ha tolto il cancro
, e le cure e i controlli medici che
dovrò fare mi aiuteranno a raggiungere con serenità la vecchiaia tra
molti anni, ma la VITA nella sua essenza profonda mi è stata
salvata tante e tante volte da interventi senza bisturi
e sale
operatorie di ultima generazione in un Centro senza troppe pretese se
non quella di continuare ad esistere in condizioni ragionevoli, che per
incoerenti motivazioni rischia di chiudere
, in una terra, la Puglia,
che ingenerosa non ne riconosce le grandi potenzialità”.
 
Presidente
Vendola, come famiglia in transizione vogliamo essere fiduciosi e
sperare che la nostra testimonianza possa sollecitarla nell’intervenire
rapidamente e confidando in una sua risposta la salutiamo
.
 
Paterno 06/11/2012
Antonio Cimetti
Giusi Mastrangelo
I nostri figli Andrea e Alice 
 
C/da Piazzolla, 34
85050 Paterno (PZ)
 

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