
FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono
III CORSO INTENSIVO DI
QUADRIMENSIONALISMO:
Quinta ed ultima giornata
della prima settimana.
Oggi 11 novembre si svolge l’ultima giornata della prima settimana del corso di Quadrimensionalismo condotto dal Dr. Mariano Loiacono.
La settimana si chiude meravigliosamente come si era aperta, come i cicli dell’universo si riconoscono sia nell’apice dell’energia sia nel declino aprendosi anche a prospettive diaboliche che fanno parte della vita.
L’inizio della giornata è sempre all’insegna degli antenati: dopo l’omaggio al sole che ancora una volta ci assiste donandoci luce e calore, viene chiamato Martino a rievocare la storia del santo antenato di cui porta il nome. Noto per la sua umiltà e carità, narra una leggenda che San Martino mentre era ancora soldato, in una grigia giornata d’autunno, mentre usciva da una delle porte della città francese di Amiens, dove viveva, vide un povero vecchio, mezzo nudo e tremante per il freddo. Preso da pietà sguainò la spada, tagliò il suo bel mantello di lana e ne diede la metà al povero per coprirsi e scaldarsi. Subito il sole spuntò nel cielo proprio come in una calda giornata estiva. Per questo si chiama “estate di S. Martino” quel periodo agli inizi di novembre in cui spesso la temperatura è più mite. Quella notte, in sogno, Martino vide Gesù avvolto in quel mezzo mantello che gli sorrideva riconoscente e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso. Questo racconto ci insegna come stando nella storia sacrificando alcune parti dei nostri codici più giovani, spogliandoci del superfluo, si possa, senza conoscerla sul momento, aiutare la Metastoria.
Il pilastro tematico dell’ultimo giorno è come i codici si sono svolti nell’esistenza e come la ricerca che la metastoria fa, creando soluzioni che cercano di scappare alla morte, contribuisca a risolvere il disagio della metastoria stessa.
Ad ora, ciò che noi potremmo fare è diventare “Globnauti” cioè, se la metastoria ha creato tanti codici per provare sempre di più una soluzione globale e in viaggio per se stessa, noi, come espressione bioorganica e analogica della Metastoria, dovremmo cercare un nuovo codice [globale] che raccolga bioorganico, analogico e simbolico. Questo è il sogno e questa è una possibile (ma molto concreta) risposta alla domanda che ognuno si pone: “Io, l’Esistenza come la vivo“?
Quindi tutte le parti che compongono il sogno e il viaggio di Mariano – Metodo alla Salute, Associazione Nuova Specie, ecc. – sono tutte parti preparatorie alla nascita di un globcettore che ci fa Globnauti.
E ciò che Mariano ci propone come tesi sull’esistenza è che tre codici fino a ora sperimentati sono parziali:
- Bio–organico = crea ciò che esiste e quindi ciò che può trovare soluzioni alla morte nella storia.
- Analogico = come ogni specie, ogni individuo può trovare soluzioni nella sua storia per scappare alla morte. L’analogico è proprio l’angolo della sperimentazione, dei tentativi, di grande impegno creativo.
- Simbolico o della trascendenza = il codice simbolico è il pigreco, il nuovo che però, ad ora, sta imbrogliando la Metastoria. Infatti il compito del codice simbolico è quello di rappresentare la Metastoria nel momento in cui si è più ciechi e NON, come stiamo facendo con l’economia finanziaria, sostituirci ad essa.
Come l’analogico utilizza parti specifiche che si possono rappresentare col tronco del corpo, come ad esempio la voce, lo sguardo, la bellezza, il movimento, l’aggressività, cioè tutte le variazioni del bio–organico, così il simbolico ha le sue modalità che si possono dividere in codice simbolico analogico e codice simbolico digitale.
Il codice simbolico analogico ha come primo gradino il sogno che è il nostro modo di trasformare la realtà in rappresentazioni. Questo è un momento creativo, universale e archetipico. Il secondo gradino è l’arte che imita il sogno e comprende tutte le arti figurative e richiama l’organo della vista. Il terzo gradino ancora più astratto è la musica che coinvolge l’udito perché la musica la puoi sentire anche da lontano e non c’è bisogno di immagini. Questi codici sono ancora legati alla realtà.
E infatti grazie alle Unità didattiche che sono espressione metaforica del codice simbolico analogico che possiamo rappresentarci il percorso verso la metastoria.
