Foggia, martedì 12 giugno 2012. SETTIMANA INTENSIVA AL CMS DI FOGGIA. Secondo giorno.


Fondazione Nuova Specie ONLUS

Presidente: Dr. Mariano Loiacono

SETTIMANA INTENSIVA
AL CMS DI FOGGIA.
Secondo giorno:
martedì 12 giugno 2012.

 

Si è iniziato col saluto di M. il fratello di W. A questo abbraccio si sono aggiunti R. e G. in un momento di grande solidarietà e emozione.

R. ha riferito che oggi sta’ meglio ed esprime la sua difficoltà nell’accettare il comportamento dei genitori.

R. è entrato in dinamica col padre e la madre, si è notata la difficoltà di R. nel guardare dritto negli occhi i genitori, pure essendo uno di fronte all’altro. R. ha chiesto con enfasi ai genitori di usare questo tempo nel corso per imparare a essere più vivi.

N. è intervenuto e ha espresso il suo disagio con la madre. In un momento di rabbia ha detto: “La odio però è mia madre”.

La madre di R. spiegava le difficoltà della sua vita fin dall’infanzia. La dinamica si è conclusa con un abbraccio tenerissimo tra R. e sua madre.


Con l’aiuto dei conduttori anche il padre di R. spiegava le difficoltà della sua vita fin dall’infanzia. Ha chiarito che la sua durezza di carattere è dovuta alle continue difficoltà e al doversi arrangiare sempre da solo. 

Ha sintetizzato dicendo : “Paura della fame”.

La dinamica si è conclusa con un bellissimo abbraccio tra R. e i genitori.


G. riprendendo la dinamica, ha detto che i figli non possono vivere se i genitori non vivono ma si accontentano di sopravvivere.

M. ha fatto notare come per la prima volta nella Domus ci sono più padri che madri e che questa novità positiva, indica come siano maturati i tempi.

C. ha letto il post del lunedì, seguiva un caloroso abbraccio tra i 4 autori del post.

Nelle comunicazioni S. si è rimproverato di essere la pecora nera tra i fratelli e di non essere vivo.

P. si è lamentata di avere fatto l’impossibile per le figlie e di vedersi rinfacciare di aver comunque mancato di calore umano. Il suo efficientismo è stato definito come quello di un androide. Sua figlia ha riconosciuto le parti valide della madre, ma ha comunque espresso la sua sofferenza nella mancanza di affetto.

C. ha espresso l’enorme sofferenza del fratello M., che è stato abbandonato dalla moglie mentre sta combattendo una dipendenza da sostanze

L. nella dinamica con la madre l’ha invitata a dire, con orgoglio, che da tre giorni lei non fa uso di farmaci. E’ seguito un applauso.


A. ha spiegato il suo malessere attribuendolo ai genitori e a se stesso.  E’ seguita una importantissima dinamica che ha coinvolto anche suo padre. E’ quindi intervenuto anche G. con molta energia, riuscendo a spingere A. a reagire. La dinamica si è conclusa con un abbraccio grande che ha coinvolto anche diverse donne. 

In centro stanza si è svolto poi, un abbraccio di gruppo che ha coinvolto la famiglia di G. e la loro figlia P. adottata oggi. 


E’ stata molto bella la spiegazione della sensazione di I. che  durante la ninna nanna, ha sentito un singhiozzo nel cuore in contemporanea con il figlio M.

C. si è presentato e ha coinvolto in un altro abbraccio diverse persone, in particolare l’abbraccio ad A.M. … sedia inclusa.
Quindi si e’ scelto il titolo della giornata:

“ENERGIA INGABBIATA,  ENERGIA LIBERATA”

Nella teoria G. confrontava l’energia del terremoto con l’energia dentro di noi paragonando la crosta terrestre con la vita superficiale e le forze del  nucleo con le nostre energie interiori.

Riassumendo, la vita odierna tende ad ingabbiare le nostre energie che si esprimono in tutta libertà nel momento in cui riusciamo a riconoscere le  nostre emozioni interiori

Giampiero e Cristian Farronato ,
Silvano Stoppato,
Mauro Giussani

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