CMS (FG), martedì 6 & mercoledì 7 novembre 2012. CORSO DI QUADRIMENSIONALISMO. Giornata di accoglienza. Prima giornata.
III CORSO INTENSIVO DI
QUADRIMENSIONALISMO.
GIORNATA DELL’ACCOGLIENZA
E PRIMO GIORNO.
06/11/2012
Accoglienza
Accoglienza
p { margin-bottom: 0.21cm; }
Il
seminario si apre con la serata di “accoglienza”.
seminario si apre con la serata di “accoglienza”.
Mariano,
anzi il Dr. Mariano Loiacono, docente del 3° Corso Intensivo di
Quadrimensionalismo accoglie le persone che sono già arrivate e
quelle che man mano, nel corso della serata arrivano.
anzi il Dr. Mariano Loiacono, docente del 3° Corso Intensivo di
Quadrimensionalismo accoglie le persone che sono già arrivate e
quelle che man mano, nel corso della serata arrivano.
In
questi primi approcci, Mariano comincia a “sentire” e
“accogliere” lo stato quiete di ciascuno dei partecipanti, anche
di quelli che apparentemente non vengono coinvolti in maniera
diretta. Presenta al resto dei partecipanti quelle persone “nuove”
o alla “prima esperienza” e nel fare questo da la possibilità ad
ognuno di noi di rendersi conto del proprio stato quiete.
questi primi approcci, Mariano comincia a “sentire” e
“accogliere” lo stato quiete di ciascuno dei partecipanti, anche
di quelli che apparentemente non vengono coinvolti in maniera
diretta. Presenta al resto dei partecipanti quelle persone “nuove”
o alla “prima esperienza” e nel fare questo da la possibilità ad
ognuno di noi di rendersi conto del proprio stato quiete.
Viene
comunicato, anzi, ribadito, che ognuno è libero di “andarsene”
se si rende conto che il corso, per ora, non fa per lui che non è il
momento.
comunicato, anzi, ribadito, che ognuno è libero di “andarsene”
se si rende conto che il corso, per ora, non fa per lui che non è il
momento.
Si
raccolgono anche le aspettative che i partecipanti hanno in merito al
corso, e Mariano ne approfitta per gettare luce su alcune delle
pietre miliari del Quadrimensionalismo.
raccolgono anche le aspettative che i partecipanti hanno in merito al
corso, e Mariano ne approfitta per gettare luce su alcune delle
pietre miliari del Quadrimensionalismo.
E
poi… tutti a nanna.
poi… tutti a nanna.
07/11/2012
Il
Corso di Quadrimensionalismo si apre con l’originale omaggio che
Primo dedica al Dr. Mariano Loiacono utilizzando queste parole
sulle note dell’“O fortuna” di Carl Off:
Corso di Quadrimensionalismo si apre con l’originale omaggio che
Primo dedica al Dr. Mariano Loiacono utilizzando queste parole
sulle note dell’“O fortuna” di Carl Off:
Quando
siamo tutti insieme, non ci importa della morte,
ma nel gioco ci
lanciamo e puntiamo sulla vita.
siamo tutti insieme, non ci importa della morte,
ma nel gioco ci
lanciamo e puntiamo sulla vita.
Cosa
accade tutti i giorni, soldi, droga, bere e basta?
or sentite ciò
che dico, solo questo occor sapere,
c’è chi gioca, c’è chi
beve, chi non sa cos’è la gioia.
c’è chi indugia nel potere
e poi resta ancor da solo
accade tutti i giorni, soldi, droga, bere e basta?
or sentite ciò
che dico, solo questo occor sapere,
c’è chi gioca, c’è chi
beve, chi non sa cos’è la gioia.
c’è chi indugia nel potere
e poi resta ancor da solo
in
mutande c’è qualcuno e si copre ormai di sacchi.
mutande c’è qualcuno e si copre ormai di sacchi.
Qui nessun
teme la morte,
teme la morte,
e
Mariano .. , lui SI’ sfida la sorte.
