Ripe (AN), venerdì 13 aprile 2012. TREDICESIMO GIORNO DI NAVIGAZIONE DEL II PROGETTO RAINBOW.
Decreto dirigenziale n.20 TSG05 del 28/02/2007

Anche Michela vive un’esperienza da embrione e, accompagnata da Raffaele, visita la casa paterna a Chiaravalle, dove riaffiorano vividi ricordi di una infanzia piena di sofferenza dalla quale si estraniava attraverso la fantasia: le finestre ora murate le confermano che è giunto il momento di riconoscersi la propria crescita, di chiudere con quel passato doloroso e guardare avanti.
- Nadia racconta la sua seconda giornata da embrione in cui, ancora una volta, due uomini si sono presi cura di lei: con tatto Enrico e Tonino sono riusciti a toccare le sue profondità.
- Marino con Paride ed Enrico all’eremo di Fonte Avellana vive un intimo scambio di storie, di vite e di meccanismi che si rivelano molto comuni; risente l’angoscia di stare al mondo e riconosce il proprio imbarazzo per la gratuità che sta ricevendo e a cui non è abituato.
- Paola, come embrione accompagnata da Enrico e Francesco, va alla riscoperta della leggerezza e della propria femminilità da tempo tralasciate.
- Michela e Lara accompagnano l’embrione Marta in aeroporto, luogo per lei molto significativo che la riporta alla sua travagliata relazione con L. Dopo alcune resistenze, grazie al devoto accompagnamento, riusce ad immergersi e a riconoscere l’origine della propria sofferenza nel rapporto ancora difficile con il padre. Il dolore e il desiderio di morte restano molto forti. In virtù di questo si recano al cimitero per visitare questo senso di morte e cercare di superarlo. Proprio in quel momento è in atto la riesumazione di alcuni corpi di persone seppellite ad inizio secolo. Qui la scialuppa si è arricchita grazie all’arrivo delle marinaie Benedetta ed Angela, la quale è riuscita a chiudere la dinamica introducendo leggerezza e ironia.
- L’ex-Ivan ora Giovanni con Lara, Benedetta e Laura zigzagando arriva al mare. Qui, grazie all’aiuto di musica ed immagini per lui significative, riesce ad aprirsi e a parlare un po’ di sé raccontando frammenti di una relazione importante. Questa immersione l’ha aiutato, al ritorno, a giocare a moscacieca per divertirsi come un bambino e, con i bambini, attraverso il codice analogico corporeo.
- Marilisa vive la sua prima esperienza embrionale con l’aiuto dei suoi due “figli di nuova specie” Silvio e Raffaele. La dinamica ha inizio con un esilarante matrimonio tra Marilisa e Raffaele che poi vengono accompagnati dal testimone Silvio a visitare luoghi emotivi di antiche sofferenze dalle cui sorgenti sono nate soluzioni funzionali comuni ad entrambi ma che ora possono essere finalmente riconosciute e abbandonate perché non più vitali.
- Nadia racconta l’ennesimo e apparentemente inutile tentativo fatto con Simona di contattare G. nelle sue profondità in una tenera dinamica corporea di massaggi e immersioni e scuotimenti più intensi. Nel chiedere a G. di raccontarsi rispetto al suo modo di esserci in questa sperimentazione è iniziata una dinamica in cui il gruppo ha accompagnato G. a visitare il senso di morte che ancora lo abita.
Dopo l’ultimo pranzo a sette colori la scialuppa inizia il primo round di pulizia e riordino della nave. Alle 17:00 tutto l’equipaggio si ritrova in collegamento via skype con il Dr. Mariano Loiacono, responsabile del progetto, e con i genitori di alcuni embrioni per la supervisione finale del progetto “Rainbow”.