Il codice simbolico digitale è invece il codice completamente svincolato da ogni realtà cioè un codice che si deve allontanare sempre di più dalla vita. È la sfera del generico, del tutto possibile altrimenti, della contingenza. Il primo digitale, anche se ancora sporcato dalla vita, è il fonema. I simboli fonetici sono convenzionali ed etnici e si possono apprendere solo dal di dentro. Ed è figlio della musica, perché ancora sporcato del corpo, delle corde vocali. Poi c’è il grafema che si svincola dalla specificità legata alla voce, e diventa generico nel tempo e nello spazio, come ad esempio i libri. Ancora più astratto è il matema costituito da dieci simboli di fondo che voglio conoscere l’IN.DI.CO. stabilendo delle identità non mutabili attraverso i numeri. La penultima fase è quella del bitema cioè il codice binario che può massimamente frammentare ogni realtà per poterla combinare in molteplici modi, come ad esempio i megapixel di cui è costituita una fotografia. Sempre nel codice simbolico digitale sta l’ultima fase, l’imbrogliema, cioè la rappresentazione e la strumentalizzazione della realtà tramite il valore di scambio monetario che permette di dare valore alla vita secondo logiche che nella vita non stanno.
Le caratteristiche di queste codice le potremmo definire FI.ST.OLLA cioè, a differenza dell’IN.DI.CO. (Infinito dinamico complesso), qualcosa di Finito – stabile – olla che ha il duplice significato di un vaso con funzione di cottura o di contenimento delle ceneri dei morti.
Nel codice simbolico, tutto può cambiare quando voglio io e il virtuale del codice simbolico ci attrae perché il simbolico cerca l’IN.DI.CO., come vita ha bisogno della FI.ST.OLLA per stare al massimo, difatti le situazioni estreme come le forme di disagio sintomatico, sono più vicine alla Metastoria.
Partendo dal concetto di embriogenesi e fetogenesi è possibile rappresentarci l’imminente nuovo passaggio nel viaggio della vita! Cioè quello di raccogliere dalla parte della placenta che già è (i codici della vita) per partire verso una fetogenesi caratterizzata dal codice globale che ancora deve essere.
Quindi, a conclusione della prima settimana del corso, ci si prospetta la possibilità, lavorando in accordo con tutti i codici della vita, di poter creare un quarto e nuovo codice che raccolga tutti gli altri cioè il GLOBCETTORE.
Forieri di questo sogno possiamo essere tutti quanti nel vascello nel mare della vita e della conoscenza!
E grazie al Dr. Mariano Loiacono che prima di tutti come antenato si è impegnato ad essere timoniere di questo vascello, possiamo assieme ipotizzare e creare una nuova fase di Vita per la quale è necessario attingere ad un SOGNO METASTORICO.
Asta la Victoria! Siempre!
In attesa della seconda settimana del corso, un saluto con tutti e tre i codici,
Riccardo e Marialetizia
1 Commento/i
P.ssa Amelia Cileo
sono Amelia… e a questo cors mio malgrado non ho potuto, non voluto, ma potuto esserci… perchè ci sono stata diversamente! quindi Grazie per questo post…..
che a distanza … mi ha dato un pò di sapore, l'odore di questo corso prezioso della vita alla vita …. è bello pensare che stiamo chi più e chi meno, in vari livelli operando in termini di "Globnauti" che mi ricorda tanto i viaggi fantastici di Giulio Verne che credo ora riposi più in pace! è bello sentirsi attori partecipi, attivi, sperimentali di un progetto così fondamentale per la vita stessa, che in viaggio per se stessa…. sta elaborando, cercando di approntare il nuovo codice [globale] che raccolga bioorganico, analogico e simbolico (esistente)…. verso quello globale…
questo pensiero e progetto, in cui mi esento di appartenere su ogni livello della mia piramide, mi accompagna devoto e fedele, in un monto determinante della mia vita dove ho lasciato il mio esistente per far sintesi, per far una nuova esperienza dove mettere a frutto le competenze potrei dire contemplate in questi lunghi 10 anni di percorso al Metodo alla Salute. quindi un sentito grazie ai scriventi post per averci fatto navigare un pochino nel mare della Metastoria.. anche distanza…
Amelia da Montopoli (Pisa….)
Partendo dal concetto di embriogenesi e fetogenesi è possibile rappresentarci l’imminente nuovo passaggio nel viaggio della vita! Cioè quello di raccogliere dalla parte della placenta che già è (i codici della vita) per partire verso una fetogenesi caratterizzata dal codice globale che ancora deve essere.