Urbania (PU), giovedì 15 marzo 2012. SUPERVISIONE FAMIGLIA ORAZI .
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IL VIAGGIO CONTINUA!
SUPERVISIONE DELLA
FAMIGLIA ORAZI.
“DA URBANIENSI
A GLOBALIENSI”…
… Il viaggio continua… e giovedì 15 marzo il Dr. Loiacono con Giovanna, Mila, Vittoria e Paola, raggiunge la casa dei due fratelli Orazi e delle loro famiglie, accompagnati da un sole caldo e prati rigogliosi dei primi segnali di primavera e incorniciati da monti ancora bianchi di neve.
E’ il primo pomeriggio e l’atmosfera è accogliente, la regia è semplice ed organizzata nei dettagli.
Ci portiamo nella casa di Paride, Ombretta e Raffaele, dove si aspettano gli ultimi arrivi.. e si cominciano le prime interazioni: Ester, di pochi mesi, conosce il Dottore ed impara con 12 brevi ‘vaccinazioni’ ad agire e reagire con un esterno che non sempre è accogliente, ma che l’aiuta a separarsi ed a definirsi. Ne riceve in dono una soffice e dolce pecorella rosa…
All’inizio dei lavori, Ombretta è chiamata ad introdurre: queste due famiglie, che vivono contigue, da qualche tempo si sono perse, ognuna imbrigliata nella propria storia… ed è così che poi diventa difficile senza un aiuto esterno fare un salto di crescita.
Seguono gli interventi di Cristian, Valentina e da ultimo Paride che narrano appunto questa storia. Una storia ancora pregna delle proprie personali sofferenze e solitudini, dove l’unico muro che separa le due case è diventato un muro ormai invalicabile nella loro relazione. In tutto questo la gravidanza di Valentina vissuta senza possibilità di scambio, così come la nascita di Ester, e la malinconia ed il desiderio di qualcosa che è tanto grande e così vicino, quanto ancora irrealizzabile.
Dopo gli interventi di alcuni dei presenti, tra cui Maurizio o ‘Sua Eminenza’, Mariano raccoglie; la teoria globale è “Da Urbaniensi a Globaliensi”: Urbania è una ‘urbs’, una città, ma conserva un’organizzazione in tanti piccoli borghi che come nel medioevo sono mondi separati, molto diversi e non comunicanti. Come i borghi, le due famiglie si sono comportate come ‘stati diversi’, senza scambio profondo. C’era vicinanza, contiguità ma non anima.
La crescita dei singoli individui dovuta al percorso effettuato ha reso possibile però lo ‘scoppio dell’identità psicotica urbaniense’ e l’emergere dei limiti delle soluzioni individualistiche. Ecco il ‘caos’, nel quale ognuno è potuto stare perché ha conservato un po’ di ‘olio metastorico’.
Ora però non basta più, ora il Metodo alla Salute dovrà diventare un enzima, in cui a partire dalle singole individualità e diversità dovranno avvenire delle vere e proprie reazioni chimiche in cui si crei il nuovo, l’inedito. ‘Apritevi, ma partite proprio da questo vostro territorio chiuso, diventate globaliensi’. La diversità è arricchimento, non minaccia, per chi è nel viaggio della vita. E da chi meglio partire se non proprio da Maurizio, che di questa chiusura è stato un po’ vittima!
Come d’abitudine il Dr. Loiacono ci abitua a trasformare il negativo, le difficoltà, gli arresti, in possibilità, in movimento e così, arricchiti dal vissuto del pomeriggio, la serata si è conclusa in modo leggero e tranquillo gustando le delizie della cucina di Ombretta.
Il mattino dopo, ancora allietati da una splendida giornata, abbiamo imbandito la tavola per la colazione all’aperto con ogni ‘ben di Dio’ ed una magnifica crostata preparata da Dodi.
Cristian chiede di aggiungere e regala un’immersione che lo riporta in profondità a tutto il dolore di quando la disperazione era tanta da non riuscire a trovare un punto da cui ricominciare. E la nascita di Ester ha riaperto vecchi conti e vecchi debiti, che lo tengono insonne per lunghe notti. Ma la crescita è vedere che anche così bisogna andare avanti e saper conciliare questo con il lavoro, la vita di padre e di compagno e pur tuttavia credere che sanarsi è questo e continuare a viaggiare.
Importante e significativa è stata la presenza di Rosi e di Francesco, gli anziani genitori di Paride e Cristian. Francesco ha fatto dono a Mariano dei Pinocchi di sua personale fattura.
Ed è così che il cerchio si è chiuso, e la vita va avanti ed arrivata l’ora di pranzo si è passati in “un’altra stanza” e la leggerezza è tornata fra noi per farci compagnia durante il viaggio di ritorno.
Paola
1 Commento/i
Cristina
Mi sono molto rivista nel rapporto con mio fratello. Ringrazio Paoloa che non conosco perl'interessante post. Questo blog è diventato veramente bello, attraente e coinvolgente. Brava Cindy che hai saputo migliorare di molto quanto era stato iniziato anni fa.
Continuate così perché a me sta dando molto e mi sta servendo per seguire le tante iniziative e viaggi.
Cristina