Villa Terronia (FG), giovedì 16 agosto 2012. PROGETTO AUGUSTUS. Tredicesimo giorno.
(A FOGGIA E NEI DINTORNI)…
La mattinata è iniziata con un dolce risveglio, con un bacio.
Poi ci siamo preparati per andare tutti noi compagni al ristorante cinese, c’era chi si lavava, chi si stirava i capelli, chi si truccava… e poi via, sul nostro pulmino e sulle nostre macchine.
Giunti al cinese ci aspettava una grande tavolata di piatti strani e con un grande buffet alla quale ci si poteva riempire i piatti quanto si voleva, ma non si doveva avanzare il cibo se no i cinesi ti guardavano male e ti facevano pagare di più.
E’ stato un bel pranzo di nozze tra noi due, Filippo e Betta, perché poi tutti noi compagni siamo ritornati sul nostro pulmino per recarci in chiesa dove a sorpresa noi due (Pippo e Ciccetta) annunciammo ai nostri compagni di viaggio il desiderio di sposarci in chiesa… allora risposero tutti con un SI. A questo punto ci dirigemmo verso l’altare della maestosa chiesa della Madonna dell’Incoronata e giunti in ginocchio davanti all’altare, accompagnati da testimoni e paggetti, i nostri padrini e sacerdoti, Francesco e Luca, ci hanno consacrati al matrimonio. La coppia era fatta!
Arrivò pure un bouquet di bellissimi fiori e la sposa lo lanciò e Martina lo prese al volo…sarà la nostra prossima sposa, chissà con chi si sposerà….
Noi purtroppo dopo i primi battibecchi ed accorgendoci che il matrimonio già ci annoiava, parlando con il nostro padrino Luca, la sera, a Lucera, durante la festa patronale, nella bellissima cattedrale, ci svincolammo da questo sacro ma noioso vincolo del matrimonio e decidemmo di essere felicemente “trombamici”.
Camminammo in lungo ed in largo tutti noi compagni sotto le illuminazioni del paese inutilmente per trovare un ristorante e pensate un po’, perdemmo pure Cristiano e diventammo ancora più isterici… arrivati in pizzeria cominciammo a mangiare e per miracolo Cristiano riapparve accompagnato dall’angelo Federico.
Con la pancia piegaci dirigemmo ad ammirare i fuochi d’artificio, sembravano bombardamenti. Eravamo tutti stanchi morti.
Ma noi, Filippo e Betta, abbiamo avuto ancora forza per dormire su un materasso sotto le stelle e continuare a festeggiare la nostra prima ed ultima notte di nozze da sposi divorziati trombamici.
Non abbiamo consumato, siamo stati fedeli.