Mariano .. , lui SI’ sfida la sorte.
Per chi fischia poi quel
treno? C’è Mariano a capotreno
fischia
per chi sta in galera, e tre volte per chi è vivo;
treno? C’è Mariano a capotreno
fischia
per chi sta in galera, e tre volte per chi è vivo;
quattro
volte per i Cristiani, cinque per i fedeli defunti;
e sei volte
per le sorelle vane,
volte per i Cristiani, cinque per i fedeli defunti;
e sei volte
per le sorelle vane,
e
sette per i soldati nei boschi,
sette per i soldati nei boschi,
otto volte per i fratelli
perversi,
perversi,
e
nove per i monaci dispersi;
dieci volte per chi è in mare, e
undici per chi litiga;
nove per i monaci dispersi;
dieci volte per chi è in mare, e
undici per chi litiga;
dodici
volte per i penitenti, e tredici per chi è in viaggio.
volte per i penitenti, e tredici per chi è in viaggio.
E poi c’è
il papa e poi c’è il re
il papa e poi c’è il re
… buoni
quelli, li lascio a te!
quelli, li lascio a te!
Ei Mariano … ma chi altro vien con te?
Vengon
tutti senza freni
c’è la dama e c’è il signore, poi
soldati e sacerdoti,
c’è anche questo e anche quella,
tutti senza freni
c’è la dama e c’è il signore, poi
soldati e sacerdoti,
c’è anche questo e anche quella,
vedo
il servo con l’ancella, vieni svelto, vieni pigro,
vedo il
bianco, vedo il nero,
vedo il forte e lo svagato, vedo il rozzo,
vedo il mago,
il servo con l’ancella, vieni svelto, vieni pigro,
vedo il
bianco, vedo il nero,
vedo il forte e lo svagato, vedo il rozzo,
vedo il mago,
Laggiù
c’è un bimbo con un vecchio,
il fratello e la sorella, e poi la
nonna, e poi la madre,
l’ammogliata e la zitella
c’è un bimbo con un vecchio,
il fratello e la sorella, e poi la
nonna, e poi la madre,
l’ammogliata e la zitella
vengon
tutti, poveri e malati,
viene l’esule e lo straniero, viene il
presule e il decano,
e questa ancora, e ancora quello
siamo
cento, siamo mille.
ascoltate a orecchie attente…
tutti, poveri e malati,
viene l’esule e lo straniero, viene il
presule e il decano,
e questa ancora, e ancora quello
siamo
cento, siamo mille.
ascoltate a orecchie attente…
chi
disprezza sia punito
e il suo nome ormai scordato
disprezza sia punito
e il suo nome ormai scordato
Qui
nos rodunt confundantur
et cum iustis non scribantur
nos rodunt confundantur
et cum iustis non scribantur
chi
ci tratta così male
ci tratta così male
non
sia scritto nel libro dei giusti
sia scritto nel libro dei giusti
E
ancor Mariano, avanti a tutti, senza freno, senza fine
ancor Mariano, avanti a tutti, senza freno, senza fine
Accoglie
tutti… tutti tutti in allegria!
e così… sia!!!
tutti… tutti tutti in allegria!
e così… sia!!!
Mariano
accoglie con piacere il pensiero aprendosi ed esprimendo la sua
necessità di ricevere e di non essere sempre identificato con la
persona che dà senza mai chiedere.
accoglie con piacere il pensiero aprendosi ed esprimendo la sua
necessità di ricevere e di non essere sempre identificato con la
persona che dà senza mai chiedere.
Mariano
invita Barbara a presentarlo senza risparmiare il negativo. Così
Barbara trae spunto da due ritratti di Mariano per soffermarsi sui
suoi tratti salienti, in particolare il suo essere sempre nel dare a
scapito dei suoi bisogni, e la sua capacità di guardare oltre.
Confessa di essersi sentita, in un primo periodo, accolta e
riconosciuta dal padre, in un rapporto simbiotico in cui non poteva
deluderlo, tagliando però le proprie personali aspirazioni. In una
seconda fase, con l’arrivo di altre persone interessate a
collaborare con Mariano, lei si è sentita non più utile e
svalutata, arrivando al rifiuto totale della collaborazione col
padre. In una terza fase, che è poi quella attuale, avendo,
attraverso la crisi, recuperato delle parti di sé, è riuscita a
distinguersi dal padre e a fare ciò che sente proprio senza la paura
di deluderlo.
invita Barbara a presentarlo senza risparmiare il negativo. Così
Barbara trae spunto da due ritratti di Mariano per soffermarsi sui
suoi tratti salienti, in particolare il suo essere sempre nel dare a
scapito dei suoi bisogni, e la sua capacità di guardare oltre.
Confessa di essersi sentita, in un primo periodo, accolta e
riconosciuta dal padre, in un rapporto simbiotico in cui non poteva
deluderlo, tagliando però le proprie personali aspirazioni. In una
seconda fase, con l’arrivo di altre persone interessate a
collaborare con Mariano, lei si è sentita non più utile e
svalutata, arrivando al rifiuto totale della collaborazione col
padre. In una terza fase, che è poi quella attuale, avendo,
attraverso la crisi, recuperato delle parti di sé, è riuscita a
distinguersi dal padre e a fare ciò che sente proprio senza la paura
di deluderlo.
Poi
Mariano ha invitato Francesca a leggere la lettera che Giusy ha inviato a Vendola, i cui contenuti personali hanno suscitato
coinvolgimento e commozione da parte di tutti.
Mariano ha invitato Francesca a leggere la lettera che Giusy ha inviato a Vendola, i cui contenuti personali hanno suscitato
coinvolgimento e commozione da parte di tutti.
A
questo punto Mariano, da bravo archeologo, ha scavato nelle origini
della teoria quadrimensionale che è partita come ricerca personale
su un suo disagio nel 1966 e ci scusiamo che non era il 69 (anni del
boom economico, tecnologico e religioso) passando, dopo gli anni
della laurea e della specializzazione in psichiatria (vissuti con
profondo travaglio e dolore), alla pubblicazione de L’Uomo a quattro dimensioni nel 1988, anno in cui si ammala di artrite
autoimmunitaria, sino al primo corso di Quadrimensionalismo nell’89
a casa sua con pochi fedelissimi, seguito da altri 4 corsi. La
specifica del corso iniziato oggi, più maturo rispetto ai
precedenti, è di fare da ponte tra due sponde opposte, la madre
adottiva, l’Epistemologia globale, e la madre naturale, il
Quadrimensionalismo.
questo punto Mariano, da bravo archeologo, ha scavato nelle origini
della teoria quadrimensionale che è partita come ricerca personale
su un suo disagio nel 1966 e ci scusiamo che non era il 69 (anni del
boom economico, tecnologico e religioso) passando, dopo gli anni
della laurea e della specializzazione in psichiatria (vissuti con
profondo travaglio e dolore), alla pubblicazione de L’Uomo a quattro dimensioni nel 1988, anno in cui si ammala di artrite
autoimmunitaria, sino al primo corso di Quadrimensionalismo nell’89
a casa sua con pochi fedelissimi, seguito da altri 4 corsi. La
specifica del corso iniziato oggi, più maturo rispetto ai
precedenti, è di fare da ponte tra due sponde opposte, la madre
adottiva, l’Epistemologia globale, e la madre naturale, il
Quadrimensionalismo.
Importante
in questo momento contingente è diventare protagonisti noi stessi
del Progetto di Nuova Specie lasciando il nido del cuculo e creando
una discendenza del sapere che sappia arricchire e ampliare (AGGADA’)
e non solo interpretare e approfondire (MIDRASH) lasciando invariato
(ALLAKA’) il senso di quanto sinora fatto presso il CMS.
in questo momento contingente è diventare protagonisti noi stessi
del Progetto di Nuova Specie lasciando il nido del cuculo e creando
una discendenza del sapere che sappia arricchire e ampliare (AGGADA’)
e non solo interpretare e approfondire (MIDRASH) lasciando invariato
(ALLAKA’) il senso di quanto sinora fatto presso il CMS.
Ma
perché siamo qui?
perché siamo qui?
“Voglio
manifestare a cielo aperto qualcosa che non va tenuto sotto il
lucerniere”, dice Mariano, e continua “il Progetto Nuova Specie è
fondamentale per creare l’Utero Psiché, che ci accompagni verso la
parte più profonda della vita, in un contesto come quello attuale in
cui un utero familiare e sociale non c’è o è abortivo. In
quest’ottica il Quadrimendimensionalismo è la fase matura del
Metodo alla Salute. A conclusione delle sue motivazioni, Mariano ci
regala un bellissimo aforisma che ci dà la carica a trovare qualcosa
di splendido anche nelle circostanze più negative:
manifestare a cielo aperto qualcosa che non va tenuto sotto il
lucerniere”, dice Mariano, e continua “il Progetto Nuova Specie è
fondamentale per creare l’Utero Psiché, che ci accompagni verso la
parte più profonda della vita, in un contesto come quello attuale in
cui un utero familiare e sociale non c’è o è abortivo. In
quest’ottica il Quadrimendimensionalismo è la fase matura del
Metodo alla Salute. A conclusione delle sue motivazioni, Mariano ci
regala un bellissimo aforisma che ci dà la carica a trovare qualcosa
di splendido anche nelle circostanze più negative:
“Mai nulla di
splendido è stato realizzato se non da chi credeva che dentro di sé
ci fosse qualcosa di pi grande delle circostanze”.
E
noi partecipanti, che ci sentiamo ingabbiati, in ginocchio e
frammentati in tante parti pesanti come sassi (immagine proposta da
Giovanna Bulgarelli), perché siamo qui?
noi partecipanti, che ci sentiamo ingabbiati, in ginocchio e
frammentati in tante parti pesanti come sassi (immagine proposta da
Giovanna Bulgarelli), perché siamo qui?
Per
cogliere e ascoltare un’intuizione profetica (= che viene prima),
perchè ci va stretto il vestito delle vecchie epistemologie e siamo
in cerca di qualcosa di nuovo che unisca teoria e prassi, appunto il
nuovo codice del Quadrimensionalismo. Ma anche perché molti di noi
hanno sviluppato molte competenze nel Metodo alla Salute e in questo
ambito il Quadrimensionalismo permetterà di andare ad un livello
molto più profondo e poi perché, come suggerisce Proust nell’Alla
ricerca del tempo perduto:
cogliere e ascoltare un’intuizione profetica (= che viene prima),
perchè ci va stretto il vestito delle vecchie epistemologie e siamo
in cerca di qualcosa di nuovo che unisca teoria e prassi, appunto il
nuovo codice del Quadrimensionalismo. Ma anche perché molti di noi
hanno sviluppato molte competenze nel Metodo alla Salute e in questo
ambito il Quadrimensionalismo permetterà di andare ad un livello
molto più profondo e poi perché, come suggerisce Proust nell’Alla
ricerca del tempo perduto:
“Il viaggio di oggi non è nello
scoprire nuove terre ma nell’avere nuovi occhi per guardare”.
E
quali sono le condizioni che ci possono aiutare perché il corso
riesca?
quali sono le condizioni che ci possono aiutare perché il corso
riesca?
- Predisporsi
per utilizzare un nuovo angolo beta. - Sospendere
il nostroangolo alfa di base. - Predisporsi
all’utilizzo dell’angolo gamma, per arrivare all’angolo
pi-greco
.
Stiamo
vivendo un movimento storico, un’avanguardia, che potrà permettere
ai nostri figli di vivere meglio di quanto abbiamo vissuto noi. Per
fare questo, utilizziamo le quattro regole dell’immersione:
- separazione;
- sballo;
- solidarietà;
- continuità;
… con un pizzico abbondante di:
- pazienza;
- tolleranza;
- amore.
Dopo
la pausa del pranzo, nel pomeriggio abbiamo ripreso con gli
interrogativi che da sempre accompagnano l’uomo:
- Da dove veniamo?
- Che cosa muove l’esistenza?
- Come?
- Quali sono le strategie e
perché? - Che senso ha la vita?
- Dove finiremo?
Nel
corso cercheremo di dare risposte globali, diversamente da quanto
fatto dalle vecchie epistemologie. Oggi viviamo nella polverizzazione
più piena, in una vita che è scollata, in cui è facile smarrirsi.
Il complesso non si può capire complicando ulteriormente le cose.
Più andiamo in profondità, più siamo semplici. Il
Quadrimensionalismo è un modo di semplificare, contiene gli
ingredienti fondamentali che sono da sempre presenti nella storia
della vita, ed è un tentativo cieco di vedere ciò che non si può
vedere. Tutto questo ci porta ad un tema ricorrente: l’esistenza e
l’oscurità misteriosa. La parola esistenza deriva da “Ex-isto”, sto
a partire da, sto qui e provengo dall’Oscurità Misteriosa.
Riprendendo le unità didattiche dell’Iceberg e del Graal delle Profondità, Mariano
ha spiegato il senso dell’Oscurità Misteriosa, partendo
dall’etimologia: “Oscurità” è qualcosa che è così profondo e
infinito, che per conoscerla è necessario immergersi; “Misteriosa”
viene dal greco “miei, mis”, che vuol dire serrare, stringere, e
sta ad indicare che per arrivare più in profondità e conoscere
l’oscurità, occorre attraversare sbarramenti. L’oscurità
misteriosa è la metastoria, cioè ciò che sta al di là della storia, ovvero al di là di ciò che si vede e si sa. Se la storia è
la barca nella quale noi ci troviamo, la metastoria è il vento che
la spinge. L’esistenza non può esaurirsi solo nella storia o nella
metastoria, ma è quando storia e metastoria hanno necessità di
stare insieme… è il momento dell’incontro.
Sinora
ci sono state solo rappresentazioni parziali e schizofreniche della
metastoria, frutto di interpretazioni soggettive e legate a momenti
storici ben precisi. La religione ha adottato un communitometro
scisso, tagliato in due opposti asimmetrici, di cui quello superiore
indicava il bene, la luce, il paradiso, mentre quello inferiore il
male, il buio, l’inferno, espressione di una mente infantile che ha
bisogno di separare il buono dal cattivo. Se la religione mette al
centro l’anima, la filosofia mette al centro la ragione, indicando
con la metafisica, ciò che è al di là della natura. La scienza,
invece, è andata nel polo opposto, negando la metastoria, e
limitandosi alla storia, a ciò che si vede, fermandosi all’angolo
alfa e spacciandolo per verità totale.
ci sono state solo rappresentazioni parziali e schizofreniche della
metastoria, frutto di interpretazioni soggettive e legate a momenti
storici ben precisi. La religione ha adottato un communitometro
scisso, tagliato in due opposti asimmetrici, di cui quello superiore
indicava il bene, la luce, il paradiso, mentre quello inferiore il
male, il buio, l’inferno, espressione di una mente infantile che ha
bisogno di separare il buono dal cattivo. Se la religione mette al
centro l’anima, la filosofia mette al centro la ragione, indicando
con la metafisica, ciò che è al di là della natura. La scienza,
invece, è andata nel polo opposto, negando la metastoria, e
limitandosi alla storia, a ciò che si vede, fermandosi all’angolo
alfa e spacciandolo per verità totale.
E
a conclusione del primo giorno ci sentiamo di dirvi, insieme a
Mariano:
a conclusione del primo giorno ci sentiamo di dirvi, insieme a
Mariano:
“Tutto dipende, da che punto guardi il mondo tutto dipende”!
Primo e Marina