Fano (PU), sabato 10 marzo 2012. RACCONTO DEL TERZO INCONTRO DEL CERCHIO MAGICO NELLA MIA SCUOLA.

FONDAZIONE NUOVA SPECIE ONLUS 
Presidente: Dr. Mariano Loiacono

IL NOSTRO CERCHIO
STA DIVENTANDO MAGICO

GRAZIE ALLA FORZA
DELLA FRAGILITÀ...

 



“Ogni viaggio di mille miglia
inizia da un piccolo passo”.
Lao-Tzu

 

Mi fa piacere scrivere ora per raccontare del progetto “Il Cerchio magico” che si tiene nella mia Scuola da circa un mese e mezzo. Le nevicate che si sono abbattute lungamente sulla nostra regione ci hanno costretto ad un “fermo” di quasi tre settimane, ma sabato 3 marzo abbiamo finalmente ripreso l’attività.

Come accennato nell’ultimo resoconto, non mi sembrava opportuno andare avanti da sola con la mia classe di 2° media. Ho dunque invitato tre persone a me care a prestarmi man forte nella conduzione del nostro piccolo Gruppo: Raffaele, Sandra e Nicoletta, operatori del Metodo alla Salute come me.
 
Quel sabato, Raffaele ed io siamo saliti insieme a Scuola. Ho avuto piacere di presentare lui l’ambiente in cui lavoro tutti i giorni, le mie colleghe di Matematica e Italiano e la Vilma, la nostra cara bidella.

Ebbene neanche questa volta resisto al piacere di raccontarvi quali dinamiche di vita sono avvenute nel nostro magico Cerchio. 

Che dire innanzitutto sennonché questo Cerchio sta diventando davvero magico, poiché le emozioni iniziano ad emergere, timidamente in alcuni,
con forza in altri: la forza della fragilità.


Quando siamo entrati in classe, ho notato una certa diffidenza da parte dei ragazzi nei confronti di Raffaele che vedevano per la prima volta. Tuttavia, grazie al suo savoir-faire, Raffi è riuscito a rompere il ghiaccio, incuriosendo e stimolando gli alunni. Essendo abituata a condurre Gruppi alla Salute insieme a lui, non ho avuto timore di lasciargli le redini in tanti momenti. L’ho sentito molto solidale con i ragazzi: ha osato “fare per primo”, parlando della sua terra di origine – la Basilicata – e chiedendo ai ragazzi di presentarsi. Seduta accanto a Raffaele c’era Chiara, una ragazzina timida che prova difficoltà nel parlare in pubblico. Si è dunque sentita un po’ a disagio di dover parlare davanti a tutti e nel Cerchio… in cui si è – sì – “uguali nella diversità”, ma ci si sente anche osservati da tutti. Ben presto le sono salite le lacrime agli occhi… Raffaele ed io l’abbiamo accolta abbracciandola e dandole valore. Raffi ha chiesto ai ragazzi se capita loro di piangere… Pochi hanno alzato la mano… In realtà, all’inizio del Cerchio, il pianto e la reazione di Chiara sono apparse come una debolezza e non come un potenziale. Abbiamo voluto allora dare un altro punto di vista: le lacrime sono emozioni nostre, profonde, che possiamo regalare anche agli altri. Chiara, difatti, ha fatto emergere le sue emozioni e verità: si è tolta una maschera! Lo spirito di solidarietà di questa ragazzetta che mai si fa notare e chiede implicitamente se ha diritto di esistere, mi ha davvero commossa.


Diversi alunni si sono dimostrati solidali in questo terzo Cerchio; diversi hanno regalato “parti-pezzi” propri

Michael è stato generoso nei confronti del Cerchio. Ha portato una sveglia a forma di casetta che apparteneva al fratello maggiore: anche se sembra malridotta e tante volte si rompono le lancette, è un oggetto a cui è affezionato. Da piccolo gli piacque così tanto che suo fratello glielo donò. 
 
Emma e Serena hanno suonato la chitarra e cantato insieme una canzone ; sono state coraggiose e unite nonostante il mediocre ascolto dei compagni
 
Anche Lina ha condiviso riflessioni sue rispetto ad un libro che ha letto diverse volte…
 
Chiara infine aveva portato un libro suo, vissuto, che forse apparteneva ai genitori: Piccole donne… Quando le ho chiesto chi sentiva simili a sé, ha riposto Beth per alcuni aspetti, Jo per altri.

Il contributo di Raffaele è stato fondamentale perché ha saputo stimolare i ragazzi e smascherarne diversi. Ho trovato notevole la sua capacità di cogliere al volo i meccanismi e le sotto-dinamiche che si innescano nei gruppetti. Così ha fatto con Griselda, la capobanda delle ragazzine “in”… E’ riuscito a ribaltare la situazione rispetto all’inizio del Cerchio, facendo capire anche alla ragazzina apparentemente più forte che ha le stesse fragilità di Chiara… Solo che Chiara esprime le sue difficoltà; Griselda le camuffa, giocando un ruolo che non corrisponde a ciò che è in profondità. Molto commuovente è stato il momento in cui Chiara ha riconosciuto la fragilità di Griselda e ha voluto darle un abbraccio, ma quest’ultima lo ha rifiutato. Questo dà molto a pensare secondo me su ciò che vediamo nei nostri ragazzi: su ciò che appare ma in realtà non è. Griselda è meno libera per certi versi di Chiara; è tagliata nei suoi codici più profondi: “corpo” (analogico) ed emozioni (bio-organico).    

I nostri adolescenti sono come gli iceberg: ciò che di loro è visibile attraverso gli occhi, è solo l’8%
mentre il restante 92% rimane non visto e quindi non conosciuto.

A questo proposito abbiamo aiutato i ragazzi ad utilizzare il corpo: ad abbracciarsi e a ballare ascoltando canzoni. Hanno fatto molta fatica… Alcuni ed alcune si sono rifiutati categoricamente. E’ stato difficile per loro alzarsi dalla sedia e formare il Cerchio, tenendosi per mano. La chiusura e la diffidenza nei confronti dell’esterno si è manifestata palesemente in quel momento. I ragazzi vanno aiutati ancora a sbloccarsi anche nell’uso del corpo, oltre che nell’espressione delle proprie emozioni.

 
Credo che questo Cerchio magico abbia permesso al progetto di spiccare il volo. Ho visto visi sorpresi, impauriti, scossi, dubbiosi ma anche un po’ soddisfatti e incuriositi. Mi auguro che il prossimo Cerchio, sabato 10 marzo, sia inedito come il terzo. Vedremo, passo dopo passo, dove ci porterà questo viaggio. Vado piano perché ho fretta.

Cindy Recchia

 

P. S. Sono molto grata alla
Preside e ai colleghi
: hanno mostrato interesse per il Cerchio magico e
lo hanno sostenuto, al punto di aver organizzato e partecipato ad una
riunione con i genitori degli alunni di 2° per presentare questo nostro
progetto.

6 Commenti

  1. Anonimo

    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

  2. Eka

    … è bello come parte integrante di questo "cerchio magico" siano anche le vostre difficoltà che non nascondete… difronte alle quali vi mettono davanti gli alunni e il personale riconoscere che ancora tanto dobbiamo crescere… proprio lì… dove questi adolescenti sono anche uno specchio… di ciò che forse eravamo anche noi… davanti a certe dinamiche… e non solo nell'adolescenza!
    Quanto sarebbe stato sbloccante, tipo nei miei di 13-14-15 anni avere piccoli aiutini metaforici proveniente da terre fertili come quelle vostre, tua di Raf e di Nikle… che diventano sempre più fertili nel non spaventarsi dei periodi di siccità… e fertili perché figlie di cerchi/cicli che si son trasformati inmagici perché si son lasciati marcare dal senso evolutivo della transitorietà.
    Eka

  3. Unknown

    Cari ragazzi,

    che bei commenti! Grazie. Le vostre parole mi toccano molto.
    Sento nelle tue, cara Nicoletta, un buon presagio per il prossimo Cerchio magico che terremo insieme lunedì 19 marzo! Avanti tutta! 😉
    Nelle tue parole, caro Filippo, ho sentito una bene-dizione umile e saggia proprio come te. Grazie.
    Ultima ma non meno importante (anzi): Sandrina… Sandra!… e che Sandra stai diventando! Sabato sono rimasta ammirata davanti alla tua leggerezza ed armonia. Stai diventando come l'acqua che arriva dappertutto. E poi è per me un regalo non solo di sintonizzarci nella conduzione, ma di poter beneficiare della tua esperienza triennale del Cerchio magico. GRAZIE perciò per la tua bella generosità che stai mettendo (che stiamo mettendo con Raffaele, Nicoletta e chi vorrà/verrà) al servizio dei nostri venti teneri mostriciattoli.

    Un forte abbraccio.
    Vi voglio bene,

    Cindy

  4. Sandra

    Cara sorellina, ho letto con molto piacere il tuo post e ammiro molto la tua crescita. Per me è importante che il "Cerchio magico" si stia svolgendo nella tua scuola perché è un progetto a cui tengo tanto. Sabato è stato molto bello partecipare di persona, invitata da te, e poter respirare un ambiente scolastico più aperto, al quale hai saputo proporre un'attività che richiede competenze e sensibilità. Credo che i tuoi ragazzi siano fortunati e man mano che si immergeranno in questa attività si apriranno sempre di più. Sono stata felice di sentire la nostra armonia nel condurre il Cerchio magico insieme sabato. Ti ringrazio e ti voglio bene

  5. filippo di altamura

    cara saggia Cindy, sono contento che tu abbia iniziato questo bel percorso con i tuoi alunni a scuola…è una cosa importante quella che stai facendo, "educare" alle emozioni…a piccoli passi, anch'io ti auguro un'avanti tutta.

  6. Nicoletta

    Cara Cindy che bel post, è veramente emozionante quello che stai riuscendo a fare con questi ragazzi e ti sono molto grata per l'invito che mi hai fatto a partecipare al gruppo. avanti tutta ti abbraccio

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