CMS (FG), sabato 24 novembre 2012. III CORSO INTENSIVO DI QUADRIMENSIONALISMO. II settimana. Quarto giorno.
III CORSO
DI QUADRIMENSIONALISMO.
II SETTIMANA DI CORSO.
Diario di bordo emotivo, quarto giorno…
Si spalancano le porte di questa quarta giornata di corso e immancabile arriva l’appuntamento con Raffaele che ci diletta con il suo canto. Dimostrazione della profondità di questo ragazzo e smentita ufficiale della sua diagnosi è la chiara lettura della antica e grande tristezza di Rachele che, teneramente, si concede di esprimere il suo dolore attraverso il pianto. A testimonianza della crescita della discendenza devotamente accompagnata in questi anni, Silvio ci racconta del suo incontro con la famiglia di Giovanni e della possibilità che anche questa famiglia riprenda il suo Viaggio nella Vita.
Da buon accompagnatore, Mariano, percependo lo sbarellamento un po’ di tutti i corsisti, cerca di far teoria su questa sensazione per aiutarci a transitare e permetterci di proseguire nell’ascolto di questa “poesia”. Ognuno di noi è abituato a percepirsi prevalentemente come attore Fi.St.Olla per cui, la dilatazione che richiede l’essere In.Di.Co ha generato in noi smarrimento e confusione come ogni volta che la Vita ci richiede di non irrigidirci ma di approfittare di circostanze anche impreviste o apparentemente negative per creare nuove prospettive. Per poter divenire Spirito Creatore diventa quindi fondamentale essersi riappropriati di tutti i codici e averli integrati in maniera libera e fluida. Per far questo è importante percepire noi e le nostre esistenze non più come bacinelle chiuse e concluse ma come gocce di un oceano infinito.
Grazie alla proposta del progetto Laerte, iniziativa e desiderio di Riccardo, Raffaele C. , assente ma presente, ci dona un emozionatissimo pezzo di sè… in tutti questi anni, e sin da bambino, ha dovuto fare a meno del maschile di suo padre, privandosi dell’essere figlio e dell’esprimere e soddisfare i suoi bisogni e desideri più profondi. Questo l’ha portato a sviluppare una spiccata e dolce sensibilità fungendo finora da membrana per soddisfare i bisogni altrui. Il suo contributo al Progetto Nuova Specie e alla crescita dell’Associazione alla Salute Marche in questi anni, anche spinto da queste grandi caverne poco visitate, è stato importantissimo e di valore. Ora, oggi però è tempo che Raffaele abbia intorno a sé uteri devoti che lo accolgano nella sua specificità e gli permettano di abbandonare la soluzione dell’iperattività a servizio degli altri, pur importanti nella sua vita, e di avvicinarsi ancor di più alle sue profondità.
Sulle note de “La donna è mobile”, famosa aria del Rigoletto, Mariano approfitta per fare teoria su un meccanismo-soluzione comune a Lara, Marta, Rachele e Gioele. La tendenza è ancora quella a fuggire dal proprio Jhavè, la difficoltà a riconoscere il proprio progetto di vita e a mettere radici. Lasciarsi tutte le strade aperte sentendosi onnipotenti per praticarle tutte appartiene ad una visione infantile e dismatura della vita, abbandonarne qualcuna privilegiando quella che sentiamo più nostra segna il passaggio ad una fase più adulta.
Alla ripresa pomeridiana noi dell’Associazione alla Salute Bari, decidiamo finalmente di invadere un po’ il territorio per darci valore presentando il nostro logo, realizzato da me, Graziana, e Giuseppe Altero, e il roll-up realizzato da un giovane creativo del nostro territorio, Gianni Zelano, ispirati dal bilancio-teoria post Natale 2011 “Da Bari centro a Safari centro”. L’occasione è ghiotta per metter fuori un po’ delle nostre difficoltà…in particolare Cristian esprime il desiderio di venir più fuori con i propri codici profondi sentendoli ancora un po’ “muti” ma molto molto vitali e pronti per essere vissuti e messi al servizio della vita. Prescrizione medica: dosi massicce di Silvio! Un crossing over tra loro potrebbe arricchire entrambi e portarli a scambiarsi ognuno parti mancanti per continuare il viaggio più interi e leggeri.
Prima di entrare nel vivo del corso, badate bene sono appena le 16:30, Mariano ci fa osservare come lo “spettacolo” del Cummunitometro non è altro che l’allineamento ON di tutti e tre i codici (simbolico, analogico e biorganico) mentre l’allineamento OFF è il massimo della Fi.St.Olla.
La prospettiva che Mariano sostiene e ci consiglia è quella di tendere all’In.Di.Co considerando che per essere Fi.St.Olla c’è sempre tempo e modo per ritornare. Il lavorio è duro, certo, perché lasciare i vecchi schemi è doloroso e faticoso.
A questo punto Mariano ci propone una breve lettura monoculare del c.d. Villaggio Mondo, ricordandoci come ormai le specificità di questo modello non esistano più neanche nella cultura africana, quella che per più tempo è stata assimilata al Villaggio Mondo.
Con grande maestria, poi, si lancia in un avventuroso excursus storico partendo dal periodo che più ha fatto da detonatore per la società basata sul Villaggio Mondo, il Rinascimento.
Non possiamo non riconoscere a Mariano la sua grande passione per la storia del mondo che fa di lui davvero uno studioso dell’Uomo.
Il nostro Globnauta più esperto individua così tutti i capisaldi del periodo rinascimentale che, come ci ricorda, mette al centro di tutto l’Uomo come individuo terreno con il suo valore intrinseco. In questa fase in qualche modo si sente un forte scollamento dalla metastoria e dalla vita antenata.
Questa rivisitazione della storia dell’uomo prosegue passando anche dalla Rivoluzione Industriale,
periodo in cui il codice simbolico-razionale e quindi l’epistemologia scientifica hanno fatto da padroni. In questo periodo storico la società cambia in modo significativo: vengono introdotte novità che ancora oggi permangono nella società moderna come la nascita delle classi sociali ma anche la necessità di produrre merci, il denaro e la forte tendenza al consumo.
C’è stato anche chi avrebbe voluto fermare questa folle corsa al consumo, al denaro e all’esaltazione della c.d. proprietà privata ma anche questa bella poesia, il comunismo, non è stata mai realizzata storicamente.
Tutta questa produzione industriale e questo presunto progresso, soprattutto ad opera della società americana, ha portato alla nascita di un mondo senza barriere e confini, globalizzando tutto ed eliminando le specificità tipiche di ogni territorio. Tutto questo ha nutrito l’illusione di poter asservire la vita alle manie di onnipotenza di questo millennio. L’uomo in tutto questo bailamme che fine fa?L’uomo cede i propri codici, la giornata diventa tempo angusto per ergere muri dentro di sé e tra sé e i propri cari illudendosi di costruire un’oasi felice, l’uomo diventa schiavo del Dio Denaro e del suo degno successore, il Dio Virtuale.
Nel virtuale, come ci illustrano bene le vicende di Re Mida e Pinocchio, tutto si può, senza sforzi e senza pene…ma nel reale cosa sta accadendo? Questo non rispetto della vita e della sua anima bisognosa di continue gravidanze per mantenersi in salute sta portando gli individui a svendersi e confondersi nelle profondità, bloccando crescite e trasformazioni che si esprimono poi in dismaturità, frantumazione e morte. La vita antenata però, per fortuna, inizia a ribellarsi attraverso il disagio diffuso, messaggio evidente che le nostre vite urlano a gran voce Rigenerazione. È proprio l’anello diabolico a farsi occasione e possibilità di rigenerazione: se osiamo attraversarlo con cor-aggio, partendo con umiltà dalle nostre povertà, da imbuto verso l’aborto della gravidanza può trasformarsi in canale da parto in cui ritornare, ognuno secondo la propria specificità, In.Di.Co e riprendere il Viaggio con la complessità-ricchezza di un Codice Globale.
Non ci resta che ringraziarti, caro Mariano, per averci fatto dono della tua Poesia e per averci condotto in questo Viaggio entusiasmante in compagnia di Madre Metastoria, Fratello In.Di.Co e Sorella Fi.St.Olla. senza la quale probabilmente non ci saremmo incontrati.
Graziana πorcaro & Giusi πascolla