Ancona, venerdì 13 luglio 2012. TERZA PARTE DEL IX POMERIGGIO LETTERARIO GLOBALE.
iscritta ai sensi della L. 266/91 – L.R. 48/95 nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato con
Decreto dirigenziale n.20 TSG05 del 28/02/2007 – Cod. fisc.: 90032770415
Presidenza tel.: 328-6781536
In questa data in piena estate le persone convenute sono in numero inferiore rispetto alle volte precedenti: alcune reduci dalla sperimentazione “La finestra di Babich”, altri in partenza per il terzo progetto “Rainbow”.
Anche se il tempo è sempre tiranno e la stanchezza prevale su molti, prima di iniziare si celebra il decimo compleanno di Caterina (che forse ora può essere accompagnata ad esprimere e vivere le emozioni profonde) e il decimo anniversario di matrimonio di Sandra e Raffaele che, come in una bolla amorosa e sacra, si rinnovano un amore più consapevole e maturo.
Ci parla della VITA. Lo fa intrecciando le metafore delle varie unità didattiche della “Piramide”, del “Quadrangolare”, del “CrossingOver” e inserendo elementi teorici che vengono affrontati nei corsi di Epistemologia globale e di Quadrimensionalismo.
- La VITA è… relazione amorosa: questa di Eros e Psiche è la storia di una relazione (relatio, relatum, referre = “portare di nuovo”). C’è qualcosa che mi arriva, si sporca con la mia specificità e poi io ritorno a me stesso; ma si sporca di me e ritorna a te… in un circuito che può essere continuativo (e non fermarsi solo per alcuni aspetti). E’ una relazione ed è amorosa: si intende amorosa come una cosa viva, in crescita; ci spiega come avere gli strumenti per far crescere la nostra relazione che può essere continua: un continuo di “produrre, emettere, sporcarsi, ritornare, modificarsi”… La relazione amorosa più continua è l’UTERO.
- La relazione deve essere INTEGRALE, cioè INTERA SU TUTTI I PIANI DELLA PIRAMIDE, in cui la base, le radici, sono il rapporto con me stesso.
- Psiche all’inizio è un’opportunità nella nostra situazione di partenza, in quello che già siamo – l’angolo alfa -, ma se rimani lì …non c’è vita. C’è un ORDINE: ciò che è già venuto prima. C’è il CHRONOS, il pieno (le cose da fare, la storia…), ma se non sai cogliere il KAIRÒS della relazione, se non sai fare vuoto… vai incontro alla morte.
[Questo vale anche nella storia di Caterina, che è nata come opportunità in una storia di coppia già piena di CRONOS, di cose da fare . A questo punto scocca l’ora di nascita di Caterina e Mariano invita Marta a cantare per lei e Marta le dedica una bella canzone tratta dal cartone della Walt Disney “La sirenetta”. Mariano evidenzia come è importante essere attivi, la passività che vediamo negli altri ci dà fastidio…anche perché riflette la nostra passività, e le belle parole non bastano].
- Non basta “essere stato”: bisogna “continuare ad essere”, altrimenti la morte è sicura. I genitori di oggi sono genitori “vedi tu”, che non sanno accompagnare la crescita dei figli perché non sono cresciuti loro e i figli gli sbattono in faccia la loro morte.
- La MORTE (per i Bantu, Dio è Morte) paradossalmente porta una possibilità di RELAZIONE: in questa storia Cupido doveva portare la morte e invece entra in relazione con Psiche, porta l’angolo beta, dell’ascolto, annuncia la crescita possibile, fa vivere-vedere altre possibilità. Ma le cose che stanno nascendo (la relazione) fanno morire le cose vecchie (le sorelle) che si ribellano. Il senso di morte, la fine dell’angolo gamma, è inevitabile, bisogna attraversarlo. E’ la morte l’origine della vita, dalle cose che muoiono POSSONO (non è automatico) nascere cose nuove.
- Per arrivare all’angolo pi greco, l’adultità, bisogna salire ripidi, è difficile, è pieno di ricadute… come il palo della cuccagna; è il momento in cui l’equilibrio infantile deve morire (anche nella sperimentazione “La Finestra di Babich” si è sperimentato quanto doloroso e potente sia toccare e rompere l’equilibrio infantile, ma non bisogna spaventarsi, la vita funziona così). Non basta che passano gli anni, l’età anagrafica non significa niente. Ci vogliono tanti accompagnatori per aiutare a superare lo scoraggiamento che ci tenta e ci vuole far tornare più convinti di prima nel vecchio.
Questa prossima parte della fiaba ci fa vedere cosa significa DIVENTARE ADULTI: dove e come avviene il crossingover, le varie fasi fino al raggiungimento dell’angolo PI GRECO attraverso riti di iniziazione in solitudine e con accompagnamento. Diventare ADULTO è DIVENTARE ANARCHICO GLOBALE: uno che sa gestirsi da solo, senza protesi esterne, sa diventare carne della propria carne, sa ri-generarsi, far vivere continuativamente le parti proprie.
