Ancona, giovedì 24 maggio 2012. CONVEGNO DELLA FESTA INSIEME: APPROCCIO GLOBALE ALLA SALUTE E RIABILITAZIONE PSICHIATRICA.
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CONVEGNO DELLA FESTA INSIEME:
L’Assessore Adriana Celestini inizia col ringraziare l’Associazione alla Salute ONLUS Marche per la possibilità di discutere su tematiche talmente delicate che a volte si preferisce non toccare. Continua con il parlare del disagio che sempre più colpisce bambini e di come l’Istituzione scolastica non e’in grado di accogliere e di come sempre con più facilità si prescrivono farmaci ai bambini.
Passa la parola ai rappresentanti Oicos: Don Giuliano racconta la loro esperienza con la tossicodipendenza esordendo con la seguente domanda:
“Drogati perché malati? O malati perché drogati”?
Si sofferma nell’evidenziare che dietro queste tossicodipendenze ci sono storie che hanno spinto la persona a fare uso di sostanze. Continua con l’illustrare la loro Autoterapia familiare.
Detto ciò passa la parola al Dott. Lorenzo Brocchini sempre della Oicos che subito si sofferma sull’importanza dell’abbraccio nelle loro comunità, visto come senso di appartenenza, e spiega come loro non si fermano al disagio ma cercano di capire “l’uomo che c’è dietro il disagio”. Descrive in tre livelli il loro lavoro:
- Livello visibile: correggere comportamenti di rifiuto;
- Lavoro sul vissuto: esprimere ed elaborare il vissuto;
- Lavoro sulla famiglia: si esprime alla famiglia il vissuto della persona. Sottolinea l’importanza del processo terapeutico dando valore al gruppo e agli operatori.
Si sussegue il Consigliere nazionale della C.N.C.A Vincenzo Castelli che si occupa con il suo movimento “On the road” di dipendenze, handicap e immigrazione. Racconta la sua esperienza positiva e difficile dal 1980 con i tossicodipendenti e successivamente con la sua lotta contro la tratta delle donne. Poi si sofferma su un libro “Senza droga non c’è futuro”, che parla dei ritmi sempre più affrettati della società e di come l’uomo non riesce a stare al passo. La sua sfida personale è quella di dare competenze al cittadino per poter dare una mano ai disagiati e l’importanza di sporcarsi le mani in situazioni tragiche da dove si può trarre tanto.
“Perché nella psichiatria è assolutamente abolito questo modello”?
Forse perché intaccherebbe lo status dei medici, intaccherebbe la politica quotidiana dei servizi e l’economia che gira intorno ai farmaci.
Continua con il raccontare la sua esperienza con il Metodo alla Salute dove di persona ha notato punti di contatto con il modello bio-psico-sociale. Si sofferma sull’importanza del saper fare a meno di risorse istituzionali, sull’importanza di mettere sullo stesso piano persone dei status diversi (essere “uguali nella diversità”, così anche il Dr. Loiacono) e sul valore primario della “crisi” non vista in maniera negativa ma come punto di inizio per il cambiamento. Quindi una prospettiva innovativa rispetto all’istituzione psichiatrica.
Ci si sofferma sull’importanza di questi progetti che cercano di andare “Oltre le Colonne d’Ercole” delle cosiddette “psicosi”. Perché progetti innovativi? Innanzitutto perché vanno contro il Chrònos della cronicità delle psicosi e cercano di andare con il Kairòs della crescita. Crescita che dev’esser fatta senza farmaci. Protagonista del progetto “FAAMA” è Luigi C. cosiddetto “psicotico”, poeta degli Archi, che con l’aiuto della famiglia Boldrini-Garbati ha iniziato da tempo a vivere solo a casa sua,a viversi la sua quotidianità fatta di interazioni in primis con la grande famiglia formata da Silvio, Michela e i loro tre figli Caterina, Leonardo e la piccola Margherita, e poi le interazioni con il quartiere. Un progetto di grossa potenza che mira alla crescita di un cosiddetto “psicotico” e contemporaneamente il suo reinserimento nella società. Già da tempo gli altri rappresentanti sono andati via a dimostrazione di quanto sia difficile il crossingover con le istituzioni interessate più a una propaganda che all’ascolto curioso e all’intreccio!
Si passa al Dott. Raffaele Cimetti, coordinatore del progetto “Rainbow”, altro progetto innovativo del Metodo alla Salute. Progetto che punta a far crescere cosiddetti “psicotici”, di numero variabile fino a sei, in un contesto devoto di operatori-accompagnatori. In primis questi accompagnatori hanno fatto un percorso a partire dal loro disagio e una volta cresciuti riescono ad accompagnare i cosiddetti “psicotici” con scambi relazionali quotidiani, quindi con la convivenza totale per 15 giorni, e con dinamiche metastoriche: dinamiche che vanno al di là della storia personale e che aiutano a sbloccare situazioni ferme nelle psicosi.
Minimizzare cosa sono questi progetti è impossibile per la loro grande potenza e visto che ormai il dibattito era solo tra rappresentanti del Metodo alla Salute, si chiude qui.
Aggiungo una mia riflessione personale: NOI CE LA CANTIAMO E NOI CE LA SUONIAMO… ed è un vero peccato visto la grande quantità di materiale innovativo e unico che anche alle istituzioni potrebbe interessare!
2 Commenti
Unknown
Concordo! Bravo Luca! Sei stato davvero prezioso anche nell'organizzazione della "Festa insieme" il 25 e il 26 maggio. Grazie ancora per la tua generosità!
Un forte abbraccio,
Cindy
Anonimo
E bravo Lucariello che te ne stai sempre zitto e sembri apatico. Hai fatto davvero un bel Post su un argomento per niente semplice. E' da parecchio che non ti vedo, spero proprio che le cose tue e di casa tua stanno migliorando.
Michele