Ripe (AN), venerdì 13 aprile 2012. TREDICESIMO GIORNO DI NAVIGAZIONE DEL II PROGETTO RAINBOW.

Fondazione Nuova Specie ONLUS
Presidente: Dr. Mariano Loiacono


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TREDICESIMO GIORNO:

IN MARE LE SCHIALUPPE;
A BORDO MARINAI
UGUALI NELLA DIVERSITÀ.


arcobaleno


“IL VENTAGLIO DELL’ARCOBALENO”
 

Dateci due bilance e la frutta raccolta che facciamo il post!
La mattinata comincia con un tempo uggioso che si gira in pioggia. Eh già, ci vuole la pioggia perché ci sia l’arcobaleno, ma ci vorrebbe anche il sole. Vediamo come va, se questo tempo rispecchia gli stati d’animo degli ultimi due bilanci e dell’imminente addio!…
Nonostante molti siano andati a letto a notte inoltrata dopo un karaoke a tutto volume  e molti stiano vivendo gli ultimi sussulti di un’influenza intestinale collettiva… il  bilancio delle ultime due giornate inizia abbastanza puntuale.
Nadia ed Ermanna raccontano dell’uscita “alla pari” con G. che, messo nella desiderata condizione di co-responsabile della dinamica  ha fatto una richiesta esplicita di massaggio e si è consegnato fiducioso nelle mani di due donne-mamme in mezzo al prato fiorito.
Mercoledì Nadia ha vissuto un’esperienza da embrione: con Enrico e Paride si è concessa di vivere una giornata all’insegna della leggerezza e della gioia adolescenziale.
Luigi S. con Paola e Angela dà un taglio capellico all’identità comico-attoriale che gli è servita finora come scudo protettivo da delusioni, dolori e rabbia per cominciare a contattare finalmente il proprio , anche attraverso giocose dinamiche di relazione personale.

Anche Michela vive un’esperienza da embrione e, accompagnata da Raffaele, visita la casa paterna a Chiaravalle, dove riaffiorano vividi ricordi di una infanzia piena di sofferenza dalla quale si estraniava attraverso la fantasia: le finestre ora murate le confermano che è giunto il momento di riconoscersi la propria crescita, di chiudere con quel passato doloroso e guardare avanti.

Marino embrione, con la presenza di Simona, finalmente si permette di incontrare  Marilisa, dalla quale in modo velato sempre sfuggiva per un fondo comune di sofferenza che molto dolore creava loro.
Poi si passa all’ascolto delle uscite di giovedì e si raccontano le seguenti scialuppe:
  • Nadia racconta la sua seconda giornata da embrione in cui, ancora una volta, due uomini si sono presi cura di lei: con tatto Enrico e Tonino sono riusciti a toccare le sue  profondità. 
  • Marino con Paride ed Enrico all’eremo di Fonte Avellana vive un intimo scambio di storie, di vite e di meccanismi che si rivelano molto comuni; risente l’angoscia di stare al mondo e riconosce il proprio imbarazzo per la gratuità che sta ricevendo e a cui non è abituato. 
  • Paola, come embrione accompagnata da Enrico e Francesco, va alla riscoperta della leggerezza e della propria femminilità da tempo tralasciate. 
  • Michela e Lara accompagnano l’embrione Marta in aeroporto, luogo per lei  molto significativo che la riporta alla sua travagliata relazione con L. Dopo alcune resistenze, grazie al devoto accompagnamento, riusce ad immergersi e a riconoscere l’origine della propria sofferenza nel rapporto ancora difficile con il padre. Il dolore e il desiderio di morte restano molto forti. In virtù di questo si recano al cimitero per visitare questo senso di morte e cercare di superarlo. Proprio in quel momento  è in atto la riesumazione di alcuni corpi di persone seppellite ad inizio secolo. Qui la scialuppa si è arricchita grazie all’arrivo delle marinaie Benedetta ed Angela, la quale è riuscita a chiudere la dinamica introducendo  leggerezza e ironia. 
  • L’ex-Ivan ora Giovanni con Lara, Benedetta e Laura zigzagando arriva al mare. Qui, grazie all’aiuto di musica ed immagini per lui significative, riesce ad aprirsi e a parlare un po’ di sé  raccontando frammenti di una relazione importante. Questa immersione l’ha aiutato, al ritorno, a giocare a moscacieca  per divertirsi come un bambino e, con i bambini, attraverso il codice analogico corporeo. 
  • Marilisa vive la sua prima esperienza embrionale con l’aiuto dei suoi due “figli di nuova specie Silvio e Raffaele. La dinamica ha inizio con un esilarante matrimonio tra Marilisa e Raffaele che poi vengono accompagnati dal testimone Silvio a visitare luoghi emotivi di antiche sofferenze dalle cui sorgenti sono nate soluzioni funzionali comuni ad entrambi ma che ora possono essere finalmente riconosciute e abbandonate perché non più vitali. 
  • Nadia racconta l’ennesimo e apparentemente inutile tentativo fatto con Simona di contattare G. nelle sue profondità in una tenera dinamica corporea di massaggi e immersioni e scuotimenti più intensi. Nel chiedere a G. di raccontarsi rispetto al suo modo di esserci in questa sperimentazione è iniziata una dinamica in cui il gruppo ha accompagnato G. a visitare il senso di morte che ancora lo abita.

 
Dopo l’ultimo pranzo a sette colori la scialuppa inizia il primo round di pulizia e riordino della nave. Alle 17:00 tutto l’equipaggio si ritrova in collegamento via skype con il Dr. Mariano Loiacono, responsabile del progetto, e con i genitori di alcuni embrioni per la supervisione finale del progetto “Rainbow”.

In collegamento era presente anche il gruppo di Vecchiazzano-Novazzano, a casa di Nicola, presso la quale si è svolto un progetto parallelo.
Il resoconto con Mariano è iniziato con i dovuti ringraziamenti alle persone (Anna Lenci e Rosemary e Laura) e ai luoghi che hanno permesso tutto ciò ed è proseguito ascoltando i commenti a caldo di alcuni parteciparti. Mariano, in particolare, si è messo in ascolto delle “grappine” (Nadia ed Ermanna) al quale sarà passato, in luglio, il testimone. Poi si è concentrato sull’embrione Giacomo invitandolo a co-condurre con lui la prossima settimana intensiva e su Tobia. Michela e Silvio hanno parlato della propria esperienza e dell’importanza che i bambini hanno rivestito all’interno del progetto. Si è raccolta anche l’esperienza dei “padri principianti psicotici” e quella dei cordinatori Enrico e Paride. Molto rilievo, infine, si è dato anche all’esperienza di “Novazzano” che sembra abbia scosso molte acque.
La serata si conclude, per quasi tutti, con un’uscita e una pizza finale.

Ermanna,
Simona
e
Marino

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