- La prima fase del CROSSINGOVER è la DISTINZIONE: Psiche deve distinguersi dalla propria famiglia d’origine. A volte come lei noi siamo molto attivi verso la famiglia d’origine, ma non per la nostra ricchezza interiore, bensì per la nostra pezzenteria: ci diamo tanto da fare per essere visti, riconosciuti. Oppure siamo pieni di rabbia. Anche questa ci dice che siamo ancora inclusi nella vecchia famiglia. Anche l’invidia e il senso di onnipotenza sono aspetti infantili.
DISTINGUERSI significa anche TRADIRE: come dice il Vangelo bisogna essere come i “figli delle tenebre“, fingere, imbrogliare, tendere degli agguati… Qui Psiche riconosce l’invidia delle sorelle, gliela rispecchia come desiderio giusto, non le fa sentire in colpa anzi, si addossa la colpa e fa credere loro quello che loro vogliono credere. Loro hanno una interpretazione delirante-allucinatoria. Il desiderio delle sorelle non è desiderio di relazione, è desiderio virtuale, si immaginano quello che vogliono loro, vorrebbero passare dal loro angolo alfa che fa schifo a un angolo pi greco in diagonale, saltando l’angolo gamma della morte. In occidente il disagio diffuso ci dimostra che molti, come le sorelle di Psiche, vorrebbero passare all’adultità senza vivere-attraversare l’adolescenza, la morte, le prove, i riti di iniziazione , la perdita dell’equilibrio infantile… Non c’è ricchezza, cultura, corsia preferenziale, raccomandazione che tenga: il disagio diffuso, l’immaturità… ne sono la dimostrazione. Qui le sorelle vanno incontro alla morte definitiva perché nelle fiabe vogliamo eliminare per sempre il negativo, il mostro… Nella realtà ci vorrebbero degli accompagnatori per far morire anche le loro parti infantili.
OGNUNA DELLE PARTI DEVE SAPERSI DISTINGUERE dalla famiglia di origine, anche Cupido che è parte della forza dominante, figlio di Venere che rappresenta la FORZA ESCLUDENTE. L’equilibrio dominante ha tanti motivi e tanti sensori per avvertire il pericolo imminente (Venere ha le Ninfe, il gabbiano…) Entra il dubbio della crisi nel rapporto madre-figlio, avvengono cose che CONTRADDICONO LA SUA REALTÀ PSICOTICA, ROMPONO IL SUO EQUILIBRIO, LA SUA IDENTITÀ. Venere, come molti genitori, fa fatica a non sentirsi proprietaria del figlio e lo insulta e gli rinfaccia e distrugge tutto, anche ciò che le appartiene, vuol far diventare amaro ciò che sta diventando un piacere all’altro: è l’effetto della sindrome di astinenza.
[Anche in questo terzo atto Paola Selleri…. è presente e arricchisce la nostra conoscenza sui miti: Giunone dea protettrice dei riti nuziali, delle donne sposate, assistente delle donne partorienti col nome di Lucina, dare alla luce. Cerere, la Demetra latina, la Madre, Terra coltivata, dea dell’agricoltura].
- Ora la fiaba ci fa vedere la seconda fase del CrossingOver, la MEIOSI: dopo la distinzione accade l’OVER, il sovrapporsi: i due cromosomi (ora è il turno di Venere-Psiche e Venere-Eros…) devono incontrarsi in uno SPAZIO SOPRA, in relazione diretta, conflittuale. “Entro nel tuo spazio vitale e il mio spazio vitale è alla portata tua per cui può essere che io sono fatta fuori, muoio, o vinco”, non sono più strategie indirette. Vediamo come avviene lo scontro tra chi vuole crescere e chi è rappresentante dell’ordine dominante. Chi è dominante è chi è contento di quell’equilibrio, sta bene così, è pigro, non vuole cambiare, si difende… Chi ancora non esprime la propria identità è quello che dà la spinta, perché non si accontenta, sente il bisogno vitale di crescere, è determinato a ricercare. Psiche cerca di qua, di là, va in una strada in montagna: significa che percorre sentieri difficili, impegnativi, faticosi. Prova ancora strade indirette, non va subito da Venere, non si sente all’altezza anche se prima o poi sa che dovrà farlo: cerca un appoggio, una validazione in un’altra dea (chiede aiuto proprio a Giunone e Cerere)! Ma ogni aiuto indiretto ci fa perdere tempo e forza, inoltre i parenti e gli amici dell’ordine dominante non sono disponibili a cambiare per non rompere equilibri, per non perdere favori… La metastoria non ci dà la soluzione tramite intermediari, noi possiamo imbrogliarci ma la metastoria no, non ce lo permette.
Se ho ciò che mi serve per stare bene dentro di me, posso fare il passo, anche con sfiducia, paura, sottomissione. (Anche Gesù al momento di affrontare il rito del calice amaro era solo. Gli ordini contemplativi pregano di notte proprio perché vogliono stare vicino a Gesù nel momento di passaggio: ma non si può, non supero la prova se non sto da solo. La solitudine è importante).
Psiche arriva al momento del rito senza speranze, non cerca di placare la collera… è pronta a morire.
Il rito di iniziazione serve a far sì che le parti che appartengono all’altro, ce le presta lui dall’esterno, diventano nostre.
Dopo il pranzo amorevolmente preparato dalle cuoche di Urbania e chiuso con deliziose crostate si riprende la fiaba con i movimenti di Venere che chiede aiuto a Mercurio (Ermes dei greci, dio dei commerci, protettore dei viaggiatori e anche dei ladri, è messaggero degli dei e perciò munito di calzari alati): anche qui i mezzi di comunicazione sono molto importanti per la forza dominante che ne dispone.
Psiche viene tirata per i capelli: significa che tutto ciò che sta sotto i capelli (le tue idee, le emozioni, le tue esperienze…) per l’altra non significa niente. Venere la avvicina per disprezzarla, sono in una relazione asimmetrica: va ad agire nei codici profondi e provoca tristezza, ansia/angoscia (proprio come nella passione di Cristo: ricordiamo che consuetudine angoscia e tristezza hanno fatto abortire tanti buoni germogli storici anche nella Chiesa, come il Cristianesimo della Liberazione… Ma se l’Istituzionale non si incuriosisce, abortisce tutte le novità… morirà, come stanno facendo tante vecchie Istituzioni)!
Venere vuole mettere alla prova Psiche per verificare le sue potenzialità metastoriche: dobbiamo imparare a vedere le difficoltà come opportunità.
Terza prova: prendere l’acqua della fonte zampillante sull’alta cima di un monte a strapiombo. E’ una prova che riguarda il codice bio-organico, visto che noi siamo costituiti all’80% di acqua. Psiche, di fronte allo strapiombo inaccessibile, ai guardiani-draghi, all’acqua urlante… arriva al senso di impotenza, ancora al senso di morte; ma la Provvidenza, che vede davanti a te, a favore di te, interviene sotto forma di aquila: una teoria, una visione globale delle cose, l’unica che ti può far separare dallo stile di vita in cui sei morto e incastrato.
L’unico rischio è che possa cedere alla TENEREZZA-COMPASSIONE o al VIRTUALE DELLA della CURIOSITÀ.
Se sbaglia qui… perde tutto, non ci sono più aiutanti antenati.
Più la Torre-Teoria è solida, è alta, è articolata… più possibilità ha di farcela.
![]() |
“Psiche opening the golden box”, dipinto di J. W. Waterhouse (1903) |
Se stai nelle tue profondità, quando stai per prendere un tuo pezzo di metastoria, stai lottando con la metastoria, devi fare una cosa importante… senti l’esigenza di una vita sobria, vivi di cose semplici, non hai bisogno di relazionarti con la storia. (Inoltre, accettare l’ospitalità di Proserpina significa essere affascinati dal suo mondo e restarci).
Alla fine siamo sfiancati, è difficile che si conservi un po’ di potenziale metastorico fino alla fine, è possibile perdere tutto l’ultima giornata ed essere tentati dai vecchi nuclei psicotici: così ha fatto Psiche che era bella come Venere.
Il suo vecchio angolo alfa vuole aver diritto ad un po’ di contenuto magico della scatolina, e rischia di buttare tutto all’aria, viene avvolta da sonno profondo ed è come morta.
(Anche nelle sperimentazioni bisogna stare sempre attenti, avere sempre persone con potenziale metastorico, altrimenti si rischia di lasciare la persona “con l’addome aperto”, da cui emerge una parte psicotica che manda tutto all’aria).
Qui c’è l’INCONTRO di Eros e Psiche ma in modo nuovo, tutti e due sono cambiati: uno può cambiare per primo… ma il percorso di cambiamento lo devono fare tutti e due, altrimenti il salto, il cambiamento non si può fare. Psiche ha superato le prove, Eros non ha più paura della propria visibilità e diventa attivo, ha sanato le ferite, si è distinto dalla madre: la relazione ora è più simmetrica. È lui che sposa Psiche e le fa fare il salto evolutivo. Lui, che già fa parte dell’Olimpo, ha fatto un percorso di crescita personale e ormai adulto, con le sue ali, con le sue armi…, permette a Psiche (che ha sviluppato e mostrato capacità metastoriche) di diventare Dea-parte nuova nell’ordine dominante: lui accoglie la sua novità e dalla loro relazione nasce qualcosa di nuovo, un inedito (sinodo = “mettere insieme”) che arricchisce l’Olimpo. Infatti ogni movimento nuovo porta anche benefici al potere dominante, si incarna nella storia.
VOLUTTÀ è una volontà piacevole, una volontà che desidera ( = “discende dalle stelle”), sceglie… (non è intesa nel vecchio modo “voglio a tutti i costi”, “pesto i piedi e prendo con la forza